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Carta dei servizi "Salvatore Quasimodo" Istituto Comprensivo Ragusa

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Presentazione sul tema: "Carta dei servizi "Salvatore Quasimodo" Istituto Comprensivo Ragusa"— Transcript della presentazione:

1 Carta dei servizi "Salvatore Quasimodo" Istituto Comprensivo Ragusa

2 Carta dei servizi PRINCIPI FONDAMENTALI PARTE I AREA DIDATTICA:
Direttiva 21 luglio 1995, n. 254 PRINCIPI FONDAMENTALI PARTE I AREA DIDATTICA: IL P.O.F. PARTE II I SERVIZI AMMINISTRATIVI PARTE III LA SICUREZZA PARTE IV PROCEDURA RECLAMI Carta dei servizi Direttiva 21 luglio 1995, n. 254 PRINCIPI FONDAMENTALI PARTE I AREA DIDATTICA: IL P.O.F. PARTE II I SERVIZI AMMINISTRATIVI PARTE III - CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA LA SICUREZZA PARTE IV PROCEDURA RECLAMI

3 CHE COS’È LA CARTA DEI SERVIZI
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “S. QUASIMODO” VIA ETTORE FIERAMOSCA, 39 RAGUSA CHE COS’È LA CARTA DEI SERVIZI L’ISTITUTO COMPRENSIVO “S. QUASIMODO”, con riferimento al principio di trasparenza (legge 241/90 – trasparenza degli atti amministrativi) ed al principio di qualità del servizio educativo e didattico (direttiva 21 luglio 1995, n. 254), che intende offrire agli utenti, ha elaborato la presente carta dei servizi per rendere espliciti i principi, le finalità, gli obiettivi e l’organizzazione della scuola, intesa come agenzia educativa sul territorio.

4 I PRINCIPI FONDAMENTALI

5 1 – UGUAGLIANZA E IMPARZIALITÀ
“I SOGGETTI CHE VIVONO NELLA SCUOLA SONO UNICI E DIVERSI. UNICITÀ E DIVERSITÀ SONO RISORSE DA VALORIZZARE NELLA PROSPETTIVA DI UN’UGUAGLIANZA DEI DIRITTI” (UGUAGLIANZA) “IL PERSONALE DELLA SCUOLA E GLI ORGANI COLLEGIALI SI IMPEGNANO AD AGIRE SECONDO CRITERI DI OBIETTIVITÀ ED EQUITÀ (IMPARZIALITÀ) IL PERSONALE DELLA SCUOLA: favorirà l’inserimento e l’integrazione di ogni alunno, qualunque siano la comunità e la cultura di provenienza, evitando ogni forma di discriminazione; si adopererà a relazionarsi con alunni e genitori, assumendo un atteggiamento di disponibilità all’ascolto, di apertura al dialogo, di rispetto dei ruoli e delle competenze. per quanto riguarda la multiculturalità, porrà attenzione: ad accertare il livello di competenza della lingua italiana; a creare nella classe un clima di accoglienza; a parlare con i ragazzi delle tradizioni, usi e costumi della cultura di provenienza; a mantenere rapporti periodici con i genitori per la verifica in itinere del processo di integrazione.

6 2 – ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
“GLI OPERATORI DELLA SCUOLA FAVORIRANNO L’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI E DEI GENITORI, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA FASE D’INGRESSO” (ACCOGLIENZA) “LA SCUOLA SI ADOPERERÀ A GARANTIRE L’INTEGRAZIONE DI TUTTI GLI ALUNNI, CON UNA PARTICOLARE ATTENZIONE PER GLI ALUNNI H” (INTEGRAZIONE) IL PERSONALE DELLA SCUOLA: Presenta, a gennaio, ai genitori degli alunni in ingresso l’organizzazione e l’offerta formativa della scuola; organizza: incontri con la scuole elementari del territorio atti a favorire il passaggio di notizie e informazioni sugli allievi; progetti comuni; si riserva, a settembre/ottobre, un periodo di tempo adeguato per la conoscenza degli alunni e momenti d’incontro e conoscenza con le famiglie; pone, tra gli obiettivi da verificare costantemente, tramite i consigli di classe, quello riguardante l’integrazione di tutti gli alunni, predisponendo, se necessario, iniziative educative e didattiche specifiche; promuove alla fine dell’anno scolastico l’organizzazione di momenti che coinvolgano le famiglie e tutta la realtà locale.

