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La consultazione con il partenariato Tavolo tematico

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Presentazione sul tema: "La consultazione con il partenariato Tavolo tematico"— Transcript della presentazione:

1 La consultazione con il partenariato Tavolo tematico
Il POR FSE della Regione Lazio La consultazione con il partenariato Tavolo tematico Obiettivo tematico 10 Investimento nell’istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente Roma, 12 luglio 2013 Regione Lazio

2 A seguito di quanto anticipato nell’ambito dell’Evento Lazio Idee (25 giugno 2013 presso Auditorium Parco della Musica), prosegue oggi il percorso di confronto - su Obiettivo tematico 10 - con il partenariato istituzionale e socio economico e con il territorio, al fine di contribuire alla definizione del Programma Operativo FSE Il processo di lavoro per la definizione della strategia si basa su due livelli: raccogliere le indicazioni di tutti soggetti a vario titolo qualificati a fornire elementi su fabbisogni di grandi e piccole dimensioni presenti ad oggi nel nostro contesto regionale; ricostruire il quadro quali-quantitativo che offra chiaramente la «dimensione» delle criticità che ancora oggi caratterizzano la Regione, anche come effetto del perdurare della crisi economica degli ultimi anni.

3 I lavori di oggi sono inseriti nel processo di costruzione del PO FSE Lazio , secondo i passaggi principali indicati nello schema che segue.

4 Nella costruzione del PO risulta fondamentale il ruolo del partenariato, nel solco di quanto già illustrato nel convegno di lancio dall’Assessore Oggi siamo qui

5 L’incontro di oggi, l’ultimo di quelli previsti, rappresenta un passaggio operativo nell’attuazione del processo partenariale allargato, insieme all’attività seminariale di condivisione che sarà realizzata una volta giunti ad una prima stesura del POR. Le indicazioni che verranno presentate alla Regione nel corso dell’incontro odierno e raccolte attraverso l’accesso al sito “LAZIO IDEE”, saranno analizzate ed elaborate così da poter divenire contributo fattivo del testo del nuovo PO, compatibilmente con i vincoli a cui la programmazione operativa è assoggettata (Regolamenti, Position Paper, Accordo di Partenariato, definizione di eventuali Programmi nazionali). La partecipazione al processo sarà tracciata attraverso gli strumenti informatizzati messi a disposizione dall’Amministrazione regionale. Le forme, le modalità ed i risultati del percorso partenariale saranno inoltre sottoposti – come previsto dai regolamenti – alla valutazione ex ante che accompagnerà tutta la costruzione del POR.

6 Nel coinvolgimento del partenariato, la scelta è quella di ottenere un contributo in termini di rilevanza degli obiettivi tematici delle priorità di investimento ritenuti particolarmente significativi sulla base dei fabbisogni più “sentiti”, trasformando così i singoli soggetti che vorranno prendere parte al processo in terminali territoriali strategici nella messa a punto della programmazione. Naturalmente, questo strumento mantiene spazi aperti affinché i diversi interlocutori possano comunque esprimere le loro priorità ed indicazioni. Il partenariato – attraverso la somministrazione di questionari - è chiamato ad esprimersi su vari aspetti, articolati in 3 quesiti, sviluppati per ciascun obiettivo tematico: fornire un giudizio sulla rilevanza degli obiettivi specifici (da Position Paper), con riferimento al territorio della Regione Lazio; ordinare le priorità di investimento in base alla rilevanza per il territorio regionale; descrivere sinteticamente gli interventi che, se attuati dalla Regione, potrebbero concretamente contribuire al raggiungimento degli obiettivi.

7 Il FSE, nell’ambito della Strategia di Europa 2020, delle raccomandazioni del Consiglio europeo per l’Italia e secondo quanto sarà definito nell’Accordo di partenariato tra l’Italia e la Commissione europea, interverrà su 4 obiettivi tematici (OT), degli 11 previsti dalla bozza di regolamento generale. I quattro Obiettivi Tematici FSE sono: OT 8 “Promuovere l’occupazione e sostegno della mobilità professionale” OT 9 “Promozione dell’inclusione sociale e della lotta contro la povertà” OT 10 “Investimento nell’istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente” OT 11 “Rafforzamento delle capacità istituzionali e un’Amministrazione pubblica efficace”

8 All’interno dei 4 OT del FSE, saremo chiamati a rispettare alcuni vincoli, in particolare quello relativo alla concentrazione tematica, che prevede – per le Regioni avanzate (tra cui rientra il Lazio) che: Il 20% delle risorse totali del FSE siano attribuite all’OT 9 (da definire se sarà garantita a livello regionale o con il contributo del livello nazionale); L’80% delle risorse FSE regionali dovranno essere concentrate su 4 priorità di investimento per i 4 OT di competenza FSE.

