Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
1
Percorsi diagnostico-terapeutici integrati:
IN ADIUVANTE L. Del Mastro, G. Tuccari
2
Diagnostica per immagini Chirurgia Radioterapia Terapie sistemiche:
Percorsi diagnostico-terapeutici integrati: IN ADIUVANTE Diagnostica per immagini Chirurgia Radioterapia Terapie sistemiche: Terapia ormonale Chemioterapia adiuvante Follow-up
3
Diagnostica per immagini
Raccomandata la refertazione secondi i criteri BI-RADS (Breast Imaging Reporting And Data System) Le categorie riflettono il livello di sospetto di malignità da parte del radiologo Riscontrata un’alta correlazione delle categorie con la probabilità di diagnosi
4
Diagnostica per immagini
CATEGORIA DIAGNOSI NOTE Incompleta Informazioni insufficienti. Necessario f-u radiologico 1 Negativa Raccomandato screening di routine 2 Benignità Reperto benigno. Screening di routine 3 Probabilmente benigno Elevata probabilità di benignità. F-u a breve termine 4 Anormalità sospetta Alta Probabilità di malignità (fino al 94%). 5 Elevato sospetto di malignità Elevata probabilità di malignità (≥ 95%) 6 Diagnosi cito-istologica Malignità accertata
5
Diagnostica per immagini
Indagine di prima scelta: mammografia bilaterale, eventualmente integrata da ecografia RMN (non sostituisce mammografia ed eco): Identificazione di tumore primitivo in pz con provato adenocarcinoma a livello dei linfonodi ascellari con mammografia ed eco negativi (TxN1-3) In pazienti con ca mammario e mammella densa per valutazione di estensione di malattia Identificazione di estensione del tumore e multicentricità in pz con mammella densa o in pz con ca mammario localmente avanzato Fortemente indicata in pz con provata mutazione genetica BRCA e/o forte storia familiare
6
Se cito-istologia positiva, la valutazione generale della pz deve comprendere:
Anamnesi con raccolta dei possibili fattori correlati al ca mammario (familiarità, gravidanze, età alla prima gravidanza, età al menarca, età alla menopausa, precedenti terapie ormonali, allattamento, fumo, alcolici) Esame obiettivo Emocromo, test di funzionalità epatica e renale, fosfatasi alcalina Esami di stadiazione (scintigrafia ossea, TAC torace-addome-pelvi o ECO addome-pelvi) - di routine se stadio ≥ IIA
7
Carcinoma della mammella
=S.C. ANATOMIA E CITOISTOOGIA .PAT. = S.C. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI VISITA AMBULATORIALE MX (BI-RADS 3-5) ECO MAMM (BI RADS 3-5) RM MAMM. (BI-RADS 3-5) CITO-ISTOLOGIA POSITIVA CITO-ISTOLOGIA NEGATIVA CLINICAMENTE N+ CLINICAMENTE N0 STADIAZIONE SCINTIGRAFIA SCHELETRICA TC MULTISTRATO TORACO ADDOMINALE MALATTIA DISSEMINATA MAL. NON CANDIDABILE A CHIRURGIA CONSERVATIVA MAL. CANDIDABILE A CHIRURGIA CONSERVATIVA Linee guida NCCN Breast Cancer, vi 2008; AIOM Tumori della mammella, 2007
8
REFERTAZIONE CITOLOGICA (European Guidelines for Quality Assurance in Mammography Screening)
C1: inadeguato C2: benigno/negativo C3: atipico/probabilmente benigno C4: sospetto/probabilmente maligno C5: maligno/positivo
9
Prelievo con ago - istologia
L’agobiopsia con aghi di grosso calibro 14G/11G o “core biopsy” deve essere riservata ai casi con: agoaspirati inadeguati, atipie dubbie (C3-C4), discrepanza tra radiologo/patologo caratterizzazione istologica (istotipo, grado, invasività) e biologica
11
2.2 Diagnosi intra-operatoria
Accordi preventivi con il chirurgo e il radiologo per lesioni non palpabili e/o con microcalcificazioni all’esame mammografico. Posizionamento di repere metallico. Il campione in ogni caso deve pervenire integro evitando sezioni in sala operatoria o prelievi per indagini biochimiche.
