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L’età umanistica XV secolo
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Le istituzioni politiche nell’Italia del Quattrocento
scontri incessanti tra le fazioni bisogno di pace e di stabilità politica ambizioni di dominio da parte di individui o famiglie potenti nascita delle SIGNORIE (XIII-XIV secolo) riconoscimento del diritto di ereditarietà del titolo trasformazione in PRINCIPATI (XIV-XV secolo) legittimazione del potere da parte dell’imperatore o del pontefice conseguenze politica interna tutti i poteri sono trasferiti nelle mani del principe formazione della CORTE politica estera il cittadino si trasforma in SUDDITO composta da funzionari e amministratori imposizione di nuove leggi e tasse artisti intellettuali amministrazione della giustizia i principi proteggono e favoriscono la cultura e le arti per procurarsi prestigio internazionale e consenso presso la popolazione fenomeno del MECENATISMO 2 | L’età umanistica
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Parole e immagini le corti umanistiche Mantova e i Gonzaga
Urbino e i Montefeltro Ferrara e gli Este Il castello di San Giorgio, trasformato in residenza signorile La facciata con i torricini di Palazzo Ducale Il Castello Ducale o di san Michele, commissionato da Niccolò II d’Este 3 | L’età umanistica
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Intellettuale cortigiano
Gli intellettuali Intellettuale cittadino Intellettuale cortigiano Chierico sopravvive soltanto nell’ambito culturale atipico della Firenze repubblicana e finché rimangono stabili gli ordinamenti comunali non trae sostentamento dalla sua attività di intellettuale, ma svolge le libere professioni e ricopre cariche pubbliche anche importanti la sua attività culturale è caratterizzata da un forte impegno civile il pubblico a cui si rivolge è costituito dai concittadini è la figura più diffusa presso le corti signorili e principesche si dedica esclusivamente all’attività intellettuale alle dipendenze del signore (lavora come segretario, bibliotecario, precettore e spesso gli vengono affidati anche incarichi diplomatici o politici) la sua libertà d’espressione dipende dall’atteggiamento dei principi mostra generalmente distacco nei confronti della politica e delle questioni sociali il pubblico a cui si rivolge è costituito dalla corte, una ristretta cerchia di persone colte lavora al servizio dei papi, dei vescovi e dei cardinali, che conducono vita da principi e sono amanti delle lettere e delle arti si dedica esclusivamente all’attività intellettuale (spesso però deve accettare incarichi di tipo politico o diplomatico) non è obbligato a trattare argomenti religiosi, ma gode di notevole autonomia nelle sue scelte artistiche il pubblico a cui si rivolge è costituito da una ristretta cerchia di persone colte 4 | L’età umanistica
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La mentalità in età umanistica
visione antropocentrica l’esistenza terrena non è subordinata a quella celeste esaltazione della dignità dell’uomo studia humanitatis il progresso della civiltà è frutto delle migliori facoltà umane (intelligenza e operosità) l’uomo è protagonista e autore della storia il ruolo dell’uomo le discipline letterarie acquistano centralità per la formazione culturale e morale dell’uomo La nuova concezione della realtà umana il sapere la storia della civiltà il Medio Evo è stato un periodo di barbarie e decadenza rispetto all’epoca precedente il rapporto con i classici è necessario far ritorno ai valori e alla cultura dell’età classica i testi degli autori antichi rappresentano un modello di perfezione per lo stile e i contenuti principio di imitazione (creativa) mito della rinascita 5 | L’età umanistica
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La filologia FILOLOGIA nuovo interesse per gli autori classici
