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La classe quarta della scuola primaria di Userna presenta

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Presentazione sul tema: "La classe quarta della scuola primaria di Userna presenta"ā€” Transcript della presentazione:

1 La classe quarta della scuola primaria di Userna presenta
Laboratorio di poesia A.S. 2009/2010

2 IL LAVORO PRESENTAZIONE

3 SAN MARTINO di GiosuĆØ Carducci SAN MARTINO DEGLI ANIMALI
di tutta la classe La nebbia a glā€™irti colli confonde tanto i polli. Piovigginando sale appare un cinghiale. E sotto il maestrale si vede un maiale. Urla e biancheggia il mar e tutti gli animali si mettono a ballar. SAN MARTINO di GiosuĆØ Carducci La nebbia a gl'irti colli Piovigginando sale,Ā  E sotto il maestrale Urla e biancheggia il mar; [ā€¦] lavoro collettivo

4 IL SABATO DEL VILLAGGIO di Giacomo Leopardi
LA DONZELLETTA E LE SUE FIGLIOLE di Angela, Asia, Alessandro G. La donzelletta vien dalla campagna, e tutti per vederla vengono dalla montagna. In sul calar del sole, arrivano le sue figliole. Col suo fascio dellā€™ erba; e reca in mano un cucciolo di alano. Un mazzolin di rose e di viole da portare sulle carriole. Onde, siccome suole una visita alle scuole. Ornare ella si appresta lesta la sua testa. Dimani, al dƬ di festa, il petto e il crine, vuole ornar le sue bambine. IL SABATO DEL VILLAGGIO di Giacomo Leopardi La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al dƬ di festa, il petto e il crine. [ā€¦] LA DONZELLETTA ROMAGNOLA Nicola, Elena, Arianna La donzelletta vien dalla campagna, e raccoglie una castagna. In sul calar del sole, lā€™aiuta a costruir le aiuole. Col suo fascio dell'erba; e reca in mano una foto del presidente Napolitano. Un mazzolin di rose e di viole, che sono romagnole. Onde, siccome suole, sono il vento delle sue parole. Ornare ella si appresta e fa lā€™onesta Dimani, al dƬ di festa, il petto e il crine sembra essere toccato da delle manine. lavoro a piccoli gruppi con testo in comune

5 IL SABATO DEL VILLAGGIO di Giacomo Leopardi
LA DONZELLETTA GOLOSA di Gioia, Yahya, Jennifer La donzelletta vien dalla campagna, mentre mangia la lasagna. In sul calar del sole, mentre fa le capriole. Col suo fascio dell'erba; e reca in mano Mentre trova un capitano romano. Un mazzolin di rose e di viole, e anche un poā€™ di aiuole. Onde, siccome suole, e canta delle parole. Ornare ella si appresta un carabiniere lā€™arresta. Dimani, al dƬ di festa, il petto e il crine scoppiano delle goccioline. IL SABATO DEL VILLAGGIO di Giacomo Leopardi La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al dƬ di festa, il petto e il crine. [ā€¦] LA BELLA DONZELLETTA di Lisa, Samuele, Gregorio La donzelletta vien dalla campagna, Ma le piace la montagna. In sul calar del sole, Con la schiena che le duole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano Incontra un tipo strano. Un mazzuolin di rose e di viole, E le pianta con le mazzuole, Onde siccome suole, E le spalma con le cazzuole. Ornare ella si appresta E coi rami in testa, Dimani, al dƬ di festa, il petto e il crine, E le danno le gelatine. lavoro a piccoli gruppi con testo in comune

