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Coordinamento dell’attività di trapianto
Livello regionale e interregionale (CRT - Centri Regionali per i Trapianti CIR - Centri Interregionali di Riferimento) Livello locale (ASL e Centri Trapianto) Livello nazionale (CNT- Centro Nazionale Trapianti) Centri Interregionali di riferimento: NITp - Nord Italia Transplant program AIRT - Associazione InterRegionale Trapianti OCST - l'Organizzazione Centro Sud Trapianti
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Ma cosa sono queste istituzioni? A cosa servono?
Centro Nazionale Trapianti 1. Cura le liste delle persone in attesa di trapianto, differenziate per tipologia di trapianto, grazie ai dati trasmessi dai centri regionali o interregionali per i trapianti. 2. Individua i criteri per l'assegnazione degli organi e dei tessuti (questi sono l’urgenza del trapianto e la compatibilità con il donatore); 3. Definisce linee guida rivolte ai centri regionali o interregionali allo scopo di uniformare l'attività di prelievo e di trapianto; 4. Definisce i parametri per la verifica di qualità e di risultato delle strutture per i trapianti; 5. Promuove i rapporti con le istituzioni estere al fine di facilitare lo scambio di organi. Centri Regionali e Interregionali Trapianti 1. Raccolgono e trasmettono i dati relativi alle persone in attesa di trapianto nel rispetto dei criteri stabiliti dal Centro nazionale. 2. Coordinano le attività di prelievo e i rapporti tra i reparti di rianimazione. 3. Controllano l'esecuzione dei test di compatibilità immunologica nei programmi di trapianto nel territorio di competenza. 4. Coordinano il trasporto delle èquipes sanitarie e degli organi e dei tessuti nel territorio di competenza. 5. Curano i rapporti di collaborazione con le autorità sanitarie del territorio di competenza e con le associazioni di volontariato.
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Le associazioni di donazione si curano di trovare nuovi affiliati tramite pubblicità di vario genere, come feste, tornei sportivi e concerti.
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Tante associazioni ed un solo scopo: incentivare la donazione
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Qual è l’identikit del donatore tipo?
Donatore di organi Negli ultimi anni, grazie alla politica di maggior prevenzione infortunistica, è progressivamente diminuito il numero di morti per incidenti stradali. La maggioranza dei donatori è dunque costituita da pazienti con patologie cerebrali non traumatiche. Si tratta di soggetti con età più avanzata e con organi vitali (cuore, polmoni) spesso compromessi. Ne deriva che gli organi che meglio si prestano al prelievo, in tali soggetti, sono i reni e il fegato. Donatore di sangue e/o di midollo osseo Il donatore è una persona comune, probabilmente con le caratteristiche della maggior parte delle persone che stanno leggendo: età compresa tra i 18 e i 65 anni, peso superiore ai 50 kg, in salute, con la voglia di dare un aiuto concreto e continuato nel tempo.
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E ora, un po’ di statistiche.
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Confronto Numero Donatori Utilizzati 2008 vs 2009
Anno Anno 2009 1222 +11,7%
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Totale Trapianti – Anni 1992/2009* Inclusi i trapianti combinati
*Dati preliminari al 31 luglio 2009 Totale Trapianti – Anni 1992/2009* Inclusi i trapianti combinati FONTE DATI: Dati Reports CIR
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Trapianti di FEGATO – Anni 1992/2009*
*Dati preliminari al 31 luglio 2009 Trapianti di FEGATO – Anni 1992/2009* Inclusi i trapianti combinati Incluse tutte le combinazioni FONTE DATI: Dati Reports CIR
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Trapianti di FEGATO – Anni 1992/2009* Incluse tutte le combinazioni
*Dati preliminari al 31 luglio 2009 Trapianti di FEGATO – Anni 1992/2009* 11% 9% 7% Incluse tutte le combinazioni 11% 12% 9% 9% Fegato Intero Fegato Split 10% 11% 11% 8% 12% 1% FONTE DATI: Dati Reports CIR
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Attività di donazione per regione – Anno 2008 vs 2009*
*Dati preliminari al 31 luglio 2009 Attività di donazione per regione – Anno 2008 vs 2009* Donatori Effettivi – P.M.P. FONTE DATI: Dati Reports CIR 11
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Percentuale reinserimento nella normale vita sociale del paziente trapiantato (dati relativi al periodo )
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* Percentuale di opposizione alla donazione
Quando c’è il rifiuto * Percentuale di opposizione alla donazione
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Trapiantati Non trapiantati
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Trapiantati Non trapiantati
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Un trapianto non è solo cifre e statistiche.
Il trapianto è prima di tutto un dono.
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Purtroppo non tutti possono ricevere questo dono meraviglioso.
Gareth Anderson per esempio, è un ragazzo di 19 anni con un’epatite acuta a cui il trapianto è stato negato. Il suo fegato non ha retto dopo che il ragazzo ha bevuto 30 lattine di birra in una sera.
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Il sistema sanitario britannico però concede il nuovo fegato solo a persone che hanno dimostrato di potersi astenere dall’alcool. E Gareth non l’ha fatto. Come decidere a chi affidare il nuovo organo? C’è qualcuno che merita di vivere più degli altri? Bisogna giudicare il loro comportamento o bisogna semplicemente salvare chi è più malato? … e voi, cosa ne pensate?
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ADMO L'Associazione Donatori Midollo Osseo sensibilizza la popolazione italiana sulla possibilità di combattere vari tumori del sangue attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo. Essa fornisce agli interessati tutte le informazioni sulla donazione del midollo osseo e invia i potenziali donatori ai centri trasfusionali del Servizio Sanitario Nazionale.
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FIDAS La Fidas (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) è una federazione che, rispettando le singole autonomie delle associazioni federate, cura il coordinamento a livello nazionale e garantisce un apporto qualificato ad ogni iniziativa socio-politica ed umana, che impegna il volontariato italiano del sangue. Partecipa, si aggiorna ed informa sulle novità legislative, scientifiche e sanitarie, che riguardano i donatori ed il servizio trasfusionale.
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AIDO Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule è stata fondata a Bergamo ed è costituita da Cittadini favorevoli alla donazione volontaria, post mortem, anonima e gratuita di organi, tessuti e cellule a scopo di trapianto terapeutico.
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AVIS L'Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue) è un'Associazione di volontariato costituita tra coloro che donano volontariamente e gratuitamente il proprio sangue. Gli scopi dell'associazione sono: venire incontro alla crescente domanda di sangue, avere donatori pronti e controllati, lottare per eliminare la compravendita del sangue, donare gratuitamente sangue a tutti, senza alcuna discriminazione.
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In ogni tipo di trapianto si va incontro a diverse complicazioni, una di queste è l’ovvia necessità di avere a disposizione un’adeguata quantità di emoderivati.
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Nei centri AVIS è possibile la donazione di sangue da parte di volontari sottoposti a controlli sanitari periodici. Ci sono due tipologie di donazioni: la prima è sangue intero, la seconda avviene tramite plasmaferesi.
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Mentre la donazione di sangue intero dura dai 5 ai 15 minuti massimo, la plasmaferesi dura molto di più, dai 40 ai 45 minuti. Necessita infatti di un processo di centrifugazione del sangue che permette di ricavare diverse componenti: Plasma; Piastrine; Globuli rossi; Plasma-piastrine; Globuli rossi-piastrine; Plasma-globuli rossi.
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