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Prof.ssa Teresa Nicolosi

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Presentazione sul tema: "Prof.ssa Teresa Nicolosi"— Transcript della presentazione:

1 Prof.ssa Teresa Nicolosi
Docente di Scienze Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Sant’Agata di Militello (Messina)

2 Organizzazione degli Esseri Viventi
Istologia

3 Tessuto: insieme di cellule con forma uguale o simile, che svolgono tutte una stessa funzione
Organo: gruppo di tessuti uguali o diversi, che svolgono insieme una data funzione Sistema: gruppo di organi uguali o simili, che svolgono insieme una stessa funzione Apparato: gruppo di organi differenti che svolgono insieme una stessa funzione

4 Il sistema digerente e il sistema respiratorio accumulano cibo e ossigeno.
A  Sistema digerente Bocca Esofago Fegato Stomaco Intestino tenue Intestino crasso Ano B  Sistema respiratorio Cavità nasale Laringe Trachea Bronco Polmone

5 Il sistema cardiovascolare, aiutato dal sistema linfatico, rifornisce le cellule del corpo di ossigeno e sostanze nutritive. Il sistema immunitario, insieme al sistema linfatico, protegge il corpo dall’attacco di sostanze estranee, microrganismi e cellule cancerose. C  Sistema cardiovascolare Cuore Vasi sanguigni E  Sistema linfatico D  Sistema immunitario Midollo osseo Timo Milza Linfonodi Vasi linfatici

6 Il sistema escretore elimina dal sangue le sostanze azotate di scarto.
Il sistema endocrino e il sistema nervoso controllano e coordinano le attività corporee. Rene Uretere Vescica Uretra Ipofisi Timo Tiroide Testicolo (maschio) Pancreas Ovaia (femmina) Cervello Organo di senso Midollo spinale Nervi Ghiandola surrenale F  Sistema escretore G  Sistema endocrino H  Sistema nervoso

7 Il sistema tegumentario riveste e protegge il corpo.
Il sistema scheletrico e il sistema muscolare sostengono l’organismo e gli permettono di muoversi e mantenere una postura. I  Sistema tegumentario Capelli Pelle Unghie Cartilagine Ossa L  Sistema scheletrico M  Sistema muscolare Muscoli scheletrici

8 Il sistema riproduttore produce i gameti e gli ormoni sessuali.
Femmina Vescicole seminali Pene Uretra Testicoli Prostata Maschio Ovidotto Ovaia Utero Vagina N  Sistema riproduttore

9 La scienza che studia i tessuti è chiamata
Istologia si definisce tessuto un insieme di cellule simili per struttura e funzione. Costituisce un livello superiore di organizzazione cellulare, deputato a svolgere un ruolo determinante all'interno di un organismo, e presente solo negli Animali e nelle Piante

10 la citologia, che studia l'ultrastruttura cellulare
L'istologia è considerata sia una branca della medicina che della biologia; il suo campo di studi è inoltre strettamente correlato a quello di altre scienze: l'anatomia patologica, che è una disciplina della medicina che sfrutta l'istologia a scopo diagnostico la citologia, che studia l'ultrastruttura cellulare l'anatomia, che studia gli organi la fisiologia, che studia i processi e i meccanismi di regolazione e di risposta degli organismi l'embriologia, che studia i processi embrionali di formazione dei tessuti

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12 quattro tipi fondamentali di tessuti presenti in tutti gli animali:
Esistono quattro tipi fondamentali di tessuti presenti in tutti gli animali: Questi quattro tessuti fondamentali derivano dai tessuti embrionali o foglietti embrionali: l'ectoderma il mesoderma l' endoderma

13 Tessuto EPITELIALE CONNETTIVO MUSCOLARE NERVOSO

14 il tessuto epiteliale, o epitelio, costituito da cellule strettamente ammassate e connesse tra loro, che costituisce il rivestimento di tutte le superfici esterne ed interne del corpo, dei vasi sanguigni, e che forma le ghiandole. il tessuto connettivo, costituito da cellule di forma varia, caratterizzate dalla presenza di una abbondante sostanza intercellulare (o matrice) tra di esse. Come suggerisce il nome, la funzione primaria di questo tessuto è quella di connettere, sia strutturalmente che funzionalmente, gli altri tessuti e gli organi. Comunque, il tessuto connettivo si differenzia in numerosi sotto-tipi, che esplicano a loro volta funzioni molto varie. Alcuni esempi di questi sotto-tipi, oltre al tessuto connettivo propriamente detto, sono: il tessuto cartilagineo, il tessuto osseo, il tessuto adiposo ed il sangue. il tessuto muscolare, costituito da cellule contenenti numerosi filamenti contrattili, capaci di scorrere fisicamente gli uni sugli altri e di cambiare la forma delle cellule stesse. Il tessuto muscolare permette il movimento dell'organismo, e la contrazione involontaria di diversi organi o apparati. Si divide in tre sotto-tipi: il muscolo striato (o scheletrico), il muscolo liscio ed il muscolo cardiaco. il tessuto nervoso, costituito sia da cellule ricche di prolungamenti e facilmente eccitabili (i neuroni), capaci di ricevere e ritrasmettere gli impulsi nervosi, sia da cellule di più varia forma e funzione, le cellule della glia (o nevroglia). Insieme, queste cellule costituiscono il cervello ed il sistema nervoso.

