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regolamenti e documenti di programmazione

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Presentazione sul tema: "regolamenti e documenti di programmazione"— Transcript della presentazione:

1 regolamenti e documenti di programmazione
Fondi Comunitari regolamenti e documenti di programmazione autore: Gilberto Collinassi – Direzione progettazione, innovazione e sviluppo Enaip FVG – dicembre 2006

2 gli obiettivi generali della politica di coesione 2007-2013
[A] CONVERGENZA degli Stati membri e delle regioni l'aumento e il miglioramento della qualità degli investimenti in capitale fisico e umano sviluppo dell'innovazione e della società della conoscenza sviluppo adattabilità ai cambiamenti economici e sociali la tutela e miglioramento qualità dell'ambiente e efficienza amministrativa [B] COMPETITIVITÀ regionale e OCCUPAZIONE incremento e il miglioramento della qualità degli investimenti nel capitale umano, l'innovazione promozione della società della conoscenza, l'imprenditorialità tutela e il miglioramento dell'ambiente miglioramento dell'accessibilità, dell'adattabilità dei lavoratori e delle imprese e lo sviluppo di mercati del lavoro inclusivi [C] COOPERAZIONE territoriale europea azioni volte allo sviluppo territoriale integrato connesse alle priorità comunitarie rafforzare la cooperazione interregionale e lo scambio di esperienze al livello territoriale adeguato obiettivo prioritario «Convergenza» volto ad accelerare la convergenza degli Stati membri e regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni per la crescita e l'occupazione tramite l'aumento e il miglioramento della qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, lo sviluppo dell'innovazione e della società della conoscenza, dell'adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, la tutela e il miglioramento della qualità dell'ambiente e l'efficienza amministrativa. Questo obiettivo costituisce la priorità dei Fondi; «Competitività regionale e occupazione» punta, al di fuori delle regioni in ritardo di sviluppo, a rafforzare la competitività e le attrattive delle regioni e l'occupazione anticipando i cambiamenti economici e sociali, inclusi quelli connessi all'apertura degli scambi, mediante l'incremento e il miglioramento della qualità degli investimenti nel capitale umano, l'innovazione e la promozione della società della conoscenza, l'imprenditorialità, la tutela e il miglioramento dell'ambiente e il miglioramento dell'accessibilità, dell'adattabilità dei lavoratori e delle imprese e lo sviluppo di mercati del lavoro inclusivi; «Cooperazione territoriale europea» inteso a rafforzare la cooperazione transfrontaliera mediante iniziative congiunte locali e regionali, a rafforzare la cooperazione transnazionale mediante azioni volte allo sviluppo territoriale integrato connesse alle priorità comunitarie e a rafforzare la cooperazione interregionale e lo scambio di esperienze al livello territoriale adeguato. (l’obiettivo riguarda le regioni aventi frontiere terrestri o marittime, le zone di cooperazione transnazionale definite con riguardo ad azioni che promuovono lo sviluppo territoriale integrato, il sostegno alla cooperazione interregionale e allo scambio di esperienze) >> l'intervento dei Fondi tiene conto delle specificità economiche e sociali e delle specificità territoriali. Sostiene adeguatamente lo sviluppo urbano sostenibile e il rinnovamento delle zone rurali e di quelle dipendenti dalla pesca tramite la diversificazione economica. L'intervento sostiene le zone caratterizzate da svantaggi geografici o naturali che aggravano i problemi dello sviluppo, in particolare nelle regioni ultraperiferiche e le zone settentrionali a densità demografica estremamente bassa, alcune isole e Stati membri insulari e le zone di montagna.

