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IL BUDGET.

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Presentazione sul tema: "IL BUDGET."— Transcript della presentazione:

1 IL BUDGET

2 MAPPA DEL PROCESSO BUDGET DECISIONI DATI DELLA PIANIFICAZIONE
FATTURE ACQUISTO E VENDITA DATI SUI PROCESSI PRODUTTIVI DATI DELLA PROGRAMMAZIONE COSTI STANDARD SISTEMA DI CONTABILITÀ GENERALE SISTEMA DI CONTABILITÀ ANALITICA COSTI CONSUNTIVI BUDGET CONTROLLO ECONOMICO DELLA GESTIONE CLASSIFICAZIONE DEI COSTI FULL COSTING INDIVIDUAZIONE DEI CENTRI DI COSTO DIRECT COSTING MODALITÀ DI CALCOLO DEI COSTI DI PRODOTTO

3 IL PROCESSO DI BUDGETING
Obiettivi generali di Budget Budget quantità vendute e Ricavi Budget commerciale Budget dei costi commerciali Budget quantità da produrre Budget costi di produzione Budget degli Investimenti Budget della Produzione Budget acquisti materie prime Budget del magazzino prodotti Orizzonte temporale: i budget annuali possono essere mensilizzati o trimestralizzati Budget del personale Budget delle altre Aree Budget dei costi di: Direzione generale Ricerca & sviluppo Gestione personale Amministrazione …………….. Le redazioni di budget via via più articolati e più specifici consentono un’analisi più attendibile ed una verifica più immediata e diretta degli scostamenti e delle loro origini. Budget fonti ed impieghi Budget Finanziario Budget Patrimoniale Budget Economico Budget di cassa

4 DEFINIZIONE DI BUDGET IL BUDGET È UN PROCESSO DI RESPONSABILIZZAZIONE DI TUTTI I LIVELLI AZIENDALI, I QUALI VENGONO COINVOLTI NELLA PROGRAMMAZIONE E NEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI, NELL’AMBITO DEGLI INDIRIZZI E DELLE POLITICHE FISSATE DALLA DIREZIONE Il budget può essere definito anche come programma di gestione o, se si vuole, un modello di comportamento aziendale espresso in termini economico-finanziari.

5 FINALITÀ DEL SISTEMA DI BUDGET
LE PROSPETTIVE PER DECIDERE VALUTARE LA FATTIBILITÀ FINANZIARIA L’IMPATTO ECONOMICO COMPITI RESPONSABILITÀ ASSEGNARE OBIETTIVI ALLE PERSONE L’azienda è vincente se è in grado di valutare: la fattibilità operativa del progetto: ovvero se dispone di risorse umane e di conoscenza che permettono di sostenere lo sviluppo. la fattibilità finanziaria: ovvero se dispone delle risorse monetarie adeguate. Se il risultato di queste due fasi è positivo, allora è necessario che si distinguano: compiti responsabilità obiettivi STABILIRE COME OPERARE ORGANIZZARSI PER OPERARE

6 TECNICO-QUANTITATIVI
OBIETTIVI DI BUDGET STABILIRE E ASSEGNARE PROGRAMMI : VOLUMI TECNICO-QUANTITATIVI RISORSE SCORTE COSTI ECONOMICI RICAVI MARGINI UTILI RISORSE FINANZ. PROPRIE Non deve essere trascurato nessun aspetto della gestione. Solamente attraverso un’analisi accurata delle singole risorse e del loro grado di disponibilità si possono capire le reali probabilità di successo. L’analisi viene riassunta nel budget annuale, che deve essere in perfetta sintonia con gli obiettivi stabiliti in fase di pianificazione. FINANZIARI FLUSSI DI LIQUIDITÀ INDEBITAMENTO CONGRUENTI CON IL PRIMO ANNO DI PIANO

