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IL TASSO NATURALE DI DISOCCUPAZIONE
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E’ LA QUANTITA’ DI DISOCCUPAZIONE CHE UN SISTEMA ECONOMICA SPERIMENTA NORMALMENTE
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Esistono 4 spiegazioni di tale tasso :
1 ) la legge sul w minimo; 2 )l’azione dei sindacati; 3 ) il w di efficienza 4 ) il collocamento
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LA DISOCCUPAZIONE CICLICA = SONO LE VARIAZIONI ANNUALI DELLA DISOCCUPAZIONE INTORNO AL SUO VALORE NATURALE ( IN SEGUITO ALLE FLUTTUAZIONI CICLICHE )
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DOMANDE : 1 ) COME SI MISURA IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE; 2 ) COME INTERPRETARE I DATI SULLA DISOCCUPAZIONE; 3 ) PER QUANTO TEMPO I DISOCCUPATI RESTANO TALI
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1 ) Come si misura la disoccupazione ?
Ogni persona in età lavorativa può essere classificato come a ) occupato; b ) disoccupato ( colui che è privo di occupazione ma si dichiara disponibile ad accettare un lavoro ); c ) non appartenente alla forza lavoro. ( non hanno lavoro e non lo cercano ) Una persona è dichiarata occupata se nella settimana precedente ha svolta un’attività lavorativa. Invece è disoccupato chi è privo di lavoro. Gli altri rientrano nella categoria c ) Ad es. studenti, casalinghe, vecchi ecc.
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Forza lavoro = Insieme di occupati e. disoccupati di età superiore
Forza lavoro = Insieme di occupati e disoccupati di età superiore ai 15 anni Tasso di disoccupazione = ( N° dei disoccupati / Forza lavoro ) x 100 Tasso di partecipazione alla forza lavoro = ( Forza lavoro / Popolazione adulta)x100 Il Tasso disoccupazione in Italia è passato dal 5 % del 1975 al 12% del 1988 e quindi all’8% del 2003 In Italia l’Istat rileva trimestralmente i dati e fa medie annuali
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2 )Il tasso di disoccupazione misura proprio quello che vogliamo ?
Calcolare la disoccupazione non è facile perché : 1 ) i movimenti in entrata ed uscita sono frequenti; 2 ) più di 1/3 dei disoccupati sono new entry ( cioè: a ) giovani in cerca di prima occupazione, b ) pensionati che, usciti, cercano un nuovo lavoro c ) quasi il 50 % dei disoccupati escono dal mercato d ) coloro che dichiarano di cercare lavoro, non lo cercano, ma si accontentano del sussidio, e ) molti lavorano in nero; f ) esistono i lavoratori scoraggiati = hanno la capacità ed il desiderio di lavorare ma che smettono di cercare lavoro )
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2 ) Per quanto tempo i disoccupati restano tali ?
Quando la disoccupazione è di breve, nessun problema. Ma se è d lungo il problema è serio ed il lavoratore soffre conseguenze economiche e psicologiche ( disoccupazione strutturale = dovuta alla differenza tra posti di lavoro disponibili e lavoratori che lo cercano ) Se i W sono superiori all’equilibrio D = O di lavoro, si ha disoccupazione. Bisogna esaminare le tre cause di questo problema : 1 ) la legge sul W minimo 2 ) il potere contrattuale dei sindacati 3 ) il W di efficienza
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Il collocamento = processo con cui un. lavoratore trova il giusto
Il collocamento = processo con cui un lavoratore trova il giusto lavoro è difficile ed in Italia non funziona bene ( uffici del lavoro, formazione ecc.) Il lavoratore a difficoltà a trovare l’impresa e l’impresa ha difficoltà a trovare i lavoratori
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Disoccupazione frizionale =
1 ) è piccola; 2 ) dura poco; 3 ) il lavoratore ha la certezza di trovare un nuovo lavoro; 4 ) è utile al sistema economico Il sussidio di disoccupazione = ammortizzatore sociale = provvidenza statale che assiste finanziariamente i lavoratori che hanno perso l’impiego. Però fa aumentare i tasso di disoccupazione
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1 ) La legge sul W minimo Se il W viene mantenuto al di sopra del livello di equilibrio, il risultato è la disoccupazione Questo vale di piu’ per i lavoratori piu’ giovani
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2 ) Sindacati sono associazioni dei lavoratori che contrattano i W e le condizioni di lavoro ( contrazione collettiva). Di fendono gli iscritti ma non i disoccupati. Sono un bene ed un male per l’economia
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3 ) il W di efficienza è il W superiore al livello di equilibrio corrisposto volontariamente dall’impresa al lavoratore per incentivarne la produttività. L’impresa lo corrisponde perché vuole che 1 ) il lavoratore sia ben nutrito e sano 2 ) c’è minor ricambio di lavoratori 3 ) c’è maggior impegno dei lavoratori 4 ) si assicura il lavoratore piu’ qualificato
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