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Enrica Massetti, Dirigente Scolastica di Gussago
ANNO SCOLASTICO L’ESPERIENZA DI RICERCA DELLE SCUOLE DEL CIRCOLO DIDATTICO DI GUSSAGO “Dalle competenze al profilo formativo degli alunni” Enrica Massetti, Dirigente Scolastica di Gussago MASSETTI 2006
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I presupposti dell’esperienza
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Momenti di analisi critica , di riflessione e di approfondimento in relazione a:
Tematiche poste dal processo di trasformazione del sistema scolastico Impianto culturale sotteso alla Legge 53 Proposte didattiche e valoriali contenute nei documenti della riforma Potenzialità e gli snodi critici sottesi alla proposta MASSETTI 2006
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Obiettivi Costruzione di senso del nuovo
Negoziazione e condivisione di significati da attribuire alle parole - chiave della riforma Identificazione delle opportunità offerte dalla riforma Individuazione dei punti di ricerca e sviluppo della pratica educativa e didattica Quali cambiamenti introdurre nella logica del miglioramento continuo del sistema scolastico Quali elementi ritenere significativi e utili rispetto ai bisogni educativi degli alunni MASSETTI 2006
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Le direzioni della ricerca
Coniugare il sapere teorico ed esperienziale pregresso dei docenti con le istanze innovative Scoprire le relazioni di coerenza tra le parti costitutive della nuova proposta progettuale Ridisegnare la progettazione alla luce dei concetti - chiave della riforma ritenuti più significativi in rapporto ai bisogni dei bambini Costruire procedure, modelli e strumenti condivisi di contestualizzazione e personalizzazione delle proposte MASSETTI 2006
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Elementi significativi individuati
Richiamo all’unità della persona, della cultura e dell’educazione I bisogni e le dimensioni di sviluppo della persona al centro dei processi formativi Impostazione ologrammatica Trasversalità dei saperi Attenzione a tutte le dimensioni dell’apprendere e ai processi generali sottesi all’apprendimento Progettazione per competenze attenta alle ragioni dell’apprendimento Personalizzazione dei percorsi formativi Orientamento al “Profilo finale” del ragazzo al termine del 1° ciclo di istruzione quale strumento per assicurare l’unità di direzione e il coordinamento degli interventi educativi e didattici delle scuole, delle famiglie e del territorio. MASSETTI 2006
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Concetti condivisi che hanno guidato e giustificato la ricerca
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1. APPRENDIMENTO COME: Azione consapevole guidata da intenzione
e riflessione Processo ricorsivo di trasformazione dell’esperienza Attivo, volontario, mediato internamente. E’ un processo, di scoperta e costruzione del significato dalle informazioni e dalle esperienze, filtrato da percezioni, pensieri, sentimenti individuali. MASSETTI 2006
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2. Impostazione ologrammatica
-Cogliere l’unità del reale attraverso più punti di vista -Cogliere gli oggetti nei loro contesti, nei loro complessi, -Legare le parti e le totalità -Oltrepassare le tradizionali compartimentazioni specialistiche, disciplinari o metodologiche Lavorare invece sull’apertura e sui confini delle diverse prospettive. Si è condivisa la necessità di promuovere una conoscenza capace di MASSETTI 2006
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3. Trasversalità dei saperi
strumenti del pensiero per risolvere problemi una conquista e non un dato di fatto contesti in cui operare e pensare e non contenitori di conoscenze e abilità I saperi di connessione MASSETTI 2006
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Perché i saperi di connessione?
“Le conoscenze, i saperi vanno interconnessi, contestualizzati e globalizzati per poter affrontare problemi che richiedono approcci multidisciplinari. Il sapere è unitario come l’esperienza e non tollera separazioni… L’essere umano è nel contempo fisico, biologico, psichico, culturale, sociale, storico. Questa unità complessa della natura umana è completamente disintegrata nell’insegnamento, attraverso le discipline”. MASSETTI 2006
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E. Morin, La testa ben fatta, Cortina ed.