ricerca di antichi manoscritti perduti scoperta della prospettiva storica nascita della FILOLOGIA le testimonianze del passato non devono essere interpretate attraverso le proprie concezioni etiche, culturali, estetiche o religiose, ma devono essere collocate nel loro tempo per essere comprese nel loro significato originario può portare anche allo smascheramento di alcuni documenti storici falsi disciplina che studia i testi antichi e li ricostruisce con metodo critico per riportarli alle condizioni originali quando possibile, procede attraverso un accurato confronto tra le varie copie di un’opera ad es. Lorenzo Valla e la “donazione di Costantino” si basa su conoscenze di tipo linguistico e storico 6 | L’età umanistica
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Latino e volgare Prima metà del Quattrocento Seconda metà del
vengono adottati generi letterari antichi (orazione, dialogo, epistola) Prima metà del Quattrocento affermazione del culto umanistico dei classici predominio del LATINO come lingua letteraria conseguenze riduzione del pubblico il volgare resta relegato agli usi pratici e alle opere letterarie di destinazione popolare il fiorentino trecentesco nobilitato dallo stile dei classici latini modello Seconda metà del Quattrocento sperimentalismo linguistico e letterario scelta del VOLGARE come lingua della cultura una minoranza di intellettuali colti pubblico frattura tra la lingua letteraria e la lingua parlata la maggioranza della popolazione parla il dialetto conseguenza 7 | L’età umanistica
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storiografia e memorialistica
Forme letterarie in età umanistica genere caratteristiche autori epistole non si tratta di una comunicazione di tipo privato, ma di uno strumento di discussione o divulgazione di questioni culturali Poggio Bracciolini Angelo Poliziano dialoghi e trattati si ispirano ai grandi modelli classici (Platone e Cicerone) rappresentano il mezzo più adatto per trasmettere i contenuti del dibattito ideologico di età umanistica affrontano tematiche molto varie argomento filosofico-morale: Pico della Mirandola Marsilio Ficino argomento politico: Coluccio Salutati Giovanni Pontano argomento artistico: Piero della Francesca Leon Battista Alberti argomento linguistico e filologico: Leonardo Bruni Lorenzo Valla Prosa latina storiografia e memorialistica si ispirano ai grandi modelli latini (Sallustio, Livio, Tacito) la storia non è più considerata come disegno della provvidenza divina, ma come opera dell’uomo dedicano grande attenzione alle vicende politiche e alla descrizione delle diverse tradizioni culturali storiografia: Leonardo Bruni Poggio Bracciolini memorialistica: Enea Silvio Piccolomini 8 | L’età umanistica
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Poesia in volgare Forme letterarie in età umanistica genere
caratteristiche autori poesia lirica apprezzata soprattutto in ambiente cortigiano le soluzioni formali e tematiche sono ancora incerte e provvisorie Iacopo Sannazaro Matteo Maria Boiardo canti carnascialeschi e poesia burlesca produzione legata alla celebrazione di alcune feste popolari (soprattutto il carnevale) si basa sull’esaltazione della giovinezza e dei piaceri e sul capovolgimento dei valori e dei comportamenti convenzionali Lorenzo de’ Medici Angelo Poliziano il Burchiello Poesia in volgare poemetti mitologici ed encomiastici riprendono stili e tematiche diffusi nella letteratura classica si tratta di una poesia prevalentemente narrativa e descrittiva Lorenzo de’ Medici Angelo Poliziano poesia bucolica si ispira alla poesia bucolica greca e latina costituisce l’esempio più raffinato del nuovo gusto classicheggiante esalta il desiderio di una vita naturale e spontanea (critica agli intrighi e al lusso delle corti) Iacopo Sannazaro poema epico-cavalleresco una poesia colta e raffinata che prende spunto dalla tradizione orale e popolare dei cantari può ispirarsi alla tradizione comico-burlesca si propone di esaltare il codice cortese-cavalleresco e di farlo rivivere nell’ambiente delle corti quattrocentesche Luigi Pulci (poema eroicomico) Matteo Maria Boiardo 9 | L’età umanistica
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sacre rappresentazioni