6 IL SABATO DEL VILLAGGIO di Giacomo Leopardi
LA DONZELLETTA E IL CANE di Emilia, Alessia, Michele La donzelletta vien dalla campagna, e porta con sĆ© una cagna. In sul calar del sole, e cā€™ĆØ tanto calore. Col suo fascio dell'erba; e reca in mano e vien da molto lontano, Un mazzolin di rose e di viole, che ha colto con tanto amore Onde, siccome suole, ornare ella si appresta e si rifugia in una foresta, Dimani, al dƬ di festa, il petto e il crine con tante piantine molto belline. IL SABATO DEL VILLAGGIO di Giacomo Leopardi La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al dƬ di festa, il petto e il crine. [ā€¦] IL SABATO DELLE CASTAGNOLE di Caterina, Sofia, Jacopo La donzelletta vien dalla campagna, e trova una cagna In sul calar del sole, mangia tante castagnole Col suo fascio dell'erba; e reca in mano un vecchio divano Un mazzolin di rose e di viole, e dietro si trovano le scuole Onde, siccome suole, fan venire gole. Ornare ella si appresta e a i maschi gli viene la cresta. Dimani, al dƬ di festa, il petto e il crine e si ruppe le ballerine. lavoro a piccoli gruppi con testo in comune

7 IL SABATO DEL VILLAGGIO di Giacomo Leopardi
LA GRANDE FESTA di Giorgia, Mariagrazia, Alessandro U. La donzelletta vien dalla campagna, e sale la montagna In sul calar del sole, tutti mangiano le castagnole. Col suo fascio dell'erba; e reca in mano e comincia ad eruttare un vulcano. Un mazzolin di rose e di viole, e con un poā€™ di aiuole. Onde, siccome suole, tutti incartano con le carte stagnole. Ornare ella si appresta e cammina lesta lesta. Dimani, al dƬ di festa, il petto e il crine si vedono tante bambine. IL SABATO DEL VILLAGGIO di Giacomo Leopardi La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al dƬ di festa, il petto e il crine. [ā€¦] lavoro a piccoli gruppi con testo in comune

8 DIVINA COMMEDIA Inferno ā€“ Canto III di Dante Alighieri
DETTAGLI DELLā€™INFERNO di Lisa, Angela, Mariagrazia Per me si va nella cittĆ  dolente, e si trova un muro imponente, per me si va ne lā€™eterno dolore, e si chiama un dottore, per me si va nella perduta gente e si cade nella lava bollente. DIVINA COMMEDIA Inferno ā€“ Canto III di Dante Alighieri Per me si va nella cittĆ  dolente, per me si va ne l'eterno dolore, per me si va ne la perduta gente. [ā€¦] DANTEā€™S HELL di Nicola, Gregorio, Samuele Per me si va nella cittĆ  dolente dove diventi veggente Per me si va nellā€™eterno dolore dove cā€™ĆØ un gran fetore. Per me si va nella perduta gente dove diventi strafottente. lavoro a piccoli gruppi con testo in comune LE PERSONE MATTE DEL DANTE di Asia, Jennifer Per me si va nella cittĆ  dolente, dove tutti vengono dallā€™oriente, per me si va nellā€™eterno dolore dove tutti sentono un gran rumore, per me si va ne la perduta gente. e tutti hanno il salvagente

9 DIVINA COMMEDIA Inferno ā€“ Canto III di Dante Alighieri
LA GRANDE CITTƀ di Emilia, Sofia, Giorgia Per me si va nella cittĆ  dolente, dove alla gente gli duole un dente. Per me si va ne lā€™eterno dolore dove esiste un gran pastore. Per me si va ne la perduta gente, dove la gente mente. DIVINA COMMEDIA Inferno ā€“ Canto III di Dante Alighieri Per me si va nella cittĆ  dolente, per me si va ne l'eterno dolore, per me si va ne la perduta gente. [ā€¦] DIAVOLO ARDENTE di Caterina, Alessia Per me si va nella cittĆ  dolente dove a un diavolo fa male un dente. Per me si va nellā€™eterno dolore con molto pudore Per me si va nella perduta gente proprio da presidente. lavoro a piccoli gruppi con testo in comune IL DOTTOR DANTE di Arianna, Elena Per me si va nella cittĆ  dolente, dove il dottore ha sempre un paziente. Per me si va nellā€™eterno dolore dove serve un gran dottore. Per me si va ne la perduta gente dove nessuno ĆØ mai appariscente.

