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IL SNV LE INIZIATIVE REGIONALI Torino, 27/28 gennaio 2016 Maria Torelli.

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Presentazione sul tema: "IL SNV LE INIZIATIVE REGIONALI Torino, 27/28 gennaio 2016 Maria Torelli."— Transcript della presentazione:

1 IL SNV LE INIZIATIVE REGIONALI Torino, 27/28 gennaio 2016 Maria Torelli

2 Il Sistema Nazionale di Valutazione L’architettura organizzativa STAFF REGIONALE Composto da: Direttore generale Dirigenti tecnici e amministrativi Funzionari amministrativi Docenti utilizzati Con compiti di: Definizione delle iniziative di formazione Accompagnamento e monitoraggio sul territorio TEAM TERRITORIALI Composti da: Un DT di riferimento DS esperti sull’autovalutazione 1 funzionario amministrativo 1 rappresentante scuole paritarie Con compiti di: Primo livello di supporto alle scuole Organizzazione di incontri formativi

3 Il Sistema Nazionale di Valutazione Il sito Notizie Composizione staff e team territoriali Contatti Materiali Link di riferimento Tutorial Iniziative di formazione

4 Il Sistema Nazionale di Valutazione Prime iniziative Incontri con lo staff e i team territoriali: 12 gennaio 2015 2 febbraio 2015 Incontri con enti e associazioni del territorio che si occupano di autovalutazione: 28 gennaio 2015 11 febbraio 2015 Conferenze di servizio: 18-19-23-24 febbraio 2015 7 incontri sul territorio  3 incontri a Torino  Asti e Alessandria  Cuneo  Biella e Vercelli  Novara e VCO 1520 partecipanti

5 Il Sistema Nazionale di Valutazione Maggio-luglio 2015 Incontro con lo staff e i team territoriali sulla sezione 5 del RAV (Individuazione delle priorità e dei processi) Monitoraggio delle difficoltà Incontri negli Ambiti territoriali a cura dei Dirigenti Scolastici 11 incontri a Torino 6 incontri ad Alessandria 5 incontri a Cuneo 4 incontri ad Asti 2 incontri a Biella 1 incontro a Novara 1 incontro a Verbania 1 incontro a Vercelli TOTALE: 31 INCONTRI

6 Monitoraggio delle difficoltà - 2015 A. difficoltà nella costituzione dell’Unità di Autovalutazione B. scarsa chiarezza nella individuazione delle differenze tra vincoli/opportunità e punti di forza/punti di debolezza C. difficoltà nell’individuazione delle PRIORITA’ sulla base dei dati presenti in Piattaforma D. difficoltà a correlare i dati presenti sulla Piattaforma per individuare con chiarezza le criticità della scuola E. difficoltà nell’individuazione dei punti di forza e debolezza in rapporto a aree/sottoaree prive di indicatori F. difficoltà a definire i TRAGUARDI in termini misurabili G. difficoltà a collegare le priorità individuate nel piano di MIGLIORAMENTO con i PROCESSI gestionali e didattici su cui intervenire H. difficoltà a individuare le azioni da mettere in campo per agire sui PROCESSI al fine di realizzare il Piano di Miglioramento I. difficoltà nel definire la struttura del Piano di Miglioramento ( come procedere? Quali elementi devono essere indicati?) J. Difficoltà nell’attribuire una valutazione numerica alla situazione della scuola nelle RUBRICHE DI VALUTAZIONE K. difficoltà nel giustificare la valutazione attribuita nelle RUBRICHE DI VALUTAZIONE Indagine campionaria (20%) degli istituti scolastici della Regione

7 Il Sistema Nazionale di Valutazione Esiti del monitoraggio

8 Il Sistema Nazionale di Valutazione Esiti del monitoraggio

9 Il Sistema Nazionale di Valutazione Ottobre – dicembre 2015 Incontro con i team territoriali sul Piano di Miglioramento: 5 incontri sul territorio dal 29 ottobre al 4 novembre Rilevazione e monitoraggio delle criticità segnalate dal sistema dopo la pubblicazione dei RAV Circolare alle scuole n. 10432 del 23 novembre 2015 Presentazione progetti per il finanziamento dei PdM

10 Il Sistema Nazionale di Valutazione Incontro con i team Criticità rilevate nei RAV Traguardi definiti in modo generico, non osservabili e non misurabili Indicazione di un numero eccessivo di traguardi Incongruenza tra traguardi e processi Presenza di obiettivi riferiti a tutti i processi Presenza di priorità e traguardi su aree per le quali non sono previsti indicatori riferiti agli esiti