7 UNA COMPONENTE TECNICA UNA COMPONENTE ECONOMICA
COMPONENTI DEL BUDGET Il budget viene sviluppato a partire dai fatti tecnici, che si riproducono poi in fatti economici (costo del prodotto e ripartizione delle spese per centri di responsabilità o di costo) Il budget è dunque costituito da due componenti strettamente interconnesse fra di loro : Definizione degli obiettivi di budget per ogni parametro tecnico, ovvero per ogni generatore di costo : mano d'opera utilizzo / efficienza impianti qualità scorte / semilavorati in giro lavoro ecc. UNA COMPONENTE TECNICA Definizione degli obiettivi di budget in termini di costo : costo unitario del prodotto costi suddivisi per responsabilità (centri di costo) Non si deve dimenticare che la valorizzazione in termini monetari presuppone una chiara identificazione delle operazioni da compiere. Ovvero si traduce in unità monetarie il programma operativo. Quest’ultimo è esprimibile in termini descrittivi (che cosa produrre, quali risorse impiegare, dove vendere, …) ed in termini fisico-quantitativi (quante unità vendere, quante unità produrre, quante ore di mano d’opera, …) UNA COMPONENTE ECONOMICA

8 DETERMINAZIONE OBIETTIVI DI BUDGET
DEFINIZIONE OBIETTIVI OPERATIVI DEFINIZIONE OBIETTIVI STRATEGICI 1 2 Previsioni vendite Previsione prezzi Mercati di approvvigionamento Mercati sbocco Posizionamento della concorrenza Mix prodotti Mix paesi Mix clienti Volumi di vendite Prezzi di vendita Composizione fatturato Condizioni di vendita Costi commerciali Costi unitari Costi fissi Investimenti Prezzi di acquisizione risorse Livelli delle scorte Mix di scorte

9 PROCESSO DI FORMAZIONE DEL BUDGET
L’APPROCCIO CORRETTO DIREZIONE OBIETTIVI GENERALI NEGOZIAZIONE PROPOSTE DI BUDGET CENTRO RESP.TA’ Il processo è iterativo, nel senso che sono necessari non pochi ritorni di informazioni ed aggiustamenti prima che il budget diventi esecutivo. Questo avviene perché i singoli programmi (di vendita, di produzione, …) debbono risultare reciprocamente compatibili e, nel loro insieme, compatibili con gli obiettivi generali dell’impresa. GUIDA ELABORAZIONE CONSENSO

10 OBIETTIVI ECONOMICO -FINANZIARI DEL BUDGET
SONO DI VARIA NATURA, tuttavia, siccome il BUDGET E’ UN PROGRAMMA DI GESTIONE ESPRESSO IN TERMINI ECONOMICO FINANZIARI GLI OBIETTIVI DEVONO ESSERE SINTETIZZATI IN TERMINI ECONOMICO/FINANZIARI Questi strumenti economico/finanziari di misurazione degli obiettivi danno una valutazione dell’impatto delle decisioni del management sull’andamento economico/finanziario dell’impresa.

11 IL CALCOLO DELLE VARIANZE O ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI

12 FASI DEL PROCESSO Formazione del budget Controllo del budget:
Confronto tra valori di budget e valori consuntivi: Determinazione scostamenti globali Scomposizione degli scostamenti globali in scostamenti elementari Individuazione delle cause degli scostamenti elementari e delle relative responsabilità Definizione dei provvedimenti correttivi La rilevazione a consuntivo delle operazioni di gestione dà luogo alla formazione di rendiconti i quali, impostati in modo analogo al budget, consentono di stabilire un confronto tra gli obiettivi di budget ed i risultati effettivamente realizzati.

13 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI
Si arriva così all’analisi degli scostamenti, l’operazione con cui si concretizza l’impiego del meccanismo di feed-back che può essere scomposta in 4 operazioni: Definizione dei provvedimenti correttivi da prendere in caso di disfunzioni gestionali Individuazione delle cause degli scostamenti elementari e delle relative responsabilità Scomposizione degli scostamenti globali in scostamenti elementari Confronto fra i valori di budget e i valori consuntivi per determinare gli scostamenti globali Questa fase del processo di controllo non consiste in semplici rilevazioni contabili o loro elaborazioni. Il calcolo e la scomposizione degli scostamenti è solo il supporto informativo, il reporting, per un’analisi accurata che dia una risposta ai seguenti quesiti: Perché si è manifestata una differenza tra i risultati attesi e quelli reali, soprattutto se si tratta di differenze economiche negative; Chi è responsabile di tale differenza e deve intervenire per porvi riparo o per evitarla in futuro; Come è opportuno intervenire, cioè con quali provvedimenti correttivi.