10 DIVINA COMMEDIA Inferno ā€“ Canto III di Dante Alighieri
AMORE SERPENTE di Jacopo, Alessandro G. Per me si va nella cittĆ  dolente, dove cā€™ĆØ molta gente demente. per me si va ne lā€™eterno dolore, dove non cā€™ĆØ amore. per me si va nella perduta gente dove cā€™ĆØ un enorme serpente. DIVINA COMMEDIA Inferno ā€“ Canto III di Dante Alighieri Per me si va nella cittĆ  dolente, per me si va ne l'eterno dolore, per me si va ne la perduta gente. [ā€¦] LA CITTƀ ARDENTE di Yahya, Miki, Ale U. Per me si va nella cittĆ  dolente dove la gente se ne pente. Per me si va nellā€™eterno dolore dove ci si brucia di calore. Per me si va nella perduta gente dove ti si confonde la mente. lavoro a piccoli gruppi con testo in comune

11 5 MAGGIO di Alessandro Manzoni Ei fu. Siccome immobile,
LA MORTE DEL TAPIRO di Nicola Morelli Ei fu. Siccome immobile schiacciato da unā€™automobile, dato il mortal sospiro sembra che legga un papiro, stette la spoglia immemore e che non gli bagni il femore, orba di tanto spiro, succhia le formiche come un tapiro, cosƬ percossa, attonita e vibra come unā€™armonica la terra al nunzio sta e finalmente morrĆ . 5 MAGGIO di Alessandro Manzoni Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, cosƬ percossa, attonita la terra al nunzio sta, [ā€¦] IL NOBILE IMMOBILE di Alessia Bucaletti Ei fu. Siccome immobile, era molto nobile dato il mortal sospiro, fa un ultimo respiro stette la spoglia immemore e passano le ore orba di tanto spiro, e pigro come un ghiro cosƬ percossa, attonita va a fare una gita la terra al nunzio sta, e felice giocherĆ . IL SOPRAMMOBILE di Arianna Baldelli Ei fu. Siccome immobile, guardava il soprammobile dato il mortal sospiro, ha visto proprio un ghiro stette la spoglia immemore e mangiava sempre le more orba di tanto spiro, che vide un vampiro cosƬ percossa, attonita della sua vita la terra al nunzio sta, per questo cavalcherĆ . lavoro individuale con testo in comune

12 5 MAGGIO di Alessandro Manzoni Ei fu. Siccome immobile,
UNA MORTE BRUTTISSIMA di Alessandro Guerri Ei fu. Siccome immobile ed ĆØ unā€™ automobile dato il mortal sospiro gli danno il tapiro stette la spoglia immemore e guarda le ore orba di tanto spiro, diventa un vampiro cosƬ percossa, attonita e gli piace andare in gita la terra al nunzio sta e gli verrĆ  da magnĆ . 5 MAGGIO di Alessandro Manzoni Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, cosƬ percossa, attonita la terra al nunzio sta, [ā€¦] NONNO NAPOLEONE di Caterina Renzini Ei fu. Siccome immobile, ĆØ stesso molto nobile dato il mortal sospiro, lo ha morso un vampiro stette la spoglia immemore ha sopra la pancia un fiore orba di tanto spiro, e dorme come un ghiro cosƬ percossa, attonita si beveva sempre la granita la terra al nunzio sta, e suo nipote piangerĆ . IL BEL SIGNORE di Lisa Sponticcia Ei fu. Siccome immobile, e ha comprato un mobile dato il mortal sospiro, e dorme come un ghiro stette la spoglia immemore e mangia tante more orba di tanto spiro, fuori cā€™ĆØ un tapiro! CosƬ percossa, attonita e beve una granita la terra al nunzio sta, e poi ballerĆ . lavoro individuale con testo in comune

