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Approccio clinico ai gas del sangue
Prof. Aldo Baritussio Clinica medica 1 IV piano Policlinico, stanza 17 tel E mail:
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Blood sampling for gases and AB disturbances
Arterial. Peripheral venous (turniquet off 1 min before sampling). Central venous. Mixed central venous.
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Review article: Can peripheral venous blood gas analysis replace arterial in emergency medical care? A-M Keely. Emergency medicine Australasia 22: , 2010. Mean A-V difference in pH: pHunits. Mean A-V difference in pCO2: 5.7 mm Hg. Mean A-V difference in bicarbonate: 1.4 mmol/L. Mean A-V difference in base excess: mmol/L. For patients who are not in shock venous pH, bicarbonate and BE have sufficient agreement with arterial values to be interchangeable. There are insufficient data to determine if these relationships persist in shocked patients or in those with mixed acid-base disorders. Agreement betwenn arterial and venous PCO2 is poor, PVCO2 could be used for monitoring trends in selected patients.
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Perché basarsi sul sangue arterioso?
Il sangue arterioso è ben mescolato. Il sangue venoso no, neanche se prelevato in arteria polmonare
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L’ emogasanalisi Sangue arterioso (a. radiale o femorale).
Siringa con tracce di eparina. Aria max 1-2%. Misura subito o porta al laboratorio in ghiaccio. La macchina* misura pH, PO2, PCO2, SaO2 e calcola i bicarbonati. Se interessa solo il pH, và bene anche sangue venoso (differenza dall’ arterioso 0.03). Leucocitosi estreme abbassano la PaO2. * I co-ossimetri misurano la “fractional saturation” (HbO2/(HbO2+Hbrid+metHb+COHb); i vecchi ossimetri calcolavano la SaO2 da pH, PaO2, PaCO2, temperatura, dando la “functional saturation”.
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Pressioni parziali dei gas (in mm Hg)
PO PCO2 150 Vie di conduzione Regione alveolare PO2 PCO2 cap v a Shunt fisiologico (3%) v= arteria polmonare cap=capillare polmonare a= arteria periferica
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PaCO2 La PaCO2 (v.n mm Hg) è l’ indice della ventilazione alveolare.
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Produzione ed eliminazione della CO2
PCO2 (mm Hg) Produzione di CO2: 200 ml/min 99% eliminata col respiro 1% dal rene 40 PCO2 40 cap 46 40 v a Shunt fisiologico (3%) v= arteria polmonare cap=capillare polmonare refluo dall’ alveolo a= arteria periferica
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La regione alveolare Alveoli Pneumocita di tipo 2 Macrofago alveolare
Surfactant libero nel lume alveolare Film interfacciale
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Composizione del surfactant polmonare
Proteine idrofobiche SP-B SP-C Lectine Ca-dipendenti DPPC
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Effetto del surfactant suppletivo sulla mortalità perinatale.
(Maternitade Santa Joana, Sao Paulo, Brazil)
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La ventilazione alveolare
Ventilare le vie aeree significa muovere un volume d’aria (V) lungo le vie aeree. V = volume per unita’ di tempo. La ventilazione/minuto e’ il volume d’aria inspirato od espirato al minuto. Questo volume e’ in genere misurato durante l’espirio, per cui la ventilazione/minuto e’ espressa dal simbolo VE. VE =f x VT, ove f e’ la frequenza respiratoria al minuto e VT e’il volume corrente (tidal volume) cioe’il volume mosso ad ogni atto respiratorio. La ventilazione alveolare (VA) è la differenza tra la ventilazione tidalica e la ventilazione dello spazio morto (VD=150 ml). VA= VT-VD=350 ml
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Lo spazio morto anatomico si può misurare con il metodo dell’ inspirio di O2 puro o con la formula di Bohr Spazio morto Lo spazio morto fisiologico (anatomico+alveoli ventilati ma non perfusi) è di pochi ml maggiore di quello anatomico.
