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PubblicatoMaddalena Guerrini Modificato 10 anni fa
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 20081 DIRIGENTI PUBBLICI E SCUOLA AUTONOMA LA COLLABORAZIONE TRA IL DIRIGENTE SCOLASTICO E LENTE LOCALE NELLA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE DEI SERVIZI EDUCATIVI Milano – Brescia - 17, 18 e 19 settembre 2008 a cura di Maurizio Tiriticco CORSO DI FORMAZIONE
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 20082 premessa
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 20083 un forte richiamo ci viene dal dpr 275/99, art. 1, comma 2 Lautonomia delle istituzioni scolastiche… si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di EDUCAZIONE, ISTRUZIONE e FORMAZIONE mirati allo sviluppo della persona umana… al fine di garantire ai soggetti coinvolti il SUCCESSO FORMATIVO
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 20084 lavoratore persona cittadino un Sistema finalizzato a educare istruire formare tre connotazioni in un continuum di sviluppo/crescita e di apprendimento
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 20085 Tre punti di attenzione 1. Lo scenario costituzionale 2. Gli spazi della autonomia 3. Gli strumenti per operare
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 20086 1. Lo scenario costituzionale
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 20087 il novellato Titolo V Cost. articolo 117 e il nuovo concetto di Stato orizzontale i 4 punti cruciali della legislazione esclusiva dello Stato 1. Le norme generali sullistruzione 2. La determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale 3. La perequazione delle risorse finanziarie 4. I principi fondamentali
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 20088 lI Titolo V afferma che * è esercitata la legislazione concorrente dalle Regioni in materia di istruzione, fatta salva lautonomia delle istituzioni Scolastiche
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 20089 Attenzione!!! Il Titolo V modificato dal Centrodestra ma bocciato dal referendum del 25/26 giugno 2006 affida alle Regioni la legislazione esclusiva * nella organizzazione scolastica e nella gestione degli istituti scolastici e di formazione, salva lautonomia delle istituzioni scolastiche *e nella definizione della parte dei programmi scolastici e formativi di interesse specifico della regione
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200810 lI Titolo V afferma che *è esercitata la legislazione esclusiva dalle Regioni in materia di istruzione e formazione professionale, ma…
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200811 …è competenza dello Stato definire * gli standard del Sistema Educativo Nazionale di Istruzione e Formazione * i LEP erogate dalle Istituzioni * gli SMF del SENdIF previa intesa con la Conferenza Unificata Stato-Regioni, vedere accordo Stato–Regioni del 15/01/04 * il profilo professionale dei docenti
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200812 Visualizzazione della distribuzione delle competenze in materia di istruzione e formazione dopo la riforma del Titolo V della Costituzione
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200813 Statonorme e standard StatoLEP docenti ISTRprogr. curric. EELL ISA Regionigestione poli ITS StatoLEP docenti IFPprogr. curric. EELL IFA ConfStReSMF le autonomie territoriali, scolastiche e formative lo spazio dello Stato, delle Regioni e degli EELL
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200814 Attenzione! Il masterplan approvato dalla Conferenza delle Regioni il 14 dicembre 2006 prevede che entro il primo settembre 2009 le Regioni abbiano predisposto le condizioni per lesercizio delle funzioni loro attribuite dal Titolo V!!! I nodi principali: allocazione funzioni; la questione dei LEP nazionali; ripartizione risorse;il personale (stato giuridico nazionale, dipendenza regionale); rapporti di lavoro e sindacali; rapporti con le ISA; trasferimenti…
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200815 Istruzione e formazione secondo la Costituzione una tripartizione bilanciata di poteri a ciascuno le proprie competenze lo Stato le Regioni e gli EELL le istituzioni scolastiche e formative autonome
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200816 * Lo Stato ha competenza in materia di norme generali e di LEP * Le Regioni e gli EELL hanno competenza in materia di programmazione integrata di istruzione e formazione sul territorio * Le Istituzioni Scolastiche Autonome hanno competenza in materia di Piano dellOfferta Formativa e di gestione dei curricoli Ma…
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200817 …la prassi corrente è questa: chi conta sono Stato e Regioni…e le scuole??? Il MPI Le Regioni Le scuole Conferenza Unificata
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200818 Di fatto, mentre * lo Stato esercita in pieno le SUE competenze * le Regioni e gli EELL esercitano le LORO competenze ed hanno i loro tavoli decisionali, la Conferenza Unificata * le Istituzioni Scolastiche Autonome sono frammentate, disperse, fluttuanti, per cui devono solo… allinearsi!!!
