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PubblicatoGiuseppa Gatto Modificato 10 anni fa
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L’integrazione professionale attraverso quote obbligatorie per le aziende
Giulia Noris, psicologa Responsabile Servizio Lavoro AIASMilano onlus Relazione presentata a Lugano il 1. dicembre 2006 in occasione del pomeriggio di studio “La 5. revisione AI e l’integrazione professionale” organizzato dal Forum politica sociale Svizzera italiana
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La legge 68/99... Una sintesi Soggetti beneficiari
sono le persone disoccupate affette da minorazioni fisiche, psichiche e portatori di handicap intellettivo con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%; persone invalide del lavoro con grado di invalidità superiore al 33%; persone non vedenti o sorde persone invalide di guerra, invalide civili di guerra e di servizio vedove, orfani, e profughi
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Il collocamento mirato articolo 2 della Legge 68/99
“Per collocamento mirato dei disabili si intende quella serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto adatto, attraverso analisi di posti di lavoro, forme di sostegno, azioni positive e soluzioni di problemi connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi quotidiani di lavoro e di relazione”
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La persona giusta al posto giusto
Per il lavoratore disabile è l’opportunità di ricostruire e valorizzare le proprie competenze, utili alla definizione di un profilo personale e professionale realmente spendibile sul mercato del lavoro. Per le aziende è una risposta ad esigenze organizzative e di produttività Implica forme di incentivazione e di sgravi fiscali che contribuiscono a considerare la persona disabile come una risorsa lavorativa effettiva. A tentare di coniugare le diverse istanze, intervengono i servizi per l’impiego, ai quali viene riconosciuto ruolo di promozione di politiche attive del lavoro, con i relativi strumenti di intervento in grado di determinare, nell’ambito di reti territoriali integrate, le migliori condizioni di inclusione sociale e lavorativa
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La legge 68/99... Una sintesi Datori di lavoro e quote di riserva
Numero di addetti Quota d’obbligo d’assunzione dipendenti un lavoratore disabile dipendenti due lavoratori disabili Più di 50 dipendenti 7% di lavoratori disabili Più di 50 dipendenti 1% vedove, orfani, e profughi La partecipazione a bandi per appalti pubblici o a rapporti convenzionali o di concessione con pubbliche amministrazioni è subordinata alla dichiarazione di adempimento di questa norma
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Modalità di assunzione
Aziende Chiamata nominativa chiamata numerica Da 15 a 35 dipendenti 1 lavoratore disabile Da 36 a 50 dipendenti 1 lavoratore disabile 1 lavoratore disabile Oltre 50 dipendenti % dei dip. disabili % dei dip. disabili Inoltre, nel caso il lavoratore necessiti di un particolare percorso di sostegno all’inserimento lavorativo, le aziende possono stipulare convenzioni In tal caso l’azienda fa richiesta di assunzione attraverso chiamata nominativa La procedura delle convenzioni consente di accedere alle agevolazioni previste dalla legge Per i lavoratori con disabilità psichica la richiesta di assunzione è sempre nominativa e viene disciplinata sempre da una convenzione
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Le convenzioni sono sottoscritte dai lavoratori, dai datori di lavoro, dagli uffici provinciali per l’inserimento lavorativo dei lavoratori disabili e dai servizi che possono favorire l’integrazione lavorativa Indicano I tempi e modalità delle assunzioni Le mansioni a cui adibire le persone con disabilità e le modalità di svolgimento I piani personalizzati su cui misurare l’efficacia degli interventi del collocamento mirato Gli interventi di mediazione da mettere in atto e rispettive competenze ed impegni finanziari Le forme di sostegno, di consulenza e di tutoraggio da parte degli appositi servizi Le modalità e le procedure per le verifiche periodiche Esistono tre tipi di convenzioni: convenzioni ordinarie, che non utilizzano agevolazioni convenzioni di integrazione lavorativa per l’avviamento di lavoratori disabili che presentino particolari caratteristiche e difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario, che permettono di accedere alle agevolazioni previste dalla legge convenzioni con cooperative sociali o liberi professionisti disabili, che permettono di identificare un percorso formativo personalizzato per lavoratori non in grado di accedere direttamente al mercato del lavoro aperto
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Le convenzioni la facoltà della scelta nominativa
lo svolgimento di tirocini con finalità formative o di orientamento, l’assunzione con contratto di lavoro a termine lo svolgimento di periodi di prova più ampi di quelli previsti dal contratto collettivo, purché l’esito negativo della prova, qualora sia riferibile alla menomazione da cui è affetto il soggetto, non costituisca motivo di risoluzione del rapporto di lavoro” le assunzioni previste nella convenzione possono essere programmate secondo scansione temporale predefinita, nel corso dell’intero periodo di validità delle convenzioni, anche indicando il numero percentuale degli avviamenti previsti per ciascun periodo di riferimento. le convenzioni possono essere stipulate anche da aziende non soggette all’obbligo di assunzione, cioè con meno di 15 dipendenti: in tal caso le aziende contraenti possono usufruire delle agevolazioni previste dalla legge.
