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PubblicatoBernardetta Cavalli Modificato 10 anni fa
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Società Italiana di Cure Palliative Palermo 15/17 aprile 2010
III° Congresso Regionale Società Italiana di Cure Palliative Palermo 15/17 aprile 2010 LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE. LA RETE DOMICILIARE, GLI HOSPICE Dott. Gaspare Lipari NH Jolly Hotel Pa
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La rete delle cure palliative
Il grado di civiltà di un popolo si misura dalla capacità di assistere le persone in ogni momento della vita, specialmente nella fragilità e nel bisogno; e il buon uso degli oppiacei viene considerato dall’OMS il metro più importante per valutare l’appropriatezza delle prestazioni nelle Cure Palliative
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La rete delle cure palliative
Il 9/3/2010 è una data storica per l’Italia, perché è stata approvata con voto unanime la legge sulle C P . Sono state riunite in unica norma le molte proposte presentate dai due schieramenti del parlamento. Tutto questo sancisce definitivamente un concetto: IL Paziente oncologico in fase avanzata e terminale al centro del percorso assistenziale
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La rete delle cure palliative
La norma sancisce definitivamente (fra le altre cose) 4 punti fondamentali : 1)La libera prescrizione degli oppiacei nella terapia del dolore 2)Il riconoscimento formale della figura del Medico Palliativista 3)Il definitivo inquadramento delle C. P. nei LEA 4)Si introduce per la prima volta il concetto di RETE nelle C. P.
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La rete delle cure palliative
La previsione di rafforzare e realizzare pienamente la rete nazionale di cure palliative è un contenuto importante del Piano sanitario nazionale ; Anche la legge 8 novembre 2000, n. 328, e i successivi decreti attuativi contengono importanti indicazioni alle regioni finalizzati a raggiungere la piena integrazione tra interventi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali, soprattutto nell'ambito delle cure e dell'assistenza domiciliari.
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Le Cure Palliative vengono inserite nei processi assistenziali di pertinenza della medicina del territorio e quindi non è più l’Ospedale il sistema di riferimento, ma è la medicina di base che amplia la carta dei servizi inserendo un nuovo capitolo nei processi assistenziali al servizio della fragilità.
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DEFINIZIONE DI RETE (Legge 1771) Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore Art. 2. (Definizioni)…...... d) «reti»: la rete nazionale per le cure palliative …..costituite dall'insieme delle strutture sanitarie, ospedaliere ,territoriali, e assistenziali; dalle figure professionali e dagli interventi diagnostici e terapeutici, dedicati all'erogazione delle cure palliative, al controllo del dolore in tutte le fasi della malattia, con particolare riferimento alle fasi avanzate e terminali della stessa, e al supporto dei malati e dei loro familiari; (e si continua :………)
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La rete delle cure palliative
e) «assistenza residenziale»: l'insieme degli interventi sanitari, socio-sanitari e assistenziali ….erogati ininterrottamente da équipe multidisciplinari presso una struttura, denominata «hospice»; f) «assistenza domiciliare»: l'insieme degli interventi sanitari, socio-sanitari e assistenziali di cure palliative e di terapia del dolore erogati al domicilio della persona malata, da équipe specialistiche di cure palliative, di cui il medico di medicina generale è in ogni caso parte integrante, garantendo continuità assistenziale; perché il paziente oncologico che si appressa alla morte, ha il diritto etico e morale di morire nella propria casa, tra le cose che rappresentano il riassunto del proprio vissuto, con il conforto dei propri cari e con l’assistenza religiosa che gli compete. g) «day hospice»: l'articolazione organizzativa degli hospice che erogano prestazioni diagnostico-terapeutiche e assistenziali a ciclo diurno non eseguibili a domicilio; h) «ambulatorio di terapia del dolore e medicina supportiva »: l'insieme degli interventi sanitari e assistenziali erogati in regime ambulatoriale.