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200819 Le Istituzioni Scolastiche Autonome ancora non hanno detto la loro… Occorre una loro organizzazione territoriale e nazionale perché contino su un tavolo a tre e non a due! Reti… Consorzi… Accordi di programma… Patti territoriali… ed anche… una associazione delle ISA? una conferenza delle ISA? una consulta delle ISA? altro…??? Disegno di Legge 1763/07, Negri, Soliani, Carloni
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200820 il domani dipende soprattutto dalle Istituzioni Scolastiche Autonome!!! La metafora del gigante… bambino!!!
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200821 LIstituzione Scolastica Autonoma è un gigante, ma non sa di esserlo!!! Le ISA dovrebbero contare di più come terzo potere interagendo sistemicamente con lo Stato, le Regioni e gli EELL MIUR Regioni EELL
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200822 2. Gli spazi dellautonomia
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200823 Dallautonomia come STRUMENTO … Lautonomia è funzionale alla realizzazione delle finalità e degli obiettivi del Sistema educativo nazionale di Istruzione Ma le Istituzioni Scolastiche Autonome non sono istituzioni strumentali del MPI Occorre interpretare lautonomia come declinazione della sussidiarietà nel campo del diritto allistruzione dei cittadini Alla autonomia della domanda sociale di istruzione non può non corrispondere lautonomia dellofferta: - la programmazione territoriale da parte degli EELL - il POF da parte delle ISA … allautonomia come CULTURA ORGANIZZATIVA RISORSA VALORE nellottica del principio costituzionale della SUSSIDIARIETA orizzontale
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200824 Dallo Stato centralizzato alla Repubblica delle Autonomie Le parole chiave per operare SISTEMA – relazioni non casuali ma progettate, realizzate, monitorate e valutate in una struttura organizzata aperta ISTITUZIONE – ente, organismo istituito per svolgere attività per fini determinati e regolate da norme SERVIZIO – linsieme delle attività rese da unistituzione QUALITA – proprietà che caratterizza un processo, un prodotto, in ordine ad indicatori dati VALUTAZIONE DI SISTEMA, interna ed esterna
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200825 Attenzione! Tra il 90 e il 2000 cè la stagione delle Carte dei servizi! Confermata dalla legge 59/97 e dal nuovo Titolo V La Direttiva della PCM del 27/01/95 detta i principi sullerogazione dei servizi pubblici, in larga misura desunti da quelli che regolano liniziativa privata. Questi principi sono: eguaglianza, imparzialità, continuità, diritto di scelta, partecipazione, efficienza, efficacia, adozione di standard, informazione degli utenti, rapporti con gli utenti, valutazione della qualità dei servizi, reclami e rimborsi, sanzioni per la mancata osservanza delle direttive governative
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200826 le norme italiane visualizzazione del Sistema Educativo Nazionale di Istruzione e Formazione
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200827 fattori di criticità di unISA *scarto tra domanda e offerta *scarto tra processi e prodotti Le criticità più complesse si verificano in genere allavvio ed alla fine di un anno scolastico Allinizio ci sono le attese dei fruitori (studenti e loro famiglie), in genere alte e non sempre chiaramente manifestate e lofferta dellISA Al termine ci sono i risultati che per i fruitori contano essenzialmente a livello dei prodotti ottenuti (i giudizi finali espressi dallISA), per lISA a livello di processi realizzati e della valutazione delle attività Su questi due momenti lattenzione ricognitiva e valutativa da parte dellISA deve essere molto attiva e diligentemente mirata
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200828 il sistema scuola/alunno lisa progetta offre il fruitore attende riceve PRODOTTI realizza valuta PROCESSI
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200829 le parole chiave per la progettazione/valutazione di istituto e la risposta alla Committenza – alunni, famiglie, EELL efficienza – risorse vs risultati efficacia – obiettivi vs risultati fattori di qualità economicità standard, indicatori, descrittori trasparenza e partecipazione – dal POF al PEC, patto educativo di corresponsabilità monitoraggio come controllo continuo rilevazione e misurazione oggettiva dei dati valutazione come formulazione di un giudizio in ordine a criteri dati
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200830 3. Gli strumenti per operare
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200831 Dlgs 59/98 e Dlgs 165/01, artt. 15 e 25 Il dirigente scolastico promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio… Il dirigente deve possedere conoscenze giuridiche, amministrative, istituzionali competenze politico/gestionali, organizzative, relazionali, garantire i flussi comunicativi scuole/istituzioni del territorio attivare iniziative sul territorio con ISA, EELL, altri significativi al fine di rafforzare le autonomie delle ISA In tale contesto/scenario quale ruolo per il dirigente scolastico?
