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Istituto/Institute: Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (Institute of Atmospheric Sciences and Climate), Consiglio Nazinale delle Ricerche.

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Presentazione sul tema: "Istituto/Institute: Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (Institute of Atmospheric Sciences and Climate), Consiglio Nazinale delle Ricerche."— Transcript della presentazione:

1 Istituto/Institute: Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (Institute of Atmospheric Sciences and Climate), Consiglio Nazinale delle Ricerche (CNR-ISAC) Sede/location: Unità Operativa di Supporto di Roma (Rome unit) Nome gruppo di ricerca/research group name: Gruppo di Oceanografia da Satellite (Satellite Oceanography Group - GOS) Responsabile gruppo/group Head: Dr. Rosalia Santoleri Personale ricercatore/research personnel: 5 TI (permanent position), 3 TD (research fellows), 3 assegni di ricerca (graduate fellows) Personale amministrativo/research personnel: 1 TD (contractor) Contatto: tel: Siti web: gosweb.artov.isac.cnr.it,

2 Progetti di ricerca oceanografica internazionali a partecipazione GOS-ISAC
EUROFLEETS -Towards an alliance of European research Fleets (fondi EU) MARCOAST - GMES Marine and Coastal Information Services Extension and Transfer (fondi EU) MEDESS4MS - Mediterranean Decision Support System for Marine Safety (fondi EU) MYOCEAN 2 - Prototype Operational Continuity for the GMES Ocean Monitoring and Forecasting Service (fondi EU) PERSEUS - Policy-oriented marine Environmental Research in the Southern EUropean Seas (fondi EU) SEADATANET II - A Pan-european Infrastructure For Ocean And Marine Data Management (fondi EU) Progetti di ricerca oceanpografica nazionali a partecipazione GOS-ISAC RITMARE Ricerca Italiana per il MARE (fondi MIUR) SSD-PESCA Sistema di supporto alle decisioni per la gestione sostenibile della pesca nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia” Linea di attività “Ambiente Mare” (fondi Min. Economia) Marine Strategy Accordo CNR e ISPRA per Marine Strategy (fondi EU-MATTM) Totale finanziamenti di progetto al GOS (2013): Euro ,00

3 Monitoraggio dell’inquinamento marino da idrocarburi con osservazioni da satellite e modelli di circolazione marina: il progetto PRIMI (2007 – 2010, fondi Agenzia Spaziale Italiana) Il progetto PRIMI ha visto il CNR-ISAC come coordinatore delle attività scientifiche svolte da una partnership tra Enti di Ricerca e piccole e medie imprese per la realizzazione di un Sistema per il monitoraggio dell’inquinamento marino da petroli nei mari italiani e per la previsione dello spostamento di macchie di idrocarburi osservate. Inoltre, questo Istituto, in collaborazione con Flyby s.r.l., ha realizzato il “Modulo Ottico PRIMI” di monitoraggio operativo per l’individuazione di macchie di petrolio in mare in immagini da satellite (sensori MODIS e MERIS, banda ottica del visibile). Il Modulo Ottico è integrato nel Sistema PRIMI con gli altri Moduli realizzati dai partners PRIMI: il “Sistema SAR PRIMI” di monitoraggio con RADAR satellitari e con il “Sistema di Previsione PRIMI” che fornisce lo spostamento delle macchie, in base a modelli di calcolatore che simulano le correnti marine e l’azione del vento. Infine, il Sistema PRIMI è in grado di fornire agli Enti operativi (es. Capitanerie di Porto) un report con le informazioni sulle macchie individuate, al fine di facilitare gli interventi ambientali di contenimento dell’inquinamento. Infine, il Sistema PRIMI è stato collaudato con un periodo operativo di sei mesi e durante una campagna di misure in mare di circa 1 mese. 2 – Le macchie di idrocarburo vengono individuate nelle immagini da satellite, con opportuni software dei Moduli SAR e Ottico (esempio di inquinamento vicino l’Isola d’Elba). 1 - Monitoraggio del mare con satelliti e ricerca di macchie di idrocarburi (Moduli SAR e Ottico). Per saperne di più:

4 Monitoraggio dell’inquinamento marino da idrocarburi con osservazioni da satellite: il progetto PRIMI (2007 – 2010, fondi Agenzia Spaziale Italiana) macchia idrocarburo osservata posizione a 24 ore posizione a 48 ore vento corrente Tonn. petroli per km2 0.03 0.02 0.01 0.0 3 – Le traiettorie in mare delle macchie più rilevanti sono simulate nel futuro dal Modulo Previsione PRIMI e vengono avvisate le Autorità competenti con report PRIMI.

5 PROGETTO SSD PESCA: Sistema di supporto alle decisioni per la gestione sostenibile della pesca nelle regioni del Mezzogiorno d'Italia Mappa di Temperatura Superficiale del Mare (SST) misurata da satellite con indicata la presenza (Δ) ed eta’ (days) di larve di acciuga nel Canale di Sicilia. La distribuzione delle larve è concentrata lungo la fascia costiera siciliana e sul Banco Avventura (a sud di Mazara del Vallo, Sicilia sud-occidentale), ove l’acqua è più fredda, e delimitata a largo, da un’acqua superficiale più calda conosciuta come Atlantic Ionian Stream (AIS). La zona costiera e il Banco Avventura sono una zona di piattaforma continentale dove caratteristiche oceanografiche biologiche interagiscono in maniera rilevante per l’evoluzione dei processi fito- e zooplantonici . Banco Avventura AIS Per saperne di più:

6 L’uso di dati satellitari per lo studio della piena storica del Mississippi River del 2011 ed il suo impatto sulle paludi costiere della Louisiana I due outflow del Mississippi e dell’Atchafalaya durante la piena del 2011: l’immagine satellitare in truecolor del 1 Giugno 2011 mostra il sedimento in sospensione e la sua distribuzione lungo la zona paludosa costiera. I punti e le linee tratteggiate intorno al delta del Mississippi indicano le stazioni di misura dove e’ stato campionato il sedimento

7 L’uso di dati satellitari per lo studio della piena storica del Mississippi River del 2011 ed il suo impatto sulle paludi costiere della Louisiana La concentrazione di sedimento costiero (SSC) calcolata da misure satellitari (a) ha permesso di correlare la dinamica delle correnti fluviali con l’accumulazione di sedimento sulle zone costiere Per saperne di più: Falcini, F., N. S. Khan, L. Macelloni, B. P. Horton, C. B. Lutken, K. L. McKee, R. Santoleri, S. Colella, C. Li, G. Volpe, M. D’Emidio, A. Salusti, D. J. Jerolmack (2012). Linking the historic 2011 Mississippi River flood to coastal wetland sedimentation.  Nature Geoscience 5, , DOI: /ngeo1615.


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