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INFEZIONI RESPIRATORIE RICORRENTI (IRR)
X INCONTRO DEL CLUB DELL’OMOTOSSICOLOGIA Taormina - Giardini Naxos febbraio 2005 INFEZIONI RESPIRATORIE RICORRENTI (IRR) Ottimizzazione della strategia preventiva Dott. Antonello Arrighi Specialista in Pediatria
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Le infezioni respiratorie ricorrenti (IRR) sono il principale problema clinico che il pediatra di base affronta specialmente durante la stagione invernale
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Per Infezioni Respiratorie Ricorrenti (IRR)
DEFINIZIONE Per Infezioni Respiratorie Ricorrenti (IRR) si intende una sindrome clinica caratterizzata dal ripetersi, con frequenza sicuramente superiore alla norma, di infezioni che interessano le vie respiratorie
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Infezioni Respiratorie Ricorrenti
INTERESSANO LE VIE RESPIRATORIE: Alte Segmento nasale Rinofaringe Orofaringe Laringe Basse Tratto tracheo-bronchiale L’ORECCHIO MEDIO
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Infezioni Respiratorie Ricorrenti
CRITERIO ANAMNESTICO PER LA RICORRENZA Pazienti da 0 a 12 mesi: almeno 3 episodi/anno Pazienti fra 13 e 24 mesi: almeno 5 episodi/anno Pazienti fra 25 e 36 mesi: almeno 7 episodi/anno Pazienti fra 37 e 48 mesi: almeno 8 episodi/anno Pazienti fra 49 e 60 mesi: almeno 9 episodi/anno Pazienti fra 6 e 10 anni: almeno 4 episodi/anno
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ETIOLOGIA Le IRR generalmente riconoscono all’esordio una etiopatogenesi virale, con una successiva frequente sovrapposizione batterica
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FATTORI FAVORENTI LE IRR
CONDIZIONI AMBIENTALI INQUINAMENTO ATMOSFERICO: costante degrado della qualità dell’aria nei grandi centri urbani e nelle aree ad alta vocazione industriale STAGIONE FREDDA: in relazione al ruolo irritativo sulle vie respiratorie che hanno alcuni fattori climatici (freddo ed umidità). ESPOSIZIONE A POTENZIALI FONTI DI REINFEZIONE: bambini con elevato grado di “promiscuità” sociale, in riferimento agli asili nido, alle scuole materne ed alle scuole elementari che rappresentano un vero e proprio bacino di incubazione di germi e di infezioni respiratorie. INALAZIONE PASSIVA DI FUMO DI TABACCO: il fumo agirebbe alterando alcuni meccanismi locali di difesa
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FATTORI FAVORENTI LE IRR
IMMATURITA’ DEL SISTEMA IMMUNITARIO Tipica del bambino più piccolo che spesso giunge all’età scolare avendo trascorso i primi anni della sua vita in condizioni de tutto protette: ambienti confortevoli, contatti ridotti con i rigori dell’ambiente esterno e con i propri compagni.
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IRR INFEZIONE IRRITAZIONE VIE RESPIRATORIE REINFEZIONE
SERIE STAGIONALE DI EPISODI INFETTIVI IRR
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Successivamente al recidivare delle infezioni respiratorie si svilupperebbe un meccanismo di feedback positivo tra l’azione immunosoppressiva di alcuni patogeni e lo sviluppo di parziali modificazioni della risposta immunologica che a loro volta faciliterebbero le recidive di infezioni respiratorie
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STRATEGIA DI INTERVENTO STANDARD
TERAPIA DEL SINGOLO EPISODIO ACUTO MISURE PREVENTIVE ACCORGIMENTI PREVENTIVI (Misure Ambientali) Clima e agenti atmosferici: non esporre il bambino a condizioni atmosferiche particolarmente avverse se non per il tempo necessario. Indumenti e vestiario: bambino ben coperto ma non in maniera eccessiva e solo quando le condizioni climatiche lo giustifichino. Ambiente domestico: evitare nel modo più assoluto il fumo passivo; riscaldamento domestico corretto con giusta temperatura e grado di umidità; protezione dalle fonti di inquinamento ambientale con idonei sistemi di filtraggio dell’aria negli ambienti chiusi; aereazione frequente degli ambienti ma evitare le correnti d’aria. Attività all’aperto: dare indicazioni ai genitori sugli orari delle passeggiate all’aperto durante la stagione invernale ed evitare eccessive cautele e restrizioni per il giuoco. Clima familiare: un clima familiare sereno evita stress di natura psico-emozionale che, al pari di quelli fisici, indeboliscono le naturali difese dell’organismo.
