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I Sofisti Prof. Pietro Alotto
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Di cosa parleremo Chi erano Le correnti della Sofistica
L’immagine dei Sofisti nella storia L’ambiente storico-politico Apporto all’arte della persuasione (Retorica) Prof. Pietro Alotto
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Chi erano Gruppo di intellettuali che, nel V sec., principalmente ad Atene, si professavano sapienti e insegnavano dietro compenso Gli allievi appartenevano ai ceti più elevati Si spostavano di città in città Quasi nessuno di loro era ateniese Dotati di una visione cosmopolita della realtà Spostarono il centro di interesse dalla Natura all’Uomo: sfiducia nella ricerca naturalistica per la contraddittorietà degli esiti necessità di una riflessione sull’uomo e sulla sua vita in società (elaborazione di nuovi valori, di nuovi modi di convivenza) Prof. Pietro Alotto
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Due generazioni sofistiche
I sofisti non sono una scuola compatta Presentano dottrine distinte e,talora, opposte Due diverse generazioni Sofistica Antica (prima generazione): Protagora, Gorgia, Prodico, Antifornte ecc.) Progetto: educare i cittadini nel quadro dello Stato Seconda generazione: Eristi Radicalizzano dottrine primi sofisti Affermazione esasperata dell’individualismo Prof. Pietro Alotto
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Accuse Sofista = chi propone ragionamenti, discorsi capziosi (def.: apparentemente credibili e logici, ma in realtà, falsi e ingannevoli); cavillatore in mala fede Radici storiche: Insegnare dietro compenso veniva considerato scandaloso (“prostituti della cultura”, Senofonte) Falsi sapienti interessati al successo e ai soldi piuttosto che alla verità (Platone e Aristotele) Prof. Pietro Alotto
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Difesa Autori di una vera e propria rivoluzione culturale
Illuminismo greco: critica della tradizione Portatori di una cultura più moderna e aperta, oltre che più funzionale Rispondeva a nuove esigenze dello sviluppo democratico delle poléis del V sec. Concezioni etiche più in linea con la nuova società (nuovi ricchi) Si facevano pagare perché non erano ricchi di famiglia Hanno riconosciuto valore formativo del sapere Cultura intesa come formazione globale (paideia) Virtù non dipende dai natali ma dal sapere divulgazione Dotati di una visione cosmopolita della realtà vs visione particolaristica e nazionalistica Relativismo vs assolutismo Prof. Pietro Alotto
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Ambiente storico-politico – Atene V sec.
Crisi dell’aristocrazia Accresciuta potenza borghesia cittadina Allargarsi dei traffici e commerci Consolidamento della democrazia e sue esigenze (partecipazione alle assemblee) Necessità imperiali (strateghi, ambasciatori, dirigenti ecc.) Crescita delle attività processuali (giurato, accusato o accusatore) Prof. Pietro Alotto
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Conseguenze Vivere in democrazia significa: Partecipare ad assemblee
Prendere la parola Far valere le proprie opinioni Necessità di curare l’ Eloquenza Saper catturare l’attenzione Scegliere le parole giuste Riuscire a disporre gli argomenti nel giusto ordine Saper citare i poeti Prof. Pietro Alotto
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Cosa insegnavano Di tutto un po’!
Materie scientifiche, letterarie, artistico-musicali, l’arte della politica … Ma soprattutto: l’arte della Retorica Prof. Pietro Alotto
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Retorica L’arte di persuadere attraverso la padronanza del linguaggio, utilizzando conoscenze e tecniche del discorso diverse a seconda Delle situazioni Degli interlocutori Degli obiettivi prescelti Prof. Pietro Alotto
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Fondamenti della Retorica
Consapevolezza che ad ogni tesi affermata dalla ragione come vera si può opporre una tesi contraria ma vera quanto la prima (antilogie = “discorsi duplici” o ragionamenti contraddittori ) Linguaggio autonomo da realtà e pensiero (vs Parmenide) Consapevolezza che attraverso la parola si possono dominare gli uomini (Gorgia) Accusa di insegnare un’arte finalizzata al prevalere sull’avversario (con tutti i mezzi leciti e illeciti – eristica-) piuttosto che alla ricerca del vero Prof. Pietro Alotto
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Discorsi Duplici È possibile formarsi un'idea più precisa soprattutto delle discussioni di carattere politico grazie ad uno scritto anonimo, i Discorsi duplici, che usa il metodo della contraddizione e certamente riecheggia temi di Protagora. Prof. Pietro Alotto
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Una discussione verte ad esempio Sul bello e sul brutto
in essa si mostra come presso diversi popoli gli stessi comportamenti sono giudicati come lodevoli o riprovevoli, al punto che non esiste neppure un caso su cui ci sia unanimità di vedute. Prof. Pietro Alotto
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Sul bene e sul male Una tra le discussioni più significative è Sul bene e sul male: Discorsi duplici si fanno in Grecia da parte dei cultori di filosofia intorno al bene e al male. Gli uni sostengono che altro è il bene, altro è il male; altri invece, che sono la stessa cosa; la quale, per alcuni sarebbe bene, per altri, male; e per lo stesso individuo, sarebbe ora bene, ora male. Quanto a me, io mi associo a questi ultimi; e ne ricercherò le prove nella vita umana, le cui cure sono il mangiare, il bere, e i piaceri sessuali; poiché questi soddisfacimenti per l'ammalato sono un male, ma per chi è sano e ne ha bisogno, un bene. Pertanto, l'abuso di essi è male per gl'incontinenti, ma per chi li vende e ci guadagna, è un bene. E così la malattia per i malati è un male, ma per i medici è un bene. E ancora, la morte per chi muore è un male, ma per i venditori di tombe e per i becchini è un bene. E che l'agricoltura dia abbondante raccolto, è un bene per gli agricoltori, ma per i commercianti è male. Così pure, che le navi onerarie si scontrino e si fracassino, per l'armatore è male, ma per i costruttori è bene. E ancora, che il ferro si corroda e si ottunda e si spezzi, è male per gli altri, ma per il fabbro è bene. E che stoviglie si rompano, per gli altri è male, ma per i vasai è bene. E che le scarpe si logorino e si lacerino, per gli altri è male, ma per il calzolaio è bene (DK 90 1,1-5; vedi Platone, Protagora, 334 a3-c6 = DK 80 A 22 [greco]). Prof. Pietro Alotto
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FINE
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