15 Il tessuto epiteliale è un particolare tipo di tessuto costituito da cellule di forma regolare e quasi geometrica, che aderiscono le une alle altre. Le cellule che costituiscono il tessuto epiteliale svolgono funzioni di rivestimento, di trasporto, di secrezione e di assorbimento. Nei vertebrati questo tessuto costituisce, in particolare, il rivestimento interno ed esterno della maggior parte delle superfici corporee. In qualunque posto si trovino, i tessuti epiteliali sono separati dai sottostanti mediante una membrana basale non cellulare, di natura fibrosa. Un tipo particolare di tessuto epiteliale è l'epidermide, porzione superficiale della cute o pelle; altro tipo degno di nota è l'endotelio, presente nei vasi sanguigni e linfatici. Quest'ultimo, che riveste internamente anche il cuore, è sotto forma di una sottile lamina di epitelio pavimentoso semplice, di origine mesodermica. Altri esempi sono i rivestimenti della bocca, della cavità nasale, dell'apparato respiratorio, dei canali dell'apparato riproduttore e dell'intestino.

16 Negli epiteli le cellule sono strettamente legate le une alle altre per mezzo di numerose giunzioni cellulari, che rendono il tessuto compatto e resistente a traumi o strappi. Un altro aspetto caratteristico delle cellule epiteliali è quello di essere polarizzate: sono cioè provviste di due superfici distinte: una che guarda verso la membrana basale sottostante, detta superficie o versante basale, e l'altra che guarda invece verso il lato superiore dell'epitelio, detta superficie o versante apicale; quest'ultima presenta spesso specializzazioni funzionali distintive, come la presenza di invaginazioni e protuberanze come microvilli o ciglia. Un'altra specializzazione funzionale, tipica fondamentalmente delle cellule dello strato più esterno della cute, è la cheratinizzazione; cellule cheratinizzate contengono cheratina, una molecola organica che, tramite la creazione di ponti disolfuro le rende maggiormente resistenti ai traumi ed impermeabili ai liquidi. Gli epiteli, in genere, non sono percorsi da capillari sanguigni e le sostanze utili per il loro mantenimento sono veicolate mediante liquidi interstiziali: in questi ultimi gli elementi nutritivi passano per diffusione dai capillari sanguigni dei tessuti sottostanti.

17 In istologia, i tessuti epiteliali possono essere classificati in base al ruolo che svolgono all'interno del corpo. Possono essere così distinti: l'epitelio di rivestimento, l'epitelio sensoriale e l'epitelio ghiandolare. Morfologicamente, le cellule del tessuto epiteliale possono avere diverse forme e, in base a queste, è possibile distinguere gli epiteli in: pavimentosi (con cellule scarsamente espresse in altezza), cubici o isoprismatici (con cellule espresse in modo uguale rispetto alle tre dimensioni spaziali), cilindrici o batiprismatici o colonnari (con cellule espresse soprattutto in altezza). Se le cellule epiteliali sono organizzate su un solo piano si parla di epitelio monostratificato o semplice, altrimenti si è in presenza di un epitelio pluristratificato.

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26 Dall'endoderma si origina l'epitelio di rivestimento delle mucose.
Dal punto di vista embriologico, i diversi tessuti epiteliali adulti derivano da tutti e tre i foglietti embrionali: ectoderma, endoderma e mesoderma. Dal mesoderma si origina l'epitelio di rivestimento delle sierose, oltre che quello delle vie genitali maschili e femminili, insieme ai tessuti connettivi (tessuto osseo, cartilagineo, il sangue, il derma, ecc.) e muscolari. Dall'endoderma si origina l'epitelio di rivestimento delle mucose. Dall'ectoderma prende infine origine l'epitelio di rivestimento della cute, l'epidermide, il tessuto nervoso ed i tessuti ghiandolari.

