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Strategie energetiche

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Presentazione sul tema: "Strategie energetiche"— Transcript della presentazione:

1 Strategie energetiche
Per una nuova fonte di energia Roma 10 giugno 2008 Ing Francesco calamida

2 Ing Francesco calamida
Situazione attuale Roma 10 giugno 2008 Ing Francesco calamida

3 Ing. Francesco Calamida
Situazione attuale Combustibili fossili: petrolio, metano, carbone Dipendenza da importazioni Prezzi in forte crescita Inquinamento ed emissione di CO2 Le riserve sono destinate ad esaurirsi in tempi brevi Il metano è difficile da trasportare (gasdotti, rigassificatori) Il carbone pone problemi di estrazione e inquinamento Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

4 Ing. Francesco Calamida
Situazione attuale Energie rinnovabili: Idroelettrica: ottima,ma ormai completamente sfruttata in Italia Biocombustibili: Non risolvono i problemi di emissioni inquinanti e di CO2 Provocano riduzione delle scorte alimentari e conseguenti loro rincari Solare: costosissima come impianti e non sempre disponibile Eolica: Costosa come impianti, problemi paesaggistici, non sempre disponibile Eolica e solare richiedono anche una disponibilità di impianti tradizionali per quando non sono disponibili, oppure costosi e complessi sistemi di accumulo. Sono soluzioni affascinanti, ma utili solo come integrazione di fonti energetiche primarie. Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

5 Ing. Francesco Calamida
Situazione attuale Fissione nucleare Usa come combustibile l’uranio E’ indicato come “la soluzione” che consentirebbe di ridurre la dipendenza energetica dell’Italia da combustibili fossili Ridurrebbe le emissioni di inquinanti e di CO2 Presenta però numerosi inconvenienti e controindicazioni Trasporto combustibile radioattivo Smaltimento scorie radioattive, problema minimizzato da chi è a favore del nucleare a uranio, ma non risolto Dismissione centrali, anche questa minimizzata, ma non risolta Sicurezza: poiché non esiste una sicurezza al 100 % quali possono essere le conseguenze di un incidente? Le esperienze sono negative Tempi di realizzazione delle centrali comunque lunghi: 8-10 anni dall’inizio dell’opera L’uranio è destinato ad esaurirsi in tempi simili a quelli del petrolio Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

6 Proposte attuali del governo
Nuovo piano energetico per arrivare a produrre il 30 % del fabbisogno energetico col nucleare “tradizionale” Inizio della costruzione di 5 nuove centrali entro il 2013 Se tutto va bene non potranno essere pronte prima del 2021 Costruzione di centrali di terza generazione Per quelle di 4a generazione, più sicure ed efficienti, occorreranno ricerche, ingenti investimenti ed è previsto che saranno disponibili non prima di 20 anni Dipendenza italiana da importazioni per il combustibile: l’uranio non risolve il problema Nessun progetto e nessun nuovo investimento per la ricerca di nuove fonti energetiche Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

7 Ing Francesco calamida
Una nuova energia La fusione nucleare Roma 10 giugno 2008 Ing Francesco calamida

8 Ing. Francesco Calamida
La fusione nucleare La fusione nucleare è una reazione in cui atomi di isotopi di idrogeno, deuterio e trizio, si fondono producendo atomi di elio ed energia E’ la fonte di energia delle stelle Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

9 Ing. Francesco Calamida
La fusione nucleare Avviene solo ad altissime temperature, dai 10 ai 100 milioni di gradi A queste temperature la materia si trova in uno stato particolare definito “plasma” Produce una grande quantità di energia: Una centrale a fusione da 1000 MWe consumerebbe in un anno circa 110 kg di deuterio e 380 kg di litio per produrre circa GWh, una a fissione 200 t di uranio, una a carbone t di combustibile Non utilizza combustibili radioattivi I combustibili utilizzati, idrogeno e litio, da cui si genera il trizio, sono a basso costo e presenti in abbondanza in natura Il deuterio è presente in una percentuale dello 0,015 % nell’acqua Il litio si trova nelle rocce ignee Non si autoalimenta, nel caso di cessazione dell’afflusso di combustibile si spegne Il prodotto finale è Elio, senza produzione di gas serra Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

10 Ing. Francesco Calamida
Vantaggi Combustibile a basso costo e disponibile anche in Italia in quantità praticamente illimitate Altissimo rendimento in rapporto alla quantità di combustibile usata Possibilità di produrre energia in quantità quasi illimitata e a basso costo Combustibile non radioattivo: facilità di trasporto e stoccaggio Nessuna produzione di scorie radioattive Nessuna produzione di CO2 o di inquinanti La reazione si spegne da sola se non alimentata o in caso di incidente Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

11 Ing. Francesco Calamida
Problemi Necessità di grandi investimenti per completare la sperimentazione delle nuove tecnologie Attualmente sono previsti tempi lunghi per la sua disponibilità pratica, condizionati da investimenti e motivazione Accettazione di una tecnologia “nucleare” da parte della gente Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

12 Ing. Francesco Calamida
Breve storia I primi studi risalgono agli anni del 20° secolo (Rutherford e altri) Negli anni 50 viene realizzata nella bomba H Sempre negli anni 50 Sacharov e Tamm progettano il primo Tokamak Negli anni lo studio della fusione si è diffuso presso tutti i maggiori paesi industrializzati: si prometteva che dopo 30 anni sarebbe diventata l’energia del futuro Negli anni 70 l’ENEA realizza nei laboratori di Frascati il suo primo Tokamak FT operativo dal 1977 Nel 1978 inizia la realizzazione del JET (Joined European Torus) il primo Tokamak costruito dalla Comunità Europea che ottiene ottimi risultati Nel 1985 Gorbaciov propone a USA, Europa e Giappone il progetto per costruire un nuovo reattore per lo sviluppo della fusione per scopi pacifici, il progetto ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) Solo nel 2006 si avvia operativamente il progetto ITER Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