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La PaCO2 è l’ indice della ventilazione alveolare
Produzione di CO2 . PaCO2=0.863 x VCO2 . VA Ventilazione alveolare IPERVENTILAZIONE ALVEOLARE PaCO2 IPOVENTILAZIONE ALVEOLARE PaCO2
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Ipoventilazione alveolare
Riduzione della frequenza del respiro Riduzione del volume corrente Aumento dello spazio morto
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Ipoventilazione di origine centrale
Sindromi da ipoventilazione centrale: - S. da ipoventilazione centrale congenita:(M. di Ondina, M. di Ondina-Hirschprung, [mutazione PHOX2b omozigote]). - S. da ipoventilazione centrale a insorgenza nell’ adulto ( mutazione di PHOX2b eterozigote). Resezione del corpo carotideo. Respiro di Cheine-Stokes: (associato a cardiopatie, mal. neurologiche, sedazione, sonno, turbe acido-base, prematurità, acclimatazione grandi altezze. Mixedema. Digiuno. Malattie neuromuscolari (meccanismo prevalente periferico). Farmaci:oppiacei, barbiturici, benzodiazepine deprimono i centri del respiro; medrossiprogesterone, teofillina e acetazolamide li stimolano BPCO (ridotto drive ventilatorio da esposizione cronica ad elevata PaCO2). Pazienti a rischio di attacchi fatali di asma bronchiale. Respiro di Cheyne Stokes PHOX2b è un fattore di trascrizione attivo durante lo sviluppo neuronale. I pazienti con S. di Ondina non hanno problemi durante il giorno, ma “si dimenticano di respirare” durante il sonno (specie quello non REM) ed hanno pertanto bisogno di un supporto ventilatorio. Spesso la sindrome di Ondina è associata ad anomalie della innervazione colinergica del tubo gastroenterico (S. di Ondina-Hirschprung). I pazienti con queste patologie sono ad aumenbtato rischio di sviluppare ganglioneuromi e neuroblastomi. Nelle forme da malattie neuromuscolari è la debolezza muscolare che causa ipoventilazione, ma c’ è talvolta anche una ridotta percezione centrale delle necessità ventilatorie, mentre il drive ventilatorio è conservato.
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Stimolanti del centro del respiro
Medrossiprogesterone Teofillina Acetazolamide CO2+H2O H2CO H+ +HCO-3 AC
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Effetto della ventilazione sulla CO2
Ipoventilazione Ventilazione normale Iperventilazione PAO2 87 PACO2 50 PAO2 102 PACO2 40 PAO2 120 PACO2 28 PaO2 85 PaCO2 50 PVO2 30 PACO2 55 PVO2 40 PVCO2 46 PaO2 93 PaCO2 40 PaO2 98 PaCO2 28 PVO2 40 PVCO2 46 PaO2 PaCO2 P(A-a)O2 NORM PaCO2 SaO2 inv vene polmonari arteria periferica
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La PaCO2 è l’ indice della ventilazione alveolare
Produzione di CO2 . PaCO2=0.863 x VCO2 . VA Ventilazione alveolare IPERVENTILAZIONE ALVEOLARE PaCO2 IPOVENTILAZIONE ALVEOLARE PaCO2 CALIAMOCI NELLA REALTA’ CLINICA
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La PaCO2 nei diversi contesti clinici
Sforzo fisico nella persona normale Asma bronchiale Asma bronchiale grave =/ Ipoventilazione (ridotto drive, spazio morto) Iperventilazione Encefalopatia epatica Acidosi metabolica Embolia polmonare: non c’ è una emogas “tipico” Somministrazione eccessiva di O2 al paziente con BPCO Alcalosi metabolica (non oltre mm Hg) BPCO
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La PaCO2 è uno dei determinanti del pH plasmatico
CO2+H2O H2CO3 H++HCO-3 ACIDOSI RESPIRATORIA PURA: Per ogni 10 mm Hg di aumento della PaCO2 il pH cala di 0.08 unità. ACIDOSI METABOLICA PURA Per ogni 10 mEq/L di HCO3- consumati il pH cala di 0.15 unità
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Variazione della bicarbonatemia durante alcalosi respiratoria
Nella alcalosi respiratoria cala la PaCO2 (primum movens). Per mantenere costante il pH arterioso il rene elimina bicarbonato (V.N mEq/L). Il calo compensatorio della bicarbonatemia non scende mai sotto i 15 mEq/L. Per cui bicarbonatemia<15 mEq/L non può essere solo compensatoria= possibile consumo=possibile acidosi metabolica. Bicarbonatenia<10 mEq/L =consumo sicuro di bicarbonati=acidosi metabolica certa.