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MISURE PREVENTIVE ATTIVE:
Profilassi con antibiotici: da effettuare nei mesi invernali, non ha trovato conferma in recenti studi clinici, dimostrando non pochi aspetti negativi primo tra tutti lo sviluppo di resistenze batteriche indotte. Adenoidectomia e Tonsillectomia: giustificate soltanto in casi selezionati. Uso di mucoregolatori: che consentendo un controllo sulla produzione di secreto assicurandone una migliore fluidità e la continua eliminazione dall’albero respiratorio, eviterebbe i ristagni che sono il luogo ideale per l’insediamento della flora batterica. Vaccinazione antiinfluenzale e antipneumococcica: da valutare caso per caso. Modificatori della risposta biologica (BRM) immunomodulanti: la cui azione si esprime in un potenziamento dell’immunità generale e locale in modo che un invasione virale o batterica trovi un adeguata risposta difensiva da parte dell’organismo; tra questi: Peptidi timici di sintesi: di sempre minor utilizzo Prodotti di derivazione batterica: come ad esempio le frazioni ribosomiali dei batteri più comunemente indicati come responsabili delle IRR ed i più recenti ed efficaci lisati batterici meccanici polivalenti (Polyvalent Mechanical Bacterial Lysates: PMBL), somministrati per via sublinguale.
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STRATEGIA PREVENTIVA ALTERNATIVA
PROTOCOLLO OMOTOSSICOLOGICO CODIFICATO ENGYSTOL compresse 1compressa ogni mattina a digiuno per 20 giorni al mese per 3 mesi consecutivi ECHINACEA COMP. S fiale 2 fiale per os alla settimana per 3 mesi consecutivi LYMPHOMYOSOT gocce 10 gocce 2 volte al giorno per 3 mesi consecutivi ARRIGHI A. – Valutazione dell’efficacia clinica di un protocollo omotossicologico nella prevenzione delle infezioni respiratorie ricorrenti in età pediatrica. La Medicina Biologica, luglio-settembre 2000: pagg
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RIVALUTAZIONE CRITICA
Si è ritenuto opportuno rivalutare, perfezionare, ottimizzare il protocollo presentato al V^ Club dell’Omotossicologia - Pisa 2000 e poi pubblicato su La Medicina Biologica 3/2000 sulla base delle seguenti motivazioni: L’interesse e la necessità di confrontarsi con i nuovi preparati allopatici rappresentati dai “Lisati Batterici Polivalenti ottenuti per via Meccanica” (PMBL), che si sono dimostrati nettamente superiori all’altra categoria dei prodotti di derivazione batterica rappresentata dalle “Frazioni Ribosomiali” della quale faceva parte il farmaco (Biomunil) del precedente studio Il sempre minor utilizzo di specialità a base di “peptidi timici di sintesi” (Polimod) utilizzati nel vecchio protocollo allopatico, in relazione ad unanimi giudizi del mondo accademico ufficiale della loro inutilità terapeutica e preventiva LA NECESSITA’ QUINDI DI AGGIORNARE IL PROTOCOLLO ALLOPATICO DI CONFRONTO
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SI È CERCATO CIOÈ DI PROPORRE PIÙ CHE UN PROTOCOLLO
La consapevolezza che il protocollo omotossicologico utilizzato mostrava una serie di problemi evidenziati nella sua applicazione clinica su larga scala e cioè: Una scarsa compliance per quanto riguarda la formulazione gocce e compresse in relazione alla osservazione della non stretta aderenza alla posologia indicata La necessità di inserire altri farmaci che rispondessero all’esigenza di trattare pazienti che, anche se in giovane età, risultavano compromessi dal punto di vista reattivo e della funzionalità emuntoriale, con un tessuto connettivo funzionalmente bloccato SI È CERCATO CIOÈ DI PROPORRE PIÙ CHE UN PROTOCOLLO IN SENSO STRETTO UN PERCORSO PREVENTIVO ARTICOLATO CHE TENESSE CONTO DI QUESTE CONSIDERAZIONI E CHE NON SI LIMITASSE AL SEMPLICE APPROCCIO DEL PERIODO DI MASSIMA INCIDENZA DELLE IRR, MA LE AFFRONTASSE CON RIMEDI DIVERSI NEI VARI PERIODI DELL’ANNO
