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SERVIZIO MEDICINA DELLO SPORT E LOTTA AL DOPING

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Presentazione sul tema: "SERVIZIO MEDICINA DELLO SPORT E LOTTA AL DOPING"— Transcript della presentazione:

1 SERVIZIO MEDICINA DELLO SPORT E LOTTA AL DOPING
AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI BERGAMO via Gallicciolli n Bergamo DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE AREA SALUTE E AMBIENTE Certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000 SERVIZIO MEDICINA DELLO SPORT E LOTTA AL DOPING Responsabile SMS Dott. Antonio Mazzeo Dirigente medico SMS Dott. Federico Merisi

2 COMPITI DEL SMS AREA VIGILANZA AREA PREVENZIONE AREA VIGILANZA: - Coordinamento dei centri di medicina sportiva pubblici e privati convenzionati e degli studi privati autorizzati - Vigilanza sui Centri di medicina sportiva che erogano prestazioni - Prevenzione e contrasto dell’impiego di sostanze dopanti - Tutela sanitaria dei praticanti attività sportive, agonistiche e non agonistiche

3 COMPITI DEL SMS AREA PREVENZIONE:
PROMOZIONE DELL’ATTIVITÀ FISICA E SPORTIVA, SVILUPPO DI UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLO SPORT, RICERCA SCIENTIFICA ED EPIDEMIOLOGICA, PREVENZIONE E CONTRASTO DELL’IMPIEGO DI SOSTANZE DOPANTI, MEDIANTE: Produzione di Linee guida rivolte ad operatori del settore (v. ultime due linee guida a mmg/pls) Programmazione ed effettuazione di progetti mirati di educazione alla salute rivolti alla popolazione generale e sportiva, agli operatori del mondo dello sport, a MMG e PLS, Enti Locali... (v. “Percorsi all’Aria Aperta”)

4 Agonisti e Non Agonisti in Provincia di Bergamo

5 D.M. 18 febbraio 1982 Norme per la tutela sanitaria dell'attività sportiva agonistica
Prevede, tra le altre cose, l’obbligatorietà di una visita specialistica, fatta in una struttura di medicina dello sport, dalla quale può o meno conseguire un certificato di idoneità. Tale visita è specifica a seconda dello sport praticato ed è normata appunto da legge nazionale.

6 A SEGUITO DELLA VISITA, L’ATLETA RICEVERÀ:
Per poter accedere alla visita presso le strutture della provincia di Bergamo, il Presidente della società sportiva rilascia all’atleta un apposito modello regionale di richiesta visita, debitamente compilato e firmato in originale. A SEGUITO DELLA VISITA, L’ATLETA RICEVERÀ: o un giudizio di idoneità (certificato giallo in duplice copia di cui una obbligatoriamente conservata per 5 anni dalla società sportiva) o un giudizio di sospensione per patologia o mancata presentazione esami richiesti (certificato rosa in triplice copia di cui una conservata obbligatoriamente per 5 anni dalla società sportiva) o un giudizio di inidoneità (certificato rosa in triplice copia ...) contro il quale l’atleta può ricorrere alla Commissione Regionale d’Appello (apposito modello e norme indicate nel sito del Servizio e a disposizione presso i centri)

7 Atletica leggera - Atletica leggera amatori - Veterani
Da elenco Regione Lombardia novembre 2004: Federazioni, Associazioni ed Enti di Promozione Sportiva F.I.D.A.L. Atletica leggera - Atletica leggera amatori - Veterani tipo visita B1 – periodicità della visita 1 anno – atletica leggera (compimento età nell’arco dell’anno sportivo dall’1/11 al 31/10): età minima M/F 12 anni - età massima M/F senza limite atletica leggera amatori (compimento età nell’arco dell’anno sportivo): età minima M/F 20 anni - età massima M/F senza limite Tipologia visita B1: visita medica, esame completo urine, ECG a riposo, ECG dopo sforzo + IRI, spirografia