“L’insegnamento che si realizza basandosi sulla trasversalità dei saperi promuove “un pensiero che non separa e riduce, ma che distingue e collega, che organizza le conoscenze ed evita la loro sterile accumulazione. Non si tratta di abbandonare la conoscenza delle parti per la conoscenza della totalità, né l’analisi per la sintesi, ma di coniugarle”. E. Morin, La testa ben fatta, Cortina ed. MASSETTI 2006
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Quesiti emersi Una cosa è parlare di impostazione ologrammatica e un’altra è sapere come si fa a realizzarla. Come fare a interconnettere le discipline, gli OSA tra loro, le discipline con le educazioni per un progressivo e coordinato sviluppo di apprendimenti, nei quali la distinzione non perda mai il rimando all’unità della persona, della cultura e dell’educazione? MASSETTI 2006
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4. GLI OBIETTIVI FORMATIVI: come principi organizzativi dei saperi, in grado di permettere l’accesso alla competenza, di dare senso e unitarietà all’esperienza. Gli OSA sono strumenti culturali da utilizzare in direzione educativa O.F. Competenze della persona MASSETTI 2006
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5. Obiettivi formativi realizzano Competenze
programmano sviluppano insegnanti alunni MASSETTI 2006
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6. Competenza = risposta globale del soggetto a un compito;funzione metacognitiva personale che coinvolge l’insieme della persona (aspetti cognitivi, sociali, emotivo-affettivi), la quale cerca di dare il meglio di se stessa inventando/elaborando di suo (utilizzandola); schemi d’azione più o meno complessi e capaci di adattarsi e rimodularsi nell’affrontare situazioni nuove. Va sollecitata, promossa dall’insegnamento, ma il grado raggiunto dipende innanzitutto dal ruolo che gioca il soggetto in apprendimento abilità competenza = sequenza logica, chiusa e compiuta di atti, ripetibile, abitudinaria, stereotipata, impersonale, standardizzabile (so e so anche come si fa). E’ un’intenzione e un risultato dell’insegnamento. MASSETTI 2006
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Si deve basare su dei saperi
La competenza Si deve basare su dei saperi Deve avvalersi dell’esperienza del soggetto (Che esperienza ha fatto di quei saperi) Richiede esperienze pratiche sostenute da quadri concettuali capaci di favorire il costituirsi di schemi d’azione sempre più integrati, articolati e stabili Comporta riflessione, metacognizione Comporta produzione di azioni in contesti differenti MASSETTI 2006
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Dimensione metacognitiva Dimensione affettivo-motivazionale
Rappresentazione della competenza come sapere esperto elaborato in termini di consapevolezza a più dimensioni Dimensione metacognitiva Dimensione affettivo-motivazionale SAPERE PERCHÈ SAPERE COME FARE SAPERE VERSO DOVE SAPER FARE SAPERE Dimensione cognitiva Fonte: U. Margiotta MASSETTI 2006
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DI COMPETENZA (PELLEREY, WITTORSKI)
CONCETTO “OLISTICO” DI COMPETENZA (PELLEREY, WITTORSKI) Natura complessa e unitaria della competenza. Entrano in gioco componenti molteplici: Cognitive (rappresentazioni, schemi e teorie) Affettive (immagine di sé, volizione, investimento emozionale,motivazione, autocontrollo consapevole dell’attenzione, della motivazione, delle emozioni, autoregolazione) Sociali (riconoscimento della competenza da parte del contesto) Culturali (danno forma alle stesse competenze) Prasseologiche, che rinviano all’aspetto visibile delle prestazioni, che possono essere anche oggetto di valutazione MASSETTI 2006
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6. La competenza non si sviluppa se non si predispone
appositamente un ambiente didattico per il suo apprendimento Le proposte didattiche si progettano in modo da favorire un corretto esercizio dei processi generali sottesi all’apprendimento, di tipo cognitivo, metacognitivo, affettivo e relazionale. Si organizzano le attività in una sequenza di fasi didattiche per governare la complessità dei processi formativi; queste rappresentano contesti di conoscenza ed esperienze significative per gli alunni. MASSETTI 2006
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SAPERI NATURALI “Devi sapere che...” “Quel che devi fare”
Le fasi del processo di insegnamento/apprendimento SAPERI NATURALI MAPPING APPLICAZIONE “Devi sapere che...” “Che cosa sai?” “Quel che devi fare” RICOSTRU- ZIONE GENERALIZ- ZAZIONE TRANSFER “E se invece… allora...” Prova anche tu “Cosa hai fatto e perché” “Inventa una regola” MASSETTI 2006 Laboratorio Università Cà Foscari di Venezia Scuola RED (Ricerca Educativa Didattica)
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Caratteristiche e strutturazione della competenza