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Le convenzioni con le cooperative sociali
il terzo tipo di convenzione (art. 12) riguarda i datori di lavoro privati soggetti all’obbligo di assunzione e le cooperative sociali e i disabili liberi professionisti Tali convenzioni sono finalizzate all’inserimento temporaneo dei lavoratori disabili presso le cooperative sociali stesse, ovvero presso i citati liberi professionisti, ai quali i datori di lavoro si impegnano ad affidare commesse di lavoro.
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Le convenzioni con le cooperative sociali
La legge prevede assunzione a tempo indeterminato del disabile da parte del datore di lavoro copertura dell’aliquota d’obbligo da parte dell’azienda impiego del disabile presso la cooperativa sociale ovvero presso il libero professionista, con oneri retributivi, previdenziali e assistenziali a carico di questi ultimi, per tutta la durata della convenzione Indicazione nella convenzione dei seguenti elementi: l’ammontare delle commesse che il datore di lavoro si impegna ad affidare alla cooperativa ovvero al libero professionista i nominativi dei soggetti da inserire; l’indicazione del percorso formativo personalizzato. Durante il periodo di convenzione, i servizi competenti non procedono ad avviamenti d’ufficio (numerico) per l’intera durata del programma. In caso di mancato adempimento degli obblighi assunti in convenzione per fatto imputabile al datore di lavoro, il servizio medesimo procede all’avviamento per le unità lavorative corrispondenti secondo le modalità ordinarie
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Fondo nazionale e regionale
E’ istituito presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili (art. 13), finanziato annualmente attraverso il bilancio dello stato. Sulla base dello stato di applicazione della norma e di utilizzo dei fondi accreditati il fondo ripartisce tra le regioni le sue dotazioni finanziarie. Le regioni istituiscono il Fondo regionale per l’occupazione dei disabili (art. 14). Il fondo è alimentato dai fondi nazionali, dalle sanzioni previste per i datori di lavoro inadempienti, dalle oblazioni delle aziende esonerate e da contributi di diversa origine. Il fondo è gestito da un comitato regionale in cui sono rappresentati sindacati, imprenditori ed è destinato a finanziare tutte le iniziative di sostegno dei percorsi di inserimento lavorativo. Eroga contributi agli enti che svolgono attività rivolta al sostegno ed all’integrazione
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Sanzioni Le aziende oltre i 15 dipendenti sono obbligate ad inviare annualmente un prospetto riepilogativo la situazione occupazionale della loro struttura produttiva: gli inadempienti sono soggetti alla sanzione amministrativa di 516 euro per ritardato invio, maggiorata di 26 euro per ogni giorno di ulteriore ritardo. Trascorsi sessanta giorni dalla data in cui insorge l’obbligo, per ogni giorno in cui risulti scoperta la quota dell’obbligo, il datore di lavoro è tenuto a versare la somma di 52 euro al giorno per ciascun lavoratore disabile non occupato. In caso di omissione totale o parziale del versamento dei contributi legati alle richieste di esonero parziale di assunzione (art. 5), la somma dovuta può essere maggiorata, a titolo di sanzione amministrativa, dal 5 per cento al 24 per cento su base annua. Qualora l’azienda rifiuti l’assunzione del lavoratore disabile, la direzione provinciale del lavoro redige un verbale che trasmette agli uffici competenti ed all’autorità giudiziaria.
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La condizione occupazionale dei disabili in Italia anno 2005 (valori in migliaia)
Popolazione in età attiva Popolazione in età attiva disabile Area geografica persone % % donne Nord-Ovest 9.324 26,8 46,8 144 27,4 38,8 Nord-Est 6.655 19,1 46,7 88 16,7 42,4 Centro 6.585 18,9 47,5 101 19,3 53,5 Sud e Isole 12.215 35,1 48,4 193 36,6 44,0 Italia 34.779 100,0 526 44,1
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Alcuni dati del biennio 2004/2005
Rispetto alla precedente normativa (legge 482/68), sono aumentati gli avviamenti annuali, con una media che supera i 20 mila individui coinvolti e con i dati del biennio che dichiarano avviamenti di persone disabili nel corso del 2004 e nel 2005 Persone con disabilità iscritte alle liste al 31 dicembre 2004 : , nell’anno successivo. La platea delle aziende coinvolte apre anche a realtà non sottoposte ad obblighi di legge Lo stato dell’arte al 2005, a tale proposito, mostra un numero di posti riservati alle persone con disabilità, di cui attualmente scoperti e potenzialmente disponibili.