13 5 MAGGIO di Alessandro Manzoni Ei fu. Siccome immobile,
LE RIME BALLERINE di Giorgia Guerrini Ei fu. Siccome immobile, non aveva piĆ¹ lā€™automobile dato il mortal sospiro, che non aveva piĆ¹ il respiro stette la spoglia immemore che non mangiava piĆ¹ le more orba di tanto spiro, che fa sempre il giro cosƬ percossa, attonita che beve sempre la granita la terra al nunzio sta, e tutti si vanno a sposĆ . 5 MAGGIO di Alessandro Manzoni Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, cosƬ percossa, attonita la terra al nunzio sta, [ā€¦] Il VAMPIRO DORMIGLIONE di Gregorio Giannini Ei fu. Siccome immobile, in una strada con la Batmobile dato il mortal sospiro, dormiva come un ghiro stette la spoglia immemore e mangia le more orba di tanto spiro, come il fiato di un vampiro cosƬ percossa, attonita da una vita la terra al nunzio sta, e alla fine dormirĆ . IL MORTO IMMOBILE di Asia Carrazza Ei fu. Siccome immobile, come un vecchio mobile, dato il mortal sospiro, come un bel vampiro, stette la spoglia immemore, buona come delle more, orba di tanto spiro, scritta tutta su un papiro, cosƬ percossa,attonita e anche molto stupita, la terra al nunzio sta, che a tutti piacerĆ . lavoro individuale con testo in comune

14 5 MAGGIO di Alessandro Manzoni Ei fu. Siccome immobile,
IL NOBILE DORMIGLIONE di Yahya Wifak Ei fu. Siccome immobile, venne ucciso da un nobile dato il mortal sospiro, lo scambiarono per un ghiro stette la spoglia immemore gli tolsero il femore orba di tanto spiro, rimase senza respiro cosƬ percossa, attonita gli tolsero la vita la terra al nunzio sta, e lui volerĆ . 5 MAGGIO di Alessandro Manzoni Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, cosƬ percossa, attonita la terra al nunzio sta, [ā€¦] IL VAMPIRO BALLERINO di Emilia Migliorati Ei fu. Siccome immobile, ed era una morte irripetibile dato il mortal sospiro, da un vampiro stette la spoglia immemore per mangiare le more orba di tanto spiro con tanto sospiro, cosƬ percossa, attonita per una corta vita la terra al nunzio sta ed ora ballerĆ . Lā€™IMMOBILE VAMPIRO di Michele Dalmonte Ei fu. Siccome immobile, e gli cade un soprammobile dato il mortal sospiro, sembra che dorma come un ghiro stette la spoglia immemore il corpo non ha bruciore orba di tanto spiro sembra un vampiro cosƬ percossa, attonita sembra il corpo una granita la terra al nunzio sta perchĆ© lui si raffredderĆ . lavoro individuale con testo in comune

15 5 MAGGIO di Alessandro Manzoni Ei fu. Siccome immobile,
IL VAMPIRO SCHIACCIATO di Jacopo Baldi Ei fu. Siccome immobile, schiacciato da un mobile dato il mortal sospiro, e fa tanto il vampiro stette la spoglia immemore e ha tante ore orba di tanto spiro, e ha un grande ghiro cosƬ percossa, attonita e ha fatto una grande gita la terra al nunzio sta, e un cane morirĆ . 5 MAGGIO di Alessandro Manzoni Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, cosƬ percossa, attonita la terra al nunzio sta, [ā€¦] IL SIGNOR STANCO Jennifer Ugolini Ei fu. Siccome immobile, e compra unā€™automobile dato il mortal sospiro, ĆØ uguale a quello del ghiro stette la spoglia immemore e gli si vede il posteriore orba di tanto spiro, e si sente un gran sospiro cosƬ percossa, attonita e beve una granita la terra al nunzio sta, vedrai che pulirĆ . LA NOBILE GRANITA di Elena Cuccarini Ei fu. Siccome immobile, resterai sempre un uomo nobile dato il mortal sospiro, ogni giorno ti daremo un papiro stette la spoglia immemore dove non passano mai le ore orba di tanto spiro, dove ĆØ difficile far solo un respiro cosƬ percossa, attonita dove per consolarti ti ci vuole una granita la terra al nunzio sta, e nessuno si dimenticherĆ . lavoro individuale con testo in comune