11 Il Sistema Nazionale di Valutazione Qualche esempio PRIORITA’TRAGUARDI Riduzione della variabilità tra le classi Realizzare classi in cui gli alunni sviluppino le proprie abilità e competenze in modo armonico e completo PRIORITA’TRAGUARDIOBIETTIVI DI PROCESSO Sviluppare metodologie didattiche che valorizzino le eccellenze Aumentare numero allievi che conseguono da 91 a 100 agli Esami Organizzazione secondo responsabilità diffusa con compiti ben definiti Figure di sistema direttamente collegate con il Dirigente Scolastico

12 Il Sistema Nazionale di Valutazione Monitoraggio Criticità rilevate dal sistema 114 scuole con criticità

13 Il Sistema Nazionale di Valutazione Monitoraggio Criticità rilevate dal sistema Criticità – Valori in percentuale

14 Il Sistema Nazionale di Valutazione Criticità rilevate PROVE STANDARDIZZATE Sebbene la scuola si sia data un giudizio negativo (tra 1 e 3) sull'area "Risultati nelle prove standardizzate nazionali", non ha inserito alcuna priorità per tale area 46,6 Sebbene la scuola si sia data un giudizio molto positivo (tra 6 e 7) sull'area "Risultati nelle prove standardizzate nazionali", il descrittore 2.2.a.4 "Differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile (ESCS)" ha un valore minore di -2 per la Matematica 30 Sebbene la scuola si sia data un giudizio molto positivo (tra 6 e 7) sull'area "Risultati nelle prove standardizzate nazionali", il descrittore 2.2.a.4 "Differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile (ESCS)" ha un valore tra -2 e 0 per l'Italiano 23,3

15 Il Sistema Nazionale di Valutazione Criticità rilevate COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA Non è stata inserita alcuna priorità per le aree degli Esiti diverse dall'area "Competenze chiave e di cittadinanza” 83,3 Sebbene la scuola si sia data un giudizio negativo (tra 1 e 3) sull'area "Competenze chiave e di cittadinanza", non ha inserito alcuna priorità per tale area 16,6

16 Il Sistema Nazionale di Valutazione I RAV del Piemonte Esiti dell’analisi effettuata dopo la pubblicazione su Scuola in Chiaro

17 I 666 RAV del Piemonte: Quali priorità?

18 Le priorità per ordine e tipologia

19 La scelta delle priorità I cicloII cicloparitarie 1 priorità22,115,830,4 2 priorità56,049,445,0 3 priorità11,617,98,4 4 priorità10,316,916,2 SCELTA DI DUE PRIORITA’I cicloII cicloParitarie RISULTATI SCOLASTICI + RISULTATI PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI9,214,710,4 RISULTATI SCOLASTICI + COMPETENZE CHIAVE17,115,811,4 RISULTATI SCOLASTICI + RISULTATI A DISTANZA3,98,12,8 RISULTATI PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI + COMPETENZE CHIAVE15,36,512,3 RISULTATI PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI + RISULTATI A DISTANZA4,71,14,7 COMPETENZE CHIAVE + RISULTATI A DISTANZA5,83,23,8

20 Il Sistema Nazionale di Valutazione Le scuole del I ciclo privilegiano l’area COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA (63,7% + 3 punti sul dato regionale) Le scuole del II ciclo privilegiano l’area RISULTATI SCOLASTICI (79,7% +15 punti sul dato regionale) Le scuole paritarie privilegiano l’area RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE (61,9% + 4,5 punti sul dato regionale)

21 Gli obiettivi di processo

22

23 per ordine e tipologia

24 La scelta degli obiettivi di processo

25 Il Sistema Nazionale di Valutazione Le scuole del I ciclo privilegiano l’area CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE (91,5% + 3,6 punti sul dato regionale) Le scuole del II ciclo individuano, oltre all’area CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE, le aree AMBIENTE DI APPRENDIMENTO ( 66,6% + 8,2 punti sul dato regionale); SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE (62,3% + 8 punti sul dato regionale) Le scuole paritarie presentano punteggi in linea con il dato regionale o leggermente inferiori.

26 Il Sistema Nazionale di Valutazione Progetti finanziati per i Piani di Miglioramento GLOBALEI CICLOII CICLO INDIRE915,68,3 UNIVERSITA’56,862,541,6 EE. LL38,634,350 ASSOCIAZIONI72,771,875 Le collaborazioni

27 Progetti finanziati – Formazione docenti Il 75% delle scuole finanziate prevede interventi di formazione per i docenti Le attività nell’ambito della Ricerca/Azione sono praticate dal 38,6%

28 Progetti finanziati – Attività per gli studenti

29 LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO Curricolo per competenze o Indicazioni Nazionali per il Curricolo o Sperimentazione del modello di certificazione di competenze Nuovi ambienti di apprendimento e metodologie innovative Quali azioni mettere in campo?


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