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COMUNICAZIONE: PROBLEMI E STRATEGIE Marco Galiano
Dottorato di Ricerca in “Progettazione e valutazione dei processi formativi” - XXI ciclo Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Bari
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una cosa difficile… Watzlawick! anzi… cinque!
Per incominciare… una cosa difficile… Watzlawick! anzi… cinque!
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Gli assiomi della comunicazione
PRIMO Non si può non comunicare
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Gli assiomi della comunicazione
SECONDO Ogni contenuto ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione di modo che il secondo classifica il primo ed è quindi metacomuni-cazione
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Gli assiomi della comunicazione
TERZO La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comuni-cazione tra i comunicanti
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Gli assiomi della comunicazione
QUARTO Gli esseri umani comunicano sia con il modulo numerico sia con il modulo analogico. Il linguaggio numerico ha una sintassi logica assai complessa e di estrema efficacia ma manca di una semantica adeguata nel settore della relazione, mentre il linguaggio analogico ha la semantica ma non ha nessuna sintassi adeguata per definire in un modo che non sia ambiguo la natura delle relazioni
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Gli assiomi della comunicazione
QUINTO Tutti gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complemen-tari, a seconda che siano basati sull’uguaglianza o sulla diffe-renza
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Scopo del “buon comunicatore”: trarre il meglio dagli altri
2. aiutarli ad interagire in armonia
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trappole della comunicazione
tempo insufficiente dogmatismo moralismo la critica eccessiva vaghezza immobilità deviazione mancata realizzazione di un’azione promessa
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METODI
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EVITARE IL DOGMATISMO dire «io propongo (io credo; ecc.)» invece di «noi proponiamo (noi crediamo; credo di parlare a nome di tutti; ecc.)» controllare se si ha un tono dogmatico reagire ai toni dogmatici
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EVITARE DI FARE LA MORALE ED ESPRIMERE I PROPRI BISOGNI PERSONALI
evitare di esprimere i propri bisogni facendo la morale ma esprimerli in modo diretto Es. “tutti dovete fare questa cosa altrimenti vuol dire che non siete un gruppo responsabile” Come si può dire? “vorrei che ogni membro del gruppo facesse questa cosa. secondo me, in questo modo, si dimostra senso diresponsabilità”
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EVITARE L’ESCALATION DEL CONFLITTO:
mettere a confronto le priorità affermare il proprio punto di vista mettere in evidenza il suggerimento positivo dinamizzare il negativo e costruire il positivo
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EVITARE DI DARE GIUDIZI PESANTI
controllare le polarizzazioni (ho ragione io vs. hai ragione tu; vincitore vs. vinto; buono-cattivo, vero-falso ecc.) sottolineare i vantaggi e gli svantaggi delle possibili soluzioni (elenco a doppia colonna)
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EVITARE LA MONOPOLIZZAZIONE
evitare di dominare il gruppo offrire le proprie idee e sostenerle con i fatti in modo succinto e chiaro non dilungarsi nel parlare dire la propria idea in modo succinto chiedere un feedback
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FARE CRITICHE COSTRUTTIVE
chiedere permesso (cioè preparare il terreno) essere concreti (fornire dettagli per far compren-dere quale comportamento crea problemi evitan-do ogni ambiguità) descrivere i propri sentimenti (si dimostra coin-volgimento, riflettono l’impatto del comportamen-to altrui, non riducono l’autostima) dare i propri suggerimenti per il futuro (dire con-cretamente ciò che l’altro può fare per migliorare la situazione) chiarire la ragione dei propri suggerimenti (viatico dell’empatia)
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ESEMPIO sommario: «posso fare una critica costruttiva?» [chiedere permesso]; «quando tu fai…[osservazione], io mi sento…[emozione] e propongo che tu faccia…[suggerimento] perché…[scopo]»
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INFINE… evitare un lungo periodo di inattività fisica: i nostri corpi sono fonte di energia e come tali possono essere usati
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INFINE… evitare un lungo periodo di inattività fisica: i nostri corpi sono fonte di energia e come tali possono essere usati
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