3 quali sono i Fondi L'articolo 158 del trattato prevede che, per rafforzare la coesione economica e sociale al suo interno, la Comunità mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite o insulari, comprese le zone rurali. L'articolo 159 prevede che tale azione sia sostenuta attraverso i Fondi strutturali, la Banca europea per gli investimenti (BEI) e gli altri strumenti finanziari esistenti. (CE) N. 1083/2006 Regolamento generale dei Fondi UE FONDI STRUTTURALI (CE) N. 1080/2006 Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) (CE) N. 1081/2006 Fondo sociale europeo (FSE) (CE) N. 1084/2006 Fondo di coesione REGOLAMENTO (CE) N. 1083/2006 (abroga 1260/99) Regolamento generale principi, regole e standard comuni per l’attuazione dei tre strumenti di coesione (FESR, FSE, GECT). struttura del processo di programmazione e gli standard comuni di gestione, controllo e valutazione finanziaria interventi REGOLAMENTO (CE) N. 1080/2006 (abroga 1260/99) Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) finalizzato alla promozione degli investimenti pubblici e privati al fine di ridurre le disparità regionali nell’Unione REGOLAMENTO (CE) N. 1081/2006 (abroga 1260/99) Fondo sociale europeo (FSE) sostiene programmi in materia di sviluppo regionale, di cambiamento economico, di potenziamento della competitività di cooperazione territoriale su tutto il territorio dell’UE Fondo di coesione interventi nei settori dell’ambiente e delle reti di trasporti transeuropee per Stati membri aventi un reddito nazionale lordo (RNL) inferiore al 90% della media comunitaria. I regolamenti sono stati pubblicati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUCE), serie L., n. 210, del 31/07/2066. Che contiene anche: REGOLAMENTO (CE) N. 1082/2006 (abroga 1260/99) Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) : nuovo strumento di cooperazione a livello comunitario che consente di creare, sul territorio della Comunità, gruppi cooperativi dotati di personalità giuridica REGOLAMENTO (CE) N. 1085/2006 Regolamento pratiche di pre-adesione

4 scopo dei Fondi FSE : rafforzamento della coesione economica e sociale
migliorando le possibilità di occupazione e di impiego, favorendo un alto livello di occupazione e nuovi e migliori posti di lavoro promuovere l'inclusione sociale, compreso l'accesso all'occupazione delle persone svantaggiate, e ridurre le disparità occupazionali a livello nazionale, regionale e locale FESR : rafforzamento della coesione economica e sociale eliminando le principali disparità regionali attraverso il sostegno allo sviluppo e all'adeguamento strutturale delle economie regionali supportando la riconversione delle regioni industriali in declino e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale Fondo Coesione : rafforzamento della coesione economica e sociale della Comunità in una prospettiva di promozione dello sviluppo sostenibile le reti transeuropee di trasporto e in particolare i progetti prioritari di interesse politica comunitaria di tutela ambientale: settori collegati allo sviluppo sostenibile che presentano chiari vantaggi ambientali, quali l'efficienza energetica e le energie rinnovabili e, nel settore dei trasporti al di fuori delle reti transeuropee, le ferrovie, le vie navigabili fluviali, il trasporto marittimo, i sistemi multimodali di trasporto e la loro interoperabilità, la gestione del traffico stradale, marittimo e aereo, il trasporto urbano pulito e il trasporto pubblico

