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Corso di Analisi finanziaria, II modulo
LA FINANZA AGEVOLATA Corso di Analisi finanziaria, II modulo A.A Paolo Fresi
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DEFINIZIONE Per finanza agevolata si intende un complesso di strumenti molto differenziati tra di loro che si caratterizzano sempre in contributi finanziari erogati da un soggetto pubblico a sostegno dell’attività d’impresa. Crescente importanza di tali strumenti a causa: Crescente competitività; Situazione di sottocapitalizzazione presente nelle imprese italiane
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Approcci alla finanza agevolata
Prospettiva della complementarietà: le fonti di finanziamento agevolate si integrano alle normali fonti di finanziamento Prospettiva dell’effetto moltiplicatore: obiettivo moltiplicare le risorse finanziarie disponibili e finalizzate a determinati scopi.
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Prospettiva della complementarietà
Si distingue tra risorse: A titolo di debito e quelle a fondo perduto, assimilabili all’aumento di risorse proprie; A breve e a medio-lungo termine; Vincolate e non vincolate
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LIMITI TENDENZA A CONSIDERARE IL RICORSO A TALI FONTI UN EVENTO EPISODICO, NON PIANIFICATO E NON STRATEGICO. In altri termini, si riscontra una tendenza a partecipare ai bandi con progetti predisposti ad hoc, senza un disegno strategico di fondo; SI RICORRE ALLA FINANZA AGEVOLATA SOPRATTUTTO PER LA COPERTURA DI INVESTIMENTI CONNESSI A PROGETTI SPECIALI. UNA PARZIALE CONOSCENZA DEGLI STRUMENTI FINANZIARI NON PERMETTE AL POTENZIALE BENEFICIARIO DI AVERE LA CERTEZZA DI AVER SELEZIONATO LO STRUMENTO DI FINANZIAMENTO PIU’ IDONEO. La mancanza di una visione di insieme non permette di sviluppare e sfruttare sinergie finanziarie e non finanziarie (miglioramento del profilo di affidabilità e competenza)
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Prospettiva dell’effetto moltiplicatore (1)
In questa prospettiva le risorse ordinarie vengono pianificate per massimizzare la capacità di acquisizione delle risorse agevolate, verso le quali agiscono come moltiplicatori. Occorre infatti tenere presente che l’utilizzo delle risorse della finanza agevolata è generalmente legato a un principio di cofinanziamento. Per sfruttare al massimo l’effetto moltiplicatore occorre procedere in modo pianificato, seguendo questi step: Analisi delle strategie in essere e quelle pianificate Individuazione delle linee di attività e i progetti da attuare Determinazione del fabbisogno di finanziamento in termini di costi correnti e di investimento da coprire per ciascun progetto e linee di attività
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Prospettiva dell’effetto moltiplicatore (2)
Evidenziazione per ogni progetto e linee di attività degli aspetti di finanziabilità (caratteristiche che possono legittimare l’accesso a determinate fonti di finanziamento – es. localizzazione, settore, ecc.) Definizione di un ordine di preferenza delle diverse forme di finanziamento. Nel fare tale lista occorre considerare alcuni aspetti quali scadenza e ritmicità dei programmi, quota di cofinanziamento a carico dell’impresa, condizioni di presentazione delle richieste e i requisiti procedurali previsti per la selezione dei progetti ammessi a finanziamento; Costruzione della matrice di finanziabilità allo scopo di selezionare le voci di costo da imputare al finanziamento pubblico e, al tempo stesso, individuare le risorse proprie che possono aumentare la probabilità di ottenimento del finanziamento e/o l’intensità dell’aiuto concesso.
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Possibili fattori base di classificazione degli strumenti agevolativi
FORME con cui vengono concesse agevolazioni alle imprese; SOGGETTO che eroga il finanziamento; AMBITI SETTORIALI finanziabili o aree tematiche.
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A. FORMA TECNICA La forma tecnica dipende dalle modalità operative con cui i contributi vengono concessi e dalle tipologie di costo finanziabili. Si distingue tra: Contributi a fondo perduto Contributi in conto interessi e finanziamenti agevolati (riduzione dell’interesse o concessione di finanziamenti a condizione di favore). Interventi in conto garanzia Interventi in conto capitale sociale (acquisto di quote di capitale sociale da parte del soggetto pubblico per favorire il processo di capitalizzazione delle imprese).
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1. CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO (1)
Si distingue ulteriormente tra: Contributi in conto capitale Contributi in conto esercizio I contributi in conto capitale hanno l’obiettivo di rafforzare la posizione competitiva del beneficiario attraverso il sostegno di interventi volti ad aumentare la capacità produttiva e l’innalzamento del livello di efficienza gestionale. Ai sensi della normativa fiscale, sono somme concesse con la generica finalità di incrementare i mezzi patrimoniali del soggetto beneficiario, senza una correlazione con specifiche spese sostenute. Oggetto della agevolazione possono essere investimenti materiali, immateriale o entrambi.
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1. CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO (2)
Il contributo è calcolato sui costi totali dell’investimento eleggibile. Di solito è definito un range % ed eventualmente un tetto in valore assoluto (es. il contributo sarà pari al massimo al 30 per cento dei costi ammissibili e comunque non superiore a 1 milione di euro). L’erogazione può avvenire in un’unica soluzione a titolo di anticipo, per tranche o in un’unica soluzione a consuntivo. Se l’erogazione non è anticipata, si pone il problema per l’impresa di recuperare i capitali da anticipare. I contributi in conto esercizio sono concessi a fronte dei costi d’esercizio.
