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PubblicatoRemo Palla Modificato 10 anni fa
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CICLO CELLULARE Periodo che intercorre fra l’origine di una cellula da una precedente divisione ed il momento in cui questa, a sua volta, si divide
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CICLO CELLULARE
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MITOSI Profase Consta di varie fasi: Profase Prometafase Metafase
Anafase Telofase Metafase Prometafase Anafase Telofase Citodieresi
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CICLO CELLULARE Protein chinasi presenti nella cellula in forma inattiva Proteine attivanti a vita breve = cicline FASE M PCK + ciclina = CdK Degradazione della ciclina MPF Ciclina B/A + CdK1 Ciclina B + CdK2 * Sintesi della ciclina Ciclina B * Ciclina D + CdK4-6 Sintesi della ciclina Ciclina A + CdK2 Ciclina E + CdK2 Degradazione della ciclina Innesca la duplicazione del DNA FASE S
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Blastula pluricellulare
FASI DELLO SVILUPPO Zigote segmentazione Blastula pluricellulare gastrulazione gastrula ectoderma endoderma mesoderma
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SVILUPPO EMBRIONALE a) crescita b) determinazione c) differenziamento
memoria cellulare morfologico c) differenziamento istologico biochimico d) morfogenesi Determinazione e differenziamento sono regolati da molecole: 1) differenziamento indipendente 2) differenziamento dipendente o induzione
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Blastoderma sinciziale
Cellula germinale Cellula uovo DROSOFILA Stadio plurinucleato Formazione delle membrane cellulari Blastoderma sinciziale
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DROSOFILA
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REGIONE delle ESTREMITA’ Geni della segmentazione
RNA di BICOID RNA di OSKAR RNA di TORSOLIKE Materni BICOID NANOS Proteina tronco REGIONE POSTERIORE REGIONE ANTERIORE REGIONE delle ESTREMITA’ Gap Geni della segmentazione Suddivisione dell’embrione in vari abbozzi di segmenti Controllano alcune strutture all’interno di ciascun segmento Segment polarity Pair-rule Determinano gli organi caratteristici di ciascun segmento Omeotici Diretti responsabili della formazione dei tessuti Realisator
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Controllo della condensazione della cromatina
GENI HOM di DROSOPHILA GENI HOX D UMANI Controllano la morfogenesi di estesi segmenti del corpo embrionale Sono contrassegnati da una sequenza di DNA definito “homeobox” Fattore di trascrizione ESPRESSIONE GENICA DNA
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d) determinazione spaziale
SVILUPPO EMBRIONALE a) crescita b) differenziamento c) morfogenesi insieme dei processi che realizzano il progetto d) determinazione spaziale progetto architettonico
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degli organuli subcellulari
SVILUPPO EMBRIONALE Fattori non genetici coinvolti - Condizioni ambientali delle proteine delle cellule dei tessuti degli organi dell’intero organismo - Processi della morfogenesi degli organuli subcellulari - Processi di autoassemblaggio Costruzione del corpo durante lo sviluppo embrionale
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POPOLAZIONI CELLULARI
Capacità proliferativa conservata per tutta la vita 1) in espansione Cellule ghiandolari, alcuni epiteli, cellule cartilaginee, osteoblasti, fibrocellule muscolari lisce 2) stabili Cellule altamente differenziate Cellule nervose e fibre del cristallino Cellule con vita limitata 3) rinnovabili Globuli rossi, cellule superficiali dell’epidermide e spermatozoi Presenza di cellule staminali
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CELLULA STAMINALE Caratteristiche: o PLURIPOTENTE UNIPOTENTE
Cellula progenitrice in grado di autoperpetuarsi e di dare origine ad una progenie differenziata Caratteristiche: a) capacità di sopravvivenza per lunghi periodi in fase di quiescenza b) capacità di automantenimento tramite replicazione c) capacità di dare origine a progenie differenziate o PLURIPOTENTE UNIPOTENTE Fenomeno per cui una cellula progenitrice indifferenziata limita le proprie opzioni differenziative, pur senza esprimere ancora le caratteristiche fenotipiche proprie della cellula differenziata cui darà origine Determinazione= fattori ambientali Cellula staminale determinata trascrizione di geni codificanti per particolari fattori trascrizionali Discendenza cellulare Trascrizione dei geni differenziativi ESPRESSIONE DEL FENOTIPO DIFFERENZIATO
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Cellule normali unite da giunzioni Perdita di microvilli e giunzioni
APOPTOSI: Cellule normali unite da giunzioni Mezzo fisiologico per controllare la crescita di una popolazione. Richiede energia Sebbene l’apoptosi è un processo fisiologico, può essere indotta anche in condizioni patologiche priming Perdita di microvilli e giunzioni NECROSI: Risultato diretto di uno stimolo dannoso alla cellula Cambiamenti nucleari Corpi apoptotici Corpi apoptotici Frammentazione Fagocitosi
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CELLULA E’ in grado di riconoscere ed interagire: 1) con altre cellule
mediante: transitorio contatto tra molecole di superficie caderine Calcio dipendenti selectine molecole di adesione N-CAM Calcio indipendenti PECAM1 giunzioni intercellulari 2) con molecole della matrice extracellulare integrine
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Proteine di collegamento (desmoplachina, placoglobina)
CADERINE Ne sono state identificate una trentina, suddivise in 4 sottoclassi: E (epiteliale) P (placentare) N (nervosa) caderine desmosomiche Proteine di collegamento (catenine) (desmoplachina, placoglobina) CITOSCHELETRO caderina desmosomica (MF) (FI) caderina E Zonula adhaerens desmosoma
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SEGNALI EXTRACELLULARI Regolano l’espressine di specifici geni
Svolgono un ruolo fondamentale nel determinare i comportamenti delle cellule in un organismo pluricellulare Cellula segnale: Cellula che invia il messaggio Cellula bersaglio: Cellula che riceve il messaggio interagiscono con recettori di superficie idrofiliche Ligando: Molecola segnale interagiscono con recettori intracellulari idrofobiche Regolano l’espressine di specifici geni Proteina capace di riconoscere una specifica molecola segnale Recettore: Molecola segnale + Recettore Risposta della cellula bersaglio al segnale
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Fattore di trascrizione Subunità catalitica della PKA
Ormone peptidico MOLECOLE SEGNALE Ormone steroide Recettore modificato Attivazione Enzima di membrana Recettore di membrana G-protein proteinchinasi Fattore di trascrizione cAMP Recettore Recettore modificato Subunità catalitica della PKA Promotore gene 2 CELLULA BERSAGLIO trascrizione Promotore gene 1 mRNA2 trascrizione mRNA1 NUCLEO fosforilazione attivazione PROTEINA 1 PROTEINA 2 prodotto substrato RISPOSTA 1 RISPOSTA 2 RISPOSTA 3
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RECETTORI Recettore a 7 domini transmembrana Sono classificabili in:
molecola segnale Sono classificabili in: a 7 domini trasmembrana accoppiati a G protein annessi a canali ionici ad attività enzimatica intrinseca G-protein Produzione secondo messaggero Recettore annessi a canali ionici molecola segnale Sito di legame per molecola segnale molecola segnale Interazione recettore-molecola segnale G-protein Dissociazione della G-protein Apertura di un canale ionico recettore chiusura di un canale ionico GTP GDP GTP Canale chiuso Canale aperto GDP cAMP Recettore ad attività enzimatica intrinseca Catena di fosforilazione a cascata molecola segnale proteina citoplasmatica fosforilata proteina citoplasmatica
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