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Buon Compleanno, Italia! Happy birthday, Italy!
Scuola Primaria Paritaria “San Giuseppe” - Foggia Progetto Buon Compleanno, Italia! Happy birthday, Italy! Anno scolastico 2010/11 - Classe Quinta Sorelle d'Italia .... al piatto! Alunno: Nome e Cognome
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Regioni d'Italia
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Istruzioni Se vuoi guardare solo le regioni d’Italia, avanza con un click del mouse sul pulsante in basso a destra e, se vuoi, torna indietro col pulsante di sinistra. Se vuoi conoscere i piatti tipici di ciascuna regione, clicca sulla scritta sotto la cartina, leggi e poi torna indietro cliccando sulla freccia in su.
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Valle d'Aosta Polenta concia
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Piemonte Bagna cauda
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Lombardia Risotto
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Trentino-Alto Adige Canederli
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Baccalà alla vicentina
Veneto Baccalà alla vicentina
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Friuli-Venezia Giulia
Prosciutto San Daniele
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Liguria Pesto alla genovese
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Emilia-Romagna Tortellini
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Bistecca alla fiorentina
Toscana Bistecca alla fiorentina
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Umbria Panpepato
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Olive ascolane
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Bucatini all'amatriciana
Lazio Bucatini all'amatriciana
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Abruzzo Panarda
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Molise Pampanella
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Campania Pastiera
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Orecchiette alle cime di rapa
Puglia Orecchiette alle cime di rapa
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Baccalà con peperoni cruschi
Lucania o Basilicata Baccalà con peperoni cruschi
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Calabria N'duja calabrese
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Sicilia Cannoli
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Sardegna Porceddu
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Polenta concia La polenta concia è un piatto della tradizione valdostana, molto indicato per riempire e scaldare nelle giornate fredde. I suoi ingredienti sono quelli tipici della cucina popolare delle montagne italiane: farina di mais e formaggio. La polenta concia non ha una ricetta rigida, ma viene tendenzialmente preparata fondendo nella polenta a fine cottura cubetti di formaggio valdostano.
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Bagna cauda La bagna càuda o salsa calda è un tipico piatto a base di aglio, olio extravergine d'oliva ed acciughe salate. Volendo si possono aggiungere agli ingredienti anche Burro, Margarina e Panna da cucina. Per tradizione è un piatto tipico del periodo della vendemmia. La bagna càuda si consuma intingendovi vari tipi di verdure di stagione, specialmente cardi, cipolle cotte al forno, peperoni crudi o cotti, foglie di cavolo crude, barbabietole cotte a vapore, e tante altre.
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Risotto alla milanese Il risotto alla milanese è il piatto tipico per eccellenza della Lombardia. Questo piatto molto semplice affascina soprattutto per il colore dorato conferitogli dallo zafferano, ingrediente principale della ricetta. Non tutti sanno, però, che un risotto alla milanese, come tradizione vuole, contiene il midollo di bue, ingrediente fondamentale per arricchirne il gusto.
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Canederli Si tratta di un piatto che, nella cucina contadina, permetteva il riciclo del cibo avanzato. La ricetta è molto antica. L'impasto è composto generalmente da cubetti di pane raffermo, latte e uova, solitamente insaporito con aggiunta di speck o pancetta oppure formaggio e prezzemolo, talvolta anche cipolla. Dall'impasto di tutti gli ingredienti vengono modellate delle "palle" di circa 4-6 cm di diametro, che sono poi cotte in acqua salata. Possono essere serviti con il brodo di cottura o anche "asciutti", con il burro fuso.
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Baccalà alla vicentina
Il baccalà alla vicentina è un piatto tipico della cucina veneta. La ricetta è tramandata di generazione in generazione e quasi ogni famiglia utilizza una o più piccole varianti. Il baccalà deve essere di eccellente qualità. Deve essere pestato, poi messo a bagno per tre giorni in acqua corrente, perché si ammorbidisca, poi pulito, quindi infarinato e cotto a fuoco lentissimo con abbondante cipolla in un tegame di coccio, ricoperto di latte e olio in uguali quantità; viene servito con abbondante polenta gialla.
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Prosciutto di San Daniele del Friuli
Tra i prodotti gastronomici del Friuli il prosciutto di San Daniele (provincia di Udine) è certamente il più noto. Tutte le fasi di trasformazione e preparazione del prodotto, dalla coscia fresca al prosciutto crudo stagionato, avvengono a San Daniele del Friuli. Gli animali devono essere alimentati secondo una dieta rigorosamente fissata. Come ingredienti è previsto esclusivamente il sale marino e sono espressamente vietati i conservanti. Il ciclo produttivo dura almeno 13 mesi.
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Pesto genovese Il pesto genovese è uno dei condimenti per la pasta più conosciuti in Italia e nel mondo. Nasce in Liguria, una regione la cui cucina è molto diversa da quella del resto del nord, influenzata dalla presenza del mare che crea un microclima del tutto particolare. Proprio questo microclima ha permesso la coltivazione di un basilico del tutto speciale, con il quale i liguri da sempre producono il pesto genovese. Gli ingredienti sono: basilico, pinoli, aglio e formaggio pecorino.
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Tortellini Il tortellino è il prodotto tipico emiliano-romagnolo che più rappresenta l'intera regione. Questa preparazione, infatti, la si può trovare in tutte le gastronomie locali seppur in versioni talvolta piuttosto dissimili l'una dall'altra. Le varie versioni locali presentano ripieni molto diversi; simile, invece, è la preparazione della sfoglia che prevede l'utilizzo di sola farina e uova.