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MATERIALI E METODI In questo studio viene valutata l’efficacia di un protocollo omotossicologico sulla prevenzione delle infezioni respiratorie ricorrenti (IRR) in età pediatrica vs. un trattamento allopatico standard ed una popolazione non trattata
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CRITERI DI INCLUSIONE Età compresa tra i 2 ed i 10 anni
Sono stati ammessi allo studio bambini, selezionati con criterio random, giunti all’osservazione nel mio studio di Pediatra Convenzionato nel periodo compreso tra ed il che presentavano i seguenti requisiti: Età compresa tra i 2 ed i 10 anni Anamnesi positiva per IRR e cioè pazienti che nell’anno precedente ( > ) avevano presentato un numero di infezioni respiratorie acute almeno pari a quello previsto nei criteri stabiliti dalla definizione di IRR
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CRITERI DI ESCLUSIONE Esclusi tutti i bambini:
Con patologia cronica (diabete, cardiopatie, insufficienza renale cronica Con patologia neoplastica In trattamento con farmaci che potevano interferire con la funzione immunitaria fino a tre mesi prima dell’arruolamento (cortisonici, immunosoppressori, profilassi antibiotica a lungo termine)
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In totale hanno preso parte allo studio 235 bambini
(133F-102M) con età media di 5 anni e 10 mesi
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FOLLOW UP I pazienti inclusi nello studio sono stati sottoposti a follow up di 12 mesi che comprendeva anche il periodo di trattamento
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PROTOCOLLO TERAPEUTICO GRUPPO A
giugno/luglio/agosto LYMPHOMYOSOT fiale: 1 fiala per os. a settimana GALIUM fiale: 1 fiala per os. a settimane PULSATILLA COMP fiale: 1 fiala per os. ogni 2 settimane VIS fiale: 1 fiala per os. ogni 2 settimane settembre/ottobre LYMPHOMYOSOT fiale: 1 fiala per os. a settimana (Lunedì) ENGYSTOL fiale: 1 fiala per os. a settimana (Martedì) ECHINACEA COMP S fiale: 1 fiala per os. a settimana (Mercoledì) VIS fiale: 1 fiala per os. ogni 2 settimane (Domenica) novembre/dicembre/gennaio/febbraio/marzo Pazienti>3 anni LYMPHOMYOSOT fiale: 2 fiala per os. a settimana (Lunedì, Giovedì) ENGYSTOL fiale: 2 fiala per os. a settimana (Martedì, Venerdì) ECHINACEA COMP S fiale: 2 fiala per os. a settimana (Mercoledì, Sabato) VIS fiale: 1 fiala per os. a settimana (Domenica)
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novembre/dicembre/gennaio/febbraio/marzo Pazienti<3 anni
LYMPHOMYOSOT fiale: 1 fiala per os. a settimana (Lunedì) ENGYSTOL fiale: 1 fiala per os. a settimana (Martedì) ECHINACEA COMP S fiale: 1 fiala per os. a settimana (Mercoledì) VIS fiale: 1 fiala per os. a settimana (Domenica) aprile/maggio = settembre/ottobre VIS fiale: 1 fiala per os. ogni 2 settimane (Domenica) Inoltre novembre/dicembre/gennaio/febbraio OMEOGRIPHI: 1 tubo dose per os. a settimana
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PROTOCOLLO TERAPEUTICO GRUPPO B
giugno/luglio/agosto DIFENSIL JUNIOR fiale os: 1 fiala per os. ogni mattina per 20 giorni al mese per 3 mesi settembre/ottobre/novembre ISMIGEN cp: 1 compressa ogni mattina per via sublinguale per 10 giorni al dicembre - pausa - gennaio/febbraio/marzo Inoltre novembre/dicembre VACCINO ANTIINFLUENZALE A VIRUS FRAMMENTATI: da 6 mesi a 3 anni: 0,25 ml (metà dose) oltre i 3 anni: 0,50 ml (dose intera) 1 dose con richiamo dopo 4 settimane se il vaccino è eseguito per la prima volta
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GRUPPO C Il Gruppo non trattato prevedeva qualunque trattamento ritenuto necessario per i singoli episodi di infezione respiratoria acuta (IRA) e qualunque altra terapia (vitamine comprese) escludendo gli antibiotici somministrati a scopo profilattico per lungo periodo e farmaci appartenenti alle classi in oggetto dello studio