27 Epiteli ghiandolari sono i costituenti fondamentali delle ghiandole, organi che producono sostanze di vario tipo Ghiandole esocrine riversano i loro prodotti all'esterno del corpo (ad es. sudore) o in cavità interne comunicanti con l'esterno (ad es. ghiandole dell’apparato digerente) Ipofisi Timo Tiroide Testicolo (maschio) Pancreas Ovaia (femmina) Surrenale Ghiandole endocrine, formano il sistema endocrino e riversano i loro prodotti, (ormoni) nel sangue. Gli ormoni, detti messaggeri chimici, esercitano su organi o tessuti specifici azioni di stimolo o di inibizione, contribuendo, col sistema nervoso, a coordinare le attività delle varie parti del corpo.

28 Il tessuto connettivo è un particolare tipo di tessuto delle forme viventi superiori che provvede al collegamento, sostegno e nutrimento dei tessuti dei vari organi derivante dal tessuto connettivo embrionale, il mesenchima (che origina a sua volta dal mesoderma). Istologicamente, può essere suddiviso in diversi sottotipi, a seconda delle loro prerogative morfologiche e funzionali, tutti caratterizzati dal fatto di essere costituiti da cellule non addossate le une alle altre, ma disperse in una più o meno abbondante sostanza intercellulare o matrice extracellulare costituita da una componente amorfa e da una componente fibrosa.

29 Il tessuto connettivo possiede un'ampia varietà di cellule, deputate a svolgere attività diverse in relazione anche alla natura del tessuto a cui appartengono e alla posizione che questo assume nell'organismo. In generale, è possibile operare una distinzione tra le cellule deputate alla formazione e al mantenimento della matrice (fibroblasti e cellule di analoga natura presenti in altri tessuti), cellule deputate alla difesa dell'organismo (macrofagi, mastociti e leucociti) e cellule deputate a funzioni speciali, come gli adipociti del tessuto adiposo, che accumulano grassi come riserva energetica del corpo.

30 tessuto connettivo fibrillare
Vi sono diversi tipi di tessuto connettivo, classificati in base a criteri morfologici e funzionali. Il tessuto connettivo più comune, a cui ci si riferisce in genere utilizzando questo termine, viene definito tessuto connettivo propriamente detto Questo si suddivide a sua volte in tre varietà: tessuto connettivo fibrillare tessuto connettivo elastico, con prevalenza di fibre elastiche tessuto connettivo reticolare, con prevalenza di fibre reticolari Vi sono poi diversi tipi di tessuti connettivi specializzati per svolgere una particolare funzione, e caratterizzati perciò da una particolare morfologia o fisiologia: Tessuto adiposo Tessuto cartilagineo Tessuto osseo Tessuto sanguigno Tessuto linfatico

31 TESSUTO CONNETIVO PROPRIAMENTE DETTO
FIBRILLARE ELASTICO RETICOLARE TESSUTO CONNETTIVO TESSUTO ADIPOSO TESSUTO CONNETIVO PROPRIAMENTE DETTO TESSUTO OSSEO TESSUTO CARTILAGINEO TESSUTO SANGUIGNO TESSUTO LINFATICO

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33 I Tessuti Connettivi Includono tessuti notevolmente diversi fra loro
Forniscono una struttura di sostegno al corpo; Trasportano fluidi e dissolvono sostanze; Proteggono gli organi delicati; Sostengono, circondano e interconnettono tessuti; Immagazzinano energia di riserva; Difendono il corpo dai microrganismi.

34 Struttura del Tessuto Connettivo
Il tessuto connettivo comprende Cellule specializzate sparse circondate da Una matrice generalmente composta da fibre proteiche extracellulari immerse in una sostanza che può essere liquida, gelatinosa o solida

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36 Il tessuto muscolare è un tipo particolare di tessuto responsabile dei movimenti volontari ed involontari del corpo. I tre tipi di muscoli derivano dal mesoderma. Il tessuto muscolare consta di tre elementi: le fibre muscolari che si dispongono in fasci, una rete capillare abbondante, un importante tessuto connettivo composto da fibre elastiche e collagene che fa da sostegno al muscolo stesso. Essendo un tessuto altamente specializzato i suoi organuli hanno nomi differenti da quelli comuni negli altri tessuti: Miocita: la cellula muscolare Sarcolemma: la membrana cellulare. Sarcoplasma: il citoplasma. Reticolo sarcoplasmatico: il reticolo endoplasmatico liscio. Sarcosomi: i mitocondri. È distinto in tre tipi, diversi per struttura, funzione e localizzazione: il tessuto muscolare striato o scheletrico, di tipo volontario, il tessuto muscolare liscio, di tipo involontario, il tessuto muscolare cardiaco, anch'esso striato ma di tipo involontario.