16 5 MAGGIO di Alessandro Manzoni Ei fu. Siccome immobile,
IL SIGNOR E IL SUO CALOR di Sofia Migliorati Ei fu. Siccome immobile, come una vecchia automobile dato il mortal sospiro, e riprende un gran respiro stette la spoglia immemore e dal sole sente un gran calore orba di tanto spiro, non vede il ghiro cosƬ percossa, attonita e anche stupita la terra al nunzio sta, e tutto passerĆ . 5 MAGGIO di Alessandro Manzoni Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, cosƬ percossa, attonita la terra al nunzio sta, [ā€¦] LA TRISTEZZA E Lā€™ALLEGRIA di Angela Cari Ei fu. Siccome immobile, assomigliava ad un nobile mobile dato il mortal sospiro, sarebbe diventato un vampiro stette la spoglia immemore e sentƬ un gran calore orba di tanto spiro, scriveva su un papiro cosƬ percossa, attonita bevendo una granita la terra al nunzio sta, e lui ballerĆ  e canterĆ . LA MORTE DI NAPOLEONE di Alessandro Urbanelli Ei fu. Siccome immobile, era davvero nobile, dato il mortal sospiro, dorme come un ghiro, stette la spoglia immemore disperso nel vapore, orba di tanto spiro, con un solo respiro, cosƬ percossa, attonita per andare allā€™ uscita, la terra al nunzio sta, perĆ² il suo ricordo ci sarĆ . lavoro individuale con testo in comune

17 5 MAGGIO di Alessandro Manzoni Ei fu. Siccome immobile,
IL 5 MAGGIO DELLA STORIA di Mariagrazia Mennella Ei fu. Siccome immobile, era molto nobile dato il mortal sospiro, era scritto sul papiro, stette la spoglia immemore mangiava tante more, orba di tanto spiro, non ci sentiva il respiro, cosƬ percossa, attonita lā€™ha detto pure Rita, la terra al nunzio sta, e lo sa tutta la cittĆ . 5 MAGGIO di Alessandro Manzoni Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, cosƬ percossa, attonita la terra al nunzio sta, [ā€¦] Lā€™AUTOMOBILE di Samuele Fortuni Ei fu. Siccome immobile, schiacciato da una automobile dato il mortal sospiro, come un vampiro stette la spoglia immemore dopo aver mangiato per ore orba di tanto spiro, facendo il giro cosƬ percossa, attonita dopo una gita la terra al nunzio sta, al mattino canterĆ . 5 MAGGIO, ƈ MORTO UN SAGGIO di Gioia Giorgi Ei fu. Siccome immobile, non aveva lā€™automobile dato il mortal sospiro, dormiva come un ghiro stette la spoglia immemore e arrivĆ² un dottore orba di tanto spiro, non aveva il sospiro cosƬ percossa, attonita non aveva la vita la terra al nunzio sta, tutto il mondo lo saprĆ . lavoro individuale con testo in comune

18 RIO BO di Aldo Palazzeschi Tre casettine dai tetti aguzzi,
IL PAESE DELLE ACQUE di Jennifer, Alessandro G., Asia, Alessandro U. Tre casettine, hanno cinque piscine, dai tetti aguzzi, come li becco degli struzzi, un verde praticello, recintato da un cancello, un esiguo ruscello: Rio Bo, dove io pescherĆ², un vigile cipresso, sta lƬ, sempre depresso. RIO BO di Aldo Palazzeschi Tre casettine dai tetti aguzzi, un verde praticello, un esiguo ruscello: Rio Bo, un vigile cipresso. [ā€¦] lavoro a piccoli gruppi con testi diversi

