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Il mondo sovietico 1953-1956 3.1953: morte Stalin: dalla direzione collegiale ai binomi Malenkov-Kruscev (7.1953-2.1955) e Bulganin-Kruscev 5.1955: pacificazione.

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1 Il mondo sovietico 3.1953: morte Stalin: dalla direzione collegiale ai binomi Malenkov-Kruscev ( ) e Bulganin-Kruscev 5.1955: pacificazione con JUG e Patto di Varsavia 2.1956: XX congresso PCUS  la ‘destalinizzazione’ Le rivoluzioni del 1956: 1 - Polonia  Gomulka e ‘via nazionale’ socialismo  novità e assicurazioni a Mosca  accordo con Urss 2 - Ungheria  idea di neutralità e denuncia Patto Varsavia + libere elezioni  repressione Urss

2 Nuovo periodo 1957-1969 e situazione Berlino
: satellite URSS Sputnik  significato strategico e politico: Equilibrio Tendenziale  esiti crisi diversi dal passato Testimonianza nuova realtà: problema Germania  crisi di Berlino 1958-’61

3 RFG e RDT

4 La crisi di Berlino 1958-’61 Berlino ovest: ‘vetrina’ occidente + ‘porta’ verso occidente  emorragia di popolazione Anni ’50: più di 2 milioni di fughe da Berlino Incontri 1954-’55 (CME Berlino ; conferenza al vertice Ginevra e CME Ginevra )  fallimenti su ipotesi Unità e Elezioni

5 La crisi 1958-’61 : Ulbricht  presenza occidentali a Berlino è illegittima : Kruscev  necessità di porre fine a situazione irrisolta di Berlino entro 6 mesi (anche con internazionalizzazione) Altrimenti: URSS cederà propria zona a amministrazione diretta DDR + TPace separato URSS-DDR Se GB-USA-FRA si opporranno con la forza  guerra Occidentali: che fare? NO riconoscimento DDR (RFG contraria) Pericolo guerra Problema anche per URSS  superamento 6 mesi  riprende trattativa

6 La crisi 1958-’61 e il Muro di Berlino
CME Ginevra : fallimento ma atmosfera più serena  invito Eis a Kruscev 9.1959: Kruscev negli USA 5.1960: conferenza Parigi: spionaggio e fallimento su Berlino 9.1960: scontro all’ONU  accuse Kruscev incontro di Vienna JFK–Kruscev: fallimento su questione di Berlino e controllo armamenti : MURO DI BERLINO (chiusura vetrina e porta)  soluzione politica e drammi umani

7 JOHN F. KENNEDY (1960 – 1963)

8 JFK Los Angeles: Accettazione candidatura democratica  la Nuova Frontiera Elezioni presidenziali 1960: Richard Nixon vs John F. Kennedy  slogan efficaci e dibattito televisivo Discorso inaugurale: politica interna e estera  ‘nuovo inizio’, anticomunismo, controllo armamenti, America Latina, Paesi di nuova indipendenza, poveri e non sviluppati Cambiamento della Strategia di Sicurezza Nazionale: “Risposta Flessibile” Mutua deterrenza, Gradualità uso armamenti, Diplomazia

9 JFK e America Latina ALatina: interesse principale USA  post IIGM: patto di Rio 1947 e Carta OSA 1948 JFK : Alleanza per il Progresso (alleviare povertà e ingiustizie sociali, contrastare comunismo) Obiettivi: Aumento reddito e equa distribuzione; creazione governi democratici e riforma agraria  impegno Usa: 20 mld $ per America Latina Fallimento: Impegno Vietnam; resistenza ALatina a promuovere riforme

10 Cuba – 1 Fulgencio Batista: dispotismo e sostegno USA
Opposizione Fidel Castro: Moncada 1953 – esilio Messico – movimento ’26 luglio’ – rientro in patria e tentativi insurrezione Capodanno 1959: successo FC e fuga Batista  Castro prende il potere USA: pareri contrastanti  parte opinione pubblica favorevole Castro negli USA 5.1959: la riforma agraria a Cuba e gli interessi USA 1960: confische Castro e embargo USA  approfondimento relazioni Cuba-Urss

