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connettivo propriamente detto
epitelio ghiandole tessuto connettivo propriamente detto
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a differenza degli epiteli…
cellule molto più rade abbondante materiale extracellulare (matrice) presenza di vasi sanguigni
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Componenti del tessuto connettivo
cellule matrice extracellulare sostanza fondamentale amorfa fibre di natura proteica fibre collagene fibre elastiche
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varietà di tessuto connettivo
si distinguono diversi tipi in base alla abbondanza relativa e alla disposizione delle fibre extracellulari alle differenze istologiche corrispondono specifiche proprietà funzionali e quindi ruoli fisiologici ecco due esempi estremi…
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tessuto connettivo lasso
in nero: fibre elastiche in rosa: fasci di fibre collagene di diverso spessore in bianco (scarsamente colorabile): abbondante sostanza fondamentale amorfa
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tessuto connettivo denso
fasci compatti e ordinati di fibre collagene in sede extracellulare scarse quantità di sostanza fondamentale amorfa
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specificità funzionale
lasso: permeabile facilita gli scambi metabolici sede privilegiata dei meccanismi di difesa denso robusto notevole resistenza alle sollecitazioni meccaniche
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in che senso i tessuti connettivi “connettono”?
connessione meccanica ancorare tessuti fra loro sostenere e proteggere organi connessione funzionale consentire e facilitare il transito di: sostanze (nutrizione, metabolismo) cellule (difesa immunitaria)
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connessione “meccanica” connessione “funzionale”
più fibre proteiche, che conferiscono stabilità e robustezza più sostanza fondamentale idratata, che consente la diffusione di sostanze e la migrazione di cellule
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classificazione dei tessuti connettivi propriamente detti
lasso denso regolare irregolare altri, fra cui… adiposo
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varietà di connettivo denso
fasci di fibre collagene a decorso irregolare fasci di fibre collagene uniformemente orientati
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varietà di connettivo denso
connettivo denso irregolare (per es. derma) connettivo denso regolare (per es. tendine)
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Connettivo denso regolare
Le fibre sono strettamente impacchettate e allineate lungo le linee di trazione La sua grande resistenza lo rende adatto a formare Tendini Aponeurosi Fasce Legamenti Cornea
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Connettivo denso irregolare
Le fibre sono intrecciate fra loro senza un disegno preciso Si riscontra in Derma Capsula fibrosa che avvolge gli organi Guaine di tendini e nervi Periostio
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Più in dettaglio… la composizione delle componenti della matrice extracellulare del connettivo
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Sostanza fondamentale amorfa
soluzione molto viscosa caratterizzata dalla presenza di macromolecole a base di proteine e polisaccaridi molto permeabile alla diffusione di metaboliti, consente anche la migrazione delle cellule immunitarie la sua permeabilità dipende dal grado di idratazione, che può aumentare notevolmente in caso di edema infiammazione
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proteoglicani della SFA
i proteoglicani sono molecole di dimensioni gigantesche, formate dall’unione di lunghe catene di glicosamino-glicani e polipeptidi sono paragonabili a “spugne” in grado di trattenere quantità variabili di acqua proteoglicani della SFA
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Fibre dei tessuti connettivi
Fibre collagene Fibre reticolari Fibre elastiche
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Fibre collagene Lunghe, resistenti ma flessibili, non ramificate
Non si estendono molto se tirate Fibre collagene
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Fibre reticolari più sottili, rete intrecciata e ramificata
meno resistenti, ma più flessibili rispetto alle collagene Fibre reticolari
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Fibre reticolari Stessa proteina costitutiva del collagene, ma minore grado di aggregazione Comuni nel periodo in cui il mesenchima si differenzia in connettivo Nell’adulto: Membrana basale degli epiteli Tessuto periendoteliale Stroma degli organi ghiandolari Stroma di sostegno degli organi linfoidi e del midollo osseo
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Fibrille collagene fibre collagene e reticolari sono in realtà formate dalla stessa struttura proteica di base da cosa deriva la bandeggiatura evidenziata da certe tecniche di microscopia elettronica?
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il collagene è formato dall’associazione di subunità di tropocollagene
Le triple catene peptidiche del tropocollagene si allineano longitudinalmente e si associano parallelamente in modo regolarmente “sfasato” a formare microfibrille di collagene
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tropocollagene e collagene
il riempimento di queste “lacune” da parte del colorante provoca la bandeggiatura regolare
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fibre elastiche fibrillina elastina
le fibre elastiche, a differenza del collagene, si allungano se sottoposte a trazione al cessare della trazione, le fibre riacquistano la loro forma originale.