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Il protocollo “standard” di riferimento è stato redatto
In conformità alle Norme di Buona Pratica Clinica dell’Unione Europea ed alla Dichiarazione di Helsinki
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OBBIETTIVO DELLO STUDIO
Confrontare l’efficacia dei trattamenti nei termini di: Riduzione significativa degli episodi infettivi (IRA) e dei giorni di febbre con confronti longitudinali intragruppo (anno vs. anno ), sia trasversali tra gruppi (trattati e non trattati nell’anno ) Variazione significative degli indici di flogosi con confronti trasversali tra gruppi (trattati e non trattati nell’anno )
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RISULTATI Sono stati analizzati i seguenti parametri:
Numero di episodi di Infezioni Respiratorie Acute (IRA) nei 12 mesi di follow up Numero di giorni di febbre nel periodo considerato (12 mesi) Variazione degli indici di flogosi con prelievi eseguiti durante le visite programmate ai seguenti intervalli: T0: visita arruolamento T1: dopo 3 mesi T2: dopo 9 mesi T3: dopo 12 mesi
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TESTS DI LABORATORIO UTILIZZATI NEL PROTOCOLLO
INDICI DI FLOGOSI Globuli bianchi Linfociti Neutrofili Monociti Basofili Eosinofili PCR Mucoproteine plasmatiche
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La valutazione da un punto di
vista statistico è stata eseguita mediate tests parametrici: t di Student per dati appaiati ed Analisi della varianza
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E’ stato convenuto a priori di considerare efficace un trattamento solo in caso di differenze statisticamente significative (p<0,05) per almeno 2 dei 3 indicatori considerati
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NUMERO DI INFEZIONI RESPIRATORIE ACUTE (IRA)
Confronto tra anno e anno GRUPPO A TRATTAMENTO OMOTOSSICOLOGICO ANNO GRUPPO A NON TRATTATO ANNO TRATTATO N° PAZIENTI 78 N° INFEZIONI RESPIRATORIE ACUTE (IRA) 617 246 MEDIA INFEZIONI PER PAZIENTE 7,91 3,15 P<0,05
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NUMERO DI INFEZIONI RESPIRATORIE ACUTE (IRA)
Confronto tra anno e anno GRUPPO A TRATTAMENTO OMOTOSSICOLOGICO
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NUMERO DI INFEZIONI RESPIRATORIE ACUTE (IRA)
Confronto tra anno e anno GRUPPO B TRATTAMENTO STANDARD ANNO GRUPPO B NON TRATTATO ANNO TRATTATO N° PAZIENTI 77 N° INFEZIONI RESPIRATORIE ACUTE (IRA) 590 348 MEDIA INFEZIONI PER PAZIENTE 7,66 4,51 P<0,05
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NUMERO DI INFEZIONI RESPIRATORIE ACUTE (IRA)
Confronto tra anno e anno GRUPPO B TRATTAMENTO STANDARD
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NUMERO DI INFEZIONI RESPIRATORIE ACUTE (IRA)
Confronto tra anno e anno GRUPPO C NON TRATTATO ANNO GRUPPO C NON TRATTATO ANNO N° PAZIENTI 80 N° INFEZIONI RESPIRATORIE ACUTE (IRA) 580 563 MEDIA INFEZIONI PER PAZIENTE 7,25 7,03 ns
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NUMERO DI INFEZIONI RESPIRATORIE ACUTE (IRA)
Confronto tra anno e anno GRUPPO C NON TRATTATO
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NUMERO DI GIORNI DI FEBBRE
Confronto tra anno e anno GRUPPO A TRATTAMENTO OMOTOSSICOLOGICO ANNO GRUPPO A NON TRATTATO ANNO TRATTATO N° PAZIENTI 78 N° GIORNI DI FEBBRE 1283 499 MEDIA PER PAZIENTE 16,44 6,39 P<0,05
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NUMERO DI GIORNI DI FEBBRE Confronto tra anno 2002-03 e anno 2003-04
GRUPPO A TRATTAMENTO OMOTOSSICOLOGICO
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NUMERO DI GIORNI DI FEBBRE