11 Cuba – 2 JFK 1961: risolvere problema-Castro
4/1961: Baia dei Porci (eredità Eisenhower)  sbarco esuli cubani (addestramento CIA): fallimento e accuse Amministrazione USA JFK: rilancio AProgresso + ricerca sostegno OSA vs Cuba ( espulsione 1962) + Operazione ‘Mangusta’ Castro: necessità protezione Cuba e ‘conversione’ comunismo  accordo con URSS per costruzione basi missilistiche a Cuba (Operazione Anadyr)

12 La crisi dei missili cubani 1962 (1)
: Crisi dei missili cubani (i “tredici giorni”) Aerei spia americani U2: foto installazioni nucleari a JFK Creazione comitato apposito di NSC per analisi problema (ExComm) 3 possibilità azione: 1)attacco vs Cuba; 2)attacco vs installazioni; 3)blocco navale 22.10: Discorso alla Nazione JFK: ricorso all’ONU + blocco navale dell'isola “linea di quarantena” (vigore dalle 10 del ) 26.10: lettera di Kruscev a JFK: condizione per ritiro missili  dichiarazione pubblica Usa: no invasione + garanzia indipendenza Cuba 27.10: seconda lettera di Kruscev: necessità smantellamento basi missilistiche (Jupiter) USA in Turchia e Italia  Dubbi ExComm

13 La crisi dei missili cubani 1962 (2)
Decisione JFK  risposta pubblica a 1°lettera Kruscev: necessità preliminare smantellamento installazioni sotto controllo ONU + passaggio: positiva soluzione crisi metterà “ in grado di lavorare verso un accordo più generale riguardante altri armamenti” Kruscev: ordine ritiro è stato impartito JFK: mosse Urss sono ‘importante contributo a pace’ Ritiro Jupiter Sconfitta Castro  NO missili, NO assicurazione formale USA di non aggressioni future vs Cuba, NO soluzione problemi specifici (Guantanamo) Irritazione alleati occidentali: NO consultazione preventiva su decisioni USA  risentimento de Gaulle

14 Dopo Cuba JFK: parziale revisione linee p.estera + necessità maggiore condivisione con alleati La ‘Partnership Atlantica’: i 2 pilastri e i vincoli da rinsaldare deGaulle: quale risposta alla questione delle responsabilità nel settore della difesa? Condivisione vera o solo parole?  Inizio dibattito

15 Charles de Gaulle Leader resistenza francese durante IIGM
Guida governo provvisorio FRA 1944 contrasto con Assemblea Costituente 1946 Costituzione IV repubblica: ritiro de Gaulle (12 anni) Richiamato : necessità risolvere crisi algerina

16 La crisi algerina 1958-1962 Cosa succede in Algeria?
Status: territorio metropolitano e differenza con TUN-MAR I franco-algerini e le disuguaglianze sociali Dopo Indocina: rivendicazioni algerini e ‘Toussaint Rouge’ Il FLN e la reazione francese  sostegno franco- algerini Tentativi diplomatici FLN 1957 e fallimento  evoluzione posizione governo FRA Franco-algerini+FFAA francesi in Algeria vs governo Parigi: il Comitato di Salute Pubblica e i timori di colpo di Stato Presidente Coty: appello ‘al più illustre dei francesi’  condizioni de Gaulle e accettazione guida governo

17 La crisi algerina Punto di vista deGaulle su colonialismo: anacronismo + necessità prudenza Primo passo: visita Algeria + riordino istituzionale in Francia  V Repubblica e deGaulle Presidente Algeria: Piano di Costantina + proposta ‘pace dei coraggiosi’ Programma 1959: libera scelta algerini  In Francia: Referendum e approvazione linea In Algeria: Reazione franco-algerini  ‘settimana delle barricate’ (fallimento) Negoziati a Evian  ribellione Organisation Armée Secrète (OAS)  “Algeria francese” A Evian  accordo : referendum su indipendenza + garanzie per franco-algerini (75% lasciano il paese) Referendum : Algeria indipendente