9 Indicatori Europa 2020 (dati relativi al 2012)
I Target della Strategia Europa 2020: In Europa l’obiettivo EU2020 è: ridurre ad un valore inferiore al 10% il tasso di abbandono scolastico, entro il 2020; raggiungere il target del 40% di soggetti in età anni in possesso di un titolo di studio istruzione terziaria, entro il 2020; Per l’Italia l’obiettivo EU2020 è: ridurre ad un valore inferiore al 15-16% il tasso di abbandono scolastico; raggiungere il target del 26-27% di soggetti in età anni in possesso di un titolo di studio istruzione terziaria. Indicatori Europa 2020 (dati relativi al 2012) Lazio (%) Italia Eu27 Tasso di abbandono scolastico (popolazione anni) 13,0 17,6 12,8 Percentuale della popolazione in possesso di un titolo di studio terziario 25,0 21,7 35,8

10 Le finalità dell’OT 10 In linea con quanto previsto dalla bozza del Regolamento FSE , l’Obiettivo tematico 10 prevede una serie di interventi, strutturati in priorità di investimento, che dovrebbero concorrere a: contrastare l’abbandono scolastico e formativo; ampliare l’offerta di istruzione e formazione professionale di qualità; facilitare la transizione verso l’occupabilità e l’istruzione terziaria nonché l’adeguamento delle competenze; consentire una qualificazione per mantenere dell’occupazione o per la ricerca di nuova occupazione.

11 Il Position Paper della Commissione europea, in particolare, raccomanda all’Italia l’importanza di intervenire nell’ambito delle tre seguenti priorità: ridurre l’abbandono precoce degli studi e promuovere equo accesso ad istruzione di buona qualità per la prima infanzia e di livello primario e secondario; migliorare la qualità, efficienza e apertura dell’istruzione universitaria e/o equivalente al fine di accrescere i livelli di partecipazione e raggiungimento; potenziare l’accesso all’apprendimento permanente, elevare le abilità e le competenze della forza lavoro e accrescere la pertinenza dei sistemi di istruzione e formazione rispetto al mercato del lavoro.

12 Oltre al Position Paper, un altro elemento di cui tener conto sono le Raccomandazioni della Commissione europea per il 2013 (nel quadro della strategia EU 2020) per l’Italia – ratificate da parte del Consiglio europeo. Per l’OT 10 è la seguente: «Intensificare gli sforzi per scongiurare l’abbandono scolastico e migliorare qualità e risultati della scuola anche tramite una riforma dello sviluppo professionale e della carriera degli insegnanti». (nell’ambito del confronto con il partenariato, è da tenere presente che per il raggiungimento degli obiettivi dell’OT 10 si sta ipotizzando anche la realizzazione di un Programma nazionale «Istruzione»).

13 Priorità di investimento
Le priorità di investimento dell’OT 10 Cod.* Priorità di investimento 10.1 Riduzione dell'abbandono scolastico precoce e promuovendo l'uguaglianza di accesso all'istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità 10.2 Migliorare la qualità, l'efficacia e l'apertura dell'istruzione superiore e di livello equivalente al fine di aumentare la partecipazione e i tassi di riuscita 10.3 Migliorare l'uguaglianza di accesso alla formazione permanente aggiornando le attitudini e le competenze della manodopera e migliorando l'utilità dei sistemi d'insegnamento e di formazione per il mercato del lavoro * Numerazione attribuita per agevolare la costruzione delle matrici di analisi

14 A partire dalle priorità di investimento, in funzione di quanto verrà stabilito nell’Accordo di partenariato, occorrerà definire, per ciascun Obiettivo, i risultati attesi, le azioni e gli indicatori funzionali. Al momento ci si può focalizzare solo nella definizione delle azioni e nella definizione di quelle che potrebbero essere le priorità di investimento più rilevanti per il territorio.