37 tessuti specializzati
Tessuti muscolari Sono tessuti specializzati per la contrazione

38 Tessuto muscolare liscio: forma i muscoli involontari, che muovono gli organi interni; si dice liscio perché non presenta striature Tessuto muscolare cardiaco: è il tessuto che forma il cuore e che, pur essendo striato, non viene controllato dalla volontà.

39 Il tessuto muscolare Nei mammiferi si possono distinguere tre tipi di tessuto muscolare: muscolo scheletrico o striato muscolo liscio muscolo cardiaco

40 Caratteristiche della cellula muscolare
Le cellule muscolari sono allungate e possono essere striate o lisce. I loro componenti vengono indicati come di seguito: 1.    sarcolemma – membrana plasmatica 2.    sarcoplasma – citoplasma 3.    reticolo sarcoplasmatico – reticolo endoplasmatico liscio 4.    sarcosomi – mitocondri

41 muscolo scheletrico o striato
I mioblasti i precursori delle fibre muscolari, si allineano e si fondono tra loro, ponendo in comune nuclei e organuli cellulari, formando cioè un'unica cellula detta miotubo. Tale disposizione si definisce sincizio cellulare.

42 muscolo scheletrico o striato
I nuclei sono ovali e si trovano di norma alla periferia della cellula sotto il sarcolemma. Questa caratteristica distingue il muscolo striato dagli altri, ove i nuclei sono più centrali.

43 Organizzazione del muscolo scheletrico
La massa di fibre che costituisce il muscolo è disposta in fasci regolari avvolti da una guaina esterna di connettivo denso detta Epimisio. Da esso si distaccano setti di tessuto connettivo che circondano i fasci di fibre che compongono il muscolo. Questi setti circondano fasci di fibre (fascicoli) e si chiamano Perimisio.

44 Organizzazione del muscolo scheletrico
Ogni fibra muscolare è avvolta da connettivo composto essenzialmente da una lamina basale e da fibre reticolari, tale guaina si chiama Endomisio.

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47 La contrazione muscolare prevede lo scorrimento reciproco dei filamenti di actina su quelli di miosina. In questo modo il sarcomero si accorcia, la banda I diviene più piccola mentre la banda A rimane uguale.

48 La muscolatura scheletrica volontaria si contrae in seguito alla stimolazione nervosa. In particolare attraverso il contatto dell’assone della cellula nervosa

49 Organizzazione delle fibre del muscolo scheletrico
Nelle sezioni longitudinali di fibre muscolari scheletriche si osserva una striatura trasversale dovuta all’alternarsi di bande chiare e scure.

50 Organizzazione delle fibre del muscolo scheletrico
Lezioni di Istologia BCM/BU Organizzazione delle fibre del muscolo scheletrico Il sarcoplasma (citoplasma delle cellule muscolari) è ripieno di lunghi fasci di filamenti cilindrici detti miofibrille. Queste sono ordinate tra loro in registro, creando la tipica striatura.

51 Miofibrille

52 Muscolo striato

53 La lunghezza dei filamenti non varia
Varia solo la distanza fra i dischi Z

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58 Il muscolo liscio e striato
Le cellule muscolari sono riunite in fasci. In ogni cellula muscolare sono presenti due proteine contrattili che possono scorrere fra loro (con consumo di energia) e accorciare attivamente la fibra muscolare. Nel muscolo striato le proteine (actina e miosina) sono disposte in modo ordinato e sono visibili al microscopio ottico come strie (da qui il nome di muscolo striato). Nel muscolo liscio sono disposte disordinatamente e le strie non ci sono (muscolo liscio)

59 Muscoli antagonisti esercitano azione contrastante sulla stessa articolazione

60 Cellula di Schwann Dendriti Corpo cellulare Nucleo Assone Guaina mielinica Nodo di Ranvier Bottoni sinaptici Corpo cellulare SEM 3600 TESSUTO NERVOSO è formato da cellule dette neuroni, cui si associano altre cellule meno importanti. I neuroni sono cellule super specializzate, capaci di trasmettere a distanza stimoli di natura elettrica. Cervello Organo di senso Midollo spinale Nervi Il tessuto nervoso forma la struttura di tutti gli organi del sistema nervoso; anche gli organi di senso si originano da neuroni modificati