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Variazione della bicarbonatemia durante alcalosi metabolica
Nella alcalosi metabolica aumenta il pH (primum movens). Per mantenere costante il pH i centri del respiro rispondono riducendo la ventilazione (trattenendo CO2). Una paCO2 di mm Hg rappresenta il limite superiore del compenso. Per cui di fronte a PaCO2>52 mm Hg è saggio pensare ad una ipoventilazione alveolare, piuttosto che ad un aumento compensatorio della PaCO2.
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I bicarbonati nell’ acidosi respiratoria acuta e cronica
CO2+H2O H2CO3 H++HCO-3 Acidosi acuta: PaCO2 aumento stechiometrico HCO3- (max 29 mEq/L) Acidosi cronica: PaCO2 ritenzione renale di HCO3- (36-45 mEq/L) AC ACUTA CRONICA
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PaO2 La PaO2 è l’ indice del rapporto tra ventilazione e perfusione
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Pressioni parziali di O2 (in mm Hg)
Aria inspirata 160 FIO2 0.21 P(A-a)O2=gradiente Alveolo-arterioso in O2 Vie aeree di conduzione 150 Ventilazione alveolare 5 L/min 102 Alveoli Consumo di O2 250 ml/min Capillare polm. 102 40 arteria polmonare Shunt fisiologico (3%) Portata attraverso il circolo polmonare 5 L/min 92 arteria periferica
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Determinanti della PAO2
1 PAO2 2 3
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Nel polmone normale ogni alveolo carica di ossigeno al massimo l‘ emoglobina dei GR che passano nei capillari polmonari
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MISMATCH TRA VENTILAZIONE E PERFUSIONE
Alveoli ripieni di liquido Alveoli normali Gli alveoli normalmente aerati non correggono l’ effetto dello shunting di sangue venoso Capillare “shuntante” MISMATCH TRA VENTILAZIONE E PERFUSIONE
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Gradiente alveolo-arterioso di O2 P(A-a)O2 (mm Hg)
160 FIO2 0.21 PAO2 si calcola una volta nota la FIO2 PAO2=FIO2 x(PB-PW)-1.2xPaCO2 Respirando a. ambiente: PAO2=0.21x(760-47)-1.2x40= =101.7 PaO2=93 P(A-a)O2= =9.7 mm Hg (vn <15 mm Hg nel giovane,<30 mm Hg nel vecchio) 150 102 Capillare polm. 102 40 arteria polmonare Shunt fisiologico (3%) 92 PaO2 si misura arteria periferica
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Severe Acute Respiratory Syndrome
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SARS: commistione di alveoli normali e alveoli che “shuntano” sangue venoso
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Quadro gasanalitico in pazienti affetti da SARS
Paziente# PaO PaCO
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Quadro gasanalitico in pazienti affetti da SARS all’ ingresso in ospedale, mentre respiravano aria ambiente. Paziente# PaO PaCO PAO P(A-a)O
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Come ovviare a questa situazione
Come ovviare a questa situazione? Aumentando la PEEP (pressione nelle vie aeree al termine dell’ espirio) ↑PEEP Recluta nuovi alveoli Aumenta la clearance di liquidi Riduce il ritorno venoso Distende i setti (rottura) cm H2O Nella pratica clinica la PEEP applicata è di cm H2O.
