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PubblicatoGiorgina Ferrero Modificato 10 anni fa
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«Un dono per la vita» Presentazione realizzata dalla classe 3°A
dell’ Istituto comprensivo Leonardo Da Vinci di Mozzanica (BG) A.S
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Relazione dell’ incontro con i volontari dell’ AVIS (parte 1)
Sabato 22 gennaio 2011, un volontario AVIS Giuseppe Perego e il presidente, Fabrizio Sassi, sono venuti a parlarci della loro associazione. Ci hanno detto che, a Mozzanica, l’AVIS è nata nel 1968 ad opera di Mario Danelli, Augusto Colpani, Colombi Alfio e altri donatori iscritti al gruppo AVIS di Caravaggio. I membri si riuniscono tutti i lunedì sera dalle alle presso la ex sacrestia della piccola chiesa di Santa Marta e la sede è aperta anche a chi non è un membro AVIS e si possono chiedere informazioni. Una volta al mese c’è il consiglio, una volta all’ anno l’ assemblea dove vengono ratificate le decisioni prese nel corso dell’ anno. Ogni quattro anni si cambia presidente. L’AVIS organizza anche eventi pubblici come: la corsa per le vie del paese per persone di tutte le età; un happy hour per i giovani e, la notte di Natale, vengono offerti panettone e vin brulé ai cittadini.
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Relazione dell’ incontro con i volontari dell’ AVIS (parte 2)
Lo scopo dell’associazione è quello di avvicinare i giovani al mondo del volontariato. Per poter effettuare donazioni bisogna avere minimo diciotto anni e massimo sessantacinque, pesare almeno 50 kg e godere di ottima salute; per motivi di privacy la donazione è anonima. Sfortunatamente sempre meno giovani si iscrivono all’ AVIS. Gli uomini possono donare sangue ogni novanta giorni, le donne ogni centottanta. Le trasfusioni si effettuano negli ospedali che possiedono i centri di raccolta. Il donatore viene fatto sedere su un lettino o su una poltrona, gli inseriscono una flebo collegata ad un sacchetto che può contenere circa 450 g di sangue per gli uomini e 250g per le donne. I prelievi durano circa 5-10 minuti e, successivamente, le sacche contenenti un liquido detto anticoagulante, vengono conservate in frigorifero (per due mesi al massimo).
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Relazione dell’ incontro con i volontari dell’ AVIS (parte 3)
Sul sangue donato vengono eseguiti una serie di controlli; i donatori, infatti, devono essere sottoposti ad esami per verificare che non abbiano contratto malattie come l’AIDS, l’epatite A e B ed altre malattie trasmissibili attraverso il sangue. Con il sangue si possono produrre farmaci. Donando si fa del bene anche a se stessi perché, in tal modo, il sangue si rigenera e si è sempre controllati. Anche se un minorenne non può iscriversi all’ associazione e donare, può contribuire apportando nuove idee. Infine il sig. Sassi e il sig. Perego ci hanno parlato della loro esperienza come volontari. Entrambi fanno parte di quest’associazione da circa vent’anni e di altre associazioni quali: gli alpini, la polisportiva… Hanno particolarmente sottolineato l’importanza della donazione dato che , donando, possiamo salvare vite umane.
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I volontari dell’ AVIS saranno pronti ad accoglierci nella speranza che un giorno diventeremo anche noi uno di loro e che riusciremo ad aumentare il numero delle persone che donano il sangue e salvano la vita degli altri. Milena Stepic Riflessioni I volontari dell’ AVIS ci hanno detto che donare il sangue o fare volontariato, non vuol dire farlo per ricevere ringraziamenti (in quanto il paziente non può sapere chi è il donatore e viceversa), ma per soddisfazione personale, per sapere di avere salvato la vita di qualcuno, per aver fatto bene al prossimo. Riccardo Pagani L’incontro con il signor Sassi e il signor Perego, donatori del’ AVIS, mi è servito perché mi ha fatto capire che se doni il sangue non lo fai per interesse economico, ma per fare del bene a qualcun altro . Enrico Danelli L’incontro con i due volontari dell’ AVIS è stato molto interessante e ci ha fatto capire che, con un piccolo gesto, si può salvare una vita. Sebastiano Fossati
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Riflessioni Oggi, i ragazzi, sono molto egoisti, non pensano mai a come poter aiutare qualcuno nel momento del bisogno. Un piccolo aiuto da parte nostra potrebbe essere l’iscrizione all’ associazione AVIS perché con il nostro sangue possiamo salvare molte vite. L’incontro con i donatori dell’ AVIS mi è servito molto; ho capito che un piccolo gesto ha un grande valore. Magari, quando sarò maggiorenne, diventerò anche io una donatrice. Milena Stepic Questo prezioso incontro mi è servito per conoscere meglio l’ AVIS e le motivazioni che spingono a donare il sangue. Francesco Ferretti Secondo me questo incontro è stato davvero costruttivo perché i volontari dell’ AVIS ci hanno fatto capire molto riguardo alla donazione. A volte può sembrare strano donare a persone che non conosciamo senza ricevere nessun grazie. A noi costa poco questo gesto, mentre per chi ha bisogno di sangue può costare la vita non riceverlo. Letizia Sassi
