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PubblicatoAdalina Bellucci Modificato 10 anni fa
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UNIVERSI PARALLELI
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Durante l anno scolastico 2008/2009 nacque lidea, scaturita da bambini ed insegnanti delle classi di I, di conoscere e visitare il quartiere in cui si abita e le zone limitrofe ad esso. La curiosità ci spinse in luoghi dei quali ignoravamo quasi l esistenza.
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Tale escursione, anche se svolta in un area abbastanza limitata, ci ha portato ad osservare quanta diversità e quante differenze coesistano nella stessa zona. Da tutto ciò iniziarono le varie considerazioni dei bambini i quali si interrogavano del perché ci fosse un tale abisso tra le due zone, anche se attaccate l una all altra.
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Confronto o… PRIMADOPO
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Questo stimolo ha contribuito alla realizzazione di una mostra fotografica, intitolata UNIVERSI PARALLELI, nata per evidenziare e far conoscere le realtà di tale zona, nettamente spaccata in due. Correlate alla mostra i significativi disegni dei bambini, i pensieri scritti ed i commenti dei visitatori.
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PENSIERI IN IMMAGINE
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Che belle case ci sono nel quartiere con tanto verde e tanti fiori. Di qua ho visto anche case rotte e rovinate.
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In un giardino c era un gatto sulla moto che mi guardava. Era contento. Io ho fotografato la casa delle fate e il gatto.
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Nel quartiere ho visto la scuola francese. E bellissima perché è tutta azzurra e ha il campo da basket. Nel campo i bambini ci hanno salutato. Vorrei andare in quella scuola. Io ho fotografato una casa brutta e marrone.
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Non vorrei abitare nelle case tutte rotte, ma in quelle belle e curate. Nelle case rotte si sta male. Non mi piace la spazzatura per strada. Io ho fotografato il gatto sulla moto e la scuola francese.
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Nel quartiere ho visto un posto dove c erano le chiocciole e vicino c era un giardino che sembrava un bosco. Io ho fotografato lo gnomo nel giardino delle case brutte.
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SCUOLA MULTICULTURALE COME OCCASIONE DI INCLUSIONE SOCIALE.
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La mostra fotografica UNIVERSI PARALLELI fa parte di un progetto ben più grande collegato al seminario SCUOLA, INTEGRAZIONE E INTERCULTURA tenutosi l 11/06/2009 nel plesso G.L. RADICE di Via Paravia. Infatti il PROGETTO INTERCULTURE è frutto di un lavoro di ben due anni realizzato e seguito sia da un gruppo insegnanti dei plessi di Via Paravia che dalla Fondazione Cariplo. Scopo di tale progetto è quello di studiare varie strategie da mettere in campo per affrontare il fenomeno dell immigrazione nella realtà scolastica.
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Molte le difficoltà da affrontare per dimostrare che la scuola multiculturale va pensata come scuola della cittadinanza, dove creare integrazione sociale e va vista come futura faccia della città. La scuola di Via Paravia, ormai diventata luogo simbolo di questa realtà, si è fatta carico di u bel fardello per attuare e dimostrare ciò in quanto ha a che fare con un tessuto urbano popolato solo da immigrati.
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RIALLACCIARE IL TESSUTO URBANO E SOCIALE.
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La realtà di questo quadrilatero urbano dovrebbe farci pensare. La conflittualità non ha giovato mai a nessuno, bensi ha contribuito a creare nette differenze tra luoghi ed individui. La convivenza e la condivisione potrebbero favorirne il confronto. Anche la mancanza di luoghi di aggregazione non aiuta sicuramente ad avvicinarsi a tale idea. Sarebbe utile invece riavvicinare le diverse realtà per ricostruirne una insieme.
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