19 DIVINA COMMEDIA Inferno ā€“ Canto XXVI di Dante Alighieri
LE CONOSCENZE DELLE SCIENZE di Arianna, Elena, Jacopo Considerate la vostra semenza come se fosse la vostra coscienza fatti non foste a viver come bruti, sennĆ² diventerete sempre piĆ¹ muti ma per seguir virtute e conoscenza e potrete diventare amici della scienza. DIVINA COMMEDIA Inferno ā€“ Canto XXVI di Dante Alighieri Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza. [ā€¦] lavoro a piccoli gruppi con testi diversi

20 NEVE di Ada Negri Sui campi e sulle strade silenziosa e lieve
NEVE STANCA di Giorgia, Michele,Yahya Sui campi e sulle strade La manda il dio Ade silenziosa e lieve dove ci passa uno spazzaneve volteggiando, la neve cade. e copre tutte le autostrade. Danza la falda bianca dove lƬ la neve non manca nell'ampio ciel scherzosa, e diventa pericolosa poi sul terren si posa, stanca e si siede su una panca. NEVE di Ada Negri Sui campi e sulle strade silenziosa e lieve volteggiando, la neve cade. Danza la falda bianca nell'ampio ciel scherzosa, poi sul terren si posa, stanca. [ā€¦] lavoro a piccoli gruppi con testi diversi

21 T'amo, o pio bove, e mite un sentimento
IL TRISTE BUE di Gregorio, Sofia, Lisa T'amo, o pio bove, e mite un sentimento e mi pare un tormento di vigore e di pace al cor m'infondi, di sentimenti profondi o che solenne come un monumento che ĆØ fatto di cemento tu guardi i campi liberi e fecondi, e si spargono pei mondiĀ  o che al giogo inchinandoti contento davanti alla rossa cinquecento l'agil opra de l'uom grave secondi: e tu la diffondi; ei t'esorta e ti punge, e tu col lento e suona uno strumento giro de' pazienti occhi rispondi e i tuoi occhi sono rotondi. IL BOVE di GiosuĆØ Carducci T'amo, o pio bove, e mite un sentimento di vigore e di pace al cor m'infondi, o che solenne come un monumento tu guardi i campi liberi e fecondi, o che al giogo inchinandoti contento l'agil opra de l'uom grave secondi: ei t'esorta e ti punge, e tu col lento giro de' pazienti occhi rispondi. lavoro a piccoli gruppi con testi diversi

22 IL LAMPO di Giovanni Pascoli E cielo e terra si mostrĆ² qual era:
NOTTE PAUROSA E FIERA ALLEGRA di Mariagrazia, Emilia, Angela E cielo e terra si mostrĆ² qual era: fatto di cera da una fattucchiera. La terra ansante, livida, in sussulto; fece sbocciare un virgulto. Il cielo ingombro, tragico, disfatto fece diventare un gatto matto. Bianca bianca nel tacito tumulto iniziĆ² a recitare un culto. Una casa apparƬ sparƬ dā€™un tratto come un veloce atto. Come un occhi, che, largo esterrefatto. si chiuse al tatto. Sā€™aprƬ si chiuse nella notte nera, e il giorno dopo ci fu una allegra fiera. IL LAMPO di Giovanni Pascoli E cielo e terra si mostrĆ² qual era: la terra ansante, livida, in sussulto; il cielo ingombro, tragico, disfatto: bianca bianca nel tacito tumultoĀ Ā Ā  Ā  una casa apparƬ sparƬ d'un tratto; come un occhio, che, largo, esterrefatto, s'aprƬ si chiuse, nella notte nera. lavoro a piccoli gruppi con testi diversi