Fasi Apprendimenti verso la consapevolezza Processi per apprendere Fase A: SAPERI NATURALI “Che cosa sai ?” Consapevolezza delle relazione tra sé e il compito Recupero, esplorazione, attivazione di ciò che si sa. Prima organizzazione delle conoscenze Fase B: MAPPING “devi sapere che..” Consapevolezza del compito da affrontare Elaborazione dell’informazione. Ricerca e produzione di analogie con quanto l’allievo sa già. Organizzazione/strutturazione della mappa cognitiva personale. Motivazione ad apprendere. MASSETTI 2006
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Caratteristiche e strutturazione della competenza
Fasi Apprendimenti verso la consapevolezza Processi per apprendere Fase C: APPLICAZIONE “quel che devi fare” Consapevolezza di abilità e concetti da padroneggiare Elaborazione dell’informazione.Ricerca e produzione di analogia tra ciò che si sa e il compito. Riconoscimento della sequenza di azioni. Soddisfazione nella produzione autonoma. Consolidamento Fase D: TRANSFER “prova anche tu..” Consapevolezza della contestualizzazione di abilità e concetti in situazioni nuove e diverse Elaborazione dell’informazione e applicazione in contesti nuovi e diversi. Ricerca di analogie e differenze. Pensiero procedurale. Produzione ideativo- immaginativa Prima generalizzazione MASSETTI 2006
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Caratteristiche e strutturazione della competenza
Fasi Apprendimenti verso la consapevolezza Processi per apprendere Fase E: RICOSTRUZIONE “che cosa hai fatto e perchè” Consapevolezza dell’intero obiettivo istruzionale Riconoscimento del proprio stile di apprendimento. Giustificazione Ricostruzione Pensiero procedurale Controllo attivo Rappresentazione Fase F: GENERALIZZAZIONE “inventa una regola con quello che hai fatto.” Consapevolezza riflessiva sui propri prodotti di conoscenza e sui processi Strutturazione/ ristrutturazione della mappa cognitiva personale Rappresentazione Rielaborazione Pensiero ideativo –immaginativo Valorizzazione personale della regola MASSETTI 2006
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Le fasi della ricerca “Dalle competenze del Pecup ai Profili formativi delle classi”
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Avanzamento dell’esperienza di ricerca sulla base di queste domande:
Quali sono le competenze da sviluppare? Come facciamo a identificare le competenze da far maturare durante uno specifico anno scolastico? Se le competenze sono dei traguardi orientativi verso cui dirigersi, la scelta compete alla singola équipe pedagogica o coinvolge il Collegio? MASSETTI 2006
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Documenti di riferimento: Pecup, sezione “strumenti culturali”
Indagine PISA sulle competenze Studi scientifici sulle competenze Storia pregressa del docente e della scuola MASSETTI 2006
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Dal PECUP si ricavano le competenze
ESISTENZIALI Valori Comportamenti Sensibilità Atteggiamenti CULTURALI Saperi Discipline Trasversalità Uso… Produzione del testo Comunicazione Lettura e comprensione Integrazione dei linguaggi Organizzazione temporale …. Identità Autonomia Relazioni Partecipazione Approccio al compito Orientamento …. PECUP di scuola Profili formativi culturali di scuola MASSETTI 2006
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1^ Fase Analisi e declinazione delle competenze “esistenziali”del Pecup in rapporto all’età degli alunni in uscita dalla scuola dell’infanzia e primaria. Recupero e valorizzazione dei valori e dei principi che appartengono alla storia del circolo Negoziazione e condivisione dei significati da attribuire alle singole competenze attraverso un confronto vivace e serrato tra i docenti MASSETTI 2006
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COMPETENZE ESISTENZIALI PER LA SCUOLA PRIMARIA DI GUSSAGO
CONOSCENZA DI SÈ Conosce e distingue le proprie emozioni, le sa motivare e controllare; ha una visione realistica di sé e affronta in modo adeguato ogni situazione tenendo conto delle proprie possibilità e dei propri limiti; accetta di mettersi alla prova e si impegna/si sforza per riuscire; conosce e sa sfruttare le proprie attitudini per il perseguimento di uno scopo. RELAZIONE CON GLI ALTRI Valuta con accuratezza le abilità e le caratteristiche degli altri fondandosi sull’evidenza piuttosto che sui pregiudizi e stereotipi, nella relazione con gli altri; si confronta accettando idee, culture, personalità diverse; condivide ciò che sa e ciò che sa fare per realizzare uno scopo comune; sa trovare soluzioni costruttive al conflitto; aiuta e chiede aiuto (atteggiamento empatico e rispettoso) MASSETTI 2006
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MASSETTI 2006 AUTONOMIA PERSONALE