18 Dopo l’Algeria: la politica estera di de Gaulle
Obiettivo fondamentale: sviluppare politica estera che restituisca alla Francia un ruolo essenziale nella diplomazia mondiale Scenari principali: Comunità Europea, Difesa occidentale e rapporti con alleati Comunità Europea: concezione ‘Europa delle patrie’ ma SI avvio Mercato Comune Difesa occidentale: 9/1958: idea di responsabilità condivisa per comando strategico delle forze NATO  richiesta a Presidente Eisenhower di sostituzione dirigenza esclusiva USA con dirigenza tripartita (USA-FRA-GB)  rifiuto USA Risposta deGaulle: Politica nucleare francese  : esplosione prima bomba atomica nel Sahara algerino  legge sulla force de frappe

19 …politica estera de Gaulle
Poi: JFK  Partnership Atlantica Idea di Forza Multinazionale e Forza Multilaterale  condivisione responsabilità nucleari DeGaulle: proposta insufficiente  dibattito con GB: questione difesa + ingresso GB in CEE (Rambouillet ) Incontro GB-USA (Nassau )  missili USA Polaris a GB  GB accetta idea Multi-lateral Force

20 …politica estera de Gaulle
Risposta deGaulle: Conferenza stampa : DOPPIO VETO  NO a Forza Multilaterale JFK + NO a ingresso GB in CEE Legame preferenziale con GER  : trattato dell’ Eliseo (de Gaulle– Adenauer)  mantenimento sicurezza europea, SI idea di 3° blocco rispetto a USA-URSS (ma GER non abbandona amicizia con USA)

21 …politica estera de Gaulle
1) Effetti su integrazione europea: Allontanamento GB Ulteriori critiche di de Gaulle a CEE  politica ‘degli ultimatum’ in materia di agricoltura + dissenso su decisione a maggioranza Commissione  crisi (con ritiro temporaneo FRA  politica della sedia vuota) : rielezione de Gaulle Presidente della Repubblica (vittoria su F.Mitterand)

22 …politica estera de Gaulle
2) Effetti su rapporti Alleanza Atlantica: Dissidi post veto a MLF 1.1964: riconoscimento francese RPC 3.1964: viaggio de Gaulle in Messico e NO commemorazione sbarco Normandia Idea di Europa ‘dall’Atlantico agli Urali’ : de Gaulle a Presidente USA Johnson: Francia, pur restando fedele all’Alleanza Atlantica, si ritira da forze militari integrate (Nato)  problemi: basi in Francia + forze francesi in Germania + spazio aereo + problema politico: indebolimento alleanza 20.6– : de Gaulle a Mosca  cooperazione economica e scientifica (lancio satellite francese da parte URSS)

23 …politica estera de Gaulle
Soluzione de Gaulle a questioni-NATO: 4.1967: evacuazione truppe alleate dal territorio francese Accordo bilaterale con GER per forze francesi Autorizzazioni di sorvolo mensili Ulteriore deterioramento rapporto FRA-USA: 1965-’68 attacco del franco contro il dollaro (fallimento) 9.1966: de Gaulle in Cambogia: contrarietà a politica USA in Vietnam 6.1967: Guerra dei 6 giorni  contrarietà a politica Israele (e USA) 7.1967: ‘incidente’ Montréal

24 Questione palestinese 1956-1967
Nasser dopo Suez 1956: prosecuzione sviluppo Egitto + realizzazione R.A.U. (1958-’61) + idea di riscatto contro Israele Primi anni ’60: frizioni e sporadici scontri 4.1967: ISR abbatte 6 caccia siriani URSS a Siria  Israele pronto all’attacco  trasmissione notizia a Egitto Nasser: Egitto pronto  FFAA superiori Nasser chiede fine missione UNEF (evacuazione caschi blu da Egitto)  SG ONU (U Thant) accetta : chiusura stretti di Tiran : alleanza militare Giordania-Egitto-Siria: comandi congiunti ISR: arabi pronti all’attacco  azione preventiva

25 La guerra dei Sei Giorni (5.6.1967)
: inizio guerra  azione aerea vs Egitto – offensiva vs Giordania-Siria Conseguimento Gaza-Sinai – WBank e Gerusalemme Est – alture Golan : cessate-il-fuoco  ISR: territorio quadruplicato  Gerusalemme riunificata ONU: occupazione territori illegittima  risoluzione 242/1967 Israele: doppia linea: SI negoziati SI insediamenti (contraddizione) Arabi: conferenza Khartum: i ‘3 NO’