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La condizione occupazionale dei disabili in Italia anno 2005 (valori in migliaia)
Popolazione italiana Popolazione con disabilità Area geografica Persone % occupati Nord ovest 9.324 69,8 144 41,3 Nord est 6.655 71,3 88 41,9 Centro 6.585 67,6 101 41,6 Sud e isole 12.215 52,0 193 32,1 Italia 34.779 63,4 526 38,1
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Alcuni dati della provincia di Milano (aggiornati a ottobre 2006)
Numero dei prospetti informativi CONVENZIONI ATTIVE ART. 11 ART 12 ART 14 Dimensione azienda Aziende private Aziende pubb. TOTALE Meno di 15 dipendenti 453 19 305 Tra 15 e 35 dip. 4.587 109 737 2 6 745 Tra 36 e 50 dip. 1.451 39 220 224 Superiore a 50 dip. 4.376 165 927 46 16 991 TOTALI 10.867 332 2.189 50 24 2.265 CONVENZIONI OTTEMPERATE 2.969 ASSUNTI IN CONVENZIONE 10.570 3.008
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Le criticità la rappresentazione che le aziende hanno dei disabili
i profili professionali offerti dalle aziende la valutazione del potenziale lavorativo del soggetto la tenuta nel tempo del progetto lavorativo …………………
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Per finire…. Alcune riflessioni da condividere
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PER LA PERSONA DISABILE IL LAVORO E' UNO DEI FATTI ESISTENZIALI, MA NON DEVE ESSERE IL SOLO
la crescita verso il ruolo lavorativo deve essere compresa in un "progetto di vita” esso non deve arrivare in modo astorico e al di fuori delle realistiche possibilità di sviluppo della persona.
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PERCHE' VIA SIA "LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO" BISOGNA CAPIRE "CHI E' QUELLA PERSONA"
ciò significa che non dobbiamo fare una semplice "fotografia", ma un intervento diagnostico, di raccolta dati indirizzata a cogliere le caratteristiche e le capacità potenziali delle persone disabili in un'ottica centrata sul futuro
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ESISTE UN TEMPO PER IL LAVORO
un disabile PRONTO per il lavoro può regredire se aspetta troppo un disabile NON PRONTO per il lavoro rischia falsi adattamenti ad alto rischio psicopatologico Il lavoro può essere un grande contenitore per la crescita del disabile a condizione che la fatica che questa esperienza comporta sia compatibile con le condizioni fisiche e psicologiche della persona.
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ha infatti inevitabili effetti di ritorno sull'identità di una persona
L'INSUCCESSO ha infatti inevitabili effetti di ritorno sull'identità di una persona l'insuccesso ha effetti boomerang che vanno a potenziare la ben nota spirale insuccesso perdente
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IL LAVORO E' AD ALTO RISCHIO ANCHE PER LA FAMIGLIA, PER L'ALTA VALENZA SOCIALE CHE LO CONNOTA
il successo dell'integrazione può essere la conferma di una raggiunta maturità, di capacità; un insuccesso può invece corrispondere ad una perdita di speranza.
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L'AZIENDA E' UN SISTEMA COMPLESSO
E’ UN SISTEMA ECONOMICO E NON SOLO ETICO; HA UNA SUA CULTURA STRUTTURATA CHE VA RICONOSCIUTA Esistono due "interessi" contrapposti nelle organizzazioni produttive che generano conflitti: da una parte l'organizzazione, i suoi ritmi produttivi e le sue richieste di adattamento, dall'altra gli uomini e le loro esigenze soggettive.
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La necessità di una mediazione
I servizi di inserimento lavorativo
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Alcune caratteristiche psicologiche che determinano l’importanza della “mediazione”
La disabilità può indurre nella persona che ne è portatrice sentimenti di inadeguatezza ne può attaccare l’autostima fa emergere fragilità rispetto a situazioni quali la tolleranza all’errore ed alla critica
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Alcune caratteristiche psicologiche che determinano l’importanza della “mediazione”
La scelta di essere assunto come invalido L’essere disoccupato La motivazione al lavoro
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Alcune caratteristiche psicologiche che determinano l’importanza della “mediazione”
L’accettazione del limite è il risultato di un percorso lungo e doloroso Il senso del valore connesso alla fiducia di essere amati L’importanza del momento evolutivo in cui la disabilità emerge
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Ma quale mediazione? L’offerta dei Servizi
La valutazione delle risorse e dei limiti L’affiancamento al nucleo famigliare Il tutoraggio La consulenza alle aziende Il supporto al mantenimento del posto di lavoro
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