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L’EGITTO: OLTRE DUEMILA ANNI DI COSMOPOLITISMO

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Presentazione sul tema: "L’EGITTO: OLTRE DUEMILA ANNI DI COSMOPOLITISMO"— Transcript della presentazione:

1 L’EGITTO: OLTRE DUEMILA ANNI DI COSMOPOLITISMO

2 Nel 331 a. C. Alessandro Magno conquistò l’Egitto e lo ellenizzò
Nel 331 a.C. Alessandro Magno conquistò l’Egitto e lo ellenizzò. Fondò la città di Alessandria, che collegava tre mondi sul Mediterraneo: l’Oriente, l’Africa e Roma.

3 Tolomeo I Soter Quando Tolomeo I Soter ne fece la capitale d’Egitto, in breve Alessandria divenne una città cosmopolita ed importante, arricchendosi di strade, templi, colonne, monumenti, palazzi reali, giardini e teatri di una bellezza stupefacente.

4 Nelle vie della città, egizi autoctoni entrarono in contatto e commerciarono con greci, arabi, ebrei, persiani, etiopi, siri e romani.

5 Nelle Siracusane, Teocrito dà una testimonianza della realtà cosmopolita della vita quotidiana alessandrina.

6 LA CORTE ALESSANDRINA GLI SCIENZIATI Euclide, Archimede, Eratostene, Aristarco I LETTERATI Callimaco, Apollonio Rodio, Teocrito

7 Essi fecero costruire la Biblioteca ed il Mouseion
Per decenni Alessandria fu un importantissimo centro di cultura grazie al mecenatismo dei re tolemaici. Essi fecero costruire la Biblioteca ed il Mouseion Immagini della biblioteca recentemente ricostruita

8 Con la fondazione della Biblioteca si ebbe una grande diffusione di libri

9 Il Museo fu la culla delle scienze e della matematica moderne,
che rispondevano al carattere pragmatico della cultura e della civiltà dell’Egitto

10 ERATOSTENE ( a.C) si occupò, oltre che di poesia e filosofia, soprattutto di matematica, geodesia e geografia. Disegnò carte geografiche ed escogitò un modo per misurare il raggio della Terra e per rappresentare graficamente grandi estensioni di terreno; costruì strumenti per misurazioni astronomiche e perfezionò il calendario.

11 א ב ג ד L’Egitto fu anche un importante centro di mediazione e fusione tra le culture e le lingue ebraica e greca: l’immigrazione di moltissimi ebrei dalla Palestina nel III sec. a.C. comportò la necessità per essi di imparare il greco, che presto divenne la loro lingua di uso comune.

12 Gli ebrei adottarono il greco come lingua di uso quotidiano
Gli ebrei adottarono il greco come lingua di uso quotidiano. Documento fondamentale di questa integrazione culturale è la traduzione greca del Pentateuco, anche detta Bibbia dei Settanta

13 639 d.C. l’Egitto venne convertito all’Islam sotto la dinastia degli Omayyadi e si riconfermò come centro cosmopolita. Iniziò la costruzione di Fustat, oggi il Cairo (in arabo Al Kahirah, la vittoriosa).

14 750 Sconfitta della dinastia Omayyade per mano di quella Abbaside: l’Egitto fu radicalmente islamizzato e fu introdotto l’uso obbligatorio della lingua araba

15 Nel 1517 L’Egitto viene conquistato dagli Ottomani
Nel 1517 L’Egitto viene conquistato dagli Ottomani. La regione rimase sotto il dominio turco per oltre tre secoli. Una breve tregua nel dominio ottomano si ebbe con la spedizione, sebbene fallimentare, di Napoleone nel 1798, che segnò l’inizio delle scoperte archeologiche in Egitto e gettò le basi dell’Egittologia.

16 Nel 1805 fu eletto governatore dell’Egitto Mohammed Alì
Nel 1805 fu eletto governatore dell’Egitto Mohammed Alì. Egli fu il vero creatore dell’Egitto moderno: fu il primo sovrano orientale che introdusse la civiltà occidentale nel suo paese. Moschea dedicata a Mohammed ALì

17 Nel 1869 si inaugura il Canale di Suez, imponente opera di ingegneria moderna realizzato dal francese De Lesseps su un progetto cui parteciparono molti tecnici europei, italiani compresi. Per l’occasione il governo egiziano commissionò a Giuseppe Verdi un’opera lirica, l’Aida, la cui marcia trionfale fu di fatto per tanti anni l’inno nazionale egiziano.

18 Ma il Canale apriva delle opportunità enormi: abbreviava il transito di merci, uomini, idee verso est. E con questa apertura si accentuò il cosmopolitismo del paese attirando quindi una moltitudine di gente da tutti i paesi europei.Si formarono così ”colonie” di gente proveniente dall’Europa e dalle altre regioni dell’impero ottomano che almeno nominalmente era ancora la autorità politica dominante. Tipica casa egiziana abitata da europei

19 1882 protettorato inglese

20 Il Cairo ed Alessandria divennero due città cosmopolite nel cui seno si costituirono diverse “colonie” di inglesi, francesi, italiani, greci, maltesi, svizzeri ed altri ancora e si arricchì la preesistente comunità ebraica.

21 Vecchia abitazione della famiglia Magnani
F.T.Marinetti A.M.Magnani Fra i rappresentanti più illustri della colonia italiana di Alessandria ricordiamo F.T.Marinetti, Giuseppe Ungaretti e Anna Maria Magnani. G.Ungaretti

22 Nella Grande Guerra, l’Egitto non costituì un punto strategico
Nella Grande Guerra, l’Egitto non costituì un punto strategico. Tuttavia, gli europei residenti nelle varie colonie si arruolarono. Ungaretti sul fronte dell’Isonzo

23 Nel periodo di transizione tra i due conflitti mondiali, l’Egitto godette di condizioni economiche e sociali complessivamente buone. Il paese mantenne il proprio carattere cosmopolita anche quando, nel 1922, l’Inghilterra ne riconobbe formalmente l’indipendenza sotto la sovranità del re Fuad I.

24 Nella Seconda Guerra mondiale, l’Egitto fu il primo teatro d’intervento delle forze alleate in Africa settentrionale. Su questo fronte, l’offensiva italo-tedesca venne arrestata a El Alamein il 23 ottobre 1942dagli inglesi del generale Montgomery.

25 La convivenza pacifica fra egiziani ed esponenti delle varie etnie europee cessò con l’eliminazione della monarchia e la proclamazione della repubblica sotto la guida di Naghib nel 1952.

26 Nel 1954 salì al potere con un colpo di stato Nasser, che diede inizio ad una nuova fase storica dell’Egitto. Si diffuse sempre più prepotentemente il sentimento nazionalista egiziano e panarabo con una conseguente ostilità verso gli europei, soprattutto a seguito della nazionalizzazione del Canale di Suez nel 1956.

27 Ciò segnò la fine del cosmopolitismo egiziano.
La nave Esperia, che riportò in Europa migliaia di coloni I coloni europei abbandonarono l’Egitto e tornarono nella loro patria d’origine. Ciò segnò la fine del cosmopolitismo egiziano.


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