5 Fondi – Obiettivi - Regioni
Non tutti i Fondi operano sugli stessi obiettivi: FESR FSE Fondo di coesione Ob A) CONVERGENZA regioni NUTS2 ritardo di sviluppo PIL medio <75% media UE 00/02 regioni con PIL <90% media UE 01/03 (+ casi art 5.1 e 8.3) 81,54 % : EUR Ob B) COMPETITIVITÀ REGIONALE regioni NUTS 1 e 2 con PIL medio > 75% media UE 00/02 15,95 % : EUR * L’obiettivo «Convergenza» ammette le regioni corrispondenti al livello 2 della classificazione comune delle unità territoriali per la statistica (NUTS 2) ai sensi del regolamento (CE) n. 1059/2003 il cui PIL pro capite, misurato in parità di potere di acquisto e calcolato sulla base dei dati comunitari per il periodo , è inferiore al 75 % del PIL medio dell'UE a 25 per lo stesso periodo di riferimento. Il Fondo di coesione interviene anche nelle regioni non ammissibili al sostegno nell'ambito dell'obiettivo «Convergenza» come sopra definito se appartenenti: a uno Stato membro con reddito nazionale lordo (RNL) procapite, misurato in parità di potere di acquisto e calcolato sulla base dei dati comunitari per il periodo , è inferiore al 90 % dell'RNL medio dell'UE a 25 a uno Stato membro ammissibile al finanziamento del Fondo di coesione nel 2006 e che avrebbe continuato ad essere ammissibile se la soglia di ammissibilità fosse rimasta al 90 % dell'RNL medio dell'UE a 15, ma che hanno perso tale ammissibilità poiché il loro livello di RNL nominale pro capite supera il 90 % dell'RNL medio dell'UE a 25 Classificazione NUTS La NUTS è una classificazione gerarchica a tre livelli (basata soprattutto sulle divisioni istituzionali attualmente in vigore negli Stati membri ). Trattandosi di una classificazione gerarchica, la NUTS suddivide ogni Stato membro in un numero intero di regioni NUTS 1, ognuna delle quali è a sua volta suddivisa in un numero intero di regioni NUTS 2, e così via. A livello regionale (senza tener conto delle unità amministrative a livello locale) la struttura amministrativa degli Stati membri comprende, in genere, due principali livelli regionali ("Länder" e "Kreise" in Germania, "régions" e "départements" in Francia, "Comunidades autonomas" e "provincias" in Spagna, "regioni" e "provincie" in Italia, ecc.). Il raggruppamento di unità comparabili implica l'istituzione, per ogni Stato membro, di un ulteriore livello regionale, che si aggiunge agli altri due livelli principali sopra menzionati. Il regolamento NUTS fissa i seguenti limiti (minimo e massimo) per la dimensione media delle regioni NUTS. Livello Minimo Massimo NUTS 1 3 milioni milioni NUTS milioni NUTS Ad un livello più dettagliato, figurano distretti e comuni, che vengono denominati "unità amministrative locali" (UAL) e non sono soggette al regolamento NUTS. Nel regolamento è previsto tuttavia che, dopo due anni, la Commissione pubblichi una relazione circa l'opportunità di estendere la ripartizione NUTS a un quarto livello. Ob C) COOPERAZIONE regioni NUTS3 aventi frontiere terrestri o marittime 2,52 % : EUR 100% : EUR

6 principi di intervento
COMPLEMENTARIETÀ i Fondi sono sempre integrativi di stanziamenti nazionali, regionali, locali e intervengono in modo proporzionale alla spesa destinata al programma COERENZA l’impiego dev’essere coerente con attività, politiche e priorità comunitarie come definiti negli orientamenti strategici comunitari per la coesione, nel quadro di riferimento strategico nazionale e nei programmi operativi. COORDINAMENTO e CONFORMITÀ l’impiego deve essere conforme ai regolamenti attuativi comunitari e realizzati con una stretta cooperazione fra la Commissione e ciascun Stato membro Gli obiettivi vanno perseguiti: promuovendo le pari opportunità fra uomini e donne in un quadro di sviluppo sostenibile.

7 processo di programmazione
PROPONE APPROVA Commissione EU Parlmento EU regolamenti lug 06 OS orientamenti strategici lug 06 Governo nazionale (entro 5 mesi da pubblicazione OS) Commissione EU (entro 3 mesi da ricevimento) QSN Governo nazionale (entro 5 mesi da pubblicazione OS) Commissione EU (entro 2 mesi può chiedere integrazioni e revisioni) (entro 4 mesi deve adottare) PO PO PO quadro strategico nazionale : documento che ciascuno stato membro predispone e che assicura la coerenza dell'intervento dei Fondi con gli orientamenti strategici comunitari per la coesione che identifica il collegamento con le priorità della Comunità, da un lato, e con il proprio programma nazionale di riforma, dall'altro. programma operativo: il documento presentato da uno Stato membro e adottato dalla Commissione che fissa una strategia di sviluppo con una serie coerente di priorità da realizzare con il contributo di un Fondo. I programmi operativi sviluppano al loro interno degli assi prioritari di intervento. Ciascun programma operativo copre un periodo compreso tra il 1o gennaio 2007 e il 31 dicembre 2013. Un programma operativo può riguardare solo uno dei tre obiettivi di cui all'articolo 3. I PO “convergenza” devono riferirsi almeno al livello NUTS 2, ma se usano Fondo Coesione devono essere a livello nazionale. Se si usa FESR, il livello è NUTS1 o NUTS2, se FSE i livelli vengono definiti dallo stato nazionale. I PO di cooperazione territoriale europea sono a livello NUTS3 e di zona di cooperazione transnazionale. asse prioritario: ciascuna delle priorità della strategia contenuta in un programma operativo comprendente un gruppo di operazioni connesse tra loro e aventi obiettivi specifici misurabili; operazione: un progetto o un gruppo di progetti selezionato dall'autorità di gestione del programma operativo secondo criteri stabiliti dal comitato di sorveglianza che consente il conseguimento degli scopi dell'asse prioritario a cui si riferisce beneficiario: un operatore, organismo o impresa, pubblico o privato, responsabile dell'avvio o dell'avvio e dell'attuazione delle operazioni; nel quadro del regime di aiuti di cui all'articolo 87 del trattato, i beneficiari sono imprese pubbliche o private che realizzano un singolo progetto e ricevono l'aiuto pubblico organismo intermedio: qualsiasi organismo o servizio pubblico o privato che agisce sotto la responsabilità di un'autorità di gestione o di certificazione o che svolge mansioni per conto di questa autorità nei confronti dei beneficiari che attuano le operazioni Beneficiario Governo nazionale autorità gestione PO autorità controllo PO autorità audit PO Comitato di Sorveglianza PO PO operazioni

