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Lungodegenza post-acuzie riabilitazione estensiva
Strategia regionale in Emilia-Romagna K.Petropulacos Direttore Sanitario Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
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D.G.R. 1455/97 contrastare l’effetto del “nuovo sistema di finanziamento a prestazione della assistenza ospedaliera per acuti che comporta un forte incentivo ad una dimissione tempestiva dei pazienti, con potenziali rischi per la salute del paziente e per il suo pieno recupero funzionale” diversificare l’offerta assistenziale all’interno degli ospedali pubblici e privati consolidare e qualificare il sistema organizzato a rete fra i vari servizi sanitari e socio-sanitari avviato con la LR 5/94
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Appropriatezza correlata al concetto di stratificazione del bisogno
pazienti in fase post-acuzie non stabilizzati che a seguito della fase acuta di definizione diagnostica e trattamento della patologia responsabile del ricovero, presentano pluripatologie e/o instabilità clinica; pazienti in fase post-acuzie stabilizzati che richiedono assistenza continuativa di tipo infermieristico; pazienti che hanno recuperato un buon compenso clinico, ma nei quali persistono limitazioni nelle condizioni di autosufficienza che richiedono un periodo di riabilitazione. PA L RE
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D.G.R. 1455/97 Individuazione di modelli organizzativi che valorizzano l‘organizzazione dipartimentale Modalità di ricovero caratterizzata da elevata intensità di assistenza infermieristica (24/24 ore) con l’opportunità di valorizzare la responsabilità organizzativa e gestionale del personale infermieristico, ferma restando la supervisione e responsabilità clinica dei singoli medici responsabili dei degenti; Alle Aziende viene demandata la scelta fra un modello organizzativo a prevalenza infermieristica o medica.
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D.G.R. 1455/97 Promosso in tutte le Aziende un percorso specifico di formazione, aggiornamento ed eventuale riqualificazione su molteplici aspetti, compreso quello delle relazioni inter-personali, di fondamentale importanza ai fini di una condivisa motivazione personale al cambiamento ed ai rapporti con il pubblico. Autorizzazione temporanea alle Aziende ad aumentare il numero di posti letto delle RSA destinate a ricoveri temporanei ex-art.24 della LR 5/94 a totale carico del fondo sanitario sino ad un massimo del 30% e comunque nelle sole situazioni che non avevano ancora completato la disponibilità di posti in Lungodegenza 0,7 p.l. per mille
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Modalità di tariffazione
Fra il 1997 e il 2000 tariffazione pro-die per tutte le giornate di ricovero comprese Fra il 2000 e il 2005 tariffa composta da tariffa DRG+ pro-die per le giornate trascorse il LPARE. Solo pro-die per i ricoveri “puri” con importo uguale ai misti Dal 2005 stesso schema, ma differenziazione fra “puri” e “misti” Sempre abbattimento dopo la 60° giornata Pro-die ricoveri puri 153 Euro Pro-die ricoveri misti 149 Euro Incremento %
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Verifica 2000-precisazioni attuative
Necessità di separazione strutturale delle funzioni di lungo degenza da quelle di ricovero per acuti LPARE sempre successiva ad un ricovero per acuti e preliminare al passaggio del paziente ad un altro setting assistenziale, previa valutazione Unità di Valutazione Geriatria, quali la rete delle strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie o l’assistenza domiciliare integrata stretti collegamenti di tipo dipartimentale con le altre discipline interne al presidio ospedaliero e funzionali con le varie strutture territoriali della rete distrettuale dei servizi Linee di Guida per individuare criteri clinici ed organizzativi in merito all’accesso ai reparti di LD e alla programmazione della dimissione, inclusa l'eventuale dimissione protetta.
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Verifica 2003 Separazione strutturale delle strutture LPARE
Contiguità strutturale Totale Pubbliche 42 (70%) 18 60 Private 12 (44%) 15 27 54 (62%) 33 87
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Verifica 2003 organizzazione
2 sole realtà pubbliche hanno adottato il modello infermieristico In 47 realtà la responsabilità clinica è stata affidata ai medici della LPARE, in 11 casi è stata conservata a carico dei medici delle UU.OO. Per acuti di provenienza Nella gran parte dei casi LPARE è associata ad una posizione organizzativa medica (3 UU.OO. Complesse, 14 UU.OO. semplici Dipartimentali, 26 moduli organizzativi) Nel privato in 22 casi su 27 la LPARE è diretta dal medico “assegnatario”
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Verifica 2003 Accesso Tutte le LPARE hanno fissato requisiti di ammissione Largo uso di strumenti di valutazione multidimensionali (41 casi su 60) Provenienza largamente prevalente da strutture per acuti 11 realtà hanno attivato la figura del case-manager infermieristico Tipologia prevalente dei pazienti ricoverati Totale (59+26) solo post-acuti solo riabilitazione estensiva Pubblico 5 6 Privato 9 3
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Verifica 2003 Dimissione Figure professionali responsabili della dimissione Figura Medico Capo-sala Case-manager Pubblico 55 42 11 Privato 22 15 Totale % 77 57 In 66 casi viene coinvolto il MMG, in 28 il Servizio Infermieristico domiciliare, in 42 UVG e in 39 l’assistente sociale del comune di residenza
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Verifica 2003 Formazione specifica
Un programma di formazione specifica è stato realizzato in 50 strutture nella fase di avvio delle LPARE, solo circa la metà degli operatori (284) sono ancora in servizio. Per questa ragione per gli operatori di alcune strutture (29) le Aziende stanno progettando nuove azioni di aggiornamento. Ugualmente nell'area accreditata 24 strutture dichiarano di avere aggiornato il personale prima dell'avvio e 19 intendono farlo nuovamente.
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Verifica 2003 Raccomandazioni 1
Valutazione sulla base di criteri trasparenti e condivisi di tutti i pazienti che vengono segnalati per l'ammissione alla Lungodegenza in modo da poter assegnare il paziente in maniera appropriata rispetto alle condizioni cliniche e sociali che presenta, utilizzando sia le strutture pubbliche che le strutture accreditate. Intervenire sul livello di motivazione del personale corsi di perfezionamento, utilizzo modello di assistenza del case-manager, Inserimento degli operatori socio-sanitari nelle equipe, Maggior valorizzazione del contributo della componente infermieristica e riabilitativa, Riqualificazione strutturale
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Verifica 2003 Raccomandazioni 2
Attivazione rete dei servizi socio sanitari del territorio già al momento dell’ammissione in ospedale, stabilendo procedure condivise di segnalazione e passaggio in cura. Predisposizione di manuali operativi che descrivono la dislocazione di tutti i servizi territoriali e come contattare i singoli professionisti. Rendere più sostanziale il collegamento con i MMG Definire i requisiti per l'accreditamento delle strutture e procedere alla loro attuazione;
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Andamento dotazione posti letto 2000-2005
Andamento posti letto totali - 5,89% - 23,63% - 13,52%
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Casistica 2005
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Verifica 2006 Diffusione della figura del case-manager
Modalità strutturate di realizzazione della continuità in particolare verso le strutture della rete territoriale Valutazioni di appropriatezza
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