7 3 – LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO
È GARANTITO IL RISPETTO PER LA LIBERTÀ MORALE E PERSONALE DEI DOCENTI E PER LA LORO AUTONOMIA CULTURALE NEL CONDURRE L’ATTIVITA’ DIDATTICA. LA LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO, SERIAMENTE E AUTENTICAMENTE INTESA, È UN’OCCASIONE DI ARRIC- CHIMENTO CULTURALE. ESSA È FINALIZZATA A SODDISFARE IL DIRITTO ALL’APPRENDIMENTO E ALL’ISTRUZIONE DEGLI ALLIEVI. GLI ORGANI COLLEGIALI, NELL’AMBITO DELLE PROPRIE COMPETENZE, HANNO POTERE DI ORGANIZZAZIONE, INDIRIZZO, ORIENTAMENTO E DECISIONE NELLE MATERIE DI SPECIFICA PERTINENZA. ALLE DECISIONI LEGITTIMAMENTE PRESE, DOVRANNO ATTENERSI TUTTI I DOCENTI . (LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO) L’AGGIORNAMENTO E LA FORMAZIONE COSTITUISCONO UN DIRITTO/DOVERE PER TUTTO IL PERSONALE SCOLASTICO E UN COMPITO PER L’AMMINISTRAZIONE CHE ASSICURA INTERVENTI ORGANICI E REGOLARI. GLI INSEGNANTI, NEL RISPETTO DEI PROPRI INTERESSI CULTURALI, PRIVILEGERANNO IN PRIMO LUOGO I CORSI DELIBERATI, ORGANIZZATI DAL COLLEGIO E, IN SECONDO LUOGO, LE TEMATICHE CHE IL COLLEGIO RITERRÀ PIÙ COERENTI CON LE ESIGENZE E CON LA PROGRAMMAZIONE DELLA SCUOLA. (AGGIORNAMENTO)

8 4 – COLLABORAZIONE FONDAMENTALE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI DIDATTICI ED EDUCATIVI È LA COLLABORAZIONE TRA LE DIVERSE COMPONENTI DELLA SCUOLA: DIRIGENTE DOCENTI PERSONALE ATA ALUNNI GENITORI EQUIPE SOCIO-PSICO-PEDAGOGICA LA SCUOLA, CONSAPEVOLE DI QUANTO SOPRA AFFERMATO, ATTUA OGNI ANNO INIZIATIVE TENDENTI A CONCRETIZZARE AL SUO INTERNO UNA COLLABORAZIONE SEMPRE PIÙ EFFICACE. STRUMENTO PER LA COLLABORAZIONE TRA SCUOLA E FAMIGLIA DIVENTA IL PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA TRA SCUOLA E FAMIGLIA. (pubblicato nel POF, consultabile sul sito

9 5 – TRASPARENZA E INFORMAZIONE
ENTRO I MESI DI OTTOBRE E NOVEMBRE SARÀ PRESENTATA LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA. SARANNO FORNITE INFORMAZIONI SUL P.O.F (PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA); IL DOCUMENTO INTEGRALE SARÀ COMUNQUE A DISPOSIZIONE DI CHI VORRÀ CONSULTARLO (esposto all’albo e consultabile sul sito SARANNO RESI NOTI IL PATTO DI CORRESPONSABILITA’ E I VARI REGOLAMENTI (pubblicati nel POF, consultabile sul sito SI INFORMERANNO I GENITORI SULLE PROBLEMATICHE EMERSE E SULLE DECISIONI ASSUNTE DAI CONSIGLI DI CLASSE. SARANNO ESPOSTI ALL’ALBO I DOCUMENTI FONDAMENTALI: - ORGANICI (INSEGNANTI IN SERVIZIO, PERSONALE A.T.A.) - ORARI ACCESSO UFFICI E SERVIZI VARI - ORARI DI LAVORO - P.O.F. SARANNO RESE NOTE LE MODALITÀ E LE PROCEDURE PER L’ACCESSO AI DOCUMENTI.