15 Gli indicatori di contesto e di fabbisogno a supporto della scelta di concentrazione tematica delle priorità di investimento È stato adottato un metodo di analisi statistica volto a fornire alcuni elementi di supporto al processo decisionale per la scelta delle priorità di investimento rispetto a ciascun Obiettivo tematico. Si precisa che il metodo adottato si limita solo ad evidenziare elementi di relativa criticità che emergono dal contesto socio economico regionale e risente significativamente del benchmarking che viene scelto come valore di riferimento per la determinazione del fabbisogno. Attualmente, la simulazione proposta è stata effettuata prendendo a riferimento le regioni che rientreranno nel gruppo delle Regioni più avanzate* (di cui fa parte la Regione Lazio). *Le Regioni avanzate corrispondono al gruppo dell’attuale Obiettivo Competitività, ad eccezione del Molise, Abruzzo e Sardegna che dovrebbero rientrare nel nuovo gruppo delle Regioni Intermedie. Nel gruppo delle Regioni meno sviluppate rientrano le Regioni dell’attuale gruppo Convergenza, più la Basilicata.

16 Indicatori di contesto Regioni più sviluppate
Gli indicatori di contesto selezionati attualmente per contestualizzare le scelte relative all’obiettivo tematico 10 sono i seguenti: Priorità di investimento Indicatori di contesto Lazio Regioni più sviluppate 10.i Giovani che abbandonano prematuramente la scuola 15,7 16,0 Giovani che abbandonano prematuramente la scuola (maschi) 19,0 18,8 Giovani che abbandonano prematuramente la scuola (femmine) 12,3 13,1 Tasso abbandono alla fine del primo biennio delle scuole superiori (anno 2009) 2,9 2,7 10.ii Studenti con scarse competenze in lettura (anno 2009) 21,8 16,6 Studenti con scarse competenze in matematica (anno 2009) 28,1 19,5 Tasso di scolarizzazione superiore 79,4 78,2 Livello d'istruzione della popolazione adulta 33,9 40,5 10.iii Non occupati che partecipano all'apprendimento permanente 7,4 6,1 Non occupati che partecipano all'apprendimento permanente (maschi) 9,2 7,2 Non occupati che partecipano all'apprendimento permanente (femmine) 6,5 5,6 Tasso di partecipazione degli adulti ad attività formative 6,4 6,0 Tasso di partecipazione degli adulti ad attività formative (maschi) 5,5 Tasso di partecipazione degli adulti ad attività formative (femmine) 6,7

17 Il raccordo fra priorità regionali individuate a livello di Giunta regionale e obiettivi tematici
Con l’intento di realizzare un’azione prioritaria per l’inclusione sociale e la lotta alla povertà, l’obiettivo è l’adozione e il finanziamento di una Legge regionale per il reddito al cittadino in formazione che garantisca, a chi si trova in un percorso formativo, un sostegno economico per il tempo dedicato alla riqualificazione e all’aggiornamento professionale. Spesso, infatti, chi è in cassa integrazione, in mobilità o ha perso il proprio lavoro rinuncia a percorsi formativi per accettare impieghi precari e dequalificanti che gli garantiscano un reddito, pur minimo. L’attivazione del reddito del cittadino in formazione vuole colmare questo vuoto di opportunità. Obiettivo 9. Promozione dell'inclusione sociale e lotta contro la povertà attraverso Obiettivo 10. Investimento nell’istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente In rosso gli altri obiettivi tematici a cui la priorità regionale può concorrere

18 Il raccordo fra priorità regionali individuate a livello di Giunta regionale e obiettivi tematici
Si vogliono applicare in ambito regionale i criteri che hanno portato la Provincia di Roma a creare le Scuole del Sociale, del Cinema e delle Energie per giungere alla realizzazione dei Centri tematici per la formazione delle nuove professioni: centri orientati non solo alla formazione di nuove professioni, ma anche dotati di innovativi metodi didattici che superano il mero insegnamento in aula, incentivando il training on the job, la formazione esperienziale, l’utilizzo di tecnologie web e per la formazione a distanza, la formazione seminariale. Sulla base delle risorse disponibili, le prime scuole su cui si intende puntare sono: la Scuola del web, la Scuola del turismo, la Scuola dell’artigianato locale. Obiettivo 10. Investimento nell’istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente

19 Il raccordo fra priorità regionali individuate a livello di Giunta regionale e obiettivi tematici
Obiettivo tematico Realizzazione di un’offerta formativa on demand che sia basata sulle necessità specifiche delle imprese, che costituisca un valido strumento per l’aggiornamento e la riqualificazione professionale di personale dipendente e di titolari d'impresa, che favorisca l’introduzione nelle imprese di innovazioni organizzative, di prodotto e di processo che potranno essere collegate a specifici interventi finanziati con il FESR. Obiettivo 10. Investimento nell’istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente Si vogliono sviluppare percorsi di alta formazione, anche attraverso la promozione di forme di partenariato con Università e associazioni datoriali, anche al fine di favorire l’innovazione tecnologica.


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