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Bistecca alla fiorentina
La bistecca alla fiorentina è un taglio di carne di vitellone o di scottona (mucca di età maggiore ai 16 e inferiore ai 22 mesi che non ha ancora partorito) che, unito alla specifica preparazione, ne fa uno dei piatti più conosciuti della cucina toscana. Si tratta di un taglio alto comprensivo dell'osso, da cuocersi al sangue sulla brace o sulla griglia. La storia della bistecca alla fiorentina è antica almeno quanto la città da cui prende il nome e se ne perdono le tracce indietro nel tempo.
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Panpepato umbro Il panpepato è un dolce tipico umbro dalla forma di piccolo e tondo panetto, che nasce da un impasto di frutta secca e cioccolato, con la particolare presenza di pepe nero in quantità varia, secondo i propri gusti. Tradizioni familiari umbre danno vita a diverse dosi di panpepato quando il Natale è vicino, per il piacere di usare la specialità come idea regalo a parenti ed amici.
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Olive ascolane Le olive ascolane devono il loro nome alla città di Ascoli Piceno. Esse sono farcite all’interno da un cuore tenero di ripieno a base di carne. Sono considerate una prelibatezza gastronomica del territorio ascolano. Conosciute in tutto il mondo, si accompagnano spesso alla crema fritta o ad altri rustici (come verdura e carne fritta). Il risultato di questo connubio alimentare è riuscire ad apprezzare contemporaneamente il salato delle olive e il gusto dolce della crema.
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Spaghetti o Bucatini all’amatriciana
Gli spaghetti all'amatriciana sono uno dei simboli della tradizione culinaria Italiana. La ricetta originale, nata ad Amatrice, una piccola cittadina laziale al confine con l'Abruzzo, prevede rigorosamente gli spaghetti e non i bucatini. Nel tempo la ricetta è stata acquisita dalla cucina romanesca che ne ha modificato uno degli ingredienti base, gli spaghetti con i bucatini. In passato la ricetta era un pasto povero dei pastori ed era in bianco, solamente spaghetti, guanciale e pecorino e null'altro.
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Panarda Il rito della panarda nasce tanti secoli fa. Indica un pasto di molte portate, mai meno di venti, offerto agli ospiti. Questi dovevano assaggiare ogni singola portata, per non offendere il padrone di casa. Ecco alcune pietanze: carne lessa, brodo, zuppe, arrosto di agnello, la pecora lessa, l'agnello “cace e ova”, le pizzelle, le fave, integrando il menù con pesci arrosto, frutta e verdure di stagione, salumi e formaggi.
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Pampanella La pampanella è un piatto tipico molisano. E’ preparata con la carne di maiale opportunamente speziata con aglio e peperoncino. Dopo la cottura in forno essa si presenta di un rosso vivo, è molto morbida e ha un gusto piccante. Non si sa molto riguardo alla sua origine, né il perché della particolarità del nome, che sembra però possa, per assonanza, avere a che fare col peperoncino, uno dei suoi ingredienti fondamentale.
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Pastiera La pastiera è un dolce napoletano tipico del periodo pasquale, uno dei capisaldi della cucina napoletana. La pastiera è una torta di pasta frolla farcita con un impasto a base di ricotta, frutta candita, zucchero, uova e grano bollito nel latte. Nella ricetta classica gli aromi utilizzati sono cannella, canditi, scorze d'arancia, vaniglia e acqua di fiori d'arancio. Oggi ci sono numerose variazioni alla ricetta classica.
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Orecchiette alle cime di rapa
Le orecchiette alle cime di rapa, chiamate anche “recchitelle” o “strascinati”, sono uno dei piatti tipici più rappresentativi della Puglia, in special modo della provincia di Bari. Questo semplice ma saporito primo piatto si prepara in tutta la regione, anche con accompagnamenti diversi dalle cime di rapa, come per esempio broccoli o sugo di pomodoro.
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Baccalà con peperoni cruschi
Il baccalà con i peperoni cruschi (secchi) è una ricetta tradizionale della Basilicata, perfetta per essere preparata al tempo della Quaresima; infatti rispetta i criteri di dieta di magro (solo pesce, verdure e olio d’oliva). Si tratta comunque di una preparazione molto saporita caratterizzata dal contrasto tra il croccante dei peperoni cruschi ed il morbido e sapido del baccalà, e tra il rosso ed il bianco.
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Nduja calabrese La nduja calabrese è un insaccato, una specie di salame morbido che viene fatto con le parti grasse del maiale e una buona quantità di peperoncino calabrese. Colpisce per il caratteristico profumo di peperoncino ed il colore rosso acceso. Il sapore è dapprima dolcissimo e poi esplode in tutta la forza del peperoncino calabrese. Parla del Meridione d’Italia e dà allegria, passione e buonumore. Si tratta di un prodotto davvero gustoso, forte e piccante ma allo stesso tempo delicato.
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Cannolo siciliano Il cannolo siciliano è il dolce più rappresentativo dell’ isola ed è tipico del carnevale perché sembra essere nato per scherzo. Per confezionare l’involucro (la “scorcia”) che contiene la crema di ricotta, viene usata una canna da qui il come “cannolo”. Tuttavia, questo semplice ma fantastico dolce viene mangiato tutto l’anno ed in qualsiasi momento. In ogni luogo della Sicilia si confezionano cannoli diversi da luogo a luogo nella decorazione.
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Porceddu sardo Il porceddu è una delle più celebri e apprezzate specialità della cucina sarda. Per prepararlo è necessario disporre di uno spiedo girevole sul fuoco e di un vero porcetto da latte. Prima della cottura si è solito imbottirlo e coprirlo di aromi, come il mirto, il timo, l’alloro ed il finocchio selvatico e farlo aromatizzare qualche ora. Da accompagnare assolutamente con il Cannonau, famoso vino sardo.
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FINE
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