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chi produce tutte queste componenti?
collagene elastina proteoglicani … chi produce tutte queste componenti?
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le cellule del connettivo
il connettivo è caratterizzato da una popolazione cellulare eterogenea ma solo una cellula è responsabile della sintesi di tutte le componenti extracellulari…
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connettivo lasso: alcune componenti
Il fibroblasto! la maggior parte delle altre cellule hanno funzione difensiva
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fibroblasti in coltura
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fibroblasto (TEM) fibroblasto in sezione longitudinale
fasci di fibrille collagene in sede extracellulare
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Fibroblasto membrana plasmatica del fibroblasto in sezione trasversale
nucleo membrana plasmatica del fibroblasto in sezione trasversale Fibroblasto
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assemblaggio extracellulare del collagene
le subunità di tropocollagene sintetizzate dalla cellula sono in via di secrezione… …nello spazio extracellulare, dove avviene la formazione delle fibre
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Fibroblasto La cellula più abbondante nel connettivo propriamente detto Costruisce e secerne le subunità proteiche delle fibre Secerne acido ialuronico
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sintesi del collagene nucleo fibroblasto Reticolo endoplasmico rugoso
I fibroblasti, i condroblasti e gli osteoblasti sintetizzano la molecola di tropocollagene La maturazione del collagene prevede numerose e complesse modificazioni post-traduzionali del tropocollagene, sia a livello endocellulare che extracellulare Reticolo endoplasmico rugoso fibroblasto Golgi
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esocitosi
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Cellule del connettivo propr. detto
Fisse Fibroblasti Macrofagi fissi Adipociti Melanociti Migranti Macrofagi liberi Mastociti Linfociti Microfagi Plasmacellule Cellule mesenchimali
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macrofago
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Macrofago fisso Anche detto istiocita, nasce per differenziazione del monocita circolante Fagocitano cellule danneggiate e particelle estranee, inclusi batteri patogeni I materiali ingeriti vengono distrutti da enzimi lisosomiali Reagiscono a stimoli rilasciando sostanze attivanti del sistema immunitario
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Presentazione dell’antigene
macrofago linfocita B
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Macrofagi liberi Mastociti
Stessa funzione dei macrofagi fissi, ma sono molto mobili Migrano nell’organismo attratti da un focolaio d’infezione Mastociti Cellule piccole e mobili situate spesso vicine ai vasi sanguigni Producono istamina (dilata i vasi favorendo l’afflusso di sangue) e eparina (previene la coagulazione del sangue)
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mastocito
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Interazione fra antigene e IgE presentato sulla membrana del mastocito
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Degranulazione del mastocito
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Altre cellule migranti
Linfociti e plasmacellule Microfagi (granulociti neutrofili ed eosinofili)
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Connettivi a caratteri “speciali”: Adipocita
Singola enorme gocciola di grasso Nucleo e organelli sono schiacciati verso la periferia (forma ad anello con castone) Numero variabile a livello di Tessuto Regione dell’organismo Individuo
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tessuto adiposo
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tessuto adiposo cellula ad “anello con castone”
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tessuti di origine mesenchimale
il tessuto connettivo (propriamente detto) è strettamente imparentato con altri tessuti di origine mesenchimale (connettivi in senso lato)
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Tessuti connettivi in senso lato
LASSO Rete fibrosa lassa, abbondante matrice amorfa PROPRIAMENTE DETTI DENSO Fibre densamente impacchettate, relativamente poca matrice amorfa SANGUE Contenuto nell’apparato circolatorio LIQUIDI Tessuti connettivi in senso lato LINFA Contenuta nel sistema linfatico CARTILAGINE Matrice gelatinosa solida DI SOSTEGNO (solidi) OSSO Matrice cristallina
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i tessuti di origine mesenchimale:
cos’hanno in comune tessuti così diversi fra loro? i tessuti di origine mesenchimale: derivano tutti dal medesimo tessuto embrionale (mesenchima) pur nelle notevoli differenze individuali, condividono una serie di importanti caratteristice istologiche: cellule relativamente rade abbondante matrice extracellulare la cui composizione caratterizza il tipo di tessuto
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Origine delle cellule connettivali
Derivano tutte, direttamente o indirettamente durante lo sviluppo embrionale, dalla cellula mesenchimale pluripotente. Si ritiene che un piccolo numero di tali cellule persista nell’adulto
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