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STORIA DELLA TERRA E SUE DINAMICHE
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Una delle teorie più accreditate afferma che la Terra nasce da una nube di gas e polveri che ruota intorno al disco solare in formazione. Possiamo distinguere alcune fasi: Aggregazione; Aumento della temperatura oltre i 1000° C; Raffreddamento (formazione della crosta); Formazione degli oceani.
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STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA
La geologia è la scienza che si occupa dello studio dell’origine, trasformazioni, composizione e struttura del nostro pianeta
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L’interno della Terra è suddivisibile in tre strati concentrici, di spessore variabile:
Crosta terrestre: formata principalmente da silicati di alluminio (sial). Viene suddivisa in crosta oceanica (spessore tra i 7 e 10 km e densità > 3g/cm3 ) e crosta continentale (spessore medio di 40 km che può arrivare fino ai 70 km sotto le grandi catene montuose e densità < 2,9 g/cm3 ); Mantello: situato sotto la crosta è strato più spesso della Terra (costituisce circa l’84 % dl volume terrestre) formato principalmente da silicati di magnesio (sima). La densità è maggiore rispetto alla crosta. Nucleo: è il guscio più interno della Terra. È distinto in nucleo esterno composto da nichel e ferro (nife) allo stato fuso per le alte temperature ( C°) e nucleo interno composta da solo ferro e allo stato solido.
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Per le dinamiche relative alla deriva dei continenti particolarmente importanti sono due ulteriori strati: Litosfera: formata dalla crosta e strato superiore del mantello allo stato solido; Astenosfera: parte più interna del mantello costituita da rocce allo stato parzialmente fuse.
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Le discontinuità Le discontinuità segnato il passaggio tra uno strato e l’altro della Terra: sono determinate da bruschi cambiamenti di composizione chimica, densità e stato fisico dei materiali che formano l’interno della Terra. Discontinuità di Mohorovicic (Moho), separa crosta dal mantello; Discontinuità di Gutemberg, separa il mantello dal nucleo esterno; Discontinuità di Lehmann, separa il nucleo esterno da quello interno.
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DERIVA DEI CONTINENTI Al momento della sua formazione la Terra aveva un aspetto (distribuzione di terre e oceani) molto diverso dall’attuale. Circa 200 milioni di anni fa il suo aspetto era all’incirca questo:
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Ma questa situazione si è modificata nel corso delle ere geologiche arrivando alla situazione attuale. Questa ipotesi, che venne formulata per la prima volta dallo scienziato tedesco Alfred Wegener nel 1912, va sotto il nome di Teoria della deriva dei continenti.
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Wegener produsse prove di diversa natura a sostegno della sua ipotesi:
Linee di costa; Tipi di rocce; fossili. Wegener non riuscì però a spiegare le cause alla base di questi enormi spostamenti della crosta terrestre.
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ESPANSIONE DEI FONDALI OCEANICI
Nuovo vigore alla teoria di Wegener arrivò intorno agli anni sessanta grazie allo studio dei fondali oceanici con navi munite di ecoscandaglio. questi studi hanno messo in evidenza che i fondali oceanici non sono piatti e uniformi, ma presentano vere e proprie catene montuose, valli e pianure.
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Dall’osservazione della cartina è possibile osservare strutture particolari, simili a cicatrici: sono le dorsali oceaniche. sono costituite da due catene montuose separate da una valle che è una vera e propria spaccatura della crosta terrestre, dalla quale fuoriesce magma.
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Studiando inoltre le età delle rocce dei fondali oceanici si è scoperto che quelle situate in prossimità delle dorsali sono più giovani di quelle più lontane. Le dorsali sono dunque zone in cui la crosta terrestre si rinnova facendo espandere i fondali oceanici (l’Atlantico si sta espandendo alla velocità di circa 3 cm l’anno).
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