Cura il proprio materiale e lo utilizza funzionalmente; Sa muoversi nello spazio noto in modo finalizzato Tollera la separazione da persone significative Ricerca una motivazione interna al lavoro Adatta il proprio comportamento in base alle caratteristiche del contesto AUTONOMIA COGNITIVA Comprende ed esegue consegne complesse rispettando precise scadenze temporali; si organizza in base ai compiti; procede nel lavoro con impegno ed attenzione continua monitorando costantemente ; sa pianificare un lavoro; sa scegliere fra varie modalità organizzative individua nuove strategie di soluzione di problemi APPARTENENZA Conosce la propria cultura e percepisce se stesso come parte integrante di una comunità Ricerca all’interno delle diverse culture temi e valori che possono diventare patrimonio comune e garanzia dei diritti di tutti. RESPONSABILITÀ Assume responsabilmente un impegno e lo porta a termine; Riconosce i propri errori e si attiva per migliorare Predice e valuta le conseguenze del proprio agire Pospone un bisogno che non può essere immediatamente raggiunto Assume la responsabilità di una scelta indipendentemente dal gruppo È corresponsabile dell’apporto recato all’interno di una coppia o di un gruppo. CONVIVENZA CIVILE Conosce e riflette su alcuni diritti e doveri del cittadino ed esercita alcune modalità di rappresentazione e di delega; Conosce le regole nei vari contesti vissuti: ambiente scolastico, ricreativo (oratorio), sportivo (palestra, campo sportivo, parco-giochi), culturale (biblioteca, museo, cinema, teatro); Adotta norme di comportamento adeguate alla sicurezza nei vari ambienti (a casa, a scuola,nei luoghi ricreativi, sulla strada); Assume comportamenti corretti per il rispetto dell’ambiente (uscite, visite di istruzione, ricerche sul territorio); Adotta norme di comportamento adeguate alla propria salute (sana alimentazione, igiene e pulizia dei denti e del corpo). MASSETTI 2006
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2^ fase: individuazione e progettazione delle competenze riferite agli strumenti culturali
Si definiscono classe per classe in modo da costituire i traguardi orientativi verso cui dirigersi e tali da costituire i profili formativi in uscita degli alunni Si opera ricorrendo a una mappa facilitante, che consenta di mantenere relazioni di coerenza tra saperi, discipline,obiettivi formativi/competenze, esperienze di apprendimento. MASSETTI 2006
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Si definiscono le competenze che corrispondono a ciascuna area
Si individuano le diverse macroaree di operatività entro le quali vogliamo collocare gli aspetti essenziali dei saperi, i concetti fondanti, le articolazioni disciplinari essenziali Si definiscono le competenze che corrispondono a ciascuna area Si individuano le esperienze capaci di promuovere la competenza/competenze definita/e, di far interagire più saperi mirando alla realizzazione per gli alunni di un compito reale e non fittizio. MASSETTI 2006
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LA MAPPA DELLE COMPETENZE
Area di competenza LA MAPPA DELLE COMPETENZE Motivazioni, relazioni,affettività Area di competenza 1. saperi naturali Area di competenza LE COMPETENZE CULTURALI Sfondo integratore 2. mapping 3. applicazione Area di competenza Area di competenza 4. transfert 5.ricostruzione 6. generalizzazione Competenze esistenziali Area di competenza Area di competenza MASSETTI 2006
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che servono a sviluppare
Area di competenza = Insieme dei saperi che servono a sviluppare una competenza individuata Lingua italiana Arte e immagine scienze informatica Ed ambientale MASSETTI 2006
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IL PROFILO CULTURALE IN USCITA: ASPETTI METACOGNITIVI
I PROFILI IN USCITA GLI STRUMENTI CULTURALI IL PROFILO FORMATIVO IN USCITA: Periodo.. EDUCAZIONI E CONVIVENZA CIVILE LE COMPETENZE ESISTENZIALI IL PROFILO CULTURALE IN USCITA: Classe/ Periodo … ASPETTI COGNITIVI ASPETTI METACOGNITIVI ASPETTI RELAZIONALI MASSETTI 2006
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Attività di sviluppo dell’esperienza sui profili formativi
“Dal profilo della classe al profilo dell’alunno” MASSETTI 2006
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Perché “Profili”? La considerazione della molteplicità di dimensioni coinvolte nei processi di apprendimento per la competenza rende necessario ricorrere al concetto di “profili”, più che di “profilo” , ad indicare la pluralità degli esiti possibili nella varia combinazione e composizione delle dimensioni. MASSETTI 2006
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Profilo finale dell’alunno per ogni competenza
Dimensione metacognitiva Dimensione affett/ motivaz Dimensione cognitiva MASSETTI 2006
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PROFILI FORMATIVI FINALI DEGLI ALUNNI /E
Luca Matteo Competenza attesa in… Motivazioni, relazioni,affettività Competenza attesa Competenza attesa Sfondo integratore Competenza attesa PROFILI FORMATIVI FINALI DEGLI ALUNNI /E Competenza attesa Competenza attesa Competenza attesa Competenza attesa Competenze esistenziali Competenza attesa MASSETTI 2006
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