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GLI URTI IN UNA DIMENSIONE
Chiara Rivolta, Roberto Carettoni 19 e 20 marzo 2005 Laboratorio di fisica del liceo classico G.Pascoli di Gallarate
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OBIETTIVO: Dimostrazione dei diversi tipi di urti da noi studiati: urti elastici e urti anelastici.
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RICHIAMI TEORICI Un urto è un’interazione tra due corpi la cui durata è molto più breve del tempo di moto dei due corpi Esistono tre tipi di urti: elastici, parzialmente anelastici e totalmente anelastici.
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Gli URTI ELASTICI sono quelli in cui l’energia cinetica posseduta dai corpi si conserva durante l’urto e avvengono in assenza di attrito Gli URTI PARZIALMENTE ANELASTICI sono quelli in cui a causa dell’attrito l’energia cinetica non si conserva ma l’energia cinetica finale non si riduce a 0 Gli URTI TOTALMENTE ANELASTICI sono quelli in cui a causa dell’attrito l’energia cinetica finale è uguale a 0
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p = mv (massa x velocità)
Il PRINCIPIO DI CONSERVAZIONE DELLA QUANTITA’ DI MOTO afferma che se il sistema è isolato, cioè se non scambia forze con l’esterno, la sua quantità di moto totale rimane costante. p = mv (massa x velocità)
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MATERIALE UTILIZZATO Guida metallica Due carrellini non semoventi
Respingenti Plastilina Pesi
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PROCEDIMENTO URTI ELASTICI:
Esperimento 1 Dopo aver applicato due respingenti ai carrellini e averli posti alle due estremità opposte della guida metallica li abbiamo spinti l’uno contro l’altro.
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v -v
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Abbiamo osservato che i due carrellini si respingono mantenendo la stessa velocità con verso opposto rispetto a quello iniziale.
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½ mv2 + ½ m(-v)2 = ½ m(-v)2 + ½ mv2
p iniziale = p finale mv + m(-v) = m(-v) + mv Ø = Ø Ec iniziale = Ec finale ½ mv2 + ½ m(-v)2 = ½ m(-v)2 + ½ mv2 mv2 = mv2
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URTI ELASTICI: Esperimento 2 Dopo aver eseguito il procedimento descritto prima, abbiamo spinto un carrellino contro l’altro fermo.
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Abbiamo osservato che il carrellino in movimento una volta urtato l’altro si ferma, mentre il carrellino fermo, urtato da quello in movimento, ne acquista la velocità e il verso.
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p iniziale = p finale mv + 0 = 0 + mv mv = mv Ec iniziale = Ec finale ½ mv2 + 0 = 0 + ½ mv2
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URTI TOTALMENTE ANELASTICI:
Esperimento 1 Dopo aver applicato due palline di plastilina ai lati dei carrellini e averli posti alle estremità opposte della guida li spingiamo l’uno contro l’altro.
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Dopo l’urto i due carrellini si sono fermati rimanendo attaccati tra di loro a causa della plastilina.
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p iniziale = p finale mv + m(-v) = 2mv finale 0 = 2mv finale v finale = 0
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URTI TOTALMENTE ANELASTICI:
Esperimento 2 Dopo aver compiuto il procedimento descritto prima, poniamo su uno dei due carrellini una massa uguale a 50 g e li spingiamo l’uno contro l’altro.
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Abbiamo osservato che dopo l’urto i carrellini si sono attaccati tra di loro e si muovono con una velocità che è –1/3 di quella iniziale.
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p iniziale = p finale mv + 2m(-v) = 3 mv finale mv – 2mv = 3mv finale -mv = 3mv finale v finale = -mv/3m = -v/3
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URTI TOTALMENTE ANELASTICI:
Esperimento 3 Dopo aver eseguito il procedimento descritto prima abbiamo spinto un carrellino contro l’altro fermo.
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Abbiamo osservato che dopo l’urto il carrellino in movimento, dopo essersi attaccato a quello fermo, gli trasmette una velocità pari alla metà di quella iniziale.
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p iniziale = p finale mv + 0 = 2mv finale mv = 2mv finale v finale = mv/2m = v/2
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CONCLUSIONE Con questa esperienza abbiamo verificato che in un sistema chiuso la quantità di moto negli urti anelastici si conserva, e che negli urti elastici, oltre alla quantità di moto si conserva anche l’energia cinetica.
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