10 6 – PARTECIPAZIONE I GENITORI DI OGNI CLASSE POSSONO ORGANIZZARE ASSEMBLEE, PREVIA RICHIESTA, CON L’INDICAZIONE DEGLI ARGOMENTI DA TRATTARE. PER I COLLOQUI SETTIMANALI TRA DOCENTI E GENITORI SARANNO FISSATI GLI ORARI ENTRO IL MESE DI OTTOBRE. I COLLOQUI GENERALI SONO PREVISTI DUE VOLTE L’ANNO, PIÙ UN INCONTRO PER LA DISTRIBUZIONE DELLE SCHEDE.

11 7 – DIRITTO DI SCELTA E DI FREQUENZA
È GARANTITA AI GENITORI UN’ADEGUATA INFORMAZIONE SULL’ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA (CURRICOLO STANDARD, CLASSI A INDIRIZZO MUSICALE, CURRICOLO POTENZIATO) E LA LIBERTÀ DI SCELTA, COMPATIBILE CON LA NORMATIVA IN VIGORE: SI FAVORIRA’ COMUNQUE SEMPRE UNA DISTRIBUZIONE ARMONICA DEGLI ALUNNI FRA LE VARIE CLASSI. SI CERCHERÀ DI FAVORIRE LA FREQUENZA COSTANTE DI CIASCUN ALLIEVO MEDIANTE UN’OFFERTA FORMATIVA VARIA E MOTIVANTE. UN CONTROLLO PRECISO DELLE ASSENZE POTRÀ AIUTARE L’AZIONE DI SOSTEGNO E DI COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE E OFFRIRÀ L’OCCASIONE PER FAR EMERGERE EVENTUALI SITUAZIONI DI DISAGIO SCOLASTICO, DA AFFRONTARE CON INIZIATIVE EDUCATIVO- DIDATTICHE APPROPRIATE. IN CASO DI ASSEMBLEE DEL PERSONALE O DI SCIOPERI, LE FAMIGLIE SARANNO OPPORTUNAMENTE E TEMPESTIVAMENTE AVVISATE, SECONDO QUANTO PREVEDE LA NORMATIVA.

12 PARTE I AREA DIDATTICA Riferimenti normativi: legge 28 marzo 2003 n.53
decreto legislativo n. 59 del 19 febbraio 2004

13 IL P.O.F. È IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA.
“OGNI ISTITUZIONE SCOLASTICA PREDISPONE, CON LA PARTECIPAZIONE DI TUTTE LE SUE COMPONENTI, IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA. IL PIANO È IL DOCUMENTO FONDAMENTALE COSTITUTIVO DELL’IDENTITÀ CULTURALE E PROGETTUALE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE ED ESPLICITA LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA ED ORGANIZZATIVA CHE LE SINGOLE SCUOLE ADOTTANO NELL’AMBITO DELLA LORO AUTONOMIA”. decreto legislativo n. 59 del 19 febbraio 2004 IL POF DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “S. QUASIMODO”, ELABORATO SULLA BASE DEGLI INDIRIZZI DEFINITI DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO ED APPROVATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI, È RESO PUBBLICO ALL’ALBO DELLA SCUOLA. SI PUO’ SCARICARE, INOLTRE, DAL SITO DELLA SCUOLA

