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PubblicatoDionisia Basile Modificato 8 anni fa
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SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDICOMUNICAZIONE DIDATTICA DUE TIPI DI RELAZIONI COMUNICATIVE ASIMMETRICHESIMMETRICHE INTERAZIONE ALLA PARIINTERAZIONE SQUILIBRATA RESPONSABILITA’ CONDIVISA collaborazioneantagonismo RISCHI DI DINAMICHE COMPETITIVE PER IL GOVERNO DELLA RELAZIONE RESPONSABILITA’ UNILATERALE DISPARITA’ DI RUOLI ASCRITTI RISCHI DI IRRIGIDIMENTO IN DINAMICHE BLOCCATE E DISFUNZIONALI svalutazionedipendenza controdipendenza
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SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDICOMUNICAZIONE DIDATTICA COMUNICAZIONE EDUCATIVA COME RELAZIONE FLESSIBILE TRASCENDERE LA COMPLEMENTARIETA’ VARIARE I SETTING RELAZIONALI PUNTARE SU UNA RESPONSABILITA’ CONDIVISA VALORIZZARE L’INTERLOCUTORE DA UNA RELAZIONE COMPLEMENTARE RIGIDA AD UNA RELAZIONE COMPLEMENTARE FLESSIBILE VISITA GUIDATA ITINERARIO ESPLORATIVO
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SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDICOMUNICAZIONE DIDATTICA ARTE DELL’INCORAGGIAMENTO COMPETENZE INTERAZIONALI DI BASE PROBLEMI NELLA SCUOLA ASCOLTO ATTIVO comprendere il vissuto esperienziale degli allievi MESSAGGI IO comunicare il proprio vissuto circa l’esperienza relazionale prevalenza aspetto istruttivo scarse occasioni di interazione diretta difficoltà nell’assumere posizioni di ascolto delega a interventi specialistici
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SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDICOMUNICAZIONE DIDATTICA ASCOLTO ATTIVO PERCHE’COME aiutare gli allievi ad esternare i propri vissuti incrementare il rapporto di fiducia metacomunicare accettazione e rispetto dell’altro RICEZIONE DEL MESSAGGIO LETTURA DEL MESSAGGIO AZIONE DI SUPPORTO controllo dei propri vissuti comprensione empatica forme proattive, non direttive
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SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDICOMUNICAZIONE DIDATTICA LE DIVERSE FACCE DI UN MESSAGGIO CONTENUTO RELAZIONE AUTOPRESENTAZIONE APPELLO QUALE SCOPO HA COME SI PRESENTA COME LO DICE CHE COSA DICE “non capisco nulla, parlano tutti insieme” “ti riconosco il tuo ruolo” “sono a disagio perché non riesco a seguire” “fai qualcosa” una ragazza si rivolge all’insegnante durante un momento di lavoro caotico
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SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDICOMUNICAZIONE DIDATTICA LE DIVERSE FACCE DI UN MESSAGGIO CONTENUTO RELAZIONE AUTOPRESENTAZIONE APPELLO QUALE SCOPO HA COME SI PRESENTA COME LO DICE CHE COSA DICE “non lavoro!” “non rispetto le tue regole” “sono agitato perché ho litigato con i compagni” “aiutami a risolvere il conflitto” un bambino si rifiuta di lavorare e chiude il quaderno
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SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDICOMUNICAZIONE DIDATTICA RE-AZIONI COMUNICATIVE PROATTIVEDIRETTIVE PARAFRASARE VERBALIZZARE CHIARIFICAREPERSONALIZZARE STRUTTURARE LA COMUNICAZIONE ESPLORARE CONCLUSIONI MORALIZZARE MANIPOLARE VALUTARE aprono e alimentano la comunicazione chiudono e bloccano la comunicazione PERSUADERE DOGMATIZZARE GENERALIZZARE