8 ALTRE TIPOLOGIE DI VISITE (corrispondenti a determinati sport)
Nella tipologia di visita B1 rientrano la maggior parte degli sport praticati: CALCIO, CICLISMO, EQUITAZIONE, NUOTO, RUGBY, PALLACANESTRO, PALLANUOTO, PALLAVOLO, SCI DI FONDO, TENNIS, TRIATHLON... ALTRE TIPOLOGIE DI VISITE (corrispondenti a determinati sport) A1 (automobilismo, bocce...) B2 (sci discesa libera...) A B3 (sport subacquei) A B4 A4 (paracadutismo, tuffi) B5 (pugilato) La visita di tipo B5 comprende oltre agli esami previsti per la B1 anche: visita neurologica, EEG nel corso prima visita, visita ORL, audiometria, visita oculistica (con videat fundus)

9 Una disabile alle olimpiadi La statunitense Marla gravemente ipovedente in quanto affetta dal morbo di Stargardt, realizzò il sogno di partecipare alle olimpiadi di Sidney fra gli atleti normodotati, correndo per la squadra del mezzofondo. Argento e un bronzo per l'Italia L'Italia chiude il bellezza le Paralimpiadi invernali di Torino Daila Dameno, protagonista di una prova straordinaria nella categoria sitting femminile ha ottenuto la medaglia d'argento mentre nella categoria blind femminile, la coppia Parente-Migliari ha concluso ancora con uno splendido terzo posto. Decreto 4 marzo 1993 “Determinazione dei protocolli per la concessione dell'idoneità alla pratica sportiva agonistica alle persone handicappate” Le attività sportive per persone handicappate vengono suddivise in due grandi gruppi in base all'impegno muscolare e cardiorespiratorio:   - lieve-moderato   - elevato  

10 D.M. 28 febbraio 1983 “Norme per la tutela sanitaria dell'attività sportiva non agonistica”
Art. 1. Ai fini della tutela della salute devono essere sottoposti a controllo sanitario per la pratica di attività sportive non agonistiche: gli alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dagli organi scolastici nell'ambito delle attività parascolastiche; coloro che svolgono attività organizzate dal CONI, da società sportive affiliate alle federazioni sportive nazionali o agli enti dì promozione sportiva riconosciuti dal CONI e che non siano considerati atleti agonisti ai sensi del decreto ministeriale 18 febbraio 1982; coloro che partecipano ai Giochi della gioventù, nelle fasi precedenti quella nazionale.

11 PER LA PRATICA DI ATTIVITA’ SPORTIVE NON TUTTE LE CATEGORIE SONO DUNQUE TUTELATE DA PRECISE NORME LEGISLATIVE ECCO PERCHÉ RISULTA NECESSARIO RIVOLGERSI SEMPRE AL MEDICO PRIMA DI AFFRONTARE QUALSIASI SPORT, E QUESTO VALE SOPRATTUTTO PER BAMBINI E ANZIANI Lo specialista, grazie ad un’accurata anamnesi famigliare e personale, ad un’accurata visita medica generale (con eventuali approfondimenti diagnostici laddove necessario), conoscendo le caratteristiche delle varie discipline sportive e soprattutto le sollecitazioni, gli adattamenti ed i rischi che ognuna di esse induce o può indurre su quel singolo individuo, potrà indirizzare sulla scelta e sul pratico svolgimento di questo o quello sport.

12 LA NOSTRA ATTIVITÀ SARÀ COSÌ PERSONALIZZATA ANCHE SULLA BASE DELLE EVENTUALI PATOLOGIE O DISTURBI NONCHÉ SULLA BASE DELLE INCLINAZIONI CHE CI CARATTERIZZANO (obesità, diabete, ipertensione, cardiopatie, attitudini caratteriali e/o psicologiche)

13 Grazie per l’attenzione!


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