14 Il P.O.F. contiene le scelte educative ed organizzative e i criteri dell’utilizzazione delle risorse e costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica. Integrato dal Regolamento d’Istituto, definisce, in modo razionale e produttivo, il piano organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi elaborati dai competenti organi della Scuola. In particolare regola l’uso delle risorse d’Istituto e la pianificazione delle attività di sostegno, di recupero, di orientamento e di formazione integrata. Parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa sono: 1. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA Elaborata ed approvata dai singoli Consigli di classe , delinea il percorso formativo di ogni gruppo classe, adeguando agli alunni gli interventi operativi. Utilizza il contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative indicati dal Collegio dei Docenti. Esposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, adegua l’azione didattica alle esigenze formative che emergono in itinere.

15 2. IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO
comprende in particolare le norme relative a vigilanza sugli alunni; comportamento degli alunni e regolamentazione di ritardi, uscite, assenze, giustificazioni; uso degli spazi, dei laboratori e della biblioteca; conservazione delle strutture e delle dotazioni. 3. IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA TRA SCUOLA E FAMIGLIA (ai sensi del DPR 245/2007) La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da attivare solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. (PATTO DI CORRESPONSABILITA’, REGOLAMENTO D’ISTITUTO e STATUTO DEGLI STUDENTI sono inseriti nel POF, consultabile sul sito

16 FORMULAZIONE DELL’ORARIO
Obiettivo prioritario: orario didatticamente equilibrato per gli alunni equa distribuzione delle materie in base all’impegno, allo sforzo psichico ed al carico di lavoro domestico degli alunni; almeno due ore consecutive di Italiano, Matematica ed Educazione Artistica per favorire lo svolgimento delle esercitazioni scritte /pratiche; collocazione nelle prime ore di lezione di almeno due ore di Italiano e Matematica e di una di Lingua straniera, per lo svolgimento dei compiti in classe. Per quanto riguarda le esigenze dei docenti si terrà conto degli impegni dei docenti in comune tra più scuole; delle eventuali richieste che non interferiscano con i criteri prioritari; della possibilità, che non costituisce comunque un diritto, di fruire di un giorno libero (segnalandone almeno due tra cui operare la scelta).

17 CRITERI DI ORGANIZZAZIONE DELLE USCITE DIDATTICHE E DEI VIAGGI D'ISTRUZIONE
Le tematiche oggetto di studio possono essere opportunamente integrate mediante uscite didattiche in orario scolastico, da realizzare entro il territorio comunale o in ambito provinciale. Sono programmati viaggi di istruzione in Italia e all’estero, in paesi dell’Unione Europea, coerentemente con il progetto educativo approvato dal collegio dei docenti.

18 Uscite didattiche Per le uscite, che si svolgono in orario scolastico, all’inizio dell’anno si distribuisce agli alunni una scheda di autorizzazione da parte dei genitori, valida per tutto l’anno scolastico (di volta in volta, si comunicherà preventivamente ai genitori l’attività programmata e i dati essenziali: meta, mezzo di trasporto, estremi della delibera del consiglio di classe, attività didattica di cui la visita costituisce un’integrazione, data, docenti accompagnatori). La scuola nelle giornate di mercoledì e giovedì ha la disponibilità di n. 2 scuolabus comunali omologati per il trasporto di 32 minori, n.2 accompagnatori e n.1 autista. Le visite, mediamente, verranno eseguite dalle ore 9 alle ore 12 ad esclusione delle giornate di sospensione di attività didattiche, sciopero e partecipazione ad assemblee sindacali (ai fini di un’equa distribuzione delle risorse, ciascuna classe potrà utilizzare lo scuolabus al massimo per tre uscite nell’anno scolastico). Le uscite didattiche hanno, in linea di massima, le seguenti mete: musei, aziende, mostre, altri istituti scolastici, località come Kamarina, il fiume Irminio, la Cava della Misericordia, Il Tellesimo, Vendicari etc.