Confronto tra anno e anno GRUPPO B TRATTAMENTO STANDARD ANNO GRUPPO B NON TRATTATO ANNO TRATTATO N° PAZIENTI 77 N° GIORNI DI FEBBRE 1230 695 MEDIA PER PAZIENTE 15,97 9,02 P<0,05
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NUMERO DI GIORNI DI FEBBRE Confronto tra anno 2002-03 e anno 2003-04
GRUPPO B TRATTAMENTO STANDARD
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NUMERO DI GIORNI DI FEBBRE Confronto tra anno 2002-03 e anno 2003-04
GRUPPO C NON TRATTATO ANNO GRUPPO C NON TRATTATO ANNO N° PAZIENTI 80 N° GIORNI DI FEBBRE 1290 1277 MEDIA PER PAZIENTE 16,12 15,96 ns
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NUMERO DI GIORNI DI FEBBRE Confronto tra anno 2002-03 e anno 2003-04
GRUPPO C NON TRATTATO
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NUMERO DI INFEZIONI RESPIRATORIE ACUTE
12 MESI FOLLOW UP CONFRONTO TRA GRUPPI ANNO GRUPPO A OMOTOSSICOLOGIA GRUPPO B STANDARD GRUPPO C NON TRATTATO N° PAZIENTI 78 77 80 N° INFEZIONI (IRA) 246 348 563 MEDIA PAZIENTE 3,15 P<0,05 4,51 7,03
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NUMERO DI INFEZIONI RESPIRATORIE ACUTE (IRA)
FOLLOW UP 12 MESI CONFRONTO TRA GRUPPI
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MEDIA DI INFEZIONI PER PAZIENTE
FOLLOW UP 12 MESI CONFRONTO TRA GRUPPI
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NUMERO DI GIORNI DI FEBBRE
12 MESI FOLLOW UP CONFRONTO TRA GRUPPI ANNO GRUPPO A OMOTOSSICOLOGIA GRUPPO B STANDARD GRUPPO C NON TRATTATO N° PAZIENTI 78 77 80 N° GIORNI FEBBRE 499 695 1277 MEDIA PER PAZIENTE 6,39 P<0,05 9,02 15,96
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NUMERO DI GIORNI DI FEBBRE
FOLLOW UP 12 MESI CONFRONTO TRA GRUPPI
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MEDIA DI GIORNI DI FEBBRE PER PAZIENTE
FOLLOW UP 12 MESI CONFRONTO TRA GRUPPI
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VARIAZIONE DEGLI INDICI DI FLOGOSI
CONFRONTO TRA I GRUPPI NELL’ANNO ANNO GRUPPO A VALORI MEDI GRUPPO B GRUPPO C T0 START T1 3 MESI T2 9 MESI T3 12 MESI Leucociti (v.n ) 9.631 10.580 9.433 8.621* 9.483 11.730 10.962 9.623* 10.237 10.987 12.850 11.987 Linfociti % 30 31 28 27 Neutrofili % 60 58 61 59 63 62 Monociti % 5 4 Basofili % 1 Eosinofili % 2 PCR (v.n <5 ng/100ml) 11,57 12,37 <5 <5* 11,21 12,23 8,13 6,21* 11,11 11,96 12,17 11,83 Mucoproteine Plasm. (v.n. 2-5 ng/100ml) 8,54 8,95 6,11 2,54* 7,99 8,43 6,44 4,12* 8,63 8,77 8,23
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VARIAZIONE DELLA CONTA LEUCOCITARIA CONFRONTO TRA I TRE GRUPPI
(Tempi T0, T1, T2, T3)
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CONFRONTO TRA I TRE GRUPPI
VARIAZIONE DELLA PCR CONFRONTO TRA I TRE GRUPPI (Tempi T0, T1, T2, T3)
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VARIAZIONE DELLE MUCOPROTEINE PLASMATICHE CONFRONTO TRA I TRE GRUPPI
(Tempi T0, T1, T2, T3)
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CONCLUSIONI Lo studio dimostra che il protocollo omotossicologico
utilizzato è efficace nella prevenzione delle infezioni respiratorie ricorrenti. Vi sono differenze statisticamente significative (p<0,05) per quanto riguarda i primi due indicatori clinici: numero di episodi di infezioni respiratorie acute (IRA) numero di giorni di febbre tra il Gruppo A, trattato con protocollo omotossicologico e quello trattato con metodica standard (Gruppo B), che già di per se da un buon risultato se confrontato con il gruppo non trattato (Gruppo C) Analogamente significative sono le variazioni degli indici di flogosi (Leucociti, PCR, Mucoproteine Plasmatiche), che nel Gruppo A vanno incontro ad un calo ragguardevole rispetto al Gruppo B di riferimento standard
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…GRAZIE DELL’ATTENZIONE
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