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27 La guerra di Yom Kippur (6.10.1973)
Ripensamento Paesi arabi  L’OLP di Y. Arafat La ‘guerra di attrito’ con l’Egitto → Sadat: tentativi di negoziato con Israele  fallimento e cambiamento rotta: guerra per recupero terre perdute 1967 → Yom Kippur 1973 Pressioni USA-URSS + risoluzione ONU 338/1973 Effetti negativi della guerra in Israele  possibilità di negoziato → Sadat in Israele Gli accordi di Camp David e la pace ISR- EGI

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29 Situazione Vietnam : armistizio Indocina  riunificazione tramite elezioni in 1956 : Repubblica Vietnam Sud  presidente Ngo Diem  NO elezioni : lotta a opposizioni e reazione vs Diem 1959: ripresa conflitto  i Viet-cong e il governo del VNord

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31 La guerra del Vietnam – 1 ‘democratizzazione’ JFKennedy e il Vietnam:
‘guerra alla guerriglia’ ‘consiglieri militari’ in Vietnam  escalation: da 900 (1960) a (1964) ‘democratizzazione’ superamento esperienza Diem (corruzione + crisi con buddhisti)  HCLodge e congiura generali  assassinio Diem  instabilità

32 La guerra del Vietnam – 2 LBJohnson e il Vietnam:
incremento impegno USA Coinvolgimento Senato e Risoluzione ‘Golfo del Tonchino’ + bombardamenti aerei VNord  bilancio fallimentare impantanamento Condizioni VNord: unità e indipendenza Vietnam + ritiro USA  allargamento conflitto e nascita FLN 1968: offensiva del Têt + opposizione in USA

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35 La guerra del Vietnam – 3 RNNixon e il Vietnam:
Elezioni 1968: ‘pace onorevole’ La ‘vietnamizzazione’ del conflitto  Dottrina Nixon Disimpegno da Vietnam: da 550mila uomini (1969) a 70mila (1972) Negoziati a Parigi (Kissinger) e viaggi Nixon in Cina e Urss : accordo cessazione ostilità  ritiro USA : ripresa ostilità e avanzata nordvietnamiti (4.1975: cade Saigon)  riunificazione Vietnam 1976

36 Gli anni ’70 e il dialogo sugli armamenti – 1
Gli scenari globali e i problemi di USA e URSS  il dopo-Kruscev: difficoltà relazioni con RPC, Romania, Cecoslovacchia L’‘equivalenza essenziale’ e le possibilità di negoziato  ambito: riduzione armamenti Punti di partenza: : LTBT (Limited Test Ban Treaty) : NNPT (Nuclear Non Proliferation Treaty)  USA, URSS e GB (NO Francia e Cina) 6.1968: proposta Johnson a URSS di limitazione armamenti strategici

37 Gli anni ’70 e il dialogo sugli armamenti – 2
 Inizio SALT (Strategic Armaments Limitation Talks)  lentezza a causa vicende Cecoslovacchia e Vietnam : Nixon presidente USA  sviluppo linea della ‘Distensione’ : Nixon a Mosca  firma accordi SALT I (26.5): 2 parti Trattato missili antibalistici (trattato ABM): costruzione di due sistemi ABM ciascuno per protezione punti chiave territorio (Washington - Mosca) contro i missili dell’avversario; Trattato limitazione armi strategiche (accordo provvisorio – 5 anni): missili balistici intercontinentali, missili in dotazione ai sottomarini e bombardieri strategici

38 Gli anni ’70 e il dialogo sugli armamenti – 3
Prosecuzione negoziati e regola “coesistenza pacifica”: consultazione vs conflitti nucleari + collaborazione scientifica Conversazioni CSCE ( ) e viaggio Breznev in USA (6.1973)  protocolli su uso pacifico energia atomica, impegno vs guerra nucleare Tentativi perfezionamento accordi  ABM (ma posizione Nixon compromessa da Watergate) Brežnev-G.Ford : “principio della parità” (numero eguale di vettori)  base per accordo SALT II Brežnev-Carter: Accordo SALT II (slide 71)

