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1 Albania TIRANE ELBASAN SCUTARI 2 QUALE DOVREBBE ESSERE IL RUOLO DEL LIVELLO CENTRALE ? èPredisporre politiche in accordo con i bisogni del territorio.

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2 1 Albania TIRANE ELBASAN SCUTARI

3 2 QUALE DOVREBBE ESSERE IL RUOLO DEL LIVELLO CENTRALE ? èPredisporre politiche in accordo con i bisogni del territorio èIntrodurre o modificare leggi che corrispondano ai bisogni del territorio èDeterminare gli standard e i criteri dei servizi sociali èControllare e supervisionare la gestione dei fondi e limplementazione degli standard èAssumere la responsabilità per limplementazione della legislazione èProgrammare e realizzare formazione per i gruppi di lavoro è Stabilire una stretta collaborazione tra i differenti Ministeri èAccelerare il processo di decentramento èFacilitare le procedure burocratiche per sostenere il processo

4 3 QUALE DOVREBBE ESSERE IL RUOLO DEL LIVELLO LOCALE? èCreazione delle strutture di sostegno per stimolare il processo del decentramento e il miglioramento delle capacità tecniche e gestionali èApprovazione di leggi e regolamenti interni comunali/regionali èIdentificazione dei bisogni del territorio e delle priorità per la richiesta di finanziamenti èDistribuzione pianificata delle risorse finanziaria secondo i bisogni èMonitoraggio delle attività del privato sociale per quanto riguarda il funzionamento, gli standard e l uso efficace dei finanziamenti èCoordinamento del lavoro in rete con tutti gli attori del territorio

5 4 COSA DOVREBBE DEFINIRE UNA LEGGE NAZIONALE? èLa relazione tra i bisogni e le peculiarità del paese èLa divisione delle competenze, la distribuzione e luso dei finanziamenti

6 5 QUALI STRUMENTI PER DEFINIRE LE PRIORITA A LIVELLO LOCALE? èIndagine socio-economica del territorio èCreazione di reti di lavoro èMappatura / banca dati èPiano di zona (Le priorità del Dipartimento sociale dovranno essere coordinate con le priorità degli altri Dipartimenti del Comune).

7 6 COME FAVORIRE LA COLLABORAZIONE DEI SERVIZI TRA IL PUBBLICO E IL PRIVATO SOCIALE ? èCreazione di spazi riconosciuti per una efficace collaborazione èDefinizione delle strategie e di leggi comunali senza che ciò comporti la perdita di autonomia da parte delle ong èConsapevolezza da parte di tutti gli attori della cultura della partecipazione comune èScambi di informazione tra ente pubblico e strutture del privato sociale èCreazione e aggiornamento di un banca dati su tutti gli attori coinvolti èStipula e sottoscrizione degli accordi di collaborazione èScambio delle buone pratiche tra settore pubblico e privato sociale

8 7 èCreazione di un banca dati sulla presenza degli attori/settori dazione èProduzione/pubblicazione di documentazione (volantini, riviste, giornali) èOrganizzazione di incontri periodici per uno scambio di informazioni e di buone pratiche èStipulazione di accordi dintesa COME PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI I SOGGETTI DEL TERRITORIO?

9 8 èWorkshop informativi interni e pubblici èMedia èPubblicazione di materiali QUALI STRUMENTI PER FAVORIRE LA CIRCOLAZINE DELLE INFORMAZIONI SUI PERCORSI FORMATIVI?

10 9 LE RISORSE FINANZIARIE NAZIONALI ¶Da dove? èBudget del governo centrale èReddito del governo locale èFundraising / Donazioni ·Quali criteri di assegnazione nei diversi settori? èBisogni del territori èImpatto di interventi precedenti ÌQuale dispositivo di controllo? èMinistero del Lavoro e Affari Sociali èDipartimento Regionale èConsiglio Comunale èDonatori privati

11 10 èAl settore pubblico per la successiva assegnazione al settore privato FONDI INTERNAZIONALI

12 11 QUALE MODALITA E QUALI CONTENUTI FORMATIVI SONO RITENUTI NECESSARI PER IL RAFFORZAMENTO DELLE CAPACITA DEL SETTORE PUBBLICO E DEL PRIVATO SOCIALE? èConoscenza della legislazione e delle nuove politiche per formare a capire e implementare lattuale legislazione èFormazione generale e specifica dei programmi sulla protezione sociale èRafforzamento e creazione delle capacità attraverso una formazione complementare per i nuovi operatori che lavorano direttamente con le persone in bisogno èCreazione e funzionamento delle rete èFormazione per le procedure e la definizione delle priorità e dei programmi èFormazione in merito alla programmazione del bilancio economico/finanziario e del bilancio sociale

13 12 èPartecipazione nella pianificazione dei servizi da parte dellAmministrazione pubblica èAzione di lobbing per la creazione o la modifica delle leggi in favore delle fasce più deboli èCreazione e funzionamento di reti di lavoro con tutti gli attori del territorio èConoscenza dal settore pubblico di informazioni necessarie per le attività èStipula e sottoscrizione di accordi di collaborazione èFinanziamento da parte del Comune èAlleggerimento delle pratiche burocratiche amministrative/ finanziare QUALI STRUMENTI PER REGOLAMENTARE E FACILITARE LATTIVITA DELLE ONG?


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