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200832 U tilizzare la risorsa della SUSSIDIARIETA ORIZZONTALE per una corretta relazione tra amministrazione pubblica, cittadini e società civile I Comuni e le Province svolgono la loro funzione anche attraverso le attività che possono essere adeguatamente esercitate dalla autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali ( D.Lgs 267/2000, Testo unico degli Enti locali, art. 3) … Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono lautonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà ( articolo Cos. 118) In tale scenario quale ruolo per lente locale? Non faccia lo Stato ciò che i cittadini possono fare da soli!!!
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200833 Alcuni dati circa la sensibilità degli amministratori locali nei confronti dellistruzione e della formazione Negli ultimi dieci anni le risorse destinate dal Centro alle Amministrazioni locali sono passate da 100 miliardi a 230 miliardi Ma le risorse destinate allistruzione e alla formazione da parte delle Amministrazioni locali sono passate dall11,6% del 1994 al 7,8% del 2006 «Gli enti locali nel Centro-nord hanno fatto in questi decenni cose straordinarie per la scuola… nel Sud tutto questo o è episodico o non c'è. Nel Centro-nord la scuola è un tema che influenza le scelte dell'elettorato locale, che stimola così gli amministratori. Al Sud o è episodico o non c'è» Luigi Berlinguer da lUnità del 19 agosto 2008 La Cultura del Titolo V stenta a farsi strada!!!
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200834 Le responsabilità del dirigente scolastico le fonti normative
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200835 Dlgs 165/01 Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche Art. 4 1. Gli ORGANI DI GOVERNO esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare ed adottando gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni, e verificano la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. Ad essi spettano, in particolare: a) le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo; b) la definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione;
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200836 Dlgs 165/01 - Art. 4 c) la individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e la loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale; d) la definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi e di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi; e) le nomine, designazioni ed atti analoghi ad essi attribuiti da specifiche disposizioni; f) le richieste di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato; g) gli altri atti indicati dal presente decreto.
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200837 Dlgs 165/01 - Art. 4 2. Ai DIRIGENTI spetta l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Essi sono responsabili in via esclusiva dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati. 3. Le attribuzioni dei DIRIGENTI indicate dal comma 2 possono essere derogate soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni legislative. 4. Le amministrazioni pubbliche i cui organi di vertice non siano direttamente o indirettamente espressione di rappresentanza politica, adeguano i propri ordinamenti al principio della distinzione tra indirizzo e controllo, da un lato, e attuazione e gestione dall'altro.
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200838 Dlgs 165/01 - Art. 25 1… I DIRIGENTI SCOLASTICI sono inquadrati in ruoli di dimensioni regionale e rispondono in ordine ai risultati, che sono valutati tenuto conto della specificità delle funzioni e sulla base delle verifiche effettuate da un nucleo di valutazione istituito presso l'amministrazione scolastica regionale… 2. Il DIRIGENTE SCOLASTICO assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al DIRIGENTE SCOLASTICO autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il DIRIGENTE SCOLASTICO organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è il titolare delle relazioni sindacali.
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200839 3… ll DIRIGENTE SCOLASTICO promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l'esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica, per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni. 4. Nell'àmbito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, spetta al DIRIGENTE l'adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse e del personale. 5… Il DIRIGENTE può avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti, ed è coadiuvato dal responsabile amministrativo, che sovrintende, con autonomia operativa, nell'àmbito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell'istituzione scolastica, coordinando il relativo personale.