39 GLI ANNI ’70 LA CONFERENZA DI HELSINKI (1)
Dal ’54 proposta sovietica per Conferenza sulla sicurezza e cooperazione in Europea, rigettata dai Paesi occidentali fino al 1969 Condizioni occidentali: partecipazione Usa e Canada Separazione sfera politica e militare (conclusione accordo quadripartito Berlino + prosecuzione negoziati riduzione mutua e bilanciata delle forze) iscrizione all’ordine del giorno delle libertà personali (libertà individuali, libera circolazione persone e idee)

40 GLI ANNI ’70 LA CONFERENZA DI HELSINKI (2)
Apertura lavori Fase conclusiva Conferenza firma “Atto finale”  35 Paesi; 3 cesti: Sicurezza e problemi politici (eguaglianza, no ricorso minaccia o forza, inviolabilità delle frontiere, no intervento affari interni) Cooperazione economica, scientifica, tecnica e ambiente (estensione clausola nazione più favorita) Cooperazione campo culturale e umanitario (diritti umani) Impegno nuova Conferenza da tenersi nel 1977 a Belgrado

41 Scenari globali e confronto Est-Ovest 1974-1980
Difficoltà USA Debolezza politica  Watergate Timori avanzata URSS  Africa: ex-colonie Portogallo + Etiopia – Somalia Prosegue comunque dialogo su armamenti  continuità presidenze Ford e Carter (democratico, vittoria elezioni 1979, enfasi su diritti umani) Risultato: : accordo SALT II a Vienna  però limiti: tecnici: problema è ora Euromissili (SS20 Urss)  : ‘Doppia decisione’ USA: 1) NO interrompere negoziati per riduzione arsenali; 2) SI installazioni missilistiche in Europa per controbilanciare URSS politici: declino distensione e invasione Urss dell’Afghanistan

42 Afghanistan 1979 – 1 Colpo di Stato  rovesciamento M.Zahir (Shah) da cugino principe Daud Rivoluzione (‘Saur’)  rovesciamento governo presidente Daud da Partito Democratico del Popolo Scontro Khalq vs Parcham  Taraki (Khalq) al potere 1979 (leader Parcham Karmal in esilio) Scontro Khalq: Taraki vs Amin  Amin presidente ‘Appello’ Karmal a URSS e invasione

43 Afghanistan 1979 – 2 Dopo Iran anti-USA (Rivoluzione Islamica ), ora ‘Dottrina Breznev’ in Afghanistan: Pericolo per USA  Dottrina Carter: ‘Tentativi dall’esterno volti a ottenere controllo Golfo Persico saranno considerati come un attacco a interessi vitali USA  da respingere con ogni mezzo (incluso l’uso della forza)’ Reazione (Afghanistan): sostegno mujaheddin, NO ratifica SALT II, boicottaggio Olimpiadi Mosca 1980 Reazione (Iran): tentativo di liberare ostaggi USA in ambasciata Teheran (fallimento) : inizio guerra Iran-Iraq Elezioni USA 1980: vittoria R.Reagan

44 I Amministrazione R.Reagan (1981-1984)
Elezioni 1980: NO cedimenti a ‘impero del male’  necessità reagire a offensiva URSS Doppio percorso: Competizione di tipo economico e militare  convinzione impraticabilità per URSS NO annullamento ipotesi negoziale (SALT - START)  : instabilità governativa URSS

45 I Amministrazione R.Reagan (1981-1984)
Rilancio iniziative USA: ‘Riarmo’ e difesa: Attuazione ‘doppia decisione’ Sviluppo Strategic Defense Initiative  Stallo negoziale Competizione globale Asia: Pakistan, Cina America Latina: Nicaragua, Salvador, Guatemala, Panama Medio Oriente: Israele, guerra Iran-Iraq

46 I Amministrazione R.Reagan (1981-1984)
Rapporti con alleati europei: Dibattiti su installazione euromissili  diffidenze e rilancio Critiche su interventi in Africa, Asia e A.Latina Critiche su alcune posizioni vs URSS  relazioni commerciali NB: fase espansiva del processo di integrazione europea  SME, Parlamento Europeo, ampliamento Comunità

47 II Amministrazione R.Reagan (1985-1988)
Elezioni USA 1984 II mandato 1985  la novità URSS: nuovo Segretario Generale PCUS M.Gorbacëv Nato 1931 Evidenza declino sovietico e sproporzione spese militari e esigenze sociali Perestrojka (ristrutturazione) e Glasnost (trasparenza) per attuare riforme: necessità intesa in politica estera con USA  ripresa dialogo armamenti