Forme letterarie in età umanistica genere caratteristiche autori Prosa in volgare novellistica prende spunto dal modello di Boccaccio in alcune raccolte è evidente lo scopo didascalico o moraleggiante trionfa il gusto per il motto tagliente e la battuta di spirito Giovanni Gherardi da Prato Masuccio Salernitano Antonio Manetti Poesia latina poesia lirica si ispira ai grandi modelli latini (Catullo, Tibullo e Ovidio) si tratta di versi musicalmente eleganti e raffinati Giovanni Pontano Teatro in volgare sacre rappresentazioni sono destinate a un pubblico popolare sono spettacoli di ispirazione religiosa, ma accolgono anche spunti di tipo laico e comico Feo Belcari Bernardo Pulci Lorenzo de’ Medici favole pastorali sono destinate al pubblico colto e raffinato della corte prendono ispirazione dalla mitologia classica e dalla poesia bucolica Angelo Poliziano Niccolò da Correggio Matteo Maria Boiardo 10 | L’età umanistica
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Parole e immagini gli incunaboli
con il termine “incunabolo” si fa riferimento a un libro stampato tra la metà e la fine del XV secolo con la tecnica dei caratteri mobili; a volte è detto anche “quattrocentina”, proprio per indicare l’epoca di produzione Un’immagine dell’incunabolo del Canzoniere e dei Trionfi di Francesco Petrarca stampato a Venezia da Vindelino da Spira (1470) Una copia dell’Hypnerotomachia Polyphili di Francesco Colonna pubblicata da Aldo Manuzio (1499) 11 | L’età umanistica
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L’età del Rinascimento
XVI secolo
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La situazione dell’Italia
indipendenti dominio diretto della Francia Repubblica di Venezia Granducato di Toscana Marchesato di Saluzzo Francia e Spagna si scontrano per il dominio della penisola italiana la Spagna di Carlo V e di Filippo II Asburgo sconfigge la Francia Pace di Cateau-Cambrésis (1559) POLITICA Repubblica di Genova Ducati di Parma, Modena e Mantova Regno di Sicilia Milano Sardegna Regno di Napoli vassalli della alleata della domini diretti della SPAGNA 2 | L’età del Rinascimento
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ECONOMIA PARASSITARIA
La situazione dell’Italia conservazione dei privilegi da parte dell’aristocrazia e del clero IMMOBILISMO SOCIALE immobilismo: la tendenza a conservare lo stato di cose esistente, ostacolando qualsiasi cambiamento la borghesia abbandona l’intraprendenza mercantile e converte le ricchezze in beni immobili ECONOMIA PARASSITARIA ECONOMIA E SOCIETÀ fenomeno della rifeudalizzazione diminuzione delle attività imprenditoriali e produttive parassitismo: la condizione di chi non concorre al benessere o al progresso della collettività, ma si arricchisce grazie alla rendita garantita dai patrimoni monetari o immobiliari peggioramento delle condizioni di vita degli strati sociali svantaggiati alta frequenza di carestie, epidemie e guerre RECESSIONE recessione: temporanea diminuzione dell’attività economica in un determinato territorio, con conseguente riduzione dei consumi, dei profitti e dell’occupazione 3 | L’età del Rinascimento
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L’Italia dopo la pace di Cateau-Cambrésis (1559)
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La cultura rinascimentale
la bellezza è intesa come equilibrio spirituale e ordine intellettuale procedimenti usati: il comico e la parodia concezione popolare, satirica e dissacrante della cultura suggestioni irrazionali e tradizione carnevalesca concezione sublime ed elitaria della cultura mito della perfezione Due diverse concezioni della LETTERATURA e dell’ARTE deformazione e ribaltamento dei principi e dei valori tradizionali principio di imitazione classicismo anticlassicismo ai modelli greci e latini si aggiungono gli autori della tradizione volgare italiana (Petrarca e Boccaccio) tendenza idealistica tendenza realistica rifiuto dell’equilibrio e del decoro formale, visione ambigua e inquieta del reale autori: - Pietro Bembo - lirici petrarchisti autori: - Niccolò Machiavelli - Francesco Guicciardini - Ludovico Ariosto 5 | L’età del Rinascimento
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il mito della perfezione e le suggestioni irrazionali