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La rete delle cure palliative
La legge approvata articola in modo nuovo la composizione della rete hospice o centro di assistenza residenziale; (ADI) unità di cure palliative domiciliare; ambulatorio di cure palliative; COORDINAMENTO ( RETE) centro di telemedicina; day hospice in cure palliative; Il decreto prevede che venga collocato all'interno delle strutture di assistenza residenziale, la segreteria operativa della rete di cure palliative, al fine di coordinare tutti i servizi assistenziali
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La rete delle cure palliative
In Italia nel tempo si sono creati vari modelli operativi, con numerosi pregi e difetti. La legge appena approvata ha la funzione di mettere ordine e di uniformare gli interventi. Tutte le regioni nel tempo hanno provveduto a definire la programmazione della rete di cure palliative, anche se con modalità tra loro in parte differenti. La Regione Sicilia sta’ tentando di recuperare il terreno perduto cercando di utilizzare il meglio gia’ sperimentato in altre regioni. (con qualche riserva)
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(GURS 02/04/2010) LINEE GUIDA SULLA RIORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ TERRITORIALE (PTA – CURE PRIMARIE- GESTIONE INTEGRATA – DAY SERVICE TERRITORIALE) di cui all’art. 12 c. 8 della L.R. 5/2009 di riordino del SSR a cura di: DIPARTIMENTO PER LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA Dirigente Generale: Dr. Maurizio Guizzardi SERVIZIO 8: PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA Dirigente del Servizio: Dr. Giuseppe Noto marzo 2010
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Regione Piemonte Bollett. Uff. n. 37 del 16 / 09 / 2004 ...Nello specifico, per quanto attiene alle Cure Palliative, risulta necessario rilevare e valorizzare le attività svolte dalle Unità Organizzative di Cure Palliative (UOCP),……. Infatti, la complessità dei bisogni fisici, psicologici e sociali dei malati terminali, unita all’esigenza ed alla volontà di Cure Palliative…, richiede l’organizzazione di risposte integrate, centrate sui bisogni dei pazienti e di chi li assiste, unitarie nel modo in cui vengono erogate. L’integrazione delle responsabilità ed anche di tutte le risorse disponibili sul territorio è la condizione essenziale per migliorare l’efficacia degli interventi, garantendo un’ottimale utilizzo delle risorse.
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Sintesi del quadro normativo regionale (Lombardia) In Lombardia le competenze in materia di centri residenziali di cure palliative (Etc……………)Il processo di avvio e sviluppo della rete di cure palliative in Lombardia ha subito un notevole impulso con l’approvazione da parte della Regione di una normativa importante: la DGR VII/39990 del 30 novembre 1998 “Atto di indirizzo e coordinamento per le cure palliative”, un anno prima dell’approvazione della Legge n. 39/99. In particolare tale Deliberazione introduce importanti elementi nel campo delle cure palliative regionali: • stabilisce che l’erogazione di prestazioni sanitarie nell’ambito delle cure palliative avvenga attraverso le UOCP, in grado di assicurare la necessaria continuità terapeutica garantendo l’integrazione tra i diversi livelli di assistenza;
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UOCP Unità Operativa di Cure Palliative ASSR - Ricerca sulle C P finanziata dal Ministero della Salute ex-art.12 DLgs 502/92 (2005) Con questa o simili denominazioni alcune regioni hanno indicato le strutture organizzative deputate alla erogazione delle cure palliative. Alcune regioni hanno indicato l'U.O. come struttura integrata che deve garantire la continuità di cura in riferimento sia al setting che all'andamento temporale.…Un recente censimento effettuato dal Ministero della Salute ha evidenziato che, in riferimento alle tipologie di centri su tutto il territorio nazionale, è emersa la seguente differenziazione: - U.O. di "Terapia antalgica e cure palliative" 70.4% - U.O. di Cure palliative 5.3% - U.O. di terapia antalgica 24.3%
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I servizi assistenziali fondamentali della U.O.C.P in concorso con le altre strutture di riferimento (in particolare i distretti s.s.) sono: a) informazione sui servizi di assistenza e sul funzionamento della rete di cure palliative; b) supporto logistico alla famiglia o al paziente per le pratiche di accesso alla rete di cure palliative o per le pratiche necessarie alle dimissioni protette, qualora il paziente provenga da strutture ospedaliere;
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Valutare le richieste di assistenza ed effettuare una prima valutazione sulle prestazioni adeguate; d) Verificare le necessità del paziente, nonchè la situazione sociale e familiare, segnalando la richiesta di assistenza all'équipe multiprofessionale, assieme alla quale devono essere concordati i parametri e i tempi d'intervento;
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adottare i protocolli per l'accoglienza, l'integrazione e il coordinamento delle informazioni relative al paziente nelle strutture della rete di cure palliative, (PAI) garantendo continuità assistenziale nelle diverse fasi della malattia; f) provvedere alla realizzazione di adeguate forme di supporto psicologico in considerazione dell'elevato livello d'impegno psico-emozionale richiesto alle équipe multiprofessionali specializzate che operano nella rete.