12
2.3 Diagnosi intra-operatoria
Lesioni non palpabili possono andare perdute o subire artefatti, con compromissione della corretta diagnosi foci di carcinoma duttale in situ carcinoma microinvasivo
13
2.4 Diagnosi intra-operatoria
Lesioni di piccole dimensioni a difficile interpretazione specie in esame estemporaneo iperplasia duttale atipica radial scar proliferazioni papillari
14
Dati macroscopici ed istologici da riportare nell’esame intra-operatorio
dimensioni del tumore, in caso di biopsia escissionale o nodulectomia distanza minima della neoplasia dai margini di resezione chirurgica istotipo eventuale associazione di carcinoma intraduttale
15
3.1 Diagnosi post-operatoria
L’invio del pezzo operatorio al laboratorio di anatomia patologica deve seguire canoni ben definiti: non sezionare il materiale in sala operatoria orientare il pezzo con posizionamento di repere adeguate condizioni di fissazione tempi rapidi di trasferimento
16
Diagnostica per immagini Chirurgia Radioterapia Terapie sistemiche:
Percorsi diagnostico-terapeutici integrati: IN ADIUVANTE Diagnostica per immagini Chirurgia Radioterapia Terapie sistemiche: Terapia ormonale Chemioterapia adiuvante Follow-up
17
CHIRURGIA Chirurgia conservativa (tumorectomia) se:
Dissezione ascellare di I e II livello in presenza di linfonodi positivi alla diagnosi Stadiazione con tecnica del linfonodo sentinella se linfonodi clinicamente negativi alla diagnosi Se linfonodo sentinella positivo o mancata identificazione del linfonodo sentinella dissezione ascellare di I e II livello In alternativa alla chirurgia conservativa mastectomia radicale con stadiazione chirurgica dell’ascella ± ricostruzione
18
Diagnostica per immagini Chirurgia Radioterapia Terapie sistemiche:
Percorsi diagnostico-terapeutici integrati: IN ADIUVANTE Diagnostica per immagini Chirurgia Radioterapia Terapie sistemiche: Terapia ormonale Chemioterapia adiuvante Follow-up
19
RADIOTERAPIA Radioterapia dopo chirurgia conservativa:
Radioterapia della mammella residua con boost a livello del letto tumorale Se in presenza di ≥ 4 linfonodi metastatici è indicata la radioterapia anche a livello sovraclaveare Da considerare la radioterapia della catena mammaria interna
20
RADIOTERAPIA Radioterapia dopo mastectomia radicale:
Se in presenza di ≥ 4 linfonodi ascellari positivi è indicata la radioterapia della parete toracica e della regione sovraclaveare. Da considerare la radioterapia della catena mammaria interna Se in presenza di 1-3 linfonodi positivi considerare la radioterapia della parete toracica e della regione sovraclaveare. Considerare la radioterapia della catena mammaria interna Se in presenza di linfonodi negativi ma T > 5cm o con margini positivi, indicata la radioterapia della parete toracica. Considerare la radioterapia della catena mammaria interna
21
Diagnostica per immagini Chirurgia Radioterapia Terapie sistemiche:
Percorsi diagnostico-terapeutici integrati: IN ADIUVANTE Diagnostica per immagini Chirurgia Radioterapia Terapie sistemiche: Terapia ormonale Chemioterapia adiuvante Follow-up
22
Adjuvant therapy decision making