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I gas nella BPCO Fase PaO2 PaCO2 pH HCO3- A ↓ = = = B ↓ ↓ ↑ = ↑
Perché aumenta la PaCO2? Iperinflazione Aumento della PEEP intrinseca Resistenze Diaframma meno Aumento del lavoro Efficiente respiratorio Ipoventilazione PaCO2
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Interpretazione dell’ emogasanalisi
Casi FIO2 PaO2 PaCO2 PAO2 P(A-a)O2 Commento A mismatch B ipoventila C intubato (FIO2 0.4) ventilato (PaCO2↓) grave mismatch (P(A-a)O2=162 mm Hg A e B respirano aria ambiente C è ventilato meccanicamente (una PaCO2 di mm Hg è OK per l’ intensivista; le disgrazie p.e. [un tubo che si disconnette] comportano acidosi).
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Commenti ad alcuni casi clinici
Casi FIO2 PaO2 PaCO2 PAO2 P(A-a)O2 Commento A mismatch/ipervent B ipoventila C intubato (FIO2 0.4) ventilato (PaCO2↓) grave mismatch (P(A-a)O2=162 mm Hg P(A-a)O2 100 80 +2SD 60 Media 40 20 -2SD FIO2
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Curva di dissociazione dell’ emoglobina
Quando PaO2>65-70 mm Hg SaO2>90% SaO2 desiderata Adulto >90% Neonato ≈90% (fibro- plasia retrolenticolare)
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IPOSSIA=deficit di ossigeno nell’ organismo
IPOSSIEMIA= deficit di ossigeno in circolo
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Cause di ipossia Ipossiemia Ridotta PaO2 Ridotta SaO2 Anemia
Ridotto trasporto di O2 ai tessuti Ridotta gettata cardiaca Shunt dx-sx sistemico (shock settico) Ridotta assunzione di O2 dai tessuti Danno mitocondriale (cianuro) Emoglobine anomale
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Cause di ridotta PaO2 Cause respiratorie
Mismatch ventilazione/perfusione Shunt Dx-sx Ipoventilazione alveolare Disturbi diffusivi Cause non respiratorie pressione barometrica FIO2 PVO2
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Cause di shunt Dx-Sx Intracardiaco
Ipertensione polmonare con forame ovale pervio Tetralogia di fallot S. di Eisenmenger Intrapolmonare Comunicazioni artero-venose anomale Sindrome epatopolmonare
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Cause di ridotta SaO2 Causa PaO2 Curva Colore di cute e mucose
Bassa PaO bassa normale cianosi HbCO normale a sx color ciliegia MetHb normale a sx cianosi profonda SoHb normale a dx bluastro Hb anomale normale a dx assenza di cianosi
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Ossimetria digitale SpO2 (Pulse oxymetry)
Misura continua e non invasiva della saturazione in O2 dell’ emoglobina. Il risultato è in %. 5° segno vitale. La misura ha senso solo se c’ è polso, perché si basa sulla misura di differenze di assorbimento in assenza e in presenza di flusso.
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Ossimetria digitale Si basa sul diverso spettro di assorbimento
dell’ emoglobina ossigenata o ridotta in sangue che fluisce con flusso pulsatile Max nm Max nm
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Ossimetria digitale HbO 940 nm Hb 660 nm FOTODETETTORE
I fotodiodi emettono centinaia di volte al secondo ed i dati sono affidati ad un microprocessore.
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Ossimetria digitale. La valutazione della SaO2 è corretta al di sopra di saturazioni dell’ 80% (=PaO2 50 mm Hg a pH 7.4). Normalmente SaO2 >95% a riposo <5% sotto sforzo
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Limiti della ossimetria digitale
Può ritardare il riconoscimento della ipossiemia acuta. Non misura la PaCO2: perciò non informa sullo stato della ventilazione. Non evidenzia nei neonati il rischio legato alla eccessiva somministrazione di ossigeno (Target nei neonati: SaO2 90%).
