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PubblicatoAdalfieri Vecchio Modificato 10 anni fa
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Stagno di S’ena arrubia: un nuovo episodio di botulismo aviare ha interessato gli uccelli dello stagno dopo quelli verificatisi nel 1999 e nel Gli accertamenti di laboratorio hanno confermato il primo sospetto diagnostico.
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La moria ha interessato in particolare gli anatidi, germani, mestoloni e alzavole ma anche folaghe, gabbiani e cavalieri d’Italia. Gli episodi di botulismo sono abbastanza frequenti nel mondo e sono stati segnalati anche recentemente in Italia (foce del fiume Letimbro, Savona, agosto 2010).
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Paralisi flaccida dovuta all’azione della tossina (sindrome limberneck)
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Sindrome limberneck
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Recupero di soggetti con evidente sintomatologia clinica.
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Non tutti i soggetti che ingeriscono la tossina vengono a morte, in relazione soprattutto alla quantità della tossina stessa. I capi vivi recuperati sono stati ricoverati presso una struttura veterinaria per essere tenuti in osservazione.
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Durante il sopralluogo lungo le rive dello stagno sono stati rinvenuti numerosi soggetti in diversi stadi di decomposizione.
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Soggetto in avanzato stato di decomposizione.
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La rimozione delle carcasse rappresenta di fatto l’unica azione di profilassi tesa a limitare l’estendersi del fenomeno.
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L’opera di bonifica è stata condotta grazie al coordinamento ed alla fattiva collaborazione tra Comune, IZS, Corpo Forestale e Cooperativa Pescatori.
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I soggetti morti sono stati conferiti presso l’IZS Dipartimento di Oristano. Sono stati sottoposti ad esame e campionamento anche per altre eventuali ricerche eziologiche.
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Rappresentazione schematica del ciclo del Botulismo aviare in natura.
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Botulismo aviare Rappresenta in natura una delle principali cause di morte insieme ai virus influenzali ed all’avvelenamento da piombo Non sono infrequenti i casi di botulismo aviare che colpiscono anche gli allevamenti di polli e tacchini domestici Episodi di botulismo aviare sono stati segnalati negli Stati Uniti, in particolare negli stati nord-occidentali, in Europa, Africa e Asia L’insorgenza è solitamente associata ad innalzamento della temperatura dell’acqua, fioriture algali, condizioni di ipossia degli stagni che favoriscono lo sviluppo del batterio e la conseguente produzione della tossina La malattia è infatti dovuta all’ingestione della tossina preformata da parte degli uccelli L’agente eziologico è il clostridium botulinum che nel caso specifico produce le tossine di tipo C ed E Il sospetto diagnostico, formulato sui dati clinici ed epidemiologici, viene confermato in laboratorio tramite la ricerca della presenza della tossina in campioni di sangue o organi
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