Parole e immagini il mito della perfezione e le suggestioni irrazionali Il gusto per l’armonia e le proporzioni ispira la tela anonima sulla Città ideale attribuita alla scuola di Piero della Francesca Pannello centrale del trittico del Giardino delle delizie di Hieronymus Bosch (1450 ca ). La pittura del Rinascimento nel Nord Europa, di cui Bosch è una delle voci più autorevoli, predilige scenari irreali di grande portata immaginativa che raccolgono suggestioni mitiche e inquietanti credenze popolari. I mondi, senza tempo, appaiono sospesi tra magia e visione 6 | L’età del Rinascimento
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La cultura rinascimentale
i principi e i signori cercano il consenso e il prestigio attraverso la promozione delle attività culturali e lo sfoggio del lusso e della raffinatezza il valore più importante è la bellezza e lo scopo dell’esistenza è la ricerca del piacere accoglie e protegge gli intellettuali e gli artisti più prestigiosi (mecenatismo) è caratterizzata dall’atteggiamento dell’edonismo è il centro della vita politica, economica e culturale dei principati italiani si indebolisce ed entra in crisi nella seconda metà del XVI secolo corte I luoghi della cultura accademia e università stamperia vi trovano impiego molti intellettuali che vogliono conservare la loro autonomia rispetto all’ambiente cortigiano e accademico favorisce l’elaborazione e la diffusione della cultura anticonformista e antidogmatica diventano centri di prestigio e di potere si trasformano da gruppi di aggregazione spontanea in organismi ufficiali sotto la protezione e il controllo dei principi e dei signori si delinea un nuovo rapporto con il pubblico e nasce la figura dell’intellettuale indipendente l’attività di ricerca e sperimentazione viene sostituita dalla finalità di conservazione della tradizione culturale 7 | L’età del Rinascimento
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La condizione degli intellettuali
XV-XVI secolo: fioritura delle corti signorili e principesche adeguamento ai valori di un ambito culturale chiuso e ristretto perdita dell’indipendenza e dell’autonomia di pensiero abbandono della funzione educativa e civile nei confronti della società distacco ed estraneità nei confronti dei problemi socio-politici si afferma carattere aristocratico ed elitario della produzione letteraria l’intellettuale cortigiano professionalizzazione dell’attività intellettuale conseguenze svolgimento di mansioni di tipo amministrativo o diplomatico uomo di cultura che si mette a disposizione delle grandi casate aristocratiche o della Chiesa per ottenere in cambio vantaggi di tipo economico o sociale fragilità delle relazioni tra intellettuali e potere funzione decorativa, celebrativa e di propaganda servilismo e adulazione nei confronti dei mecenati e dei principi 8 | L’età del Rinascimento
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Teoria del classicismo volgare
La questione della lingua letteraria Teoria del classicismo volgare Teoria cortigiana Teoria fiorentinista si tratta di una soluzione puristica e convenzionale basata sull’imitazione di un modello linguistico proveniente dalla tradizione letteraria toscana trecentesca (Petrarca e Boccaccio) si propone di superare la frammentazione linguistica e di stabilire una sorta di uniformità culturale in tutta la penisola italiana il successo di questa teoria è legato anche al fatto di proporre un modello facilmente accessibile perché contenuto in alcune opere letterarie di grande diffusione il difetto principale consiste nel fatto di sostenere una lingua troppo rigida e immutabile, non aperta alle sperimentazioni e all’influenza dell’uso si tratta di una proposta basata sulla lingua colta delle conversazioni all’interno delle varie corti italiane non esiste un modello unico di riferimento, ma si scelgono le soluzioni migliori elaborate dalle diverse tradizioni linguistiche cortigiane si propone di stabilire un legame più stretto tra la lingua letteraria e la lingua parlata il limite della teoria consiste nella difficoltà di mantenere l’unità linguistica sulla base stessa della forte varietà e in assenza di un modello unificatore si tratta di una soluzione intermedia, poiché propone un modello unico (il fiorentino), ma aderente all’uso parlato (la conversazione colta) cerca di evitare un modello linguistico troppo rigido e di promuovere gli aspetti più espressivi e sperimentali della lingua letteraria l’insuccesso della teoria è legato soprattutto alla perdita del ruolo culturale propulsivo della città di Firenze 9 | L’età del Rinascimento
