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PubblicatoMarilena Tarantino Modificato 8 anni fa
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MONFALCONE 31 GENNAIO 2016 Generare alla fede: genitori protagonisti
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Sguardo sulle esperienze in atto La parrocchia e la famiglia come “grembo materno della fede” Il ruolo centrale dei genitori, coinvolti in tutti i momenti del processo Riprende un posto centrale la Parola di Dio
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Caratteristiche del metodo a 4 tempi centratura sugli adulti coinvolgimento della famiglia insieme nutrita équipe che lavora su ogni gruppo ruolo per il presbitero al centro c'è l'annuncio
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Testimonianze Dopo il primo anno da catechista, Teresina dice a don Giulio, suo parroco: «Onestamente non mi aspettavo una cosa simile. Ai genitori non interessa il cammino dei loro bambini. Molti neanche li conosco: mandano i nonni a portare i bambini alla catechesi. Altri vengono a prendere i figli, ma hanno con noi un atteggiamento distaccato, pretenzioso. Sono interessati solo alla data della prima comunione».
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Testimonianze Un prete racconta: «in Quaresima abbiamo consegnato ai bambini dei semi di grano invitando a seminarli e innaffiarli a casa con l'aiuto dei genitori. La presentazione della piantine all'altare è avvenuta in una messa domenicale nel tempo di Pasqua. Una bella liturgia, preparata con cura: bambini elettrizzati, genitori attenti, grande partecipazione alla processione offertoriale. Peccato che quasi tutti i genitori siano usciti dopo l'offertorio. Come se, finito l'impegno dei loro figli, non fosse importante restare a pregare con la comunità. Che cosa possiamo aspettarci da genitori così?».
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Dai nuovi Orientamenti: le famiglie e il resto della comunità Nonostante siano molti i problemi che le famiglie oggi avvertono, «dobbiamo comunque pensare ai genitori [...] come i primi educatori della fede. [...] La comunità cristiana deve alla famiglia una collaborazione leale ed esplicita, considerandola la prima alleata di ogni proposta catechistica offerta ai piccoli e alle nuove generazioni. In tal senso va valorizzato ogni autentico sforzo educativo in senso cristiano compiuto da parte dei genitori» (IG 28). In effetti «la realtà familiare e l’amore dei genitori verso i figli sono l’ambito naturale nel quale la proposta di fede è chiamata a manifestare il suo carattere di promessa, di speranza e fiducia nell’affrontare la vita» (IG 69).
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Famiglia e catechesi: l’unione fa la forza «Il coinvolgimento della famiglia comincia prima dell’età scolare, e la parrocchia deve offrire ai genitori gli elementi essenziali che li aiutino a fornire ai figli l’“alfabeto” cristiano. Si dovrà perciò chiedere ai genitori di partecipare a un appropriato cammino di formazione, parallelo a quello dei figli. Inoltre, li si aiuterà nel compito educativo coinvolgendo tutta la comunità, specialmente i catechisti, e con il contributo di altri soggetti ecclesiali, come associazioni e movimenti. Le parrocchie oggi dedicano per lo più attenzione ai fanciulli: devono passare a una cura più diretta delle famiglie, per sostenerne la missione» (Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, 7)
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No a un «coinvolgimento» puramente formale attenzione al linguaggio che utilizziamo la delega da parte dei genitori alla base di questo atteggiamento di delega ci sono vari preconcetti se non stiamo attenti, il «coinvolgimento» delle famiglie sarà obbligante, avvilente, esagerato, tardivo, formale
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I quattro momenti Primo momento: incontro degli adulti tra di loro e incontro dei bambini con gli animatori Secondo momento: lavoro in famiglia sulla consegna ricevuta Terzo momento: incontro dei bambini guidati dai genitori disponibili e dagli animatori Quarto momento: celebrazione eucaristica e narrazione evangelica per tutti
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La famiglia deve diventare protagonista Un gruppo di accompagnamento Le tappe di un possibile percorso Le scelte qualificanti: le condizioni da mettere in atto
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