14 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI
RENDICONTI DI CONTROLLO VOCI DI COSTO BUDGET (A) CONSUNTIVO (B) SCOSTAMENTO (A-B) ________________________________________________________________________ MATERIALI DIRETTI (N) MANODOPERA DIRETTA (P) ENERGIA ELETTRICA (N) AMMORTAMENTI SPESE VARIE INDUSTRIALI (N) TOTALE (N) (N) = NEGATIVO (P) = POSITIVO Per individuarne le cause e responsabilizzare i capi centro bisogna predisporre l’analisi degli scostamenti, che è una scomposizione degli scostamenti globali in scostamenti elementari. Tale prospetto segnala, per ogni fattore produttivo, se si sono sostenuti costi diversi da quelli programmati e l’entità dello scostamento. Il maggior costo dei materiali rispetto al budget potrebbe essere dovuto a: incremento dei prezzi di acquisto delle materie; inefficienze d’impiego dei materiali (scarti, sfridi, ecc.); volume di produzione superiore a quello programmato per quel mese; mix di materiali diverso da quello prestabilito. È importante non utilizzare nel calcolo i segni algebrici ma valutare, di volta in volta, se lo scostamento è economicamente positivo o negativo (P) o (N).

15 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI
MATERIE DIRETTE la formula per la determinazione dei costi variabili da inserire in budget è la seguente: C = V x S x P DOVE: C = costo totale di budget V = volume programmato di produzione S = standard unitario fisico della risorsa P = prezzo standard unitario della risorsa Questa formula mette in evidenza i fattori principali da cui dipende il costo totale di una risorsa: volume dell’output; efficienza di impiego della risorsa; prezzo unitario della risorsa.

16 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI
MATERIE DIRETTE Il costo preventivo calcolato con la contabilità analitica a costi standard TOTALE A BUDGET = € Il costo consuntivo, rilevato dalla contabilità analitica a costi effettivi TOTALE A CONSUNTIVO = € PERCHÉ SI È GENERATA? Letto nel suo risultato complessivo il dato non fornisce alcuna spiegazione delle ragioni per cui si è generata tale differenza tra il previsto ed il consuntivato. Solamente attraverso il calcolo degli scostamenti elementari è possibile individuare: perché e come si è generata tale inefficacia.

17 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI
MATERIE DIRETTE Ci sono almeno 3 cause che spiegano la differenza dei costi: Collegata al prezzo unitario di acquisizione della risorsa Collegata alla quantità di risorse impiegata per ogni unità di produzione, cioè all’efficienza Collegata ai volumi di produzione Scostamento di volume Va evidenziato per primo, perché può impedire di apprezzare con chiarezza gli scostamenti di efficienza e di prezzo. Corrisponde ai costi che si sostengono, in più o in meno, solo perché la quantità di produzione realizzata non coincide con quella prevista a budget. Scostamento di efficienza Si manifesta quando, per ottenere un’unità di produzione, si impiegano più o meno risorse di quelle contemplate dagli standard. Scostamento di prezzo Si manifesta quando il prezzo unitario di acquisizione delle risorse differisce dal prezzo prestabilito a budget. Gli scostamenti elementari vanno poi valorizzati. Per farlo si usano formule che impongono che la somma dei singoli scostamenti sia uguale allo scostamento globale. Lo scostamento globale può essere scomposto in scostamenti elementari di volume, efficienza, prezzo.