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Riflessioni L’ incontro che abbiamo avuto il 22 gennaio 2011 con i volontari dell’ AVIS mi è servito molto per capire come è strutturata questa associazione e per avere molte più informazioni relative alla donazione e alle motivazioni che spingono una persona a diventare socio. Giacomo Lafranceschina A scuola sono venuti due volontari dell’ AVIS che ci hanno parlato della donazione del sangue. A me questo incontro è servito perché ho capito che la donazione permette di aiutare molte persone che ne hanno bisogno. Simone Cantù L’ incontro con i donatori dell’ AVIS a me è piaciuto molto perché ho imparato cose che prima non sapevo ad esempio: quando vengono fatte le donazioni e dove viene conservato il sangue. Ho capito che è importante donare sangue perché viene utilizzato per una persona che ne ha bisogno. Loris Baita
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Riflessioni Secondo me l’ AVIS offre un grande aiuto alle persone che ne hanno bisogno; ho capito che per questo è importante collaborare con questa associazione Joseph Vargas L’ incontro con i volontari dell’ AVIS mi ha fatto capire che il sangue è necessario in molti casi, come ad esempio se succede un incidente e c’è bisogno di un trapianto. Purtroppo ci sono sempre meno donatori anche se il “dono” del sangue vale moltissimo Dimitry Krasnov Mi ha colpito molto, dell’ incontro con i volontari dell’ AVIS, sapere quali sono gli esami ai quali vengono sottoposti i donatori. Sara Bordini
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Riflessioni L’ incontro con i volontari dell’ AVIS mi è servito per capire cosa si prova ad aiutare qualcuno senza sapere chi sia. È una bella sensazione sapere di salvare la vita ad una persona e, anche se non ti ringrazierà mai direttamente, ti sarà riconoscente per sempre. I membri dell’ AVIS fanno una ottima cosa. Chiara Sanzanni Io non avrei mai pensato di donare sangue una volta diventato maggiorenne perché ho paura dell’ago, ma dopo l’incontro con i volontari dell’ AVIS, forse, diventerò donatore perché ho capito che non succede niente se prelevano dal tuo corpo un po’ di sangue, ma quel sangue può aiutare molte persone. Matteo Severgnini Grazie a questo incontro ho capito che essere membro e donatore AVIS è importate perché, con una piccola percentuale del tuo sangue, puoi salvare la vita a qualcuno, però, non bisogna farlo per sentirsi dire “grazie”, ma per altruismo e con una forte motivazione. Marco Donzelli
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Storie di vita Il Signor Fabrizio Sassi, presidente e il Signor Giuseppe Perego, revisore dei conti dell’ Associazione AVIS di Mozzanica, ci hanno parlato della loro esperienza come volontari e delle motivazioni che li hanno spinti a partecipare attivamente all’associazione. Quando vi siete iscritti all’ Avis di Mozzanica? “Facciamo parte entrambi dell’Avis di Mozzanica dal 1991” hanno risposto all’unisono i due volontari. Come e perché avete deciso di entrare a far parte di un’associazione? Il Signor Sassi che per primo è stato sottoposto alla nostra domanda ha risposto: ”E’ stato determinante, per me, il fatto che alcuni miei familiari ed amici ne facessero già parte. Il loro esempio è stato la molla che mi ha portato a compiere questa scelta” Il Signor Perego, invece, ha risposto alla nostra domanda con parole che ci hanno particolarmente colpito: ”Ho deciso di iscrivermi all’AVIS per alcune esperienze personali vissute da ragazzo che mi hanno aiutato a compiere questa scelta. In particolare mi ha motivato una pubblicità proposta alcuni anni fa nella quale si sottolineava il fatto che il donatore “offre” in modo gratuito e disinteressato una parte di sé a qualcuno di cui non conosce l’ identità,
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Storie di vita Parte seconda
così come colui che riceve non sa chi ha compiuto il nobile gesto. Il grazie rimane sospeso, nessuno lo dice e nessuno lo riceve, ma nonostante questo il gesto compiuto gratifica enormemente.” Entrambi dimostrano la loro sensibilità nei confronti del volontariato poiché fanno parte di varie associazioni come la Polisportiva, il gruppo Alpini etc. E sono molto attivi presso la comunità di Mozzanica. Il Signor Perego ricorda un episodio particolarmente significativo delle sua esperienza di donatore :” Un giorno, dopo aver fatto una donazione, mi si è avvicinata una Signora che mi ha ringraziato per quello che noi donatori facciamo per gli altri. Questo mi ha ripagato , anche se non ve ne era bisogno, del mio gesto!” I nostri ospiti sottolineano, ancora una volta, che essere volontari vuol dire fare qualcosa per qualcuno che non conosciamo e che non è a conoscenza del nostro gesto e quindi non potrà mai ringraziarci, ma questo è ininfluente perché chi fa del bene non lo fa per sentire un “Grazie.”
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«Happy Hour!»
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Il «Giro Della Cerchia»
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Fine
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