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Conferenza dei Servizi – 5 Febbraio 2005

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Presentazione sul tema: "Conferenza dei Servizi – 5 Febbraio 2005"— Transcript della presentazione:

1 Conferenza dei Servizi – 5 Febbraio 2005
Il “Bilancio” dell’Attività Sanitaria dr.Danilo Gariboldi Direttore Sanitario A.O.San Paolo Conferenza dei Servizi – 5 Febbraio 2005

2 Attività …di cui

3 Attività ...di cui

4 Attività di Interesse Sociale

5 Il Paziente nel Nostro Futuro
Completamento dell’offerta assistenziale in Area Materno Infantile Terapia Intensiva Neonatale Completamento percorso del malato in area Emergenza-Urgenza Ristrutturazione del Pronto Soccorso (già approvato finanziamento ministeriale)

6 Cosa stiamo facendo Rafforzamento culturale dei processi di dipartimentalizzazione Progetto Balanced Scorecard Programma Regionale di Valutazione Joint Commission International Acquisizione di nuove tecnologie in accordo con l’Università Riorganizzazione Logistica Progetto di ampliamento dell’attività oncologica e Implementazione attività cardiologica in ambito interventistico (Progetto Mi-safe) Accoglienza dei pazienti nei reparti Piano di formazione per il personale infermieristico tecnico e di supporto

7 La Balanced Scorecard al S
La Balanced Scorecard al S.Paolo: rileggere la strategia sotto diverse prospettive Prospettiva dell’Apprendimento Esistono risorse e infrastrutture adeguate per la realizzazione della strategia? dell’Utente Quali sono i bisogni e le aspettative degli utenti? In cosa mi devo differenziare nei confronti degli utenti per avere successo? Economico Finanziaria Quali sono i risultati economici attesi nel medio e lungo periodo? dei Processi Interni Quali sono i processi in cui eccellere? Missione Aziendale Fornire prestazioni sanitarie specialistiche, di media/ elevata complessità, secondo criteri di appropriatezza e qualità tramite l’integrazione dei processi assistenziali, di ricerca e di insegnamento e in una logica di corretto utilizzo delle risorse

8 “Il Progetto di valutazione delle performance qualitative
con Joint Commission International” Conferenza dei Servizi L’accoglienza al cittadino 5 Febbraio 2005 Dott.ssa Valentina Bettamio – Direzione Sanitaria A.O. S. Paolo

9 La valutazione delle performance qualitative
Il paziente nel nostro futuro vede un NUOVO OSPEDALE che, partendo da una NUOVA STRUTTURA, NON PUO’ ESISTERE con una vecchia organizzazione: SERVE UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE

10 La valutazione delle performance qualitative
L’ ORGANIZZAZIONE È UN FATTO CULTURALE, non è una moda, ma segue dei CRITERI e degli INDIRIZZI (STANDARD) consolidati e già vagliati in altre realtà sanitarie analoghe a livello internazionale.

11 La valutazione delle performance qualitative
La maggior parte dei PROBLEMI e delle POSSIBILITÀ DI MIGLIORAMENTO risiede nelle DEBOLEZZE DEL PROCESSO e non nelle INCOMPETENZE INDIVIDUALI. Quindi è un “problema” che coinvolge Tutti All’H San Paolo non è in discussione la qualità professionale, ma si può perfezionare la qualità organizzativa. Il nostro punto di debolezza, che a volte potrebbe essere l’organizzazione, deve diventare un punto di forza. Per fare questo dobbiamo Tutti insieme lavorare nell’ottica degli standard già convalidati di JCI seguendo il Progetto Regionale di Valutazione delle Performance Qualitative.

12 La valutazione delle performance qualitative
Non si può parlare di isole o frammenti di Qualità ma di progetto di qualità elevato a SISTEMA. Non si può essere qualità solo in un ambito o a volte: il Cittadino e Tutti gli Operatori devono avvertire che LA QUALITA’ E’ TOTALE.

13 La valutazione delle performance qualitative
In questo contesto non è pensabile credere che la Qualità appartenga solo all’Ospedale come se fosse svincolato dal Territorio. I problemi dell’uno si riversano inevitabilmente sull’altro; bisogna DIALOGARE TUTTI INSIEME

14 La valutazione delle performance qualitative
La Regione ha fornito proprio in questi giorni il software per il primo assessment del Progetto, che consiste in una autovalutazione. La disponibilità degli operatori è stata da subito evidente ma la difficoltà iniziale è stata capire CHE COSA si era chiamati a fare e COME.

15 La valutazione delle performance qualitative
Il fatto di cogliere dove sono gli errori è già un passo avanti. Immersi nelle attività quotidiane si tende a non cogliere più le viziature di sistema. L’autovalutazione è il primo grande risultato richiestoci e già raggiunto: lo ha chiesto la Regione, ci siamo arrivati. E’ partendo dagli errori che possiamo migliorare l’organizzazione.

16 La valutazione delle performance qualitative
L’ ORGANIZZAZIONE OTTIMALE è la SINTESI delle NECESSITÀ di TUTTI. Non bisogna credere che qualcuno possa e debba offrire sempre e tutto, ma la valutazione finale di performance non può che nascere dal dialogo e dal confronto tra aspettative e possibilità di Servizio.

17 La valutazione delle performance qualitative
UN ESEMPIO : IL CONSENSO INFORMATO Sono stati eleborati nuovi modelli di “consenso informato” secondo gli Standard di Qualità: perché non discuterli tutti insieme per cogliere davvero se esiste vera e comprensibile informazione completa per chiunque e giungere all’assenso alle cure ? Questa è…….. partecipazione, condivisione, performance. Questa è .…. Qualità sostanziale e non “formale”.

18 La valutazione delle performance qualitative
IL VERO VIAGGIO DI SCOPERTA NON CONSISTE NEL CERCARE NUOVE TERRE MA NELL’AVERE OCCHI NUOVI M. Proust


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