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i centri culturali del Rinascimento
Parole e immagini i centri culturali del Rinascimento Firenze Roma Venezia Un simbolo del Rinascimento a Firenze: la cupola di Brunelleschi (Duomo di Santa Maria del Fiore) Un capolavoro di Michelangelo Buonarroti a Roma: la cupola della Basilica di San Pietro Un esempio di Rinascimento a Venezia: Palazzo Grimani sul Canal Grande 10 | L’età del Rinascimento
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trattatistica di argomento politico trattatistica sul comportamento
Forme e generi letterari genere caratteristiche autori trattatistica di argomento politico mostra una notevole riduzione dell’autonomia di pensiero e di riflessione critica affronta spesso la questione della debolezza degli Stati italiani di fronte al consolidamento delle grandi potenze europee Niccolò Machiavelli trattatistica sul comportamento rispecchia la raffinatezza della vita di corte e dei costumi aristocratici orienta i gusti letterari e impone valori e nuove mode culturali Pietro Bembo Giovanni Della Casa Baldesar Castiglione Pietro Aretino (parodia e rovesciamento del codice tradizionale) storiografia si supera definitivamente la concezione didascalica e moraleggiante in favore di un atteggiamento realistico e pragmatico le vicende storiche sono considerate come conseguenza delle scelte politiche dei potenti Francesco Guicciardini Prosa relazioni di viaggio descrivono le caratteristiche del paesaggio e degli abitanti delle terre di recente scoperta mostrano spesso atteggiamenti paternalistici o aggressivi da parte dei conquistatori europei Cristoforo Colombo Amerigo Vespucci Antonio Pigafetta Giovanni da Verazzano novellistica è caratterizzata da un alto livello sperimentale sotto l’aspetto dello stile e dei contenuti a seconda degli autori si nota la prevalenza di vari elementi (comico, fiabesco, macabro ecc.) Agnolo Firenzuola Anton Francesco Grazzini (il Lasca) Niccolò Machiavelli Luigi Da Porto Matteo Maria Bandello Giambattista Giraldi Cinzio 11 | L’età del Rinascimento
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Poesia Teatro Forme e generi letterari genere caratteristiche autori
poema cavalleresco le tematiche e i personaggi appartengono alla tradizione epica del ciclo carolingio lo stile e il linguaggio si adeguano alla soluzione classicista l’evoluzione del genere segue la strada del distacco critico e dell’ironia nei confronti della materia trattata Matteo Maria Boiardo Ludovico Ariosto Teofilo Folengo (parodia e ribaltamento dei valori e del linguaggio tradizionali) Poesia lirica petrarchista rappresenta il fenomeno letterario più tipico del classicismo rinascimentale è caratterizzata da una selezione accurata delle tematiche e del linguaggio Pietro Bembo Giovanni Della Casa Michelangelo Buonarroti Francesco Berni (antipetrarchismo) genere caratteristiche autori commedia i modelli sono gli autori latini Plauto e Terenzio e alcune novelle di Boccaccio all’interno della produzione si nota la presenza di diversi elementi (magia, satira dei costumi, satira politica, erotismo ecc.) Ludovico Ariosto Niccolò Machiavelli Bernardo Dovizi da Bibbiena Annibal Caro Pietro Aretino Angelo Beolco (il Ruzante) Teatro tragedia non riscuote molto successo a causa della sua vocazione aristocratica ed erudita prevalgono i temi truculenti e si nota una certa predilezione per le scene di crudeltà e di sangue Gian Giorgio Trissino Pietro Aretino Sperone Speroni Giambattista Giraldi Cinzio 12 | L’età del Rinascimento
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