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PubblicatoFillipo Palma Modificato 10 anni fa
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storia della musica Tommaso Vignotto e Mauro Magnani 1c
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La preistoria La prima forma di musica degli uomini
primitivi serviva per accompagnare le loro danze propiziatorie alla caccia. Indossavano braccialetti fatti di ossa di metallo. Nel tempo appariranno anche i primi tamburi fatti di tronco d’albero e pelle di animali e flauti in legno con pochi fori ricavati dal bambù. Costruirono strumenti sempre più evoluti, arrivando addirittura allo xilofono, in grado di eseguire suoni diversi.
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L’ Oceania I popoli oceanici, detti aborigeni, erano divisi in tante tribù. Vivevano di caccia spostandosi continuamente nel territorio. Per essi la musica era molto importante perché accompagnava riti sacri e magici che consistevano nell’adorare i totem, cioè figure di animali o vegetali che rappresentavano le divinità. I loro strumenti erano: conchiglie, trombe, tamburi fatti con pelli di squalo. Inventarono anche il didgeridoo, un caratteristico strumento a fiato (qui sotto). Inoltre si accompagnavano con la voce in brevi canti.
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I greci I greci conoscevano numerosi canti, che narravano le vicende dei loro eroi: Ulisse, Enea e Achille. Il più famoso cantore-poeta era omero. Egli si accompagnava suonando la cetra. L’altro strumento greco molto importante era l’aulos (flauto). La civiltà greca si distingue per la sua creatività e per il livello raggiunto di evoluzione musicale: stretto era il legame tra musica e poesia. Le occasioni in cui venivano eseguite le musiche erano: spettacoli teatrali, feste e banchetti, riti religiosi e occasioni militari. I greci hanno inventato la nostra attuale scala musicale. All’inizio erano scale di quattro suoni (tetracordi), poi sono stati unificati in unica scala da otto suoni
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La Cina I cinesi attribuivano una grande importanza alla musica perché le davano un potere magico; pensavano infatti che la musica potesse influenzare i nostri stati d’animo. I cinesi classificano gli strumenti musicali a seconda del materiale in cui sono costruiti: pietra, pelle, legno, bambù e seta. Le musiche venivano eseguite durante le cerimonie di corte ed erano accompagnate da danze.
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L’ Islam L’islam è la terza grande religione monoteista, dopo
l’ebraismo e il cristianesimo. Nell’antichità l’impero islamico comprendeva una popolazione in cui convivevano membri della religione cristiana, ebraica e islamica in reciproca tolleranza. Lo strumento più caratteristico dell’islam è il liuto, (una specie di chitarra). Altri strumenti sono è tamburelli e sonagli. Nella religione islamica la recitazione del Corano è cantata e si basa su una serie di regole che riguardano la durata delle sillabe, il timbro vocale vibrato e la durata dei silenzi.
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l’ africa L’Africa è costituita da una serie di tribù, ciascuna con una specifica cultura musicale, anche se non mancano punti in comune. Per gli africani la musica è una componente necessaria e importante della vita. Gli africani utilizzano le loro musiche nei seguenti momenti: musiche da lavoro (rematori, taglialegna); ninne-nanne; musiche per cerimonie, come le sepolture e le feste e musiche per i momenti di svago. Il cuore della musica africana è il ritmo, quindi gli strumenti più caratteristici sono a percussione, come tamburi, sonagli, gong (di legno), e poi campane tubolari di legno.
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