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Lo sport aiuta la crescita?
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ALTEZZA MEDIA - Sport a confronto
CALCIO RUGBY VOLLEY BASKET ITALIA BASKET NBA cm 176.4 cm 185.7 cm 197.2 cm 198.6 cm 200
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IL PALLAVOLISTA è CRESCIUTO DI 8 CENTIMETRI IN 20 ANNI
In 20 anni un sestetto medio di una squadra di A-1 è cresciuto di ben 8 cm. Questo dato risulta dal confronto fra sestetti della massima serie della stagione in corso, in quella '91 e in quella '81. Non sono considerati i liberi, figura introdotta solo da due anni.
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Nello sport di elite si ha una vera e propria “selezione darwiniana”, nel senso che la condizione di partenza per eccellere in un certo sport è determinata geneticamente. Non si diventa alti praticando pallacanestro, ma gli atleti di più alta statura hanno un forte vantaggio rispetto a quelli più bassi e inevitabilmente le squadre di basket di elite saranno composte di giocatori con stature nettamente superiori alla media. Alcuni studi hanno riportato che giovani atlete/i di alto livello, sottoposti ad intensi e frequenti carichi di allenamento, hanno mostrato un rallentamento della crescita nel periodo peri-puberale. Una prova indiretta del possibile effetto negativo dell’allenamento sull’accrescimento è l’aumento della velocità di crescita nei mesi successivi all’interruzione o alla netta diminuzione dei ritmi di attività.
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Alcuni studi suggeriscono una relazione causa-effetto tra disturbi di crescita e carichi di allenamento, soprattutto nelle atlete. I dati sono controversi e non hanno certa evidenza scientifica. Il menarca nelle atlete compare ad una età mediamente più avanzata rispetto alle non-atlete. Poichè i fattori determinanti sono genetici, ormonali ed ambientali la relazione con i carichi di lavoro è difficile da determinare. Altri studi hanno evidenziato un significativo ritardo menarcale in ginnaste, ballerine e pattinatrici artistiche dovuto, in parte, a intenso allenamento fisico, basso peso o percentuale di massa grassa corporea, insufficiente apporto calorico-nutrizionale e “stress” psico-fisico.
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Nella maggior parte degli sport di destrezza, soprattutto nelle atlete, un ritardo dello sviluppo costituisce un vantaggio: nelle ginnaste di elite sono progressivamente diminuite negli anni l’età, il peso e la statura media. Questo è il risultato di una selezione sportiva che fa emergere solo atlete con determinate caratteristiche. In questi sport, costituisce frequentemente un vantaggio, anche un basso peso corporeo. Ciò comporta atteggiamenti alimentari esasperati con insufficiente apporto calorico e nutrizionale: è questo uno dei fattori più importanti a causare ritardi nella maturazione e nello sviluppo di queste atlete
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Agonistico o ricreativo
EFFETTI DELL’ ATTIVITA’ FISICA E DELL’ ALLENAMENTO SULLA CRESCITA E SULLO SVILUPPO PUBERALE RAGAZZE Agonistico o ricreativo Tipo di sport Intensità e durata dell’ allenamento Richiesta di un determinato peso-forma Età inizio Sport più stressanti ginnastica, danza, fondo Stress legato all’ allenamento Frequente competizione Mantenimento di un basso peso Regime dietetico restrittivo Alterate relazioni con i coetanei Richieste degli allenatori Sport meno stressanti Nuoto, tennis, pattinaggio
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(ritardo, anticipo, nessun effetto?)
EFFETTI DELL’ ATTIVITA’ FISICA E DELL’ ALLENAMENTO SULLA CRESCITA E SULLO SVILUPPO PUBERALE RAGAZZI Descritta crescita normale e maturazione scheletrica normale o avanzata Quest’ ultima forse legata al vantaggio di una maggiore performance e forza Per gli sport che possono creare un maggiore dispendio energetico (fondo), gli studi su crescita e maturazione non hanno dato risultati conclusivi (ritardo, anticipo, nessun effetto?)
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In conclusione Non ci sono dati attendibili che indichino che l’intenso allenamento possa di per sé avere effetti negativi sulla statura, la crescita ossea e la “qualità” dei processi maturativi, ma è evidente come questa fase dello sviluppo sia estremamente sensibile e la programmazione del lavoro sportivo richieda attenzione ed esperienza.
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ESERCIZIO FISICO E PUBERTA’
Le alterazioni dello sviluppo puberale sono poco comuni in ragazze che praticano attività fisica moderata o in adolescenti che si allenano meno di 15 ore alla settimana. IN CASO DI ATTIVITA’ INTENSA in età pre-pubere per ogni anno di attività sportiva intensa, ritardo di 5 mesi nella comparsa del menarca In età post-pubere aumentata frequenza di: irregolarità mestruali (10-40% vs 2-3% controlli) Cicli anovulatori (50% fondiste vs 17% controlli)
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L’ età del menarca è significativamente ritardata solo nel gruppo delle ginnaste Baxter-Jones et al 1994
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Influenza dell’ età al momento del training intensivo
Età di comparsa di menarca, telarca e pubarca in sciatrici e fondiste suddivise in base all’ età di inizio dell’ attività fisica in relazione al menarca
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Triade atleta adolescente
Disturbi alimentazione amenorrea osteoporosi 15-75% atleti Anoressia nervosa 5-20% ballerine Digiuno, saltare i pasti, vomito auto-indotto, farmaci (diuretici,lassativi, pillole per dimagrire) implicati sport che enfatizzano il basso peso (ginnastica, fondo, nuoto, tuffi)
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Triade atleta adolescente
Disturbi alimentazione AMENORREA osteoporosi 10-15 % atlete e 60% atltete d’ elite implicati sport che enfatizzano il basso peso (ginnastica, fondo, danza)
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Triade atleta adolescente
Disturbi alimentazione amenorrea osteoporosi Atlete magre e prepuberi possono avere un vantaggio in sport come ginnastica e danza Stress Ridotta massa grassa + CRF-ACTH leptina Alterata pulsatilità di GnRH LH estrogeni estrogeni
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Triade atleta adolescente
Disturbi alimentazione amenorrea osteoporosi Picco di massa ossea : % durante l’infanzia 40-50% durante adolescenza fattori di rischio per osteoporosi: Basso apporto di calcio durante l’ infanzia/adolescenza Familiarità per osteoporosi Bassi livelli di attività fisica di carico Storia di amenorrea-oligomenorrea Habitus longilineo (anoressia nervosa) Alcool (tossico per gli osteoblasti) Fumo (riduce l’ azione degli estrogeni) Farmaci (steroidi) DEFICIT ESTROGENI
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fratture da stress frequenti in atlete con disturbi alimentari, indipendentemente dalla presenza di amenorrea
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Triade atleta adolescente TERAPIA
Disturbi alimentazione amenorrea osteoporosi Aumento intake calorico calcio vitamina D Ridurre intensità dell’ allenamento
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