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PubblicatoCamillo Masini Modificato 10 anni fa
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Relatore : Dott. Ing. Antonio Aiello. Borgo S. Lorenzo 20.06.2005
LA QUALITA' NEL PROCEDIMENTO DI REALIZZAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI – LA PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI - La struttura organizzativa- Relatore : Dott. Ing. Antonio Aiello. Borgo S. Lorenzo
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1^ Fase : - Normativa vigente
1.1 Attività preliminari alla redazione del programma triennale 1.2 Studio del quadro dei bisogni e delle esigenze. 1.3 Studi di fattibilità 1.4 Esternalizzazione delle attività di supporto tecnico 1.5 Coordinamento con la programmazione finanziaria 1.6 Conformità agli strumenti di pianificazione ed urbanistici esistenti 1.7 Redazione degli schemi-tipo definiti con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 22 giugno 2004 1.8 Elenco annuale dei lavori 1.9 Tempistica per la redazione e l’approvazione del programma triennale, dei suoi aggiornamenti e dell’elenco annuale 1.10 Pubblicità e pubblicazione del programma triennale, dei relativi aggiornamenti e dell’elenco annuale.
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2^ Fase : La struttura Organizzativa
Organo esecutivo della P.A.. Il dirigente alla programmazione 3. Il Responsabile del procedimento
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3^ Fase : - Termini e Definizioni ( norme UNI 10914-1 e cap
3^ Fase : - Termini e Definizioni ( norme UNI e cap. 3 norme UNI ) 3.1 esigenza 3.2 fabbisogno fabbisogno corrente fabbisogno nuovo 3.3 settore settore operativo 3.4 programmazione programmazione ordinaria programmazione straordinaria 3.5 attività analitiche attività informative
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4^ Fase : - Metodologia operativa ( norme UNI 10914 – 2)
4.0 Premessa 4.1 Attività informative preliminari finalizzate alla programmazione degli interventi ( Norme UNI 4.1) 4.1.1 Fabbisogni Analisi dei fabbisogni correnti Analisi dei fabbisogni nuovi Risorse immobiliari :indagine sui beni immobili in proprietà per determinarne condizioni di vincolo e potenzialità Risorse finanziarie 4.2 Fasi della programmazione degli interventi ( rif. Norme UNI 5) Programmazione ordinaria Programmazione straordinaria Programmazione intersettoriale ( qualora la struttura sia organizzata per settori con programmazione autonoma)
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5^ Fase : - Gli Studi di fattibilità ed il documento preliminare alla progettazione
5.1 Definizione e contenuti dello studio di fattibilità Analisi propedeutiche e alternative di intervento Quadro conoscitivo generale e obiettivi dell’intervento Analisi della domanda e dell’offerta Modello di gestione dell’opera Individuazione delle alternative di intervento Fattibilità tecnica 5.1.3 Compatibilità ambientale 5.1.5 Convenienza economico-sociale 5.1.6 Verifica procedurale 5.1.7 Analisi di rischio
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3^ Fase : La struttura Organizzativa
All’atto della nomina del Responsabile del procedimento è da considerare la necessità della copertura assicurativa legata all’incarico attribuitogli, mediante copertura di responsabilità civile professionale , per i danni che può causare alla PA per l’inosservanza di obblighi legislativi o più in generale per errori nell’esercizio professionale (vedere anche Determinazione dell’Autorità per la Vigilanza sui LL.PP. 9/2001 del 21 febbraio 2001).
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3^ Fase : La struttura Organizzativa
La legislazione sui lavori pubblici ha introdotto la figura del responsabile di procedimento , definito da alcuni “project manager” attribuendo funzione e ruolo determinante nella realizzazione di un’opera pubblica. Ma , come spesso accade, non ha imposto una formazione obbligatoria né requisiti particolari, fatta eccezione per la qualifica professionale di tecnico. Per cui le P.A. , al fine di ottemperare ai disposti di legge, hanno provveduto a nominare , nelle forme più fantasiose, tecnici che non avevano e che non hanno avuto né la formazione necessaria né gli strumenti per svolgere il loro ruolo.
