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PubblicatoSimona Campana Modificato 10 anni fa
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Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana I Anno 2009/2010
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Progetto: “Adotta uno scienziato” Metodologie Didattiche
Galileo Galilei ( )
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“Il Padre della Scienza Moderna”
“La realtà che vediamo è spiegata attraverso ciò che non vediamo (relazioni matematiche).”
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Cenni biografici … Noto fisico, astronomo e filosofo italiano, nacque a Pisa il 15 Febbraio del 1564. Fu avviato dal padre, mercante fiorentino e musicista, agli studi di medicina che egli abbandonò dopo soli quattro anni per approfondire i suoi nuovi interessi scientifici. Nel 1589 venne nominato lettore di matematiche nell’Università di Pisa. A questo periodo risalgono i primi scritti dedicati allo studio della meccanica, che lo accompagnerà tutta la vita.
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Tra il 1592 e il 1611 insegnò a Padova, dove effettuò le osservazioni astronomiche con il cannocchiale, conseguendo importanti scoperte (i satelliti di Giove). Nel 1611 si trasferì a Firenze, dove, sollevato dagli obblighi dell’insegnamento, potè dedicarsi esclusivamente agli studi. Durante il periodo fiorentino fissò gli indirizzi fondamentali della nuova scienza naturale e si impegnò pubblicamente nella difesa della prospettiva eliocentrica copernicana. La sua battaglia si concluse tuttavia tragicamente con la condanna per eresia pronunciata dalla Chiesa di Roma. Morì ad Arcetri, presso Firenze, nel 1642.
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… Scoperte ed invenzioni che hanno rivoluzionato il mondo della scienza ...
Il telescopio … La sua invenzione risale al 1608 e si rivelò utile per l’osservazione dei corpi celesti … L’Elioscopio … strumento di proiezione cui risalgono la scoperta e l’osservazione delle macchie solari fino a quel tempo sconosciute … Il Pendolo … strumento che consentì allo scienziato di individuare il fenomeno dell’ “isocronismo delle oscillazioni”…
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Il Compasso geometrico e militare
Il Termoscopio … La sua invenzione è datata nel e fu riconosciuto da subito un efficace strumento di misurazione di caldo e di freddo,una sorta di “progenitore” dell’attuale termometro … Il Compasso geometrico e militare … strumento di cui disponevano i sovrani rinascimentali per effettuare calcoli precisi delle loro pianificazioni strategiche militari …
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Fin dall’antichità l’uomo ha sempre manifestato grande interesse verso lo studio della natura, ma non era in possesso di un adeguato “metodo di indagine”… Fu così che,nel corso del ‘600, per tale esigenza di “conoscere e comprendere” quanto ci circonda, nacque il METODO SPERIMENTALE ,ad opera di Galileo appunto … Si rivelò ben presto un indispensabile strumento di cui disporre per approcciare allo studio dei fenomeni naturali …
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IL METODO SCIENTIFICO Il contributo di Galileo alla scienza … … Galileo fu il primo “fisico” della storia,ovvero, il primo a utilizzare un nuovo metodo di indagine della natura … Egli sosteneva che la natura è “scritta in linguaggio matematico”,ed è mediante quest’ultimo che deve essere indagata,in quanto il solo in grado di esprimere la vera natura delle cose. La scienza deve dunque rivolgersi direttamente all’indagine della natura perché non è un libro che debba “appoggiarsi alle opinioni di qualche celebre autore”.
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Principali fondamenti del metodo sperimentale galileiano:
I fenomeni vanno studiati nei loro aspetti misurabili (bisogna studiare le proprietà geometriche dei corpi e in generale tutte le caratteristiche del fenomeno misurabili quantitativamente). E’ necessario semplificare il fenomeno per evidenziarne le caratteristiche fondamentali. Occorre costruire ipotesi servendosi eventualmente del linguaggio matematico . Le deduzioni ricavate dalle ipotesi devono essere confrontate con l’esperienza.
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IL METODO SCIENTIFICO ADOTTATO DALLO SCIENZIATO SI ARTICOLA PERTANTO IN DUE FASI DISTINTE:
FASE INDUTTIVA A partire dall’osservazione di un determinato fenomeno, giungere alla formulazione ed ideazione di una legge (assioma) in grado di spiegare il fenomeno stesso. FASE DEDUTTIVA Applicazione della legge formulata in un “esperimento”, con lo scopo di dedurne e dimostrarne la validità. … Il metodo delineato da costui, consente di interpretare le cause dei fenomeni attraverso IPOTESI che, se confermate nella loro validità dai risultati degli esperimenti , sono riconosciute come TEORIE …
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Denunciando “l’accumulo passivo di dati”, Galileo ribadì la necessità di un“intervento attivo del ricercatore”.Quest’ultimo, in seguito ad un’attenta osservazione, deve pervenire all’elaborazione di esplicite ipotesi da sottoporre al controllo sperimentale. CON IL PASSARE DEL TEMPO … Gli sviluppi scientifici affineranno sempre di più la pratica e la teoria del metodo sperimentale e vedranno consolidarsi la contrapposizione tra una concezione induttiva ed una concezione ipotetico-deduttiva di esso.
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Il Metodo … “OGGI” L’avvento degli elaboratori elettronici e la possibilità di utilizzare in alcuni settori della ricerca scientifica simulazioni basate su metodi numerici e modelli matematici, non hanno diminuito l’importanza del metodo Il metodo sperimentale continua ad essere un ottimo strumento di ricerca, di indagine e dunque di conoscenza . . .
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Essenza della teoria “galileiana”…
CONCLUSIONI Essenza della teoria “galileiana”… “La filosofia naturale (la fisica) è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ i quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangolo, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto.” G . Galilei IL SAGGIATORE
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L’Universo …
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… Fonti … G.P.PARODI,M.OSTILI,G.MOCHI ONORI,”L’EVOLUZIONE DELLA FISICA”.Ed. Paravia, 2008 Spazioinwind.libero.it Digilander.libero.it (I siti di sopra riportati sono stati visitati il )
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