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PubblicatoPonzio Manzoni Modificato 10 anni fa
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Ciao, Maria!
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quasi per non disturbare. . .
Te ne sei andata in un caldo giorno di maggio. quasi per non disturbare. . . A modo tuo, in silenzio,
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Come farò a mantenere la promessa che ci eravamo fatti? Non doveva finire così! Tu ora non ci sei più.
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Ricordi? Dovevamo andare a ballare insieme! Ma ora tu non ci sei più!!!
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con atroci sofferenze... Te ne sei andata senza far rumore,
nel tuo stile, con atroci sofferenze...
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Non ci conoscevamo personalmente ma eravamo uniti da un filo sottile quanto resistente.
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per il convegno che avevi organizzato il 17 gennaio scorso.
Solo tu potevi convincermi ad effettuare un viaggio di sei ore
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e il rammarico che ebbi allora, oggi è ancora più forte:
Come ben sai, non sono potuto venire e il rammarico che ebbi allora, oggi è ancora più forte:
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e per sentire le tue braccia avvolte sul mio corpo!
Ma ora tu non ci sei più! per avere qualche bacino da te e per sentire le tue braccia avvolte sul mio corpo! non immaginavo che quella fosse l’ultima occasione per conoscerti
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se potesse andare diversamente...
A volte mi chiedo se potesse andare diversamente... Mi chiedo se è stato fatto di tutto per convincerti ad accettare la tracheo...
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Tante domande affollano
la mia mente... Ma ora tu non ci sei più!
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a Maria Rosaria Iannantuono
Riposa in pace! a Maria Rosaria Iannantuono Luka Chi ti conosceva ti chiamava Regina! Eri una Regina qui sulla terra e sono certo che lo sarai anche in Cielo.
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La SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) è la più grave fra le malattie mortali che colpiscono le cellule nervose del cervello e del midollo spinale che comandano il movimento dei muscoli. Il significato letterale è: raggrinzimento (sclerosi) della porzione laterale del midollo spinale (laterale) e dimagrimento muscolare (amiotrofica). La SLA è, nella maggioranza dei casi, una malattia che diventa sempre più grave con il passare del tempo. Il decorso è variabile in ogni individuo, ma nella maggior parte dei casi il paziente diventa inabile in alcuni anni. Durante questo periodo di tempo i muscoli diventano sempre più deboli.
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Se la malattia continua a progredire il paziente può essere costretto alla sedia a rotelle o al letto. La malattia non colpisce la sensibilità tattile, termica e dolorifica, né la vista, l’udito, l’olfatto, ed il gusto o le capacità intellettive. ll decorso medio della SLA è di 3-4 anni. Recenti statistiche, tuttavia, hanno evidenziato che il 50% dei pazienti affetti da SLA sopravvive oltre i 3 anni dopo la diagnosi ed il 10% dopo 10 anni. La malattia può progredire rapidamente, molto lentamente o raggiungere un periodo di stabilità per periodi variabili di tempo.
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testo e info scaricate dal sito elaborazione: angelamagnoni@libero.it
ideato e gestito da malato di SLA elaborazione:
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