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2. Contributi in conto interessi
Essi vengono generalmente liquidati in più quote lungo tutta la durata del finanziamento. La condizione essenziale per la concessione del contributo è la sussistenza di una operazione finanziaria sottostante. L’agevolazione può consistere: In una riduzione percentuale del tasso di mercato assunto a riferimento (varia in relazione alla durata). In un tasso agevolato fisso.
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Osservazioni I contributi in conto interessi possono fare acquisire vantaggi solo alle imprese solide, quelle che possono aumentare il proprio indebitamento senza rischiare di compromettere la propria situazione finanziaria. E’ per questo che si sostiene che questo intervento non è indicato in situazioni di crescita dell’economia ma semmai in fase di recessione o rallentamento della crescita.
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2. FINANZIAMENTI AGEVOLATI
Sono forme di aiuto riconducili a una di queste 4 categorie: Contributi in conto canoni di locazione finanziaria (leasing agevolato) Anticipi su contributi in conto capitale (l’impresa riceve una somma che dovrà restituire applicando un tasso di interesse pari a zero) Mutui agevolati della Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Obiettivo incrementare l’attività di prestito verso le PMI delle zone meno favorite dell’Unione. Particolare impegno a sostenere l’innovazione. La formula adottata dalla BEI è quella del prestito globale: la concessione delle risorse è a favore di intermediari finanziari locali i quali provvedono di seguito ad erogare le risorse alle PMI. Anticipi senza interessi concessi dalla Commissione Europea.
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3. INTERVENTI IN CONTO GARANZIA
Consistono nella concessione di garanzie a valere sui fondi pubblici. Tali garanzie coprono solo una parte dell’importo dei finanziamenti concedibili. Rientrano in questa categoria: Le garanzie concesse a fronte di prestiti ordinari o agevolati Le polizze di assicurazione per rischi commerciali e rischi-paese concesse in relazione allo svolgimento di operazioni con l’estero.
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CLASSIFICAZIONE IN BASE AL SOGGETTO (1)
Ad oggi, e sempre più in futuro, coesistono finanziamenti gestiti a livello comunitario, a livello nazionale e a livello regionale e locale. I programmi di sostegno comunitario possono essere divisi in 4 categorie: Finanziamenti diretti alle imprese (di solito, per il 50% dei costi di un progetto); Fondi strutturali. L’intento dei fondi strutturali è quello di contribuire a ridurre le disparità nello sviluppo regionale e promuovere la coesione economica e sociale nell’Unione Europea.
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Fondi strutturali La Commissione ha individuato tre obiettivi:
Obiettivo 1 – Sviluppo delle regioni meno favorite: sviluppare e rafforzare le strutture di sostegno alle PMI; Obiettivo 2 – Rilancio delle regioni in difficoltà: promuovere l’imprenditoria e creare occasioni alternative di lavoro nelle regioni in cui le industrie tradizionali su larga scala sono in fase di declino; Obiettivo 3 – Modernizzare i sistemi di formazione e incrementare l’occupazione: promuovere lo sviluppo delle risorse umane.
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Fondi strutturali Per raggiungere questi obiettivi sono stati predisposti 4 strumenti finanziari che vengono usati per finanziare sia i programmi di iniziativa nazionale che i programmi di iniziativa comunitaria e le azioni innovative. FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) FSE (Fondo Sociale Europeo) SFOP (Strumento finanziario di orientamento alla pesca) FEAOG (Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia)
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CLASSIFICAZIONE IN BASE AL SOGGETTO (2)
Strumenti finanziari, gestiti dal Fondo Europeo degli Investimenti; Altri tipi di sostegno (in genere non finanziaria nel campo dell’internazionalizzazione).
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CLASSIFICAZIONE IN BASE AGLI AMBITI SETTORIALI
Sono finanziamenti dedicati a singoli ambiti di intervento (ambiente, artigianato, ecc.). I costi ammessi al finanziamento e le modalità di accesso alle risorse variano a seconda del soggetto responsabile della politica di riferimento.
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EQUIVALENTE SOVVENZIONE LORDA E NETTA
Essa misura l’intensità effettiva delle agevolazioni concesse. Equivalente sovvenzione lorda: è il rapporto tra il valore attualizzato dell’agevolazione al lordo dell’imposizione fiscale e il valore attualizzato dell’investimento (ossia le spese sostenute per il progetto). Tenendo conto di tale metodologia di calcolo, l’ESL esprime la percentuale sulle spese che l’aiuto rappresenterebbe se le spese fossero sostenute e le agevolazioni fossero ricevute nello stesso momento.
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esempio anno spese contributi Pag. Attual. 1 500 2 1200 1132 600 566 3 800 712 4 420 504 Tot. 3000 2764 1070 ESL 38,7% Progetto: euro 3.000, finanziato al 40% con un tasso di interesse/attualizz. del 6%. Il pagamento delle spese avviene in 4 anni e i contributi sono erogati in due tranche di pari importo (600). ESL=1.070/2.764= 38,7%
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ESNetta L’ equivalente sovvenzione netta tiene conto, oltre che degli scostamenti temporali, anche dell’incidenza del carico fiscale che grava sulle agevolazioni ottenute. Per fare questi calcoli, si utilizza l’aliquota massima di imposta senza considerare la situazione specifica del soggetto beneficiario. L’ESN esprime l’effettivo beneficio di cui l’impresa gode a prescindere dal sistema tributario dei diversi paesi.
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Principi di carattere procedurale
Per poter accedere al finanziamento agevolato occorre che la richiesta soddisfi i requisiti di bontà formale, sostanziale e di bontà estetica.
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