18 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI
MATERIE DIRETTE - SCOSTAMENTO DI VOLUME BUDGET ORIGINALE VOLUME DI PRODUZIONE PROGRAMMATO PEZZI CONSUMO STANDARD UNITARIO DI MATERIALE kg 0,5 PREZZO STANDARD UNITARIO DEL MATERIALE € 200 X X MENO BUDGET FLESSIBILIZZATO VOLUME DI PRODUZIONE EFFETTIVO PEZZI CONSUMO STANDARD UNITARIO DI MATERIALE kg 0,5 PREZZO STANDARD UNITARIO DEL MATERIALE € 200 X X Il confronto avviene tra due budget dei costi dei materiali diretti. Lo scostamento è di volume, perché l’unica variabile che cambia è la quantità di produzione. Tale scostamento non può essere a priori positivo o negativo, perché potrebbe essere dovuto a reali esigenze di mercato che così l’azienda giunge a soddisfare. Il risultato si può interpretare come segue: avendo prodotto pezzi in più, rispetto ai programmi iniziali, a parità di altre condizioni, si sostengono € di costi in più per i materiali diretti. = € ( ) = € = SCOSTAMENTO DI VOLUME (N)

19 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI
MATERIE DIRETTE - SCOSTAMENTO DI EFFICIENZA BUDGET FLESSIBILIZZATO VOLUME DI PRODUZIONE EFFETTIVO PEZZI CONSUMO STANDARD UNITARIO DI MATERIALE kg 0,5 PREZZO STANDARD UNITARIO DEL MATERIALE € 200 X X MENO CONSUNTIVO A PREZZI STANDARD VOLUME DI PRODUZIONE EFFETTIVO PEZZI CONSUMO EFFETTIVO UNITARIO DI MATERIALE kg 0,6 PREZZO STANDARD UNITARIO DEL MATERIALE € 200 X X Anche in questo caso si fa variare solo la grandezza che si sta esaminando e si tengono ferme le altre. Si confronta il coefficiente unitario fisico standard con quello effettivo, mentre restano invariati il volume di produzione (quello effettivo) e il prezzo standard. Lo scostamento è positivo quando il valore del budget flessibilizzato è superiore a quello del consuntivo a prezzi standard, negativo nel caso contrario. Avendo consumato 0,1 kg al pezzo in più rispetto al budget, si sostengono € di costi in più, perché si sono manifestate inefficienze. Fermi restando i volumi di produzione e i prezzi. = € ( ) = € = SCOSTAMENTO DI EFFICIENZA (N)

20 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI
MATERIE DIRETTE - SCOSTAMENTO DI PREZZO CONSUNTIVO A PREZZI STANDARD VOLUME DI PRODUZIONE EFFETTIVO PEZZI X CONSUMO EFFETTIVO UNITARIO DI MATERIALE kg 0,6 PREZZO STANDARD UNITARIO DEL MATERIALE € 200 MENO CONSUNTIVO PURO VOLUME DI PRODUZIONE EFFETTIVO PEZZI X CONSUMO EFFETTIVO UNITARIO DI MATERIALE kg 0,6 PREZZO EFFETTIVO UNITARIO DEL MATERIALE € 190 = € ( ) = € = SCOSTAMENTO DI PREZZO (P)

21 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI
MATERIE DIRETTE Si può fare una verifica dell’esattezza dei calcoli: sommando gli scostamenti elementari si dovrebbe trovare lo scostamento globale delle materie dirette. SCOSTAMENTO DI VOLUME € (IN PIÙ) SCOSTAMENTO IN EFFICIENZA € (N) SCOSTAMENTO DI PREZZO € (P) _____________________________________________ SCOSTAMENTO GLOBALE € (N) Questo è lo stesso risultato che si può ottenere facendo la seguente differenza BUDGET ORIGINALE € (P) CONSUNTIVO PURO € (N)