8 quadro strategico nazionale
a) analisi delle disparità, dei ritardi e delle potenzialità di sviluppo, tenendo conto delle tendenze dell'economia europea e mondiale; b) la strategia scelta in base a tale analisi, comprese le priorità tematiche e territoriali. c) l'elenco dei programmi operativi (per gli obiettivi «Convergenza» e «Competitività regionale e occupazione»); d) una descrizione del modo in cui la spesa per gli obiettivi «Convergenza» e «Competitività regionale e occupazione» contribuisce alle priorità dell'Unione Europea e) la dotazione annuale indicativa di ciascun Fondo per programma; f) le regioni dell'obiettivo «Convergenza»: l'azione prevista per rafforzare l'efficienza amministrativa dello Stato membro; importo dotazione annuale complessiva previste nell'ambito FEASR e FEP; informazioni per la verifica ex ante del rispetto addizionalità Il quadro di riferimento strategico nazionale è preparato dallo Stato membro, previa consultazione con i pertinenti partner conformemente all'articolo 11, mediante la procedura che considera più appropriata e in base al proprio ordinamento. Esso copre il periodo dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2013. IN ITALIA Nelle Linee guida approvate dall'intesa del 3 febbraio 2005, Stato, Regioni, Enti locali hanno deciso di cogliere l’occasione del Quadro per consolidare e completare l'unificazione della programmazione delle politiche regionali comunitaria e nazionale e per realizzare un più forte raccordo di queste con le politiche nazionali ordinarie, e hanno definito gli indirizzi per la scrittura del Quadro. Le Linee guida hanno anche stabilito un percorso di scrittura in tre fasi: valutazione dei risultati e visione strategica delle Regioni e del Centro; confronto strategico tra Centro e Regioni; stesura del Quadro. In tutte le fasi è stato previsto un forte confronto con il partenariato economico-sociale e con le rappresentanze degli Enti locali. Nella prima fase (che si è conclusa nel 2005), ciascuna Regione e Provincia autonoma e il complesso delle Amministrazioni Centrali hanno predisposto un proprio Documento strategico preliminare (Documento Strategico Preliminare Nazionale e Documenti Strategici Regionali). Nel caso del Mezzogiorno, le Regioni hanno anche realizzato, in modo coordinato e con il Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione del Ministero dell'Economia, un documento comune denominato Linee per un nuovo Programma Mezzogiorno. Sono stati realizzati anche seminari tematici di riflessione. La seconda fase è stata dedicata al confronto fra i diversi livelli di governo e le parti economiche e sociali in Tavoli tematici e Gruppi di lavoro, con la produzione di documenti congiunti. Su questa base si è quindi proceduto alla stesura di una bozza tecnico-amministrativa del Quadro, condivisa dalle parti, che potrà costituire la base delle valutazioni anche politiche che dovranno condurre entro la fine di settembre all’invio di una versione definitiva del documento alla Commissione europea. Il Quadro è accompagnato da altri documenti istruttori predisposti dal Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e da altre Amministrazioni.