Baseline risk assessment Prognostic factors Age T size N Histologic grade HER2 Ki-67 (?) ER (?) Expected benefit of therapy Predictive factors ER -> endocrine therapy/CT? HER2 -> Trastuzumab Chemotherapy benefit: no reliable predictive factors
23
TERAPIE SISTEMICHE Terapia ormonale:
Tutte le pz con recettori ormonali positivi (ER e/o PgR) Post-menopausa: inibitore delle aromatasi come terapia iniziale o dopo 2-3 anni di tamoxifene Pre-menopausa: tamoxifene ±LH-RH analoghi Durata del trattamento: 5 anni La terapia ormonale va iniziata al termine del trattamento chemioterapico (se previsto)
24
Diagnostica per immagini Chirurgia Radioterapia Terapie sistemiche:
Percorsi diagnostico-terapeutici integrati: IN ADIUVANTE Diagnostica per immagini Chirurgia Radioterapia Terapie sistemiche: Terapia ormonale Chemioterapia adiuvante Follow-up
25
TERAPIE SISTEMICHE Chemioterapia adiuvante:
Tutte le pz con rischio medio-alto di ricaduta, secondo i seguenti parametri: Linfonodi ascellari positivi T > 2 cm Grading 2-3 Età < 35 anni Recettori ormonali negativi Iperespressione/amplificazione di HER2 Può essere evitata in pz a basso rischio: T < 2 cm, Grading 1, età > 35 anni, HER2 negativo
26
TERAPIE SISTEMICHE Trattamento chemioterapico in adiuvante:
Polichemioterapia con atracicline Nelle pz con linfonodi ascellari positivi comprendere anche i taxani Durata minima: 4-6 mesi Nelle pazienti con iperespressione/amplificazione di HER2: trattamento adiuvante con trastuzumab concomitante ai taxani o dopo chemioterapia Durata totale trastuzumab: 1 anno
27
Malattia candidata a chirurgia conservativa
= ANAT. E CITO-ISTOOGIA PAT. = SENOLOGIA CHIRURGICA = ONCOLOGIA MEDICA N- N+ = RADIOTERAPIA RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO ER-, PgR- o HER 2+ ER+, PgR+ e HER2- ER+, PgR+ ER-, PgR- o pT>2 cm o G2-3 o età < 35 anni e pT<2 cm e G1 e età ≥ 35 anni Post- menopausa Pre- menopausa Chemioterapia adiuvante Post- menopausa Pre- menopausa Post- menopausa Pre- menopausa Chemioterapia adiuvante OT ADIUVANTE OT ADIUVANTE NULLA Chemioterapia adiuvante NULLA OT ADIUVANTE OT ADIUVANTE +/-OT ADIUVANTE HER 2- FOLLOW-UP RT Mammella +/- linfonodi loco-reg. TRASTUZUMAB x 18 HER 2+ Linee guida NCCN Breast Cancer, vi 2008; AIOM Tumori della mammella, 2007
28
Ormonoterapia adiuvante
= ONCOLOGIA MEDICA PAZIENTI PREMENOPAUSALI PAZIENTI POSTMENOPAUSALI TAM x 5 aa LH-RHa x 2-5 aa TAM x 2-3 anni -> Inibitore aromatasi x 3-2 Inibitore aromatasi x 5 anni
29
Diagnostica per immagini Chirurgia Radioterapia Terapie sistemiche:
Percorsi diagnostico-terapeutici integrati: IN ADIUVANTE Diagnostica per immagini Chirurgia Radioterapia Terapie sistemiche: Terapia ormonale Chemioterapia adiuvante Follow-up
30
Decisione sui trattamenti sistemici
Ki 67??
31
Primo controllo: 6-12 mesi
FOLLOW-UP TRATTAMENTI LOCOREGIONALI TRATTAMENTI SISTEMICI FOLLOW-UP MX VISITA ONCOLOGICA Primo controllo: 6-12 mesi post RT 1°-3° ANNO 4°-5° ANNO Oltre il 5° ANNO Controllo annuale Ogni 3-6 mesi Ogni 6-12 mesi Ogni anno Linee guida NCCN Breast Cancer, vi 2008; AIOM Tumori della mammella, 2007
32
Obiettivi lavoro gruppo adiuvante
Triple negative Caratterizzazione sulla base dell’istotipo Significato clinico-biologico dei tumori ER-/PgR+ Ruolo prognostico di HER2 in T< 1 cm, non G3, RO+
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.