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3^ Fase : La struttura Organizzativa
La copertura assicurativa di cui al primo comma, accettata ormai per il progettista interno solo perché è obbligo di legge, non viene quasi mai effettuata a carico della P.A. e solo sporadicamente viene sottoscritta , a proprio carico, dal responsabile di procedimento più scrupoloso e preparato che forse, per questo motivo, è ritenuto elemento di disturbo e di non affidabilità dalla P.A.. Proprio da quest’ ultimo aspetto prende le mosse la breve sottostante trattazione della struttura organizzativa che , come per qualsiasi attività umana organizzata, sia essa lavoro o gioco, ha bisogno di regole certe e di ruoli svolti secondo tali regole, prescindendo dal rapporto di forza o di potere che si possiede. Perciò si devono dettare le regole del gioco e si devono poi rispettare anche se si ha il potere di non farlo. Esaminiamo quali sono i componenti della struttura amministrativa di una Amministrazione Comunale medio- piccola ( abitanti) e quali sono i ruoli da svolgere limitatamente alla fase di programmazione dei lavori pubblici:
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ORGANO ESECUTIVO DELLA P.A.
E’ il Sindaco che opera in forma collegiale con gli assessori da lui nominati ed ai quali può delegare le funzioni che ritiene di non poter o dover svolgere direttamente. Nel rispetto della legge : Nomina il dirigente alla programmazione ( art. 7 comma 3 D.P.R. 554/99) Nomina i dirigenti dei settori e/o delle aree funzionali approva gli atti di competenza ( progetti, programma annuale, piano triennale etc.)
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IL DIRIGENTE ALLA PROGRAMMAZIONE
E’ una figura centrale e, per le funzioni a cui è chiamato, deve avere una competenza trasversale a tutti i settori o aree funzionali dell’amministrazione. E’ chiamato a svolgere i seguenti compiti: Analisi dei fabbisogni individuare gli interventi proporre i responsabili di procedimento per ogni intervento inserito nel piano ( la nomina avverrà contestualmente con il programma annuale) nominare il referente per la redazione e pubblicazione del programma triennale ( art, 1 comma 4 Decreto 22 giugno 2004)
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IL DIRIGENTE ALLA PROGRAMMAZIONE
Il suddetto ruolo può essere ricoperto dalle seguenti figure presenti nell’organico della P.A. Il direttore generale il segretario generale con il ruolo di coordinatore degli altri dirigenti un dirigente con il ruolo di coordinatore degli altri dirigenti Nominato dalla P.A. dovrà avere il potere di coordinamento dei seguenti dirigenti coinvolti nella programmazione : dirigente LL.PP ed urbanistica dirigente patrimonio ed espropri dirigente gare e contratti dirigente ragioneria e finanze dirigente scuola e sociale
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Il Responsabile del procedimento
Il responsabile di procedimento deve essere un tecnico … ( art. 7 comma 4 del DPR 554/99) e , nel nostro caso, in genere viene identificato nel dirigente LL.PP. Le funzioni a cui è chiamato a svolgere sono le seguenti : effettuare la verifica della fattibilità tecnica, economica ed amministrativa dell’intervento verificare la conformità ambientale , paesistica , territoriale ed urbanistica degli interventi e promuove, ove necessario, l’avvio delle procedure di variante urbanistica Redigere il Documento preliminare alla progettazione . Redigere il progetto preliminare ovvero coordina la predisposizione dei bandi per l’affidamento di incarichi esterni
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IL Responsabile del procedimento
Nelle sue funzioni dovrà avere la collaborazione delle seguenti figure professionali: tecnici interni e/o esterni all’amministrazione progettisti esterni e/o interni alla p.a. dirigente gare e contratti dirigente ragioneria e finanze Per poter svolgere il ruolo assegnato , nell’atto di nomina, dovranno essere indicate le risorse che saranno messe a disposizione. Le risorse possono essere : interne ( del proprio staff a cui e preposto) esterne ( collaborazioni esterne occasionali) L’atto di nomina dovrà essere espressamente accettato o in alternativa rifiutato con le opportune motivazioni
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Osservazioni: ( la struttura organizzativa delle stazioni appaltanti e i procedimenti di lavori pubblici di A. Ciribini e A. Ferro) Sono innumerevoli le non conformità di carattere amministrativo che le stazioni appaltanti compiono regolarmente; tali non conformità , associate alle disfunzioni organizzative , generano delle situazioni precarie nelle quali il dirigente della P.A. diviene artefice delle proprie difficoltà , in rimando continuo tra fretta, approssimazione e mancanza di mezzi. L’inadeguatezza della struttura organizzativa, associata a carenza di organico ed alle scarse conoscenze e competenze si traducono in inevitabili errori dovuti alla fretta e, purtroppo, anche alla solitudine . La prescrittività della legislazione, le difficoltà degli operatori, le diffidenze delle controparti , potrebbero provocare un clima di forte contrapposizione in cui tutto accade con lentezza e tensione, quasi che vi fosse una completa discrasia tra la quotidianità delle stazioni appaltanti e l’astrattezza della legislazione.
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