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PubblicatoElisabetta Giorgi Modificato 10 anni fa
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Il cuore è una pompa doppia che spinge il sangue attraverso i due circuiti chiusi e separati dell'apparato circolatorio umano. Il sangue ricco di ossigeno lascia il ventricolo sinistro attraverso l’aorta e, dopo essere circolato in tutto il corpo, torna desossigenato all’atrio destro attraverso le vene cave superiore e inferiore. Introducendolo nell’arteria polmonare, il ventricolo destro pompa il sangue ai polmoni, dove avviene l'espulsione dell'anidride carbonica e l'assunzione dell'ossigeno. Una volta ossigenato torna all’atrio sinistro attraverso le vene polmonari, pronto per un nuovo ciclo di circolazione arteriosa. IL CUORE
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Sezione del cuore Il cuore è un organo muscolare che ha le dimensioni di un pugno ed è formato da quattro cavità: due atri (o orecchiette) e due ventricoli. Il cuore pompa il sangue al corpo e ai polmoni e riceve il sangue di ritorno dal corpo e dai polmoni. Il sangue entra nel cuore attraverso i due atri: l'atrio destro riceve il sangue dal corpo attraverso la vena cava superiore e la vena cava inferiore; l'atrio sinistro riceve il sangue dai polmoni attraverso le vene polmonari. Il sangue esce dal cuore attraverso i ventricoli: il ventricolo destro porta sangue ai polmoni attraverso l'arteria polmonare; il ventricolo sinistro invia il sangue al resto dell'organismo attraverso l'aorta.
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ELETTROCARDIOGRAMMA Nel tracciato dell’elettrocardiogramma di un soggetto in buone condizioni di salute, si osservano alcune fasi caratteristiche che vengono denominate onda P, complesso QRS e onda T. In condizioni patologiche, l’andamento del tracciato risulta alterato e la sequenza delle onde non viene rispettata. In particolare, nella tachicardia vi è un aumento del numero delle pulsazioni, che diventano più rapide e deboli (tratto a) e quindi si arrestano (tratto b); nell’aritmia da fibrillazione, le onde QRS non sono equidistanti, come avviene in condizioni normali, e le onde P sono sostituite dal tratto a, che esprime la fibrillazione degli atri (contrazione non coordinata delle fibre muscolari cardiache); nel blocco atrio-ventricolare si osserva una distribuzione irregolare di onde QRS e di onde P.
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PACEMAKER Il pacemaker è uno strumento che ha permesso di salvare molti pazienti affetti da gravi aritmie del battito cardiaco. I primi pacemaker erano grandi almeno il doppio di quelli attuali, qui illustrati, che misurano circa 5x3 cm e pesano g; i pacemaker contengono un chip in silicio e sono alimentati da una batteria al litio. Il sistema elettronico verifica costantemente il battito del cuore; se il ritmo scende al di sotto di un dato valore, nel pacemaker si attiva il generatore di pulsazioni che ristabilisce artificialmente un battito normale. Ogni anno, in tutto il mondo vengono impiantati pacemakers.
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TESSUTO MUSCOLARE CARDIACO
Le fibre del tessuto muscolare cardiaco costituiscono il miocardio, lo strato muscolare intermedio del cuore. Tali fibre, come appare in questa sezione istologica osservata al microscopio ottico, possiedono striature trasversali analoghe a quelle del tessuto striato, dovute ai filamenti proteici di actina e miosina che, all'interno delle fibre, permettono la contrazione. Le fibre cardiache hanno forma cilindrica; le loro estremità sono biforcate e si collegano in modo da formare un reticolo tridimensionale. Le superfici di collegamento sono dette dischi intercalari; nella foto, appaiono come sottili linee scure trasversali.
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PLACCA ARTERIOSCELOTRICA
L'arteriosclerosi è una patologia tipica dell'età avanzata, che dipende dal restringimento del lume delle arterie. Insorge con l'accumulo di placche di colesterolo, piastrine, cellule muscolari morte e frammenti di altri tessuti sulle pareti interne dei vasi, e costituisce un alto fattore di rischio per le malattie cardiache e per le disfunzioni renali, intestinali e naturalmente circolatorie. Quando le placche arteriose si rompono, i frammenti entrano in circolo andando a ostruire i vasi più sottili.
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ANGIOPLASTICA CON PALLONCINO
Una delle cause più frequenti di infarto è l’accumulo di placche di colesterolo sulle pareti interne delle arterie che perfondono il cuore. L’angioplastica con palloncino, una terapia chirurgica comunemente utilizzata per curare questa patologia, elimina la necessità di interventi più impegnativi come quello di bypass coronarico.
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ANGIOGRAFIA L'angiografia è una tecnica diagnostica che consiste nella visualizzazione del cuore e dei principali vasi sanguigni mediante raggi X, previa introduzione di apposite sostanze radiopache. Imponendo al paziente un disagio minimo, viene spesso utilizzata per verificare i risultati degli interventi chirurgici.
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CUORE ARTIFICIALE Nel corso degli anni Ottanta William DeVries impiantò cuori artificiali Jarvik-7 su diversi pazienti, ottenendo in generale risultati poco soddisfacenti. Soltanto in un unico caso il paziente sopravvisse per 620 giorni dopo l'intervento. Attualmente la soluzione del cuore artificiale viene adottata solo temporaneamente, in attesa della disponibilità di un cuore umano.
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