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200840 6. Il DIRIGENTE presenta periodicamente al consiglio di circolo o al consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, organizzativa e amministrativa al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica. 8. Il Ministro della pubblica istruzione, con proprio decreto, definisce gli obiettivi, i contenuti e la durata della formazione; determina la modalità di partecipazione ai diversi moduli formativi e delle connesse verifiche; definisce i criteri di valutazione e di certificazione della qualità di ciascun corso; individua gli organi dell'amministrazione scolastica responsabili dell'articolazione e del coordinamento dei corsi sul territori, definendone i criteri; stabilisce le modalità di svolgimento dei corsi con il loro affidamento ad università, agenzie specializzate ed enti pubblici e privati anche tra loro associati o consorziati.
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200841 Direttiva 34/06 Gli obiettivi formativi prioritari di un dirigente attengono a: - profili e aspetti problematici inerenti la complessità della gestione delle ISA; - problematiche gestionali e complesse ricadute organizzative e contrattuali che derivano dalla progressiva attuazione dei processi di riforma e innovazione; - attuazione degli obblighi contrattuali; - valorizzazione dellautoaggiornamento; - iniziative di formazione per tutti i dirigenti scolastici sulla cultura e sulla tecniche della valutazione.
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200842 Direttiva 34/06 LAmministrazione centrale promuove e sostiene: - la leadership educativa e organizzativa allinterno dellistituzione scolastica; - la cultura della qualità con particolare riferimento allindividuazione di modelli organizzativi e operativi per lanalisi del servizio scolastico; - la cultura della valutazione e, in particolare, la valutazione dei dirigenti scolastici, anche in collaborazione con la SSPA; - laggiornamento, il completamento e la diffusione dei materiali già prodotti sulla base delle precedenti direttive 51/05, 48/04, 43/03, 87/02; - lazione dirigenziale in materia di trattamento e protezione dei dati personali (dlgs 196/03); - la previdenza complementare nellambito del sistema previdenziale pubblico.
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200843 competenze relazionali Tra le competenze relazionali del Dirigente Scolastico, quelle relative ai rapporti con gli Enti Locali acquistano una particolare importanza LEnte locale è al tempo stesso un organo amministrativo ed un organo elettivo. NellEnte locale convivono lamministrazione e la politica e ogni decisione è destinata a pesare sul consenso, soprattutto nei piccoli centri. Per il Dirigente Scolastico è importante avere relazioni distese, non giungere mai a tensioni o a rivendicazioni irrinunciabili. Il livello politico a volte ha più a cuore il consenso facile che non lerogazione di un servizio corretto e produttivo! Mai confrontarsi da soli con il livello politico! Le Istituzioni Scolastiche associate pesano molto di più nel chiedere, rivendicare, trattare, ottenere!
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200844 Dlgs 112/98 – Art. 138 - Deleghe alle Regioni 1. Ai sensi dell'articolo 118, comma secondo, della Costituzione, sono delegate alle regioni le seguenti funzioni amministrative: a) la programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale; b) la programmazione, sul piano regionale, nei limiti delle disponibilità di risorse umane e finanziarie, della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali, assicurando il coordinamento con la programmazione di cui alla lettera a); c) la suddivisione, sulla base anche delle proposte degli enti locali interessati, del territorio regionale in ambiti funzionali al miglioramento dell'offerta formativa; d) la determinazione del calendario scolastico; e) i contributi alle scuole non statali; f) le iniziative e le attività di promozione relative all'ambito delle funzioni conferite.