22 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI
MANODOPERA DIRETTA Il costo di manodopera diretta (mod) viene iscritto a budget con il seguente calcolo VOLUME DI PRODUZIONE PROGRAMMATO 5.000 PEZZI TEMPO STANDARD UNITARIO DI MOD 0,8 ORE COSTO STANDARD DI MOD € 6.000 X Il costo consuntivo di manodopera diretta è dato da: ORE EFFETTIVE TOTALI DI MOD 0,7 ORE COSTO EFFETTIVO ORARIO DI MOD € 6.200 X In particolare Ore 0,8 è il coefficiente standard unitario fisico, cioè la quantità di risorsa necessaria per ottenere 1 unità di produzione € è il prezzo standard unitario, cioè un prezzo standard di 1 ora di manodopera Il costo standard unitario della manodopera diretta per realizzare un prodotto è pari a: € x ore 0,8 = € al pezzo Il costo consuntivo totale di manodopera diretta, rilevato dalla contabilità analitica, si può così scomporre: VOLUME DI PRODUZIONE EFFETTIVO 4.500 PEZZI TEMPO EFFETTIVO UNITARIO DI MOD 0,7 ORE COSTO EFFETTIVO ORARIO DI MOD € 6.200 X

23 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI
MANODOPERA DIRETTA Anche in questo caso lo scostamento globale può essere scomposto in quelli elementari: Collegato al prezzo unitario di acquisizione della risorsa. Collegato alla quantità di risorse impiegata per ogni unità di produzione, cioè all’efficienza Collegato ai volumi di produzione

24 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI
MANODOPERA DIRETTA - SCOSTAMENTO DI VOLUME BUDGET ORIGINALE VOLUME DI PRODUZIONE PROGRAMMATO 5.000 PEZZI TEMPO STANDARD UNITARIO DI MOD kg 0,8 COSTO STANDARD UNITARIO DI MOD € 6.000 X X MENO BUDGET FLESSIBILIZZATO VOLUME DI PRODUZIONE EFFETTIVO 4.500 PEZZI TEMPO STANDARD UNITARIO DI MOD kg 0,8 COSTO STANDARD UNITARIO DI MOD € 6.000 X X = € ( ) = € = SCOSTAMENTO DI VOLUME (P) Si sostengono costi inferiori, perché il volume produttivo è inferiore ai programmi

25 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI
MANODOPERA DIRETTA - SCOSTAMENTO DI EFFICIENZA BUDGET FLESSIBILIZZATO VOLUME DI PRODUZIONE EFFETTIVO 4.500 PEZZI TEMPO STANDARD UNITARIO DI MOD kg 0,8 COSTO STANDARD UNITARIO DI MOD € 6.000 X X MENO CONSUNTIVO A PREZZI STANDARD VOLUME DI PRODUZIONE EFFETTIVO 4.500 PEZZI TEMPO EFFETTIVO UNITARIO DI MOD kg 0,7 COSTO STANDARD UNITARIO DI MOD € 6.000 X X = € ( ) = € = SCOSTAMENTO DI EFFICIENZA (P) L’efficienza migliora, perché si sono impiegate meno ore del previsto per realizzare un’unità di produzione.

26 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI
- MANODOPERA DIRETTA - SCOSTAMENTO DI PREZZO CONSUNTIVO A PREZZI STANDARD VOLUME DI PRODUZIONE EFFETTIVO 4.500 PEZZI X TEMPO EFFETTIVO UNITARIO DI MOD kg 0,7 COSTO STANDARD UNITARIO DI MOD € 6.000 MENO CONSUNTIVO PURO VOLUME DI PRODUZIONE EFFETTIVO 4.500 PEZZI X TEMPO EFFETTIVO UNITARIO DI MOD kg 0,7 COSTO EFFETTIVO UNITARIO DI MOD € 6.200 Con i dati numerici risulta: + (N° pezzi x ore 0,7 x € 6.000) - (N° pezzi x ore 0,7 x € 6.200) = € ( ) _____________________________ = € scostamento di prezzo (negativo) = € ( ) = € = SCOSTAMENTO DI PREZZO (N) Lo scostamento di prezzo è negativo, perché il costo orario effettivo supera quello iscritto a budget.