61 Il tessuto nervoso è uno dei quattro tipi fondamentali di tessuto che compongono il corpo degli animali. La sua funzione fondamentale è di ricevere, trasmettere ed elaborare gli stimoli interni ed esterni del corpo, permettendo in definitiva ad un organismo di relazionarsi con il proprio ambiente. Il tessuto nervoso è inoltre responsabile, tramite meccanismi ancora non del tutto chiari, delle funzioni psichiche ed intellettive degli esseri umani, quali la memoria, la conoscenza, la coscienza. Il tessuto nervoso, negli organismi superiori, forma una struttura di maggiore complessità chiamata sistema nervoso. Le cellule nervose si associano tra loro da un punto di vista morfologico e funzionale: i neuroni, infatti, associandosi tra loro costituiscono delle fibre nervose intercomunicanti. I neuroni possono scambiarsi messaggi grazie a due caratteristiche loro proprie: l'eccitabilità e la conducibilità. Eccitabilità significa che la cellula nervosa può reagire a degli stimoli esterni (fisici e chimici) di varia natura che vengono convertiti in impulso nervoso. Conducibilità significa che l'impulso nervoso insorto su una cellula nervosa può essere trasmesso alle altre cellule sottoforma di piccola corrente elettrica e in corrispondenza di particolari giunzioni cellulari che sono le sinapsi.

62 Il tessuto nervoso è composto essenzialmente da due tipi di cellule: i neuroni, veri responsabili della ricezione e della trasmissione degli impulsi nervosi, e le cellule della nevroglia, che hanno funzioni di supporto strutturale e funzionale rispetto ai neuroni. Vengono poi talvolta impropriamente considerate come parte del tessuto nervoso alcune cellule connettivali di natura fibrosa, che offrono un sostegno strutturale al tessuto nervoso.

63 I neuroni sono cellule solitamente dotate di lunghi filamenti, caratterizzate dalla capacità di eccitarsi se stimolate da un impulso elettrico. Sono composti da un corpo cellulare, detto soma o, talvolta, pirenoforo, dal quale si dipanano due tipi di prolungamenti: i dendriti e gli assoni. i dendriti sono prolungamenti relativamente corti, estremamente ramificati, presenti in gran numero sul corpo cellulare. La loro funzione è di ricevere gli stimoli provenienti dall'esterno, o da altri neuroni, e di trasmetterli verso il corpo cellulare; in altre parole, nei dendriti l'impulso nervoso viaggia in direzione del pirenoforo. l‘assone è invece un filamento di notevoli dimensioni, normalmente molto più lungo dei dendriti, e ne è presente uno solo per ogni neurone. L‘ assone ritrasmette l'informazione nervosa giunta al corpo cellulare verso l'esterno: può essere connesso ai dendriti di altri neuroni, o alle giunzioni neuromuscolari dei muscoli. Nell'assone, l'impulso nervoso viaggia in direzione distale rispetto al pirenoforo. Il citoplasma dei dendriti è del tutto simile a quello del corpo cellulare, il citoplasma degli assoni è invece molto diverso, mancando di ribosomi e di vescicole di Golgi ed essendo invece ricco di microfilamenti e microtubuli.

64 Tessuto nervoso Il tessuto nervoso forma una rete di comunicazione
Trasmette le informazioni da una parte all’altra del corpo sotto forma di segnali, o impulsi, nervosi. Percepisce gli stimoli, determina e dirige le risposte e fa sì che le varie parti del corpo agiscano come un insieme coordinato.

65 Le cellule del tessuto nervoso
Neuroni: trasmettono l’informazione Cellule della Neuroglia: (1) sostengono il tessuto nervoso (2) forniscono nutrienti ai neuroni

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67 La trasmissione del segnale nervoso
Le informazioni sensoriali (dalla periferia) e quelle motorie (verso la periferia) viaggiano attraverso i segnali nervosi che devono essere trasmessi da una parte all’altra del corpo. Il segnale si propaga lungo l’assone del neurone che termina con strutture specializzate alla trasmissione ad altre cellule (altri neuroni, muscoli, cellule ghiandolari, ecc.). Tali strutture sono le sinapsi. Le sinapsi possono essere chimiche o elettriche (meno frequenti). Nel cervello umano ogni neurone stabilisce circa sinapsi con altri neuroni

68 La sinapsi chimica è formata da un bottone presinaptico (1), da uno spazio intersinaptico (2) e da un elemento postsinaptico (3). L’impulso nervoso che arriva al bottone sinaptico induce il rilascio di un neurotrasmettitore che attraversa lo spazio sinaptico e si lega a recettori specifici posti sulla membrana dell’elemento postsinaptico. Questo fatto può facilitare la genesi di un impulso nervoso in questa cellula (sinapsi eccitatoria) oppure ostacolarlo (sinapsi inibitoria)


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