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PubblicatoErnesto Lombardi Modificato 10 anni fa
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Lopinione comune della collegialità Le altre amministrazioni, faticosamente, e a suon di Leggi Bassanini, si sono avviate verso trasformazioni rivoluzionarie: - il principio della responsabilità personale; - la valorizzazione delle competenze; - la valutazione dei risultati; - lampio ricorso a modelli privatistici di conduzione e di gestione delle strutture e dei servizi.
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Solitaria, la scuola resta affezionata ai suoi organi collegiali - forse perché da un bel pezzo sono finite sia la riflessione che la mobilitazione su tali organismi; -forse perché in Italia vi è una modalità originale di concepire la partecipazione dei cittadini alle cose della scuola; -forse perché vi è tecnicismo sindacale.
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Paradossi della collegialità Molti messaggi = nessun messaggio Quanto più la legge tende a definire e regolare il funzionamento interno della scuola, tanto più la scuola nel suo insieme perde in trasparenza e in capacità di comunicare
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Molte regole = nessuna regola Da una parte il sistema lancia continuamente messaggi di autonomia, dallaltra li nega con un continuo richiamo allesecuzione, alladempimento e alle procedure.
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Massima uniformità = nessuna educazione La legge propone un modello di organi collegiali uguale per tutti gli ordini di scuola o tipologia.
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Responsabilità collegiale = irresponsabilità individuale La partecipazione alla vita organizzativa della scuola è centrata sulla rappresentanza politico-sindacale delle varie categorie: docenti, genitori, studenti, personale amministrativo e collaboratore. Il gioco decisionale gira su se stesso e le parole corrono a torrenti senza che nessuno si preoccupi che a queste seguano dei fatti.
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Dai paradossi della collegialità coatta allaffermazione della collegialità condivisa La scuola dellautonomia si configura come modello dinamico, sistemico, in cui la capacità organizzativa degli operatori è chiamata in causa direttamente per dar conto dei risultati conseguiti, documentandoli, ma anche per introdurre modifiche in relazione alla qualità e alla quantità dei risultati stessi
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Lautonomia può essere definita come la necessità di spostare la centralità dellazione didattico- amministrativa dalla pedissequa e puntuale osservanza delle leggi alla qualità del servizio
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Lautonomia, interpretata nella giusta dimensione, significa trasferimento di responsabilità al fine del raggiungimento di obiettivi nazionali, regionali, della singola unità scolastica collegata allobbligo di rendere conto alle famiglie ed alla comunità nel suo complesso dei risultati che lunità scolastica consegue: LA RENDICONTAZIONE SOCIALE
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Non è semplice raggiungere una organizzazione didattica ideale; essa è unattività che si impara ogni giorno attraverso il reciproco scambio di informazioni e di pareri; organizzare la didattica non vuol dire solo saper programmare, ma provvedere e fare; perciò lorganizzazione è conoscenza, cioè guida dellazione pratica. La linfa è nel coordinamento.
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