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Hegel: Lezioni di estetica

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Presentazione sul tema: "Hegel: Lezioni di estetica"— Transcript della presentazione:

1 Hegel: Lezioni di estetica

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3 Qualche riflessione sul testo
Le Vorlesungen über die Ästhetik sono il risultato del lavoro di ricostruzione del dettato hegeliano a partire dagli appunti dei suoi studenti (soprattutto degli anni ) e dagli appunti di Hegel per gli anni 1817 e effettuato da Heinrich Gustav Hotho

4 Qualche riflessione sul testo
Corsi tenuti da Hegel a Heidelberg 1817 e 1818 Corsi tenuti a Berlino , 1823, 1826 e Le Vorlesungen apparvero in tre volumi nel Nel fu pubblicata una seconda edizione migliorata

5 Ricordiamo la definizione di estetica secondo Hegel
"Signori, queste lezioni sono dedicate all'Estetica; il loro soggetto è il vasto regno del bello e, più dappresso, il loro campo è l'arte, anzi la bella arte. Certo per questo oggetto il nome di estetico non è completamente appropriato, poiché 'estetica' indica più esattamente la scienza del senso, del sentire e , in questo suo significato di nuova scienza, o piuttosto di un qualcosa che avrebbe potuto divenire disciplina filosofica, ha avuto origine nella scuola wolffiana al tempo in cui in Germania si consideravano le opere d'arte in relazione ai sentimenti che dovevano produrre, per es. il sentimento del gradevole, della meraviglia, della paura, compassione ecc. A causa dell'improprietà, o meglio della superficialità di questo nome, si è poi cercato di forgiarne altri, per esempio quello di Callistica. Tuttavia, anche questo termine si mostra insufficiente, poiché la scienza che qui si intende, considera non il bello in generale, ma puramente il bello dell'arte. Noi vogliamo perciò contentarci del nome di estetica, giacché come semplice nome a noi è indifferente, e del resto è così entrato nel linguaggio comune che può essere conservato con nome. Tuttavia il vero e proprio termine per la nostra scienza è "filosofia dell'arte" e, più specificamente "filosofia della bella arte".

6 Attualità dello studio dell’estetica
Si è sviluppata la possibilità di fruire e riconoscere le opere d’arte del passato e dei paesi lontani. L’affermazione dell’arte romantica rende necessario concepire e approfondire la natura e il concetto di bello. Il concetto per se stesso, lo spirito pensante, ha dal canto suo conosciuto ora se stesso più profondamente nella filosofia ed è quindi stato stimolato a comprendere l’essenza dell’arte in maniera più fondata.

7 Bello naturale e bello d’arte in Kant
Davanti a un prodotto dell’arte bella bisogna aver la coscienza che esso è arte e non natura; ma la finalità della sua forma deve apparire libera da ogni costrizione di regole volontarie, come se fosse un prodotto semplicemente della natura […] Vedemmo che la natura è bella quando ha l’apparenza dell’arte; l’arte a sua volta non può essere chiamata bella se non quando noi, pur essendo coscienti che sia arte, la riguardiamo come natura” (§ 45).

8 Bello naturale e bello d’arte: Hegel
Superiorità dello spirito e della bellezza artistica di fronte alla natura, in quanto soltanto lo spirito è il vero, quel che tutto abbraccia L’arte in quanto termine medio tra la semplice esistenza e la rappresentazione interna eleva gli oggetti che altrimenti sarebbero senza valore, li fissa per sé e ne fa dei fini Ciò che nella natura ben presto svanisce l’arte rende duraturo

9 Superiore fine sostanziale dell’arte
L’arte è chiamata a rivelare la verità sotto forma di configurazione artistica sensibile, è chiamata a manifestare quella opposizione conciliata e ha quindi in sé, in questa rivelazione e manifestazione, il suo fine sostanziale. Infatti, fini diversi, quali l’ammaestramento, la purificazione, il miglioramento, il guadagno, l’aspirazione a fama e onori non riguardano l’opera d’arte come tale, né ne determinano il suo concetto

10 I tre regni dello spirito assoluto
Arte: sapere nella forma e figura del sensibile oggettivo; assoluto che viene ad intuizione e sentimento Religione: forma della coscienza rappresentante Filosofia: libero pensiero dello spirito assoluto

11 La morte dell’arte L’arte ai suoi inizi lascia ancora sussistere un che di misterioso, un presentimento pieno di mistero, uno struggimento, perché le sue produzioni non hanno ancora completamente tratto per l’intuizione immaginativa tutto il loro contenuto. Ma se il contenuto compiuto è compiutamente venuto a rilievo in forme artistiche, lo spirito lungimirante ritorna da questa oggettività, allontanandola da sé nel suo interno. Quest’epoca è la nostra. Si può sì sperare che l’arte s’innalzi e si perfezioni sempre di più, ma la sua forma ha cessato di essere il supremo bisogno dello spirito (p. 120).

12 Se quindi l’arte (per Hegel, dopo la Riforma protestante e la Controriforma cattolica) ha perduto la propria funzione di illustrare il Vero, ora questo passo toccherà alla Religione e alla Filosofia

13 L’arte, le arti e la storia
Il paradigma della gerarchia delle arti Il paradigma delle epoche storiche

14 Il sistema delle arti Architettura Scultura Pittura, musica, poesia

15 Lo sviluppo dell’ideale nelle forme particolari del bello artistico
La forma d’arte simbolica La forma d’arte classica La forma d’arte romantica

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17 Il concetto di classico
La bellezza classica ha come suo interno il significato libero e autonomo, cioè non un significato di qualsiasi cosa bensì ciò che significa e quindi anche spiega se stesso (p. 481).


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