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g) stabilire requisiti e criteri di qualità per le cure palliative domiciliari e residenziali; h) istituire percorsi formativi per il personale medico e sanitario del Servizio sanitario nazionale; i) promuovere campagne di comunicazione, come strumento di informazione ed educazione sulle potenzialità assistenziali delle cure palliative e dell'applicazione della terapia del dolore.
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RETE E UOCP sono interfaccia dello stesso problema Spetta alla U.O. rispondere del buon funzionamento della Rete, verificando ogni giorno gli indicatori di qualità/quantità dei servizi erogati non solo secondo i parametri fissati (8) dalla Legge 22/02/07 n.43; Ma anche con la valutazione di coefficienti di costi e razionalizzazione dei servizi erogati in ADI e/o in Hospice: coefficienti assistenziali/indici di ospedalizzazione/ fruibilità dei servizi sociali necessari.... Etc. Tutto questo comporta una responsabilizzazione diretta. L’integrazione delle responsabilità organizzative in funzione delle risorse disponibili sul territorio, ed in collaborazione con le strutture esistenti, è la condizione essenziale per migliorare l’erogazione delle cure e ottimizzare l’efficacia degli interventi, a garanzia di un corretto utilizzo delle risorse stesse, e del buon funzionamento della rete
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U O C P
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ORGANIZZAZIONE ATTUALE DELLA RETE DELLE C.P. ASP 9 Tp SEGNALAZIONE SU SCHEDE DOC1 – DOC2 FAMILIARE / MMG / ONCOLOGIA DI RIFERIMENTO / OSPEDALE SPORTELLO UNICO DISTRETTUALE (U.V.M. S.V.A.M.A.) COORDINAMENTO RETE : Ass Domic : 1° / 2° LIV ( MMG / INF) HOSPICE ADI onc 3° LIV (EQUIPE) AMBULATORIO TERAPIA DEL DOLORE E CURE PALLIATIVE DI SUPPORTO/ DAY HOSPICE INFORMATIZZAZIONE BIDIREZIONALE CONTROLLO COSTANTE SU QUALITA’/QUANTITA’ E COSTI DEI SERVIZI EROGATI
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IN CONCLUSIONE CREARE UNA RETE DI CURE PALLIATIVE NON SIGNIFICA SOLO ADOTTARE UNO SCHEMA PRECOSTITUITO, MA COMPORTA ADOTTARE UN PERCORSO COMUNE CHE COINVOLGA TANTE STRUTTURE AL FINE DI REALIZZARE UN PUNTO DI INCONTRO UTILE, CREANDOLO SULLA BASE DI UNA OTTIMALE CONOSCENZA DELLE ESIGENZE E DELLE RISORSE DI UN TERRITORIO, FACILMENTE FRUIBILE DAL PAZIENTE, ATTO A SEMPLIFICARE PERCORSI ED ACCESSI, NEL RISPETTO DELLE NORMATIVE NAZIONALI E REGIONALI, DELL’ETICA SOCIALE, DELLE PROFESSIONALITA’ E DEI RUOLI DEGLI ATTORI DELLA RETE STESSA
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