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PIANTE DEL PRATO Alla scoperta del proprio ambiente
Classi 2^ A e B –Sc. Primaria “I. Nievo” – Cordovado Anno scol /10
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Alla scoperta del proprio ambiente
Con la guida del signor Marangon siamo andati, una mattina di aprile, ad esplorare i prati antistanti il Santuario delle Grazie di Cordovado. Egli ci ha introdotto all’osservazione delle numerose piante che popolano il prato.
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Abbiamo imparato che gli scienziati usano la lingua latina per nominare le varie specie; in tutte le parti del mondo questa definizione è unica e rende riconoscibile ciascuna di esse. I fiori si riproducono occupando aree del prato quasi omogenee formando delle colonie. Questo facilita l’impollinazione da parte degli insetti e quindi la riproduzione delle piante stesse. Infatti quando camminiamo possiamo osservare zone tappezzate di false ortiche, di salvia pratense etc. Rielaborando le osservazioni abbiamo predisposto delle schede sulle piante più comuni dei nostri prati.
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Veronica Comune o Occhi della Madonna
E’ una pianta che raggiunge i 30 cm di altezza;la fioritura avviene tra aprile e luglio; vive soprattutto nei prati, ai margini dei boschi; caratteristica molto importante sono i peli su 2 foglie che le proteggono dai raggi del sole e dal freddo. I fiori sono riuniti in grappoli di solito 2, un fiore è formato da 4 petali con venature più scure, 2 stami e un calice tetrametro. Le foglie sono ovate, grossolanamente dentate e pelose. Il fusto ha due linee di peli e un ciuffo di foglie in alto. Queste piante perdono la parte aerea durante i mesi più freddi dell’ anno. Con l’ arrivo della primavera ricominciano rapidamente a produrre fusti e foglie. Può sopportare senza problemi temperature minime anche molto rigide, di molti gradi inferiori allo zero.
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Trifoglio Il nome deriva, ovviamente, dalla caratteristica delle tre foglie. Esso appartiene alla famiglia delle leguminose. Il trifolium pratense (trifoglio comune) è quello che, appunto si trova più comunemente nei prati. Fiorisce da maggio a settembre e presenta fiori di colore rossastro. Nel corso dei secoli è stato coltivato come erba da foraggio in particolare fin dall’epoca dei Romani che ne apprezzavano anche le virtù terapeutiche. La radice del trifoglio pratense è costituita da un piccolo fittone molto ramificato, per cui molto superficiale, gli steli sono eretti, ramificati e cavi.
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Ortica dioica Ortica dioica o ortica è una pianta erbacea dicotiledone. Alta fino a 200cm, predilige luoghi umidi e ombrosi. Foglie grandi, ovate e opposte, lanceolate e seghettate. I fiori femminili son raccolti in spighe lunghe e splendenti, sono verdi, mentre i fiori maschili sono riuniti in spighe erette. Fiorisce da maggio a ottobre. Foglie e fusti sono ricoperti da peli contenenti una sostanza urticante. Quando si sfiora la pianta, l’apice dei peli si rompe e ne fuoriesce un liquido irritante. Come dice il nome stesso, l’ortica dioica è una pianta dioica, vale a dire che ci sono piante che portano solo fiori femminili e piante che portano solo fiori maschili.
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