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Curva di dissociazione dell’ emoglobina
In questo intervallo un calo importante della paO2 provoca un calo piccolo della SaO2
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Ossimetria digitale: artefatti e problemi
luce ambiente la lettura Indocianina, fluoresceina, blu di metilene Smalto da unghie nero, verde o blu Emoglobina <5 g/dl HbS e HbF non interferiscono HbCO dà valori falsamente elevati Ipotermia: segnale inadeguato Arresto cardiaco: segnale inadeguato Stasi periferica Ittero non interferisce
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Chetoacidosi diabetica (15 anni, M)
VN Glicemia 355 mg/dl >105 Chetoni urinari Ph HCO3- 13 mEq/L Anion gap 20 mEq/L PaCO2 39 mm Hg PaO2 65 mm Hg >92 P(A-a)O2 38 mm Hg <15 Commento: Acidosi metabolica e acidosi respiratoria Nell’ acidosi metabolica pura la PaCO2 scende di mm Hg per ogni mEq di bicarbonati consumati. Nelnostro caso, se l’ acidosi metabolica fosse pura, la PaCO2 attesa dovrebbe essere <30 mm Hg. Due spiegazioni possibili: la chetoacidosi Potrebbe essere all’ inizio ed i centri respiratori non hanno ancora iniziato a compensare. E’ più probabile che ci siano problemi respiratori che compromettono il compenso, ad esempio una polmonite.
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Vie di inizio e fine delle acidosi metaboliche
N= box di normalità
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Dispnea/febbre/opacità polmonare
75 anni. M. GB /uL (N90%) infezione (sepsi) Hb 10.6 g/dl anemia PLT /uL consumo pH 7.38 PaCO2 26 mm Hg iperventilazione PaO2 78 mm Hg mismatch V/P SaO2 93% HCO3- 15 mEq/L acidosi metabolica Glicemia 155 mg/dl diabete Creatinina 6.2 mg/dl insufficenza renale (acidosi metabolica) Na 129 mEq/L ritenzione di liquidi K 3.8 mEq/L Cl 95 mEq/L Lactate 6.3 mmol/L (valori normali ) Anion gap=( )-(95+15)=22.8 anion gap acidosis P(A-a)O2=0.21x(760-47) – (1.2 x 26) – 78=39 mismstch V/P Conclusione acidosi metabolica (shock settico+insufficenza renale) compensata con l’ iperventilazione in paziente con mismatch ventilo/perfusorio da polmonite.
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Platipnea in paziente cirrotico (1)
Paziente di 38 anni con cirrosi alcoolica. Da alcune settimane lamenta dispnea che migliora in posizione distesa (Platipnea). Obiettivamente: modesto soffio bronchiale alla base dx (conferma Rx di piccolo versamento a dx). Emogas respirando aria ambiente: pH 7.46, PaCO2 28 mm Hg, PaO2 46 mm Hg, P(A-a)O2=(760-47)x0.21 – (1.2 x 28)-46=68.7 Cioè il paziente iperventila per cercare di compensare un grave mismatch ventilo/perfusorio.
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Platipnea in paziente cirrotico (2) Diagnosi differenziale
Versamento pleurico: può causare dispnea, ma non è compatibile con la platipnea. Embolia polmonare? Possibile, ma non compatibile con la platipnea. Ipertensione polmonare? Possibile (è una dei quadri polmonari talora associati alla cirrosi) ma non compatibile con la platinea. Sindrome epato-polmonare. (Presenza di shunt A-V alle basi dei polmoni, indotti da “fattori” sfuggiti alla funzione emuntoria del fegato. (Questi pazienti hanno ortodeossia).
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Dispositivi per la somministrazione di O2
Dispositivo Serbatoio (ml) Flusso (L/min) FIO2 (approx) Cannula nasale 50 1 2 3 4 5 6 Maschera facciale 5-10 Maschera con serbatoio: Rirespirazione No rirespirazione 5-7 Maschera con effetto Venturi Miglior controllo FIO2 max 0.50
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