19 Viaggi d’istruzione Per l’organizzazione di viaggi d’istruzione, il Collegio Docenti nomina una funzione strumentale, che si occupa della rilevazione delle proposte dei Consigli di classe in merito alle mete, ai mezzi di trasporto e alla quota complessiva di partecipazione, dietro richiesta di preventivi secondo i criteri dettati dalla normativa vigente. In linea di massima per i viaggi di più giorni saranno seguiti i seguenti criteri: perché il viaggio possa effettuarsi occorre l’adesione dei 2/3 della classe; si cercherà di agevolare gli alunni più bisognosi in base alla segnalazione dell’ insegnante coordinatore , a cui seguirà un colloquio con i genitori; per quanto riguarda gli accompagnatori saranno privilegiati i docenti dello stesso corso degli alunni partecipanti; solo in via del tutto eccezionale potranno fungere da accompagnatori docenti che non abbiano alunni delle classi partecipanti, compatibilmente con le esigenze di servizio ed a condizione che si assumano la responsabilità della sorveglianza. Inoltre, solo per le classi terze, potranno aggregarsi, a proprie spese, altri docenti, purché collaborino al buon andamento della visita istruttiva e non gravino in nessun modo sul bilancio della scuola. Per i viaggi d’istruzione , si richiedono i seguenti atti: elenco nominativo degli alunni partecipanti; autorizzazione specifica dei genitori; elenco nominativo degli accompagnatori e dichiarazioni sottoscritte dagli stessi circa l’impegno a partecipare al viaggio con assunzione dell’obbligo di vigilanza; delibera di approvazione del consiglio di classe concernente: a) data di effettuazione; b) località ed itinerario; c) obiettivi culturali e didattici; d) analitico programma del viaggio; scheda tecnica illustrativa degli aspetti paesaggistici, monumentali, culturali o folcloristici della località prescelta , elaborata da alunni e docenti; versamento cumulativo per classe delle quote a carico degli alunni . METE Classi 1° (da effettuarsi in 1 giorno) Parco dell’ Etna - .Siracusa- Agrigento - Piazza Armerina - Morgantina - Taormina - Tindari –ecc. Classi 2° (da effettuarsi in 1 giorno o 2 giorni scolastici) Palermo - Isole Eolie - Monreale - Cefalù - Erice – Noto, ecc. Classi 3° (da effettuarsi nell’arco di 4 giorni scolastici) Lombardia -Veneto - Trentino - Emilia Romagna- Toscana – Umbria - Paesi esteri limitrofi o con cui c’è un rapporto educativo/formativo. N.B. I singoli consigli di classe, acquisito il parere dei genitori degli alunni, con delibera motivata possono prolungare di 1 giorno il viaggio d’istruzione, a condizione che il costo rimanga contenuto.

20 Si procederà, pertanto, rispettando le seguenti priorità:
CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI Criteri di riferimento sono essenzialmente l’efficienza organizzativa, la continuità didattica e la competenza disciplinare. Si procederà, pertanto, rispettando le seguenti priorità: completamento della cattedra all’interno del corso e delle aggregazioni di corso esistenti nella scuola: A – B – C / D – E – F / G ; continuità didattica; anzianità di servizio; disponibilità.

21 CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DELLE FUNZIONI STRUMENTALI
I docenti devono avere capacità progettuali, organizzative, di collaborazione e coordinamento, rilevabili tramite i seguenti indicatori: partecipazione a progetti a carattere interdisciplinare, elaborati secondo una corretta articolazione delle varie fasi; iniziative che si siano concluse con un prodotto finale (monografie, cartelloni, video, giornali, mostra, recital, etc.); concorsi ed iniziative culturali; organi elettivi di gestione della scuola (Consiglio d'Istituto, Giunta, Comitato di valutazione, collaboratori del preside); attività di aggiornamento sia interne che esterne alla scuola (negli ultimi cinque anni); possesso di competenze informatiche; conoscenza della struttura organizzativa e didattica dell'attuale scuola ed esperienza nel suo ambito;  coordinamento di gruppi di lavoro (gruppi di progetto, gruppi disciplinari, commissioni, consigli di classe, ecc.).