23 ALLA SERA di Ugo Foscolo
LA LUNA PIENA di Nicola, Alessia, Caterina Forse perchĆ© della fatal quĆÆete Mi chiudi nelle segrete Tu sei l'imago a me sƬ cara vieni Che mi avveleni O sera! E quando ti corteggian liete Ti intrappoli come in una rete Le nubi estive e i zeffiri sereni Che van veloci come treni E quando dal nevoso aere inquĆÆete e voi non lo volete Tenebre e lunghe all'universo meni E tu ombra ti dimeni Sempre scendi invocata, e le secrete E voi ombre vi decidete Vie del mio cor soavemente tieni. tutto il tempo per i reni. ALLA SERA di Ugo Foscolo Forse perchĆ© della fatal quĆÆete Tu sei l'imago a me sƬ cara vieni O sera! E quando ti corteggian liete Le nubi estive e i zeffiri sereni, E quando dal nevoso aere inquĆÆete Tenebre e lunghe all'universo meni Sempre scendi invocata, e le secrete Vie del mio cor soavemente tieni. lavoro a piccoli gruppi con testi diversi

24 FINE

25 PRESENTAZIONE Lā€™idea del laboratorio di poesia ĆØ venuta verso la fine dellā€™anno scolastico, in un momento in cui era necessario proporre unā€™attivitĆ  divertente che, insieme alla curiositĆ  e alla novitĆ , avvicinasse i bambini a conoscere il genere poetico e la filastrocca attraverso un percorso diverso da quello proposto nel libro di testo. Lā€™idea ĆØ stata di portare a loro conoscenza la poesia classica (anche solenne) smontando poesie o parte di testi poetici famosi. Carducci, Foscolo, Dante Alighieri, Pascoli, Manzoni e altri, sono stati affrontati, in chiave ludica e con attivitĆ  svolte a piccoli gruppi senza, perĆ², sminuire lā€™importanza e la grandezza dei poeti che hanno fatto la storia della nostra letteratura. I bambini sono stati subito curiosi di comprendere il significato dei testi proposti ciĆ² ĆØ stato fatto con una parafrasi adeguata al loro linguaggio - ed entusiasti di mettersi alla ricerca di rime o assonanze adeguate. Lo spunto ĆØ venuto da una filastrocca di Bruno Tognolini ā€œDiritto ad essere cittadini dā€™Europaā€ nella quale abbiamo notato che un verso esponeva un tema serio ed attuale mentre quello successivo, in rima baciata, non aveva nessun legame con il precedente se non lā€™assonanza. CosƬ, dopo la lettura e la ricerca di alcune poesie, filastrocche, conte, scioglilingua, non-sense, giochi linguistici, ne abbiamo conosciuto la forma testuale: i versi, le strofe, le rime e la metrica. Successivamente, dopo una prima attivitĆ  collettiva in cui ĆØ stato spiegato il lavoro che intendevo svolgere, ho lasciato i bambini liberi di esprimersi a gruppi di tre quattro e, infine individualmente, nella rielaborazione di poesie. Essi, inoltre, hanno realizzato con varie tecniche pittoriche le immagini scegliendo un elemento particolare dei loro testi. Infine, per quanto riguarda la parte multimediale, essi hanno operato con la videoscrittura, hanno scannerizzato le proprie immagini e le hanno impaginate nel documento precedentemente strutturato dallā€™insegnante. Lā€™insegnante Federica Baldelli

26 Filastrocca di Bruno Tognolini
DIRITTO A ESSERE CITTADINI D'EUROPA C'era una volta un Nuovissimo Regno Rima di ferro, rima di legno Che si chiamava Governo d'Europa Rima di straccio, rima di scopa Tutti i regnanti si sono riuniti Rima di chiodi, rima di viti Per stabilire la Costituzione Rima di stati, rima di zone Mille bambini sono arrivati Rima di fiori, rima di prati PerchĆ© volevano dire la loro Rima di canto, rima di coro Visto che siete appena all'inizio Rima di ozio, rima di vizio Non fate sempre quel solito sbaglio Rima di puzza, rima di aglio Fate un bel regno che valga per tutti Rima di fiori, rima di frutti Anche per noi, non teneteci fuori Rima di frutti, rima di fiori E sarĆ  un regno piĆ¹ degno perchĆ© Rima con tutti fa rima con me. Filastrocca di Bruno Tognolini


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