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SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDICOMUNICAZIONE DIDATTICA DUE MODI DI ASCOLTARE/OSSERVARE SCENARIO 1SCENARIO 2 PARTE DA UN MODELLO CHE PREDEFINISCE LE VARIABILI RILEVANTI ESPLORATRICE DI MONDI POSSIBILI CONCENTRA L’ATTENZIONE SU AZIONI E PROPOSIZIONI ISOLATE CONCENTRA L’ATTENZIONE SU REAZIONI A REAZIONI ED ENUNCIAZIONI (PROPOSTE, ANTICIPAZIONI DI RISPOSTE) INTERROMPE L’ALTRO (LEI SA, LUI NON SA) LO LASCIA PARLARE (ATTEGGIAMENTO RISPETTOSO ED INDAGATIVO) NEGA ALL’ALTRO LA CAPACITA’ DI METACOMUNICARE (DI PRECISARE LA CORNICE RELAZIONALE) RICONOSCE ALL’ALTRO LA CAPACITA’ DI METACOMUNICARE VALUTAZIONE: IO NON HO PREGIUDIZI VERSO ERNESTO, LA SUA CATTIVA FAMA SI BASA SU UNA REPUTAZIONE BEN MERITATA” VALUTAZIONE: E’ UN RAGAZZINO COCCIUTO E MOLTO SENSIBILE; NON RINUNCIA FACILMENTE AL SUO PUNTO DI VISTA, MA UNA VOLTA TROVATO IL CONTATTO IMPARA CON ENTUSIASMO
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SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDICOMUNICAZIONE DIDATTICA LE SETTE REGOLE DELL’ARTE DI ASCOLTARE 1. Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni, le conclusioni sono la parte più difficile della ricerca 2. Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista devi cambiare punto di vista 3. Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva 4. Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali, se sai comprendere il loro significato. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi; il loro codice è relazionale e analogico 5. Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili 6. Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione, affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi nella gestione creativa dei conflitti 7. Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica; ma quando hai imparato ad ascoltare l’umorismo viene da sè
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SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDICOMUNICAZIONE DIDATTICA RUOLO DELL’INTERAZIONE SOCIALE NELLA COSTRUZIONE DELLA CONOSCENZA PROBLEMI INTERAZIONE SCOLASTICA STRUTTURE COMUNICATIVE STEREOTIPATE VALORE ESCLUSIVAMENTE SOCIO-EMOTIVO POTENZIALITA’ AZIONE SULLA ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE SUPPORTO ALLA INTERIORIZZAZIONE DEL SAPERE NEGOZIAZIONE SOCIALE DEI SIGNIFICATI TRA GLI ATTORI MODIFICA DEL RUOLO DELL’INSEGNANTE scaffolding tutoring
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SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDICOMUNICAZIONE DIDATTICA RUOLO DELL’INTERAZIONE SOCIALE NELLA COSTRUZIONE DELLA CONOSCENZA CONDIZIONI DI SUCCESSO ESPERIENZA COMUNE PROBLEMATICA RIELABORAZIONE VERBALE ESPERIENZA PROMOZIONE DEL CONFRONTO opposizionegiustificazione CRITERI DI QUALITA’ SVILUPPOPERTINENZA evoluzione del ragionamento collettivo sull’oggetto del discorso riferimento del ragionamento all’oggetto del discorso COSTRUZIONE DELLA CONOSCENZA COME ARGOMENTARE COLLETTIVO sindrome di Qui, Quo, Qua
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SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDICOMUNICAZIONE DIDATTICA INDICATORI DI SVILUPPO ARGOMENTATIVO APPORTARE ELEMENTI NUOVI METTERE IN RELAZIONE DELIMITARE OPPORSI CON RAGIONI COMPORRE RELAZIONI A LIVELLO SUPERIORE GENERALIZZARE PROBLEMATIZZARE RISTRUTTURARE INDICATORI DI NON SVILUPPO RIPETERE CONFERMARE RIFERIRSI AD UN’ESPERIENZA PERSONALE
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