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PubblicatoAlphonso Pasini Modificato 10 anni fa
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SOCIALIZZAZIONE E’ UN PROCESSO DI ACQUISIZIONE DI COMPORTAMENTI,
ATTEGGIAMENTI, REGOLE E VALORI IMPORTANTI E SIGNIFICATIVI PER IL PROPRIO GRUPPO DI APPARTENENZA
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RELAZIONI SOCIALI RISORSE EMOTIVE RISORSE COGNITIVE
PERCHE’ SI ABBIANO RELAZIONI SOCIALI EFFICACI E’ NECESSARIO CONOSCERE I PROPRI E GLI ALTRUI BISOGNI
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COMPLESSITA’ SOCIALE HINDE (1976) DISTINGUE TRE LIVELLI:
INTERAZIONI: L’ATOMO DEI RAPPORTI SOCIALI; RELAZIONI: SERIE DI INTERAZIONI CHE SI SUCCEDONO NEL TEMPO; GRUPPI: STRUTTURE SOCIALI NELLE QUALI LE RELAZIONI POSSONO ESSERE INFLUENZATE
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La socializzazione secondaria
La socializzazione secondaria riguarda quell’insieme di processi volti a favorire la trasmissione delle competenze sociali specifiche, ovvero di quelle competenze richieste dall’esercizio dei differenti ruoli sociali. La socializzazione secondaria inizia con l’età prescolare del bambino e prosegue per tutto l’arco della vita.
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La socializzazione secondaria
Secondaria non per importanza ma per ordine di tempo. Il bambino si evolve verso forme più mature di sviluppo. La socializzazione secondaria coinvolge i fratelli, i coetanei presenti in famiglia ed i coetanei estranei.
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INTERPRETAZIONE Per diventare una persona
il bambino deve sviluppare la capacita di riconoscere e condividere gli stati emozionali e di capire i rapporti tra gli altri
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SOCIALIZZAZIONE PRIMARIA
MADRE
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SOCIALIZZAZIONE SECONDARIA
COETANEI FRATELLI COETANEI ESTRANEI
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Relazioni Relazioni Relazioni adulto-bambino bambino-bambino
Asimmetriche Simmetriche
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Coetanei esterni Il gruppo dei coetanei viene definito “un’aggregazione relativamente stabile di due o più bambini che interagiscono insieme, che condividono norme e scopi e che hanno sviluppato una certa divisione dei ruoli e degli status che regolamentano la loro interazione” (Hartup,1970).
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COETANEI Il sistema affettivo con i coetanei è ritenuto essenziale per lo sviluppo cognitivo e sociale del bambino e può supplire a carenze o assenze della madre
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Rapporto tra fratelli Il primo gruppo di coetanei con cui il bambino ha la possibilità di instaurare interazioni significative è il gruppo di fratelli e sorelle. La relazione con i fratelli offre esperienze diverse rispetto all’interazione con i genitori.
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La presenza di fratelli in famiglia ha effetti sul tipo, la qualità e l’intensità dello scambio sociale futuro. A livello emotivo il rapporto tra fratelli è caratterizzato da sentimenti ambivalenti: ostilità, gelosia, invidia … ma anche affetto reciproco, empatia. Il bambino, già dal primo anno di vita, nell’ambito familiare, acquisisce la capacità di comprendere le emozioni degli altri e di essere perciò “empaticamente” vicino agli altri.
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I bambini, anche molto piccoli scelgono degli amici. Su quali criteri?
SIMILARITÀ per età, genere caratteristiche individuali e spesso per livello di competenza sociale, sviluppo cognitivo, giochi preferiti, condivisione di regole e abitudini, ma anche aspetti della “reputazione” all’interno del gruppo Inoltre, con il passare del tempo gli amici diventano sempre più simili tra loro, tendendo ad assumere gli stessi comportamenti
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AMICIZIA IN ETA’ PRESCOLARE
OFFRE SICUREZZA CONSENTE CONOSCENZA PROPRIE CAPACITA’ E LIMITI PERMETTE DI OFFRIRE AGLI LA PROPRIA ESPERIENZA
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In età prescolare A quest’età le relazioni vengono vissute in modo ricco e complesso grazie all’utilizzo del linguaggio e al consolidarsi del pensiero simbolico, che consentono lo scambio di pensieri e opinioni, il racconto di esperienze vissute e la costruzione di una cultura condivisa.
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A 6 ANNI SCUOLA GRUPPO APPRENDIMENTO DI ABILITA’ COGNITIVE E SOCIALI
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In età scolare Si sviluppano nuove forme di attività condivise:
Giochi condivisi Compiti scolastici Partecipazione a gruppi formali Soluzioni a problemi Comunicazioni sui propri stati affettivi
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FATTORI CHE DETERMINANO COOPERAZIONE O COMPETIZIONE
EMPATIA INTERAZIONE DI COESIONE SICUREZZA CAPACITA’ DI SIMBOLIZZAZIONE CONDIZIONI DI VITA STILI EDUCATIVI (FONZI, 1991)
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COOPERAZIONE SCOPI INTERDIPENDENTI RAGGIUNGIMENTO DI
OBIETTIVO DI UN MEMBRO E’ IL RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVO PER TUTTI
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COMPETIZIONE SCOPI INDIPENDENTI INDIVIDUI LAVORANO UNO CONTRO L’ALTRO
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