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Relatore: Prof. Francesco Paticchio

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Presentazione sul tema: "Relatore: Prof. Francesco Paticchio"— Transcript della presentazione:

1 Relatore: Prof. Francesco Paticchio
Istituto Professionale Statale Industria e Artigianato “LUIGI SETTEMBRINI” Milano sede associata dell’I.I.S. “J.C. Maxwell” RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE DISPERSIONE SCOLASTICA E SUCCESSO FORMATIVO A.S. 2012/2013 Relatore: Prof. Francesco Paticchio Proporre soluzioni convincenti è un'esperienza stimolante. L'obiettivo da raggiungere non è solo quello di convincere gli spettatori, ma anche di spingerli a intraprendere un'azione. Utilizzare la formula "Fatto - Azione proposta – Vantaggio" della Dale Carnegie Training® per creare presentazioni efficaci in grado di motivare gli spettatori e di spingerli ad agire. Milano, 15 giugno 2013

2 PREMESSA La dispersione scolastica è un fenomeno che, in misura diversa, investe la scuola secondaria, sia a livello nazionale che a livello locale, riflettendo mali endemici presenti nella società civile e nel sistema scolastico italiano. L’I.P.S.I.A. Settembrini, sede associata dell’I.I.S. Maxwell, ha individuato tra le proprie finalità la lotta alla dispersione scolastica e la promozione del successo formativo, contrastando il più possibile e con il maggior numero di mezzi l’abbandono in età d’obbligo scolastico e formativo. Iniziare la presentazione con una frase di sicuro effetto. Scegliere un episodio che catturi l'attenzione del pubblico. I fatti concreti sono la prova che supporta l'azione e dimostra il vantaggio inerente. L'introduzione di un episodio in grado di motivare gli spettatori consentirà di prepararli ad intraprendere l'azione proposta.

3 RELAZIONE L’IPSIA Settembrini è una scuola frequentata da 200 studenti circa, inserita nel contesto periferico di Milano. L’utenza è molto eterogenea, gli stranieri rappresentano il 50% circa del totale. La gran parte proviene da contesti familiari che riflettono importanti disagi sociali ed economici. Raramente le componenti genitoriali sono presenti entrambe, in alcuni casi sono completamente assenti a tempo determinato o indeterminato. La Funzione Strumentale per la dispersione scolastica e il successo formativo si propone il compito di limitare la dispersione e l’abbandono degli studenti in obbligo scolastico e formativo e nel contempo garantire loro il legittimo diritto-dovere all’apprendimento.

4 Consapevole dell’impegno necessario ho provato a strutturare il lavoro in più momenti coinvolgendo diverse figure. La fase iniziale ha previsto la raccolta delle prime indicazioni (segreteria didattica, consigli di classe, psicologo della scuola, studenti) relative ai ragazzi a rischio. Successivamente ho attivato i primi colloqui personali e telefonici sulla base dei dati raccolti. I dati più rilevanti hanno riguardato: -iscrizione senza nessuna presenza; -abbandono in itinere; -elevato numero di assenze; -disagio diffuso; -scarsa disciplina; -scarso interesse e apprendimento; Successivamente ho avviato i colloqui con i singoli alunni segnalati, quasi sempre è stata convocata la famiglia e in molti casi si sono resi necessari confronti con il personale dei servizi sociali presente sul territorio.

5 Gli interventi e le attività predisposte hanno previsto:
-colloqui e azioni di supporto, -ri-motivazione allo studio e alla partecipazione scolastica; -migrazioni in altre sezioni della scuola più confacenti -ri-orientamento entro i primi 4 mesi di scuola verso altri enti formativi; -attività di aggregazione sociale, sportiva e culturale; -sostegno allo studio in orario scolastico ed extrascolastico; -colloqui con le famiglie; -collaborazione e confronto con i servizi sociali territoriali pubblici e privati; -collaborazione costante con IIS, CFP, CTP, ENAIP ed altri enti pubblici e privati sul territorio; -monitoraggio annuale di tutti gli studenti destinatari degli interventi; -rilevamento dati e creazione archivio informatico per il monitoraggio del fenomeno.

6 L’approccio metodologico utilizzato nei colloqui con gli studenti ha sempre mirato, come primo obiettivo, all’innalzamento dell’autostima, al rafforzamento della personalità e al controllo delle emozioni. Gli altri obiettivi fondamentali che la Funzione Strumentale si prepone sono: -la riduzione del disagio scolastico e dell’abbandono; -la riduzione del numero di assenze; - miglioramento dell’apprendimento e del rendimento; -aumento e rafforzamento dei rapporti e della collaborazione con le famiglie e con gli enti coinvolti; -aumento dello spirito di solidarietà e del senso di appartenenza alla scuola quale istituzione e fulcro di aggregazione educativo-formativa. Di seguito si riportano le rappresentazioni grafiche in numeri percentuali dei dati rilevati nell’anno scolastico appena concluso.

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9 Punti di forza e punti di debolezza riscontrati nell’a.s. 2012/2013
L’I.P.S.I.A. Settembrini ha: -ri-motivato il 12,3% del totale iscritti; -ri-orientato verso altri enti formativi il 3,7% del totale iscritti; -perso per mancata presentazione o abbandono in itinere il 5,34% del totale iscritti; -reuperato il 7,1% del totale iscritti che, in assenza di interventi mirati, avrebbero probabilmente abbandonato sia il percorso di istruzione sia il percorso di formazione. Ha funzionato bene la comunicazione con la Segreteria Didattica, i Cdc coinvolti e la rete di enti formativi contattati. La presenza di diversi elenchi degli studenti all’inizio dell’anno scolastico ha, in alcuni casi, causato difficoltà nell’individuazione della classe realmente frequentata. Sarebbe utile e interessante per gli anni a seguire, creare uno storico dei dati sopra rilevati ai fini di un controllo periodico della situazione generale sull’abbandono scolastico. Per concludere, esporre nuovamente l'azione che si consiglia di intraprendere, quindi indicarne i vantaggi principali. Esporre le proprie idee con chiarezza e padronanza per ottenere un sicuro successo.

10 Grazie per l’attenzione Prof. Francesco Paticchio
RESP. FUNZIONE STRUMENTALE PER LA DISPERSIONE SCOLASTICA E IL SUCCESSO FORMATIVO


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