48 Reagan-Gorbacëv URSS 1985: opposizione a SDI e necessità riduzione armamenti Incontri al vertice: Ginevra Reykjavik  tetto massimo per missili e testate nucleari Washington  ‘riduzioni simmetriche’ missili gittata intermedia Mosca

49 Prosecuzione del dialogo
G. Bush sr – Gorbacëv: incontri a Malta (1989), Washington (1990) e Mosca (1991)  accordo START (Strategic Arms Reduction Treaty): nuova fase negoziati  tetto massimo e distruzione ordigni esistenti Parallelamente allo sviluppo negoziati: evoluzione realtà internazionale  Europa orientale

50 L’Europa orientale prima del 1989
Crisi sistema sovietico + crisi rapporto URSS- alleati Polonia Malcontento: operai e Chiesa Rivolte e scioperi estate 1980  Solidarnosc Dibattito interno POUP e opposizione Ipotesi di intervento URSS e colpo di Stato  Jaruzelski Lento ritorno alla normalità Ungheria e Cecoslovacchia: Spinte da esterno e mobilitazione sociale

51 Il 1989 (1) Polonia: elezioni  primo governo post-comunista + Jaruzelski presidente Repubblica (pacificazione) Ungheria: referendum e elezioni : vittoria opposizioni Cecoslovacchia: : Havel e ‘rivoluzione di velluto’  elezioni : vittoria opposizioni (poi: 1992: pacifica divisione Repubblica ceca – Slovacchia)

52 Il 1989 (2) Romania: opposizione a Ceausescu (condanna a morte)  multipartitismo e elezioni : Iliescu presidente (tra ex-comunismo e cambiamento) Bulgaria: dimissioni governo Zhivkov e elezioni Albania: 1991: scioperi e manifestazioni  governo di coalizione con non-comunisti  elezioni 1992: Berisha primo presidente post-comunista (poi: problemi di instabilità)

53 Il problema della Germania e la Ostpolitik di Willy Brandt
RFG 1963: dimissioni Adenauer 1966: Grande Coalizione  necessità di rivedere Dottrina Hallstein 1969: Willy Brandt cancelliere  Ostpolitik: rimanere fedeli a alleanza occidentale ma superare incomunicabilità con Urss-RDT Accordi 1970 con Urss e Polonia  NO uso forza + riconoscimento confini Accordo 1971 RFG-RDT  uguaglianza diritti, buon vicinato, rispetto status quo 1975: progressi ‘distensione’  Helsinki 1975 e Diritti Umani

54 La Germania, Gorbacëv e i mutamenti all’Est
‘Perestrojka’  RDT rimane indietro : Gorbacëv a Berlino: ‘chi arriva tardi viene punito dalla vita’ Intanto: tedeschi orientali stanno ‘aggirando’ il Muro (Cecoslovacchia e Ungheria  Austria  RFG) Manifestazioni Berlino e rottura del Muro ( )  Quali sviluppi internazionali?

55 La riunificazione della Germania
Sviluppi RDT post Muro: elezioni  SI’ all’unione con la RFG A livello internazionale: diversi punti di vista Gorbacëv: Confederazione e neutralità (Nato + PV) Kohl-Bush: formula ‘2+4’  Kohl convince Gorbacëv RFG-RDT: patto di Unificazione (‘Einigungsvertrag’) USA-URSS-GB-FRA + RFG-RDT : trattato ‘sullo stato finale della Germania’  riconoscimento riunificazione 3 ottobre: Giorno della Riunificazione : accordo Germania-Polonia

56 La riunificazione della Germania

57 La dissoluzione dell’Unione Sovietica
Perestrojka + Glasnost  NO riforma URSS dall’interno 1988-’89: sviluppo multipartitismo e voci indipendentismo su base nazionale 1990: indipendenza repubbliche baltiche + Armenia–Azerbaijan + Eltsin presidente Russia  quale futuro per URSS? 8.1991: ipotesi di nuovo trattato Unione e tentativo colpo di Stato vs Gorbacëv  resistenza Eltsin Fine PCUS e sviluppo linea dissoluzione URSS  : Comunità di Stati Indipendenti e fine Unione Sovietica


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