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IL SOGGETTO IN STATO DI Dr. Roberto L. Ciccone.

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Presentazione sul tema: "IL SOGGETTO IN STATO DI Dr. Roberto L. Ciccone."— Transcript della presentazione:

1 IL SOGGETTO IN STATO DI Dr. Roberto L. Ciccone

2 Apparato cardiocircolatorio

3 DEFINIZIONE Lo shock è un grave stato patologico, caratterizzato da un'ipoperfusione tissutale sistemica: L’INCAPACITA’ DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE DI FORNIRE UN SUFFICIENTE APPORTO DI SANGUE E QUINDI DI OSSIGENO A TUTTI I TESSUTI VITALI.

4 Per spiegare questo concetto immaginiamo l’apparato cardiocircolatorio
LO SHOCK Per spiegare questo concetto immaginiamo l’apparato cardiocircolatorio come un … circuito idraulico chiuso che deve portare acqua calda a tutti i piani di un edificio.

5 Pompa = cuore Tubature = vasi sanguigni Acqua = sangue

6 La pompa si rompe o funziona male C’è una falla con perdita d’acqua
L’acqua calda (quindi il sangue e l’ossigeno) NON arriverà a tutti i piani (cervello) se non c’è una pressione sufficiente: La pompa si rompe o funziona male C’è una falla con perdita d’acqua Le tubature si allargano in maniera eccessiva

7 Lo shock è un grave stato patologico, caratterizzato da un'ipoperfusione tissutale sistemica dovuta ad - ad un'incapacità del cuore di pompare una quantità adeguata di sangue - ad una diminuzione del volume del sangue e dei liquidi circolanti - ad un aumento del diametro dei vasi sanguigni

8 Classificazione fisiopatologica:
1. Ipovolemico: riduzione del volume intravascolare 2. Cardiogeno + Ostruttivo: insufficienza di pompa 3. Distributivo, o periferico, o vasculogenico: distribuzione anormale del volume ematico

9 DIMINUZIONE DEL VOLUME DI LIQUIDI:
SHOCK IPOVOLEMICO DIMINUZIONE DEL VOLUME DI LIQUIDI: cause emorragie massive disidratazione per diarrea, vomito, sudorazione gravi ustioni

10 AUMENTO DEL DIAMETRO DEI VASI:
SHOCK DISTRIBUTIVO AUMENTO DEL DIAMETRO DEI VASI: cause Neurogene Anafilassi Sepsi

11 a. SHOCK NEUROGENO I vasi hanno una certa tonicità controllata dal sistema nervoso. In seguito a traumi violenti il sistema nervoso può non essere più in grado di espletare questa funzione (es: traumi cranici, traumi del midollo spinale)

12 b. SHOCK ANAFILATTICO L’introduzione nell’organismo di una sostanza estranea fa scatenare una reazione che comporta la produzione di istamina, una sostanza con forte azione vasodilatatrice.

13 c. SHOCK SETTICO Batteri introdotti nel circolo sanguigno possono liberare tossine che danneggiano le cellule dei vasi provocando vasodilatazione.

14 DIMINUZIONE DELLA CAPACITA’ CONTRATTILE DEL CUORE:
SHOCK CARDIOGENO DIMINUZIONE DELLA CAPACITA’ CONTRATTILE DEL CUORE: cause PATOLOGIE CARDIACHE In questo caso c’è un’ insufficienza della pompa cardiaca che non è più in grado di imprimere al sangue sufficiente spinta. (es. infarto massivo,aritmie,embolia polmonare massiva, pneumotorace iperteso, ecc)

15 FASI dello SHOCK Lo SHOCK progredisce attraverso una serie di fasi
COMPENSATO PROGRESSIVO IRREVERSIBILE

16 COMPENSATO L’organismo mette in atto una serie di meccanismi per compensare la ridotta perfusione tissutale. SEGNI E SINTOMI: aumento della FC con polso rapido e filiforme aumento della FR cute pallida con estremità fredde lieve alterazione dello stato di coscienza

17 PROGRESSIVO I meccanismi di compenso non sono più in grado di far giungere agli organi nobili l’ossigeno e le sostanze nutritive e di eliminare le sostanze di scarto. SEGNI E SINTOMI: ipotensione tachicardia, polso rapido e quasi impercettibile respirazione rapida e superficiale cute fredda, sudata, tendente al cianotico alterazione dello stato di coscienza, sonnolenza, iniziale stato di incoscienza

18 IRREVERSIBILE Il danno agli organi nobili è talmente grave che il rischio di morte diventa molto alto. SEGNI E SINTOMI: grave ipotensione bradicardia respiro agonico cute grigia, marezzata, cerea, umida stato di coscienza deteriorato fino al coma

19 LO SHOCK E’ GRAVE E PROGRESSIVO !
ATTENZIONE !!! LO SHOCK E’ GRAVE E PROGRESSIVO ! SHOCK COMA MORTE

20 RICONOSCERE LO SHOCK E’ di FONDAMENTALE IMPORTANZA che il soccorritore sappia RICONOSCERE E SOSPETTARE l’instaurarsi dello STATO DI SHOCK già nelle sue prime manifestazioni

21 VALUTAZIONE VENTILAZIONE COLORAZIONE CUTANEA
ALTERAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA VENTILAZIONE COLORAZIONE CUTANEA TEMPERATURA CUTANEA RIEMPIMENTO CAPILLARE PRESSIONE SANGUIGNA

22 COSA FARE ABC Ipotizzare le cause che hanno portato allo SHOCK
Somministrazione OSSIGENO alti flussi (12 l/min) Posizione ANTISHOCK (se non controindicata) Tranquillizzare l’infortunato Richiesta precoce del SOCCORSO AVANZATO Valutazione continua dei PARAMETRI VITALI Mantenimento della temperatura corporea

23 POSIZIONE ANTISHOCK DISTESO SUPINO, con gli ARTI INFERIORI ALZATI rispetto al cuore COPERTO (coperta o metallina) CONTROINDICATA IN CASO DI: traumi e politraumi, traumi cranici patologie vascolari cerebrali (ICTUS, ischemie) insufficienza respiratoria

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25 GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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