22 PARTE II I SERVIZI AMMINISTRATIVI

23 SERVIZI AMMINISTRATIVI
SI INDIVIDUANO, PER IL SERVIZIO AMMINISTRATIVO, I SEGUENTI FATTORI DI QUALITÀ: TRASPARENZA CELERITÀ NELLE PROCEDURE ACCESSIBILITÀ DEL SERVIZIO INFORMATIZZAZIONE DEGLI UFFICI FLESSIBILITÀ DEGLI ORARI D’UFFICIO E LORO APERTURA AL PUBBLICO IN RELAZIONE A QUESTI FATTORI SI INDIVIDUANO I SEGUENTI STANDARD: I CERTIFICATI SONO RILASCIATI NEL NORMALE ORARIO DI APERTURA DELLA SEGRETERIA, ENTRO TRE GIORNI DALLA RICHIESTA. LE SCHEDE DI VALUTAZIONE SONO DISTRIBUITE DAI DOCENTI DELLE CLASSI DURANTE L’APPOSITO RICEVIMENTO STABILITO NEL PIANO DELLE ATTIVITÀ, DELIBERATO ALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO. AL FINE DI AGEVOLARE, QUANTO PIÙ POSSIBILE, L’ACCESSO AL SERVIZIO DA PARTE DEGLI UTENTI, GLI UFFICI DELLA SEGRETERIA SONO APERTI AL PUBBLICO DAL LUNEDI AL SABATO DALLE ORE ALLE ORE 12,30. IL DIRIGENTE SCOLASTICO E IL COLLABORATORE VICARIO RICEVONO IL PUBBLICO SIA SU RICHIESTA DIRETTA E IMMEDIATA (QUANDO SIA POSSIBILE) CHE SU APPUNTAMENTO. LA SCUOLA ASSICURA ALL’UTENTE LA TEMPESTIVITÀ DEL CONTATTO TELEFONICO, DANDO TUTTE LE INFORMAZIONI CHE GLI POSSONO RISULTARE UTILI. LA DOMANDA DI ISCRIZIONE ALLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “S. QUASIMODO” DOVRÀ ESSERE PRESENTATA PER IL TRAMITE DELLA SCUOLA PRIMARIA DI APPARTENENZA, LA QUALE PROVVEDERÀ A TRASMETTERLA, ENTRO I CINQUE GIORNI SUCCESSIVI, ALLA SCADENZA DEL TERMINE PREVISTO, ALLA NOSTRA ISTITUZIONE SCOLASTICA.

24 CRITERI DI RIPARTIZIONE DEL FONDO D'ISTITUTO
Le risorse a disposizione della scuola sono: fondo d’istituto fondo per l’autonomia fondi finalizzati (ore eccedenti - attività sportiva pomeridiana, PON, POR, Funzioni strumentali, Funzioni aggiuntive, Progetti con finanziamenti europei, regionali, comunali). Tutte le risorse a disposizione della scuola saranno utilizzate secondo la normativa di riferimento. Il fondo d’istituto, indipendentemente dai criteri di assegnazione, viene ripartito tra il personale docente e ATA secondo il rapporto di 75% e 25%. Il fondo assegnato ai docenti serve per compensare per circa un terzo le collaborazioni (in modo forfettario o per un importo orario di € 17,00) e per due terzi per compensare le attività aggiuntive di insegnamento (con un importo orario di € 35,00). Rientrano nella prima tipologia e le attività espletate senza alunni, oltre le 40 ore previste dal contratto, ed in particolare l’attività dei Collaboratori, delle Commissioni di lavoro e quelle svolte al di fuori dell'orario di servizio per la progettazione o per il coordinamento di particolari iniziative. La quota destinata alle attività aggiuntive di insegnamento sarà ripartita tra Attività integrative interdisciplinari dei consigli di classe, Attività di laboratorio interclasse e Attività di recupero e potenziamento, attività di insegnamento non assegnate in organico. Per tutte le attività (sia di referenza, commissione, progettazione, sia di prestazione con gli alunni) ai fini dell’accesso al fondo d’Istituto deve essere presentata una sintesi finale, da cui risulti il numero di ore effettuate, i risultati raggiunti, gli eventuali problemi.