13 Ing. Francesco Calamida
Tokamak Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

14 Ing. Francesco Calamida
La ricerca europea L’attività di ricerca e sviluppo è coordinata dall’EFDA (European Fusion Development Agreement) nell’ambito del consorzio Euratom Al consorzio europeo sono associati numerosi altri paesi quali USA, Russia, Cina, India, Giappone e Corea Le sedi dell’EFDA sono in Germania (Direzione generale), Regno Unito (JET) e Spagna (FFE) Il principale nuovo progetto, ITER, sarà realizzato in Francia E in Italia? Nulla Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

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Realizzazioni Progetto JET (Joined European Torus) operativo dal 1983 Localizzazione: Culham in UK Obiettivi: sperimentare la fusione fra deuterio e trizio Progetto FTU (Frascati Tokamak Upgrade) Tokamak italiano realizzato dall’ENEA Seconda versione del primo tokamak di Frascati Operativo dal 1989 Localizzazione Frascati (RM) Obiettivi: sperimentare le tecnologie per la fusione Altri tokamak PLT a Princeton USA JT-60 Giappone Altri … Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

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Nuovi progetti Progetto ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) Obiettivo: produrre energia da fusione per dimostrare la fattibilità di una centrale Prima conferenza internazionale di negoziazione nel novembre 2001 Inizio previsto lavori 2006, slittato al 2008 Operatività prevista dal 2016, slittata al 2018 Localizzazione: Cadarache in Francia Costo circa 4.7 miliardi di euro (lo 0,5 % delle spese militari mondiali) Progetto IFMIF (International Fusion Materials Irradiation Facility) Impianto per provare i materiali per i futuri reattori Progettazione concettuale dal 1996 (ENEA) Progettazione operativa entro 2008 Costruzione Prima operatività 2015 Localizzazione ? Giappone? Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

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ITER Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

18 Ing. Francesco Calamida
Nuovi progetti Progetto DEMO Prima centrale prototipo per produrre energia Progettazione concettuale Progettazione operativa Costruzione 1a fase Prima operatività 2033 Localizzazione non definita Power plant Successiva centrale a fusione Progettazione concettuale dal 2030 Inizio costruzione 2045 Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

19 Schema di centrale a fusione
Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

20 Ing. Francesco Calamida
Pianificazione Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

21 Perché investire sulla fusione
Per avere una prospettiva energetica che vada oltre il breve periodo (20-30 anni) Per avere energia a basso costo, non inquinante, senza scorie radioattive e nella quantità che serve Per ridurre e infine eliminare la nostra dipendenza energetica dalle importazioni di petrolio, gas e uranio Perché è una tecnologia nuova mentre quella delle centrali a fissione è ormai vecchia Perché i tempi di disponibilità non sono lontani come si vorrebbe far credere e soprattutto sono paragonabili con quelli del nucleare di 4a generazione Per non trovarci fra 20 anni a ricominciare da capo avendo investito in centrali con vecchia tecnologia Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

22 Prospettive politiche
L’Italia non avendo grandi riserve di petrolio, metano, carbone e non avendo investito in centrali nucleari è la nazione con il maggior interesse e la maggior motivazione per investire in una nuova tecnologia come la fusione Gli attuali progetti di sviluppo del nucleare sono a lungo termine: iniziare a costruire centrali entro il 2013 significa non averle disponibili prima del 2021 E’ necessario invece investire prioritariamente sulla fusione per ridurre i tempi di sviluppo previsti per gli attuali progetti L’Italia deve avere quindi una partecipazione e una capacità decisionale maggiore nei progetti in essere e in quelli futuri Sarebbe opportuna e di rilevante interesse nazionale la scelta dell’Italia per la localizzazione del futuro progetto DEMO Potrebbero anche essere lanciati nuovi progetti a livello italiano o europeo in parallelo o in alternativa agli attuali Si deve assolutamente evitare di disperdere tempo e risorse su progetti molto meno convenienti quali il nucleare di 4a generazione, il solare, l’eolico, i rigassificatori o i biocombustibili La realizzazione di alcune centrali nucleari potrebbe essere solo uno strumento tattico, in attesa della disponibilità della fusione, se la loro realizzazione fosse molto rapida, entro il 2013 Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

23 Ing. Francesco Calamida
Conclusioni La fusione nucleare è realizzabile E’ un’energia pulita e disponibile in quantità praticamente illimitata E’ di interesse strategico per l’Italia che ha poche altre risorse energetiche I tempi attualmente previsti per i progetti per la sua realizzazione sono troppo lunghi a causa di: Investimenti insufficienti Burocrazia Tempi decisionali troppo lunghi Pianificazione finalizzata più alla sperimentazione che al raggiungimento di obiettivi concreti E’ possibile accelerare i progetti di realizzazione facendo maggiori investimenti, semplificando gli iter burocratici e finalizzando i progetti al raggiungimento di obiettivi concreti in tempi brevi Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

24 Ing. Francesco Calamida
Il fisico russo Artsimovich, padre del tokamak, diceva: “La fusione ci sarà quando la società ne avrà bisogno” Noi ne abbiamo bisogno adesso! Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

25 Ing. Francesco Calamida
Riferimenti Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida

26 Ing. Francesco Calamida
Ringraziamenti Maria Grazia Battisti: fonti energetiche italiane Annalisa Calamida: fisica della fusione Alessandro Calamida: revisione generale e elenco energie alternative Ivana Rametta: revisione generale e inserimento schema fusione Roma 10 giugno 2008 Ing. Francesco Calamida


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