9 programma operativo a) un'analisi della situazione della zona o del settore con evidenza dei punti di forza e debolezza e la strategia scelta di conseguenza; b) una motivazione delle priorità adottate c) informazioni relative agli assi prioritari e ai loro obiettivi specifici tramite un numero ristretto di indicatori di realizzazione e di risultato d) una ripartizione indicativa per categoria dell'uso previsto del contributo dei Fondi e) un piano di finanziamento f) le informazioni relative alla complementarità con le azioni FEASR e FEP g) le disposizioni di attuazione del programma operativo: la designazione di tutte le entità e organismi e procedure secondo le modalità previste una descrizione dei sistemi di sorveglianza e valutazione; informazioni relative all'organismo abilitato a riceverei pagamenti una definizione delle procedure relative alla mobilitazione e alla circolazione dei flussi finanziari gli elementi intesi ad assicurare la pubblicità e l'informazione riguardo al programma operativo una descrizione delle procedure concordate per lo scambio di dati h) un elenco indicativo dei grandi progetti di cui è prevista la presentazione nel corso del periodo di programmazione Per gli obiettivi «Convergenza» e «Competitività», i programmi operativ il FESR contengono inoltre: a) informazioni sull'approccio allo sviluppo urbano sostenibile, se opportuno; b) assi prioritari specifici per le misure finanziate nell'ambito della dotazione supplementare di cui al paragrafo 20 dell'allegato II nei programmi operativi che forniscono assistenza alle regioni ultraperiferiche. Su iniziativa dello Stato membro possono essere inserite anche: a) l'elenco delle città selezionate per affrontare le questioni urbane e le procedure per la subdelega alle autorità cittadine, eventualmente tramite una sovvenzione globale; b) le azioni per la cooperazione interregionale con almeno una autorità regionale o locale di un altro Stato membro in ciascun programma regionale. Ciascun programma operativo copre un periodo compreso tra il 1o gennaio 2007 e il 31 dicembre Un programma operativo può riguardare solo uno dei tre obiettivi di cui all'articolo 3, salvo ove diversamente convenuto tra la Commissione e lo Stato membro. Ciascun programma operativo è redatto dallo Stato membro o da un'autorità da esso designata.

10 chi promulga i bandi Bandi di gara Commissione EU Commissione EU
Programmi comunitari a gestione diretta: Lifelong Learning (Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig, Jean Monnet) Cultura (cultura 2007, Media 2007) Ambiente (LIFE+) Occupazione e politica sociale (Progress, Daphne, INTI) Trasporti (Marco Polo) Cooperazione (IPA, ENPI, DCECI, IFC) VII programma quadro (ricerca) Governo nazionale GOVERNO NAZIONALE - PON programmi operativi nazionali VII programma quadro parte nazionale progetti comunitari GOVERNO LOCALE (regione/provicia) - Progetti FSE - Interreg operazione: un progetto o un gruppo di progetti selezionato dall'autorità di gestione del programma operativo secondo criteri stabiliti dal comitato di sorveglianza che consente il conseguimento degli scopi dell'asse prioritario a cui si riferisce beneficiario: un operatore, organismo o impresa, pubblico o privato, responsabile dell'avvio o dell'avvio e dell'attuazione delle operazioni; nel quadro del regime di aiuti di cui all'articolo 87 del trattato, i beneficiari sono imprese pubbliche o private che realizzano un singolo progetto e ricevono l'aiuto pubblico organismo intermedio: qualsiasi organismo o servizio pubblico o privato che agisce sotto la responsabilità di un'autorità di gestione o di certificazione o che svolge mansioni per conto di questa autorità nei confronti dei beneficiari che attuano le operazioni Community programmes: the term stands for an integrated set of actions adopted by the European Community in order to promote co-operation among its Member States in different specific fields related to Community policies, over a period of several years. Bandi di gara

11 link di interesse commissione europea, home page commissione europea, rappresentanza in italia sito eurlex – pagina gazzetta ufficiale inforegio eu inforegio funds (pagina relativa alla programmazione dei fondi) commissione europea : programmi ed azioni commissione europea : fse commissione europea : fesr ministero del lavoro: europalavoro (sito fse italia) regione friuli venezia giulia – europa formez : fondi strutturali - documentazione


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