27 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI
MANODOPERA DIRETTA Si può fare una verifica dell’esattezza dei calcoli: sommando gli scostamenti elementari si dovrebbe trovare lo scostamento globale delle materie dirette. SCOSTAMENTO DI VOLUME € (IN PIÙ) SCOSTAMENTO IN EFFICIENZA € (N) SCOSTAMENTO DI PREZZO € (P) _____________________________________________ SCOSTAMENTO GLOBALE € (N) Questo è lo stesso risultato che si può ottenere facendo la seguente differenza BUDGET ORIGINALE € (P) CONSUNTIVO PURO € (N) SCOSTAMENTO GLOBALE € (P) Lo stesso discorso vale anche per le altre categorie di costi variabili, soprattutto per la parte variabile dei costi generali di fabbricazione. In particolare per quest’ultimo è opportuno fare alcune precisazioni: non sempre per questi costi si conosce l’entità dei singoli fattori dal cui prodotto si ricava il costo totale; per esempio si possono preventivare i costi dei materiali ausiliari in base a un certo importo per ora della manodopera, senza scomposizione nella quantità fisica dei materiali e nel prezzo unitario, ciò produce a consuntivo l’impossibilità di enucleare lo scostamento di efficienza e di prezzo; è necessario che la parte fissa e quella variabile dei costi semivariabili siano chiaramente separate non solo a preventivo, ma anche a consuntivo, altrimenti non si possono applicare correttamente le tecniche di scomposizione proprie dei costi variabili.

28 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI FISSI
La formula per la determinazione dei costi variabili da inserire in budget c=vxsxp non è applicabile, perché non è possibile determinare lo standard unitario fisico della risorsa (s). L’analisi degli scostamenti dei costi fissi è molto meno articolata di quella dei costi variabili. Si calcola uno scostamento globale di spesa dato da: I costi fissi non sono predeterminabili in base a ore, kg o altre misure necessarie per ottenere unità di produzione. La formula per la loro determinazione è a volte articolabile in modo da evidenziare quantità di risorse e prezzo unitario, come nel caso degli stipendi del personale impiegatizio o direttivo: Costo = n° persone x stipendio pro-capite Lo stipendio pro-capite è un modo di esprimere il prezzo standard della risorsa. Altre volte questa articolazione non è possibile, perché si stanzia una somma globalmente per uno scopo e se ne inserisce l’importo nel budget. COSTO DI BUDGET - COSTO CONSUNTIVO

29 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI FISSI
VOCI DI COSTO BUDGET (A) CONSUNTIVO (B) SCOSTAMENTO (A-B) ________________________________________________________________________ STIPENDI TECNICI (N) AMMORTAMENTI ILLUMINAZIONE (P) RISCALDAMENTO (N) TOTALE (N) (N) = NEGATIVO (P) = POSITIVO ci si limita a prendere atto degli scostamenti di spesa, riportati nell’ultima colonna.

30 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI FISSI
SCOSTAMENTO DI VOLUME O DI ASSORBIMENTO Se il volume effettivo è minore del volume programmato, i costi fissi unitari sono superiori a quelli di budget. Si ha uno scostamento negativo di volume dei costi fissi o sotto-assorbimento. Se il volume effettivo è maggiore del volume programmato, i costi fissi unitari sono inferiori a quelli di budget. Si ha uno scostamento positivo di volume dei costi fissi o sopra-assorbimento. È un modo particolare di rappresentare le conseguenze economiche di una differenza tra il volume di produzione programmato e quello effettivo, per il fatto che da tale differenza deriva un diverso ammontare dei costi fissi per unità di prodotto rispetto alle previsioni.

31 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI FISSI
SCOSTAMENTO DI VOLUME O DI ASSORBIMENTO LO SCOSTAMENTO DI VOLUME DEI COSTI FISSI SI DETERMINA CON LA FORMULA 9.000 = x 000 . 10 500 4 - = (450 x 9.000) = = = = SOTTO-ASSORBIMENTO = (450 x ) = = = = SOVRA-ASSORBIMENTO = x 000 . 10 500 4 - Questo scostamento prende in considerazione solo i costi iscritti a budget e non quelli effettivi. Quando il secondo elemento del calcolo è inferiore al primo, i ricavi unitari di vendita sono stati insufficienti a coprire i costi fissi nella misura desiderata e a garantire un certo margine di guadagno, quindi si parla di sotto-assorbimento dei costi fissi, nel caso apposito si ha sovra-assorbimento.


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