25 PARTE III - CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA - SICUREZZA

26 CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
L'ambiente scolastico, compatibilmente con le risorse a disposizione, deve essere pulito, accogliente, sicuro, in grado di assicurare una permanenza confortevole ai soggetti che ne fruiscono. Si individuano nei punti che seguono i fattori di qualità:    regolare, idonea manutenzione e adeguato trattamento igienico dei locali;      dotazione di sussidi didattici necessari;      abbattimento delle barriere architettoniche;   predisposizione di sistemi di sicurezza e piani di evacuazione;   utilizzo anche di spazi esterni per attività sportive, ricreative, didattiche. La funzione e la responsabilità del personale collaboratore scolastico è preziosa. La scuola si impegna a sensibilizzare, a favorire la massima collaborazione da parte di tutte le istituzioni interessate, in primo luogo l'Ente Locale, per poter garantire condizioni di sicurezza, funzionalità, vivibilità all'interno e nelle immediate adiacenze degli edifici scolastici. Sarà suo compito ed impegno costante educare gli allievi al rispetto delle strutture e degli oggetti, a mantenere ordinati e puliti gli ambienti, abituandoli all'uso corretto degli stessi.

27 LA SICUREZZA E’ stata attuata, in conformità con la realtà dell’edificio scolastico, la normativa sulla sicurezza definita dal D.Lgs. 626/94. La scuola, così come è stato certificato dagli enti preposti al controllo, ha perciò un alto indice di sicurezza: garantisce tempi di evacuazione velocissimi; ha spazi di raccolta ampi e lontani da altri edifici; ha numerose uscite di sicurezza; è stata realizzata una segnaletica interna ed esterna colorata per l’evacuazione guidata; non ci sono barriere architettoniche. È garantita da parte del personale della scuola la sorveglianza degli alunni in ogni momento dell’attività scolastica.

28 PARTE IV PROCEDURA RECLAMI

29 RECLAMI POSSONO ESSERE PRESENTATI ALLA SCUOLA, SIA ORALMENTE SIA PER ISCRITTO, RECLAMI: ESSI DEVONO CONTENERE LE GENERALITÀ DEL PROPONENTE E, SE ORALI, VANNO POI MESSI PER ISCRITTO E FIRMATI. NON VENGONO PRESI IN CONSIDERAZIONE RECLAMI ANONIMI. IL RECLAMO, SOTTOSCRITTO, VIENE ACQUISITO AGLI ATTI DELLA SCUOLA E PROTOCOLLATO SECONDO LE MODALITA’ USUALI. IL DIRIGENTE SCOLASTICO È TENUTO A RISPONDERE ENTRO 15 GIORNI DALLA DATA IN CUI È PERVENUTO IL RECLAMO STESSO, DOPO AVER ACQUISITO TUTTI GLI ELEMENTI DI CONOSCENZA NECESSARI, IL DIRIGENTE SCOLASTICO E GLI ORGANI COMPETENTI SI ATTIVERANNO AFFINCHÈ SIANO CHIARITE LE CAUSE CHE HANNO DATO ORIGINE AL RECLAMO GIUSTIFICATO. QUALORA IL RECLAMO PRESENTATO NON SIA DI COMPETENZA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO, LA SCUOLA FORNIRÀ LE INDICAZIONI NECESSARIE PER L’INOLTRO AL DESTINATARIO COMPETENTE.


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