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200845 2. La delega delle funzioni di cui al comma 1 opera dal secondo anno scolastico immediatamente successivo alla data di entrata in vigore del regolamento di riordino delle strutture dell'amministrazione centrale e periferica, di cui all'articolo 7 della legge 15 marzo 1997, n. 59. 3. Le deleghe di cui al presente articolo non riguardano le funzioni relative ai conservatori di musica, alle accademie di belle arti, agli istituti superiori per le industrie artistiche, all'accademia nazionale d'arte drammatica, all'accademia nazionale di danza, nonché alle scuole ed alle istituzioni culturali straniere in Italia. L'individuazione delle risorse finanziarie, materiali ed umane che, in materia di istruzione, concernono il trasferimento di funzioni e compiti dallo Stato agli Enti territoriali (Regioni e enti locali) e le relative modalità risultano dettate con i seguenti provvedimenti: dpcm 12 settembre 2000 dpcm 13 novembre 2000 dpcm 22 dicembre 2000 Le modalità e le procedure generali per il trasferimento del personale dallo Stato agli Enti territoriali (Regioni e enti locali) sono state dettate con il dpcm 14 dicembre 2000, n. 446
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200846 Dlgs 112/98 – Art. 139 - Trasferimenti alle Province ed ai Comuni 1. Salvo quanto previsto dall'articolo 137 del presente decreto legislativo, ai sensi dell'articolo 128 della Costituzione sono attribuiti alle province, in relazione all'istruzione secondaria superiore, e ai comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti: a) l'istituzione, l'aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione; b) la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche; c) i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio;
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200847 d) il piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle attrezzature, d'intesa con le istituzioni scolastiche; e) la sospensione delle lezioni in casi gravi e urgenti; f) le iniziative e le attività di promozione relative all'ambito delle funzioni conferite; g) la costituzione, i controlli e la vigilanza, ivi compreso lo scioglimento, sugli organi collegiali scolastici a livello territoriale.
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200848 2. I comuni, anche in collaborazione con le comunità montane e le province, ciascuno in relazione ai gradi di istruzione di propria competenza, esercitano, anche d'intesa con le istituzioni scolastiche, iniziative relative a: a) educazione degli adulti; b) interventi integrati di orientamento scolastico e professionale; c) azioni tese a realizzare le pari opportunità di istruzione; d) azioni di supporto tese a promuovere e sostenere la coerenza e la continuità in verticale e orizzontale tra i diversi gradi e ordini di scuola; e) interventi perequativi; f) interventi integrati di prevenzione della dispersione scolastica e di educazione alla salute.
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200849 3. La risoluzione dei conflitti di competenze è conferita alle province, ad eccezione dei conflitti tra istituzioni della scuola materna e primaria, la cui risoluzione è conferita ai comuni. L'individuazione delle risorse finanziarie, materiali ed umane che, in materia di istruzione, concernono il trasferimento di funzioni e compiti dallo Stato agli Enti territoriali (Regioni e enti locali) e le relative modalità risultano dettate con i seguenti provvedimenti: dpcm 12 settembre 2000 dpcm 13 novembre 2000 dpcm 22 dicembre 2000 Le modalità e le procedure generali per il trasferimento del personale dallo Stato agli Enti territoriali (Regioni e enti locali) sono state dettate con il dpcm 14 dicembre 2000, n. 446
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maurizio tiriticcodirigenza scolastica e EELL 200850 DPR 10 luglio 2008, n. 140 – reclutamento dei dirigenti scolastici Le due prove scritte accertano la preparazione del candidato sia sotto il profilo teorico sia sotto quello operativo, in relazione alla funzione di dirigente scolastico. La prima prova scritta consiste nello svolgimento di un elaborato su tematiche relative ai sistemi formativi e agli ordinamenti degli studi in Italia e nei paesi dell'Unione europea, alle modalità di conduzione delle organizzazioni complesse, oltre che alle specifiche aree giuridico-amministrativo-finanziaria, socio-psicopedagogica, organizzativa, relazionale e comunicativa. La seconda prova scritta consiste nella risoluzione di un caso relativo alla gestione dell'istituzione scolastica con particolare riferimento alle strategie di direzione anche in rapporto alle esigenze formative del territorio. La prova orale consiste in un colloquio interdisciplinare sulle materie indicate nel bando di concorso in relazione alle tematiche di cui al comma 1 e accerta la preparazione professionale del candidato. La prova orale accerta, altresì, la capacità di conversazione su tematiche educative nella lingua straniera prescelta dal candidato. Il periodo di formazione e tirocinio per i vincitori del concorso ha durata non superiore a quattro mesi e, comunque, non inferiore a tre. L'attività di formazione si svolge parte in presenza e parte con strumenti infotelematici. È finalizzata all'arricchimento delle competenze relative all'analisi del contesto esterno alla scuola, alla progettualità formativa, ai rapporti con i soggetti interni ed esterni alla scuola, alla gestione dell'organizzazione scolastica